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L'istogramma di luminanza.

Aperto da Italo, Sabato, 07 Giugno 2014, 17:11:24

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Italo

Un nome tanto enigmatico quanto semplice ed efficace per determinare la distribuzione dei toni nelle nostre immagini, io uso quello di un vecchio PSElements ma ogni editor che si rispetti penso ne abbia uno con le stesse regolazioni.

Ho preso come fotogramma da analizzare e trattare uno scatto estremo del nostro Andrea (aio nonno) il cui X3F si trova qui: https://www.dropbox.com/s/lpczl7sspnb84zl/t%26t-136%20-%20Copia.X3F
Ovviamente se la destinazione del raw fosse un'immagine a colori non si potrebbe accettare una sottoesposizione del genere perché i valori cromatici sarebbero in misura così scarsa da essere inutilizzabili nonché orribili a vedersi.
L'aspetto di un'immagine a colori sarà tanto migliore quanto più corretta sarà l'esposizione.
 

Questo è l'aspetto dell'immagine all'apertura in SPP con tutti i controlli a zero tranne l'esposizione portata a +1,4.... lo scatto è stato fatto a 200 iso per cui non si può utilizzare l'apposita funzione di riduzione rumore.
In questi casi estremi non è consigliabile usare algoritmi non lineari come il Fill Light che, applicato in dose massiccia, creerebbe maschere molto evidenti sui contorni ad alto contrasto ed evidenzierebbe in modo pesante il rumore (una dose normalmente accettabile in immagini a colori ben esposte non dovrebbe superare il valore +0.3, max +0.4).

Il WB, quando la destinazione è un bn come in questo caso, agli effetti del risultato non avrebbe molta importanza ma, per immergerci nell'ambiente adatto, possiamo scegliere "Monocromatico" anche se in SPP non è possibile dissociare i valori di luminanza dei singoli strati dalla loro origine cromatica.

Attivando "Mostra avvisi" si possono notare le luci "bruciate" visualizzate in rosso, sarebbe possibile eliminare questo eccesso riducendo il valore "Esposizione" ma in questo caso è più importante sacrificare qualche dettaglio nelle luci per ridurre l'aspetto smorto della scena.
In altri casi, più normali, è comunque importante in questa fase controllare che la curva dell'istogramma non raggiunga completamente i due estremi opposti dell'istogramma (zero e 255) in modo da non eliminare preventivamente importanti dettagli delle ombre e delle luci estreme nel successivo trattamento di rifinitura del tiff o del jpeg.




Senza aver fatto tanto in questa fase possiamo salvare in tiff 8bit stessa dimensione per poi riaprire il file in PS in cui, come prima cosa, trasformiamo il file in un vero bn cancellando tutti i riferimenti cromatici con "Immagine" > "Metodo" > "Scala di grigio", poi andiamo in "Migliora" > "Regola illuminazione" > "Livelli".
Il bordo sinistro della finestra "Livelli" indica il valore di nero, tra questo e l'indice dei mezzi toni (quello centrale) ci sono i grigi scuri (ombre) e tra i mezzi toni e il bordo destro i grigi chiari (luci), terminando poi con il bianco sul bordo destro.

Si nota subito che nell'immagine non esistono né grigi chiari né medi ma solo grigi molto scuri la cui intensità esce perfino dalla scala delle ordinate (valori verticali), mentre un'immagine più o meno normale dovrebbe essere distribuita su gran parte della gamma tonale.






Il nostro compito è ora quello di spostare una parte di quei dati verso la zona dei grigi medi e chiari per cui afferriamo con il mouse l'indice centrale (mezzi toni) spostandolo verso sinistra sotto la curva dei dati fino ad ottenere un'immagine leggermente sbiadita (valore 2.00), a questo punto afferriamo l'indice delle ombre spostandolo di poco verso destra fino ad ottenere un contrasto gradevole (valore 5). anche quello delle luci va spostato (verso sinistra) fin quasi a coincidere con l'inizio delle prime tracce di dati della curva per dare maggiore "vivacità" (valore 103).
Ho scelto una regolazione secondo il mio gusto del momento ma infinite versioni si possono ottenere con altri valori.





Questo l'andamento dell'istogramma con i valori introdotti in precedenza: si nota una distribuzione abbastanza uniforme e la bruciatura delle luci (lampione sul muro in fondo a destra) con i valori estremi addossati verticalmente al limite destro.



Un'ultima cosa: sembra che il rumore non segua la stessa proporzione dell'immagine... sia un tiff che un Jpeg in dimensione originale, quando visualizzati a 1024/1280 pix mostrano una grana esagerata mentre se ricampionati (prima della pubblicazione) a quelle dimensioni ne mostrano molto meno.


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  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

Foveanus

Ottimo tutorial ricco di consigli. E' sempre piacevole scoprire nuove cose ed utile rivedere da un altro punto di vista, cose che già si conoscevano.
Grazie.
Foveon + m4/3...be different

Italo

CitazioneE' sempre piacevole scoprire nuove cose ed utile rivedere da un altro punto di vista, cose che già si conoscevano.
Essere utile è sempre un piacere!  ;)
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

pa.ro

Il Foveon non è tutto, però aiuta.

aio_nonno

Sigma SD15 SD14 - 17-50mm - 105mm

albertux

Grazie Italo.. spiegazione terra-terra anche per i principianti foveonisti come me..   ^-^
DP2Merrill