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THREE HEARTS ON A TREE

Aperto da DANYZ, Venerdì, 16 Novembre 2018, 00:44:36

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DANYZ

Fujifilm s5
Nikkor 35/2
Scatto a mano libera. Piccoli aggiustamenti con PSElements 6

yellow hearts
ALOHA

edecapitani

  • Enrico
     

Rino

Citazione di: DANYZ il Venerdì, 16 Novembre 2018, 00:44:36
Fujifilm s5
Nikkor 35/2
Scatto a mano libera. Piccoli aggiustamenti con PSElements 6

La foto mi piace molto e ieri sera l'ho vista sullo smartphone e l'ho trovata anche molto buona come qualità, ma sul computer, anche se la foto resta molto bella, la qualità non è un granché. E' un crop spinto o hai adoperato una sensibilità molto elevata?

agostino

Effetto cinema anni '70, con il colore buono e sgranato. A me piace, non so se la sgrantura è una scelta o un obbligo. Rispondendo a Rino ci chiarirai!
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

hobbit

Anche a me su cellulare piaceva, ma su monitor il disturbo è eccessivo.....
Francesco https://www.instagram.com/hobbitfrank/

La vita dell'uomo consiste nell'affetto che principalmente lo sostiene e nel quale trova la sua più grande soddisfazione.
San Tommaso D'Aquino

Sigma Dp1q,  Sigma Dp3q
Olympus E-pm1, Panasonic Gx7, Panasonic G90, Zuiko 9-18, Zuiko 14-42, Lumix 20mm, Leica 25mm, Sigma 60mm, Zuiko 75-300

DANYZ

Clickando sull'immagine aprirete Flickr, e vi sono riportati i dati exif

Ho scattato a tutta apertura (f2) alla sensibilità massima che la macchina mi consente, 3200 iso.
A mano libera e 1/20 sec.
Sapevo benissimo quali fossero i difetti di questa foto, ma l'ho voluta postare per l'atmosfera trasmessa.
Una filtratura ulteriore del rumore l'avrebbe, secondo me, resa più finta.
Ma appena ho il tempo posso provare a farne una seconda versione.

Grazie a tutti  :)
ALOHA

Rino

Citazione di: hobbit il Venerdì, 16 Novembre 2018, 13:13:51
Anche a me su cellulare piaceva, ma su monitor il disturbo è eccessivo.....

Una bella foto resta una bella foto - l'atmosfera c'è tutta - anche se avrei preferito vederla più pulita, ma a 3200 ISO non si poteva sperare di più e, per quanto mi riguarda, preferisco il rumore alla superpiallatura che credo peggiori la foto (come dici tu, la rende troppo finta, ma puoi provarci se ti va).

Rino

Sai che non è male? Partendo dal file originale si dovrebbe poter ottenere di più.

DANYZ

Lo farò Rino. 8)


Edit: appena rifatto velocemente e risulta comunque gradevole.

ALOHA

edecapitani

E' vero, anche sul mio monitor c'è molto rumore ma spero che tu ottenga il massimo possibile perché l'idea di queste foglie dorate che brillano nell'oscurità mi piace molto
  • Enrico
     

Rino

Citazione di: DANYZ il Venerdì, 16 Novembre 2018, 15:14:03
Edit: appena rifatto velocemente e risulta comunque gradevole.

Decisamente meglio. E' una foto che merita di perderci un po' di tempo. ;)

pacific palisades

Trovo la combinazione dei colori molto elegante, calda e 'narrativa' se si può dire. Ma con l'ultimo intervento sull'immagine si perde completamente - mentre resiste nell'intervento di Rino che non è desaturante ma "piallante" (mi pare).
Però vorrei chiarire una cosa: che l'immagine non deve avere "rumore" è un'ideologia, perché una fotografia chiaramente non è la realtà, non è materia: la fotografia è un'idea. La sua "realtà" è soltanto quella di uno strumento, puramente pragmatica, per esempio una fotografia può essere lo strumento per riconoscere una persona. Questa fotografia non ha fini pratici (che beninteso potrebbero essere anche la vendita a chi chiede immagini "pulite").
Allora perché accanirsi a "ripulirla"?
A Mauro Uliassi hanno dato la terza stella Michelin anche perché ha scoperto che le seppie sono più buone "sporche" cioè non pulite, perché cucinare le seppie sporche dà un sapore maggiore.
Se vi interessa lo spiega durante questa intervista https://www.youtube.com/watch?v=DQZsxvGrNMg.

Rino

Citazione di: pacific palisades il Venerdì, 16 Novembre 2018, 18:16:36
Trovo la combinazione dei colori molto elegante, calda e 'narrativa' se si può dire. Ma con l'ultimo intervento sull'immagine si perde completamente - mentre resiste nell'intervento di Rino che non è desaturante ma "piallante" (mi pare).
Però vorrei chiarire una cosa: che l'immagine non deve avere "rumore" è un'ideologia, perché una fotografia chiaramente non è la realtà, non è materia: la fotografia è un'idea. La sua "realtà" è soltanto quella di uno strumento, puramente pragmatica, per esempio una fotografia può essere lo strumento per riconoscere una persona. Questa fotografia non ha fini pratici (che beninteso potrebbero essere anche la vendita a chi chiede immagini "pulite").
Allora perché accanirsi a "ripulirla"?

