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Abbazia di S. Colombano a Bobbio, interno, viste grandangolari

Aperto da edecapitani, Domenica, 28 Giugno 2020, 11:43:00

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edecapitani

Sabato della settimana scorsa, finito il turno di notte, sono andato a Bobbio con mia moglie e due amiche. Data la compagnia non ho voluto esagerare ed ho deciso di portare una sola fotocamera con un solo obiettivo: il giorno prima sul monte Alben ero andato col foveon, qui, sapendo cosa mi aspettava ho portato Canon col decentrabile da 24 mm. Per queste foto il grandangolare non basta mai. Siccome preferisco il foveon, speravo nella ff per poterci adattare il mio ts-e e magari dotarmi del 14 art. Ora devo capire cosa fare, se prendere una dp0 o aspettare la ff...

Bobbio è un borgo molto bello sul fiume Trebbia, in provincia di Piacenza. Tutta la zona è bella ed offre scenari fotografici per tutti i gusti.

L'abbazia di San Colombano risale al VII sec., fondata nel 614 dal monaco irlandese cui è intitolata e che vi è sepolto, uno dei quei pionieri che sono all'origine della radice cristiana dell'Europa moderna. San Colombano portò con sé un gruppo di manoscritti che furono il nucleo originario di una biblioteca/ scriptorium tra più importanti d'Italia.
Per secoli i monaci di Bobbio seguirono la durissima regola irlandese di S. Colombano fino al 1448, quando fu sostituita dalla più mite regola benedettina.
L'attuale basilica abbaziale fu ricostruita tra il 1456 e il 1552: è un esempio di architettura quattrocentesca ma nel segno della tradizione costruttiva lombarda e campionese, sostanzialmente romanica. Anche in questo caso, per esempio si nota il sistema a pilastri alternati di cui già dissi per la chiesa di S. Francesco a Lodi.

La decorazione ad affreschi fu realizzata tra il 1527 e il 1540 da Benedetto Lanzani, un pittore lodigiano nativo di S. Colombano al Lambro, altro toponimo che si rifà al monaco irlandese e che oggi è una piccola isola milanese tra i territori di Lodi e Pavia (milanese perché sulla sua bella collina - unica altura del territorio - si produce il vino e dal punto di vista del marketing, gli abitanti del luogo hanno ritenuto più proficuo che il loro vino fosse milanese piuttosto che lodigiano)
Tornando alla decorazione molto interessante dal punto di vista iconografico, perché è centrata su tematiche care alla congregazione benedettina cassinese dell'epoca, inscritte in un clima di evangelismo cattolico o persino di dialogo con la riforma protestante. Spero di tornare presto a Bobbio col foveon e documentare gli affreschi ed altri particolari che ho trascurato in questa campagna grandangolare (incredibilmente si può utilizzare il cavalletto!).
L'abside rettangolare è quattrocentesca ma non coerente col resto dell'architettura e decorata in epoca barocca.
Nella cripta vi sono uno straordinario mosaico pavimentale dell'XI sec. (l'ho fotografato come potevo) il sarcofago di San Colombano (Giovanni de' Patriarchis, 1480), che mostrerò a breve, i sepolcri di Sant'Attala e S. Bertulfo, 2° e 3° abate di Bobbio.

Il formato di molte foto è strano perché sono composizioni di diversi scatti eseguiti a diversi livelli di decentramento (in genere 4 o 5).
  • Enrico
     

edecapitani

altre foto
  • Enrico
     

Rino

Citazione di: edecapitani il Domenica, 28 Giugno 2020, 11:43:00
Sabato della settimana scorsa, finito il turno di notte, sono andato a Bobbio con ma moglie e due amiche

Le foto sono molto belle e grazie per le informazioni.
La piccola dp0 è senz'altro molto valida com supergrandangolare, ma forse non è sufficiente per queste situazioni: in fondo è solo equivalente ad un 21mm. Ho scoperto, con la Sigma fp, la qualità mostruosa del Sigma 14-24/2.8 DN e spero di poterlo utilizzare in futuro anche su un corpo Foveon FF.

edecapitani

Grazie Rino, il 14-24 è la scelta probabile se ci sarà la ff, anche perchè è più leggero di quello con attacco sa. Quello che dici sulla dp0 è proprio ciò che finora mi ha trattenuto. Mi trovavo bene con il 10-20 ma non mi convinceva la qualità delle foto che io ne traevo.

Ultime foto del topic, nella terza la volta all'incrocio del transetto, con S. Colombano al centro e i suoi discepoli (questa foto mi ha fatto dannare)
  • Enrico
     

Joserri


Grazie mille, Enrico, per la dettagliata panoramica storica. Sono un grande amante della Storia; ho studiato all'Università...


Queste foto sono belle, affascinanti e sublimi.


:si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si:                                :) ^-^ :D
  • Ric
     

agostino

Grazie EdCap. Spero che in un futuro prossimo ci si possa incontrare per visitare, insieme, questi posti e sentire dalla tua voce le annotazioni che scrivi. Sempre passando da Rimini, si capisce...
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Rino

Citazione di: edecapitani il Domenica, 28 Giugno 2020, 11:59:58
Grazie Rino, il 14-24 è la scelta probabile se ci sarà la ff, anche perchè è più leggero di quello con attacco sa. Quello che dici sulla dp0 è proprio ciò che finora mi ha trattenuto. Mi trovavo bene con il 10-20 ma non mi convinceva la qualità delle foto che io ne traevo.

Il 10-20/3.5 EX non è un obiettivo eccelso ma, ben usato e con l'aiuto del Foveon, può essere usato anche in campo professionale a patto di escludere i bordi estremi o di non farci capitare nulla di importante. Ora uso il 12-24/4 Art che è tutto un altro passo, ma la svolta è con il 14-24/2.8 Art, sia il vecchio che il nuovo DN. Non ho comprato il "vecchio" solo perché aspetto il FFF e sarei contento di averlo in versione più compatta e leggera.

Citazione
Ultime foto del topic, nella terza la volta all'incrocio del transetto, con S. Colombano al centro e i suoi discepoli (questa foto mi ha fatto dannare)

Perché ti ha fatto dannare?
Belle anche queste!  :si:

pacific palisades

Secondo me con l'obiettivo decentrabile hai una marcia in più,  le foto spaccano  :si:

agostino

Però se le confronto con la serie precedente by Foveon la differenza si vede. Le altre sono scolpite
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

edecapitani

Grazie a tutti! Sono d'accordo con Agostino che ha utilizzato l'espressione che rende ragione della mia preferenza per il foveon: dà immagini scolpite. Quando paragono le mie foto fatte sul medesimo soggetto col foveon e con Canon, non ho dubbi su cosa mi dia quel che cerco. Per questo la fff per me non sarebbe una questione di moda o di corsa al sensore più grande a tutti i costi ma la risposta ad una esigenza. Questa attesa della fff, se mai arriverà, mi permetterà di scegliere a suo tempo la lente più adatta. Per ora mi muovo con due sistemi e quando ho bisogno di molto grandangolare vado di Canon. Se non avessi già uuna Canon prenderei in considerazione la fp sulla quale tra l'altro potrei adattare le mie ottiche Canon e che sarebbe ottima per le escursioni più faticose in montagna.
Ho visto foto di architettura strepitose col 10-20... ffattee da Rino. Io ci ho tirato fuori solo alcune cose graziose.
  • Enrico
     

Joserri

L'autore non è noto per certo. Ce ne possono essere diversi, come si può leggere sulla pagina di Wikipedia:
https://es.wikipedia.org/wiki/Soneto_a_Cristo_crucificado


No me mueve, mi Dios, para quererte
el Cielo que me tienes prometido
ni me mueve el Infierno tan temido
para dejar por eso de ofenderte.

Tú me mueves, Señor. Múeveme el verte
clavado en una cruz y escarnecido.
Muéveme el ver tu cuerpo tan herido
muévenme tus afrentas, y tu muerte.

Muéveme, en fin, tu amor, y en tal manera
que, aunque no hubiera Cielo, yo te amara,
y, aunque no hubiera Infierno, te temiera.

No me tienes que dar porque te quiera
pues, aunque lo que espero no esperara
lo mismo que te quiero te quisiera.
  • Ric
     

edecapitani

Grazie Joserri, questo splendido sonetto è il commento più adatto non tanto alle mie foto ma a quel luogo, al suo spirito: stessa epoca, stessa concezione. Davvero grazie!
  • Enrico
     

edecapitani

Citazione di: pacific palisades il Domenica, 28 Giugno 2020, 21:29:21
Secondo me con l'obiettivo decentrabile hai una marcia in più,  le foto spaccano  :si:

Grazie Andrea, e dovresti vedere come è piacevole e gioioso utilizzarli, muovere le rotelline, alzare o abbassare la visuale o spostarla di lato. E devo ancora esplorare il basculaggio! Ne ho due, il 24 e il vecchio 90 che, con le sue dimensioni contenute e il peso ridotto, è un vero piacere. Pensare che esiste l'adattatore EF/L!!!
  • Enrico
     

Eros Penatti

Complimenti, sia per la didascalia ben dettagliata che per la realizzazione delle foto.
Non è il mio genere fotografico ma ammetto che sono veramente ben eseguite.
Partire da casa per saper cosa andare a fotografare e come fare per realizzare ciò che si ha in mete non è da molti  ;)
Bravo

clax

Grazie Enrico, un'altro dei tuoi
preziosissimi interventi. Bravo!
  • Claudio
     

edecapitani

Grazie a Eros e Clax.
Eros, è il genere da cui sono partito ed è il mio maggior impegno dal punto di vista fotografico. È una fotografia "in funzione di" e nelle mie mani presenta schemi ripetitivi, persino volutamente ripetitivi (all'interno dei quali variano i soggetti).
La pianificazione dovrebbe essere ancora più rigorosa, curando i contatti per assicurarsi di fotografare col cavalletto. C'è poi una questione di controllo delle luci difficile da gestire a livello amatoriale.
  • Enrico
     

Rino

Citazione di: edecapitani il Lunedì, 29 Giugno 2020, 12:14:38
dovresti vedere come è piacevole e gioioso utilizzarli, muovere le rotelline, alzare o abbassare la visuale o spostarla di lato. E devo ancora esplorare il basculaggio!

Il basculaggio è una vera magia. I movimenti dell'ottica rispetto al piano pellicola furono la cosa che mi fece innamorare del banco ottico al di là delle necessità professionali. Grazie al basculaggio mi divertivo a vedere le facce sbalordite dei miei allievi quando riuscivo ad ottenere tutto a fuoco da pochi cm all'infinito senza dov'è chiudere il diaframma (che poi, sul grande formato, puoi chiudere quanto vuoi ma la pdc è sempre pochissima).

hobbit

Francesco https://www.instagram.com/hobbitfrank/

La vita dell'uomo consiste nell'affetto che principalmente lo sostiene e nel quale trova la sua più grande soddisfazione.
San Tommaso D'Aquino

Sigma Dp1q,  Sigma Dp3q
Olympus E-pm1, Panasonic Gx7, Panasonic G90, Zuiko 9-18, Zuiko 14-42, Lumix 20mm, Leica 25mm, Sigma 60mm, Zuiko 75-300

edecapitani

Grazie Francesco!
Rino, la magia del basculaggio è una delle cose che voglio sperimentare. Se ho capito bene si crea una fascia "tutto a fuoco" che va da pochi cm in profondità, lasciando altre fasce non a fuoco. Mi sembra di capire che è come se si 'ruotassero' i piani di fuoco e non fuoco che anziché essere frontali sono in profondità. Credo che ciò dia delle ottime possibilità per fotografare oggetti e anche panorami.
  • Enrico
     

Rino

Citazione di: edecapitani il Martedì, 30 Giugno 2020, 16:55:50
Grazie Francesco!
Rino, la magia del basculaggio è una delle cose che voglio sperimentare. Se ho capito bene si crea una fascia "tutto a fuoco" che va da pochi cm in profondità, lasciando altre fasce non a fuoco. Mi sembra di capire che è come se si 'ruotassero' i piani di fuoco e non fuoco che anziché essere frontali sono in profondità. Credo che ciò dia delle ottime possibilità per fotografare oggetti e anche panorami.

A parole sembra più difficile di quello che è in realtà. :)
L'unica fregatura, per me che fotografo architettura, è che, inclinando l'obiettivo per avere tutto a fuoco, inclino anche l'immagine, cosa inaccettabile. L'unico movimento che potevo sfruttare per le foto di architettura era il decentramento unito agli obiettivi supergrandangolari ed al particolare soffietto simile alle federa di un cuscino (quello classico a fisarmonica non è utilizzabile perché si strapperebbe).


Italo

CitazioneL'unico movimento che potevo sfruttare per le foto di architettura era il decentramento unito agli obiettivi supergrandangolari ed al particolare soffietto simile alle federa di un cuscino (quello classico a fisarmonica non è utilizzabile perché si strapperebbe).
Al tempo della Rollei SL66 (che aveva l'obiettivo (80mm) attaccato ad un soffietto estensibile e basculante di alcuni gradi) ai pranzi di matrimonio mi mettevo in piedi su una sedia in testa alla tavolata e, inclinando opportunamente l'ottica verso il tavolo e senza chiudere tanto il diaframma mi veniva a fuoco tutto il piano della tavolata all'altezza delle teste dei commensali da quello più vicino fino in fondo alla sala.  ;)
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

Rino

Citazione di: Italo il Martedì, 30 Giugno 2020, 22:29:05
Al tempo della Rollei SL66 (che aveva l'obiettivo (80mm) attaccato ad un soffietto estensibile e basculante di alcuni gradi) ai pranzi di matrimonio mi mettevo in piedi su una sedia in testa alla tavolata e, inclinando opportunamente l'ottica verso il tavolo e senza chiudere tanto il diaframma mi veniva a fuoco tutto il piano della tavolata all'altezza delle teste dei commensali da quello più vicino fino in fondo alla sala.  ;)

Bella la Rollei SL66, mi è sempre piaciuta moltissimo (come tutte le Rollei), ma ho dovuto saltare il formato quadrato per esigenze professionali: dal 24x36 passavo al 6x7 (Pentax 67) e poi al banco ottico sul quale montavo anche i dorsi 6x7 e 6x9cm. Come "medio formato portatile" ho usato per un certo periodo di tempo la Mamiya Press Super 23 che aveva il dorso basculante, quasi banco ottico portatile, ma univa le scomodità del banco ottico con tutti i limiti del corpo rigido e la sostituii dopo qualche mese.

SierraVictor

  • Simone
     
DP2, Sony A7r2.

Italo

CitazioneBella la Rollei SL66, mi è sempre piaciuta moltissimo (come tutte le Rollei), ma ho dovuto saltare il formato quadrato per esigenze professionali: dal 24x36 passavo al 6x7 (Pentax 67)....
Io continuavo a stampare in rettangolare tagliando sotto l'ingranditore... avevo un IFF 6x9 con testa colore e bacinelle per stampe BN 50x60.
Un mio cliente ed amico, dopo più di 10 anni dal suo matrimonio negli anni 70, mi ha ringraziato per avergli fatto le stampe in bn perché erano rimaste perfette mentre quelle di un suo amico, stampate a colori, si erano tutte sbiadite.
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

edecapitani

Anch'io ringrazio mio padre di aver fotografato prevalentemente in bn!
  • Enrico
     

edecapitani

  • Enrico
     

Rino

Citazione di: Italo il Mercoledì, 01 Luglio 2020, 14:41:12
CitazioneBella la Rollei SL66, mi è sempre piaciuta moltissimo (come tutte le Rollei), ma ho dovuto saltare il formato quadrato per esigenze professionali: dal 24x36 passavo al 6x7 (Pentax 67)....
Io continuavo a stampare in rettangolare tagliando sotto l'ingranditore... avevo un IFF 6x9 con testa colore e bacinelle per stampe BN 50x60.

Ottimo l'FF 6x9. Ho ancora il mio vecchio Durst Duomat con il quale stampavo il 24x36 ed il 6x7/6x9, invece mi sono venduto quello per il 4x5". Era troppo grande, alto e pesante per conservarlo come ricordo.

Citazione
Un mio cliente ed amico, dopo più di 10 anni dal suo matrimonio negli anni 70, mi ha ringraziato per avergli fatto le stampe in bn perché erano rimaste perfette mentre quelle di un suo amico, stampate a colori, si erano tutte sbiadite.

Le foto a colori del mio matrimonio si sono sbiadite e di quelle della mia giovinezza è rimasto ben poco: viceversa quelle degli anni precedenti, tutte in BN, sono come appena stampate, idem per l'album di matrimonio dei miei genitori e dei miei nonni.