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Compressione raw nel foveon.

Aperto da Italo, Martedì, 26 Marzo 2013, 22:56:51

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Italo

Avevo già scritto sull'argomento all'epoca (2004) nel forum Tevac dopo aver notato che i files X3F della mia SD10 avevano tutti un diverso peso, cosa che nel sistema Bayer non accade, almeno non in questa misura.
Approfondendo ed informandomi sulla compressione senza perdite dei files del foveon riuscii a capirne il funzionamento e ad intuire le possibili utilità che vado in seguito ad illustrare.

Com'è possibile comprimere senza perdite di dati?
I dati dei singoli pixel sono scaricati in fila sotto forma di stringa e ognuno indica l'intensità della luce memorizzata, esistono però zone dove il valore di un gruppo/gruppi di pixel siano uguali tra loro, per es. parti di cielo senza nuvole o superfici di colore uniforme (senza dettagli), per cui in fase di download dei dati dal sensore una stringa può avere una sequenza simile a questa:

87 87 87 87 91 91 91 91 91 91 92 92 98 98 98 98 98 98 98 98 98 98.....

Questo spezzone con 22 valori può essere anche letto nel seguente modo senza ridurre o modificarne la sostanza:

(4)87 (6)91 (2)92 (10)98

dove il valore tra parentesi rappresenta il fattore moltiplicatore della cifra successiva, che il sw può facilmente identificare.
Come si può notare il volume delle informazioni viene notevolmente ridotto trovando i suoi minimi livelli ad es. in uno scatto che inquadra una superficie uniformemente illuminata senza dettagli (soprattutto se anche sfuocata).

Quale può essere il vantaggio pratico di questa procedura oltre a ridurre l'ingombro dei files nella memoria?
Se il volume dei dati è proporzionale al dettaglio della scena presente sul sensore lo sarà anche rispetto al livello di fuoco raggiunto per cui sarà possibile determinare, senza nemmeno guardare le immagini, quale di una serie di scatti della stessa inquadratura sarà quello più a fuoco.
Questo test sarà possibile solo se l'immagine inquadrata e le condizioni di luce non cambieranno per la durata della prova (treppiede e sole senza nuvole) e se tutto il contenuto dell'inquadratura si troverà alla stessa distanza dall'obiettivo.

Volete sapere qual'è il diaframma dei vostri obiettivi che offre l'immagine più nitida (massima risoluzione)?
Dopo aver trovato il miglior fuoco basta fare lo stesso test in modalità "A", disattivando l'AF e variando solo l'apertura ad ogni scatto, o meglio in modalità "M" variando anche il tempo d'esposizione.

Dovrebbe essere anche possibile notare la differenza tra uno scatto normale e uno con MLU e flessibile elettrico (Vibration test).

In questi 2 crop di scatti (con la stessa inquadratura senza toccare il MF: a sinistra a mano libera, a destra con obiettivo saldamente appoggiato al muro) si può già intuire, dalla differenza di peso dei files, quello col migliore dettaglio.
Quando la qualità dell'ottica e le condizioni di fuoco e di stabilità sono ottimali si deve chiaramente notare la scalettatura dei pixel nell'immagine visionata al 200-300%, in caso contrario non si raggiunge la "pixel resolution" del foveon.
Se questo accade molto spesso con la SD14/15 figuriamoci quanto debbano essere accurate con la SD1 sia le condizioni di ripresa che la qualità ottica per sfruttare interamente la risoluzione del sensore.








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Ricerca/verifica del miglior fuoco sul sensore.

Ponendo la camera in modo fisso su un treppiede ed eseguendo una piccola serie di scatti dello stesso soggetto in esposizione Manuale è possibile distinguere immediatamente (senza nemmeno osservare le immagini ingrandite) quale scatto abbia ottenuto il fuoco migliore.

Sarebbe anche possibile individuare il diaframma che offre la maggiore risoluzione di una certa focale in modo molto più accurato di qualsiasi altro sistema che impiega mire ottiche.

Ho eseguito a titolo dimostrativo il test del fuoco con la SD10 e obiettivo a tutta apertura, per individuare il migliore riferimento per l'infinito di un obiettivo manuale (Apo Elmarit 100mm) con 4 scatti corrispondenti alle posizioni della ghiera mostrate sotto ogni scatto.

Osservando in seguito le immagini è stato facile verificare che il miglior fuoco sul palazzo più lontano coincideva proprio con il 3° scatto: quello da 6,64MB.
La scena scelta (in fretta) non sarebbe però del tutto adatta perché sono inquadrate anche costruzioni più vicine che "rubando" gran parte del campo al soggetto all'infinito riducono la sensibilità del test, un responso più netto sarebbe stato ottenuto con l'intero campo posto all'infinito (la parte alta di un lontano grattacielo sullo sfondo di un cielo terso).
La stessa prova può essere fatta anche con soggetti vicini, oppure per determinare il diaframma che offre la massima risoluzione di un obiettivo o di una focale in uno zoom

Nei dati di scatto l'obiettivo usato nel test è il manuale 100mm Leitz (non riconosciuto e classificato dalla reflex zero mm.) ma l'ultimo obiettivo utilizzato in precedenza (Sigma 180mm) è rimasto memorizzato in camera.




.
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

Douglas Mortimer

Osservazioni interessantissime e, almeno per me, sorprendenti!
Grazie per il contributo!  :si:
http://www.fabiobernieri.com/
"A cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento ?"
(William Eugene Smith)

Lorenzo F.

Magica riflessione, ma ciò mi instilla una domanda nella mente,.....
Quanto meravigliosamente descritto e valido per il foveon, vale anche per i bayer?
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

elerum

Giusto per citare l'amico Gei da un altro forum e dove si parlava dei raw Bayer.
Citazioneallo stato tecnologico attuale, il RAW (e specularmente il TIFF) peserebbe 2 MB per megapixel. La ragione e' che nel RAW e' memorizzato un singolo layer di dati monocromatici con una precisione massima di 16 bit (raggiunti solo da qualche medio-formato)... quindi 1000000 pixel producono 1000000 x 2 byte di dati.
In assenza di compressione il dettaglio, ma ancora di piu' il rumore, non hanno alcun effetto sulle dimensioni finali.
Chiederete allora per il tiff del Bayer pesa il poco più del triplo del raw nativo. Semplice, convertendo da raw in  tiff i dati vengono demosaicizzati e salvati per singolo layer da qui il peso maggiore, invece noi nel x3f abbiamo già i dati salvati per singolo layer e per questo che anch'io  trovo inopportuno passare per il tiff che non fa altro che "sigillare" (per dire così) la malleabilita del x3f
  • Micky
     
IL FOVEON SCEGLIE LA PERSONA CON CUI STARE E NON LA PERSONA IL FOVEON

se Tu hai una mela ed io un altra mela e ce li scambiamo avremo sempre ognuno una mela invece se io ho un idea e Tu un altra idea e ce li scambiamo allora ognuno di noi avremo due idee
George Bernard Shaw


PS: Non sono un "Photographer" ma un artigiano della fotografia  ;)

Italo

CitazioneQuanto meravigliosamente descritto e valido per il foveon, vale anche per i bayer?
No, nel Bayer i raw non hanno alcun rapporto con il dettaglio nell'immagine, mostrando sempre +o - la stessa dimensione mentre col foveon possono avere anche "pesi" con rapporto 1:2 sullo stesso soggetto.

  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.