Perché questa foto ci piace di più così, solo per questo e semplicemente per questo. :)

Non è una regola o ideologia che le immagini non debbano avere rumore, altrimenti non scatteremmo mai alle alte sensibilità (quando non necessario) e non ci sarebbe la possibilità di aggiungere rumore/grana e riflessi con Photoshop. Tanti anni fa ero il primo a divertirmi ad incrementare grana e contrasto anche a foto scattate in pieno giorno sviluppando i negativi in BN ad hoc o ricorrendo al processo di reticolatura.
http://www.nadir.it/tecnica/RETICOLATURA_1/reticolatura.htm
E poi ancora le Holga, le Polaroid, i negativi torturati, le dia bruciate, etc. Tutto è lecito se il risultato ci piace a prescindere di quello che possono pensare o dire gli altri. Quando 40 anni fa iniziai la mia serie "Graffiti di luce" gli amici del fotoclub mi dicevano che non erano foto, che erano cazzate e che facevo meglio a dedicare il mio tempo, come loro, a fotografare paesaggi o femmine annude.

Daniele poteva aver scelto di avere il rumore, di sfocarla e muoverla, era perfettamente ok (ovviamente i risultati potevano piacerci o meno), ma lo stesso Daniele l'avrebbe preferita più pulita (il tipo di soggetto ispira questo, ma può benissimo ispirare altro). Ci sono margini per tutte le esperienze e le metodologie di rappresentazione. ;)

pacific palisades

Citazione di: Rino il Venerdì, 16 Novembre 2018, 18:36:21

Perché questa foto ci piace di più così, solo per questo e semplicemente per questo. :)

Non è una regola o ideologia che le immagini non debbano avere rumore, altrimenti non scatteremmo mai alle alte sensibilità (quando non necessario) e non ci sarebbe la possibilità di aggiungere rumore/grana e riflessi con Photoshop. Tanti anni fa ero il primo a divertirmi ad incrementare grana e contrasto anche a foto scattate in pieno giorno sviluppando i negativi in BN ad hoc o ricorrendo al processo di reticolatura.
http://www.nadir.it/tecnica/RETICOLATURA_1/reticolatura.htm
E poi ancora le Holga, le Polaroid, i negativi torturati, le dia bruciate, etc. Tutto è lecito se il risultato ci piace a prescindere di quello che possono pensare o dire gli altri. Quando 40 anni fa iniziai la mia serie "Graffiti di luce" gli amici del fotoclub mi dicevano che non erano foto, che erano cazzate e che facevo meglio a dedicare il mio tempo, come loro, a fotografare paesaggi o femmine annude.

Daniele poteva aver scelto di avere il rumore, di sfocarla e muoverla, era perfettamente ok (ovviamente i risultati potevano piacerci o meno), ma lo stesso Daniele l'avrebbe preferita più pulita (il tipo di soggetto ispira questo, ma può benissimo ispirare altro). Ci sono margini per tutte le esperienze e le metodologie di rappresentazione. ;)

Ma quando torturavi i negativi non c'era l'ideologia del rumore cromatico, anzi, c'era una spinta verso la sperimentazione e l'avanguardia con risultati di un'eccellenza oggi impensabile. La mania del rumore cromatico, che sta nella più onnicomprensiva mania della cosiddetta "qualità dell'immagine", è arrivata con lo sviluppo recente della tecnologia digitale e andrebbe studiata. Cioè avrebbe senso capire come la tecnologia, ossia il mercato perché sono un tutt'uno, ha determinato la produzione fotografica imponendo regole che a loro volta producono il gusto.
Essendo, per regola largamente applicata, bandita ogni interrogazione sul significato dell'immagine, quel che resta sono dei valori da misurare, quei siti coi grafici, con gli sbuffi di pelliccia da osservare contemporaneamente da quattro fotocamere, insomma delle competizioni tecnologiche funzionali a creare obsolescenza dei prodotti.

Poi per carità, il mio è un punto di vista, e ognuno fa come vuole. Però secondo me è un suicidio espressivo... ma probabilmente fa parte del gioco :))


agostino

Io credo che la cosa migliore sia avere uno strumento che può fare cose pulite: poi si sceglie quanto sporcarle, che magari può significare renderle più pulite (vere). Credo di essere stato molto chiaro, dunque scuro
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

pacific palisades

Citazione di: agostino il Venerdì, 16 Novembre 2018, 21:34:49
Io credo che la cosa migliore sia avere uno strumento che può fare cose pulite: poi si sceglie quanto sporcarle, che magari può significare renderle più pulite (vere). Credo di essere stato molto chiaro, dunque scuro

Mi piace questo "fare cose sporche", è molto peccaminoso  :D
Ok, ma lo strumento fa quel che fa, ovvero fa sia cose pulite sia cose sporche, dipende dalle condizioni di ripresa.

La grande parte del processo di produzione di un'immagine è dietro alla fotocamera, è nella la nostra mente:
la scelta dell'immagine da riprendere
la scelta delle condizioni di ripresa tra ipotesi concrete (compresa la scelta dell'attrezzatura)
la scelta del trattamento nello sviluppo
La scelta di cosa pubblicare e cosa no.
La scelta del modo di presentarlo.

Quindi quando vediamo un'immagine, la più piccola parte di quel che vediamo dipende dalla fotocamera, che è insomma la punta dell'iceberg. Sotto ci sono scelte umane, che dipendono da quel che pensiamo, e quel che pensiamo dipende in larga parte dalla nostra cultura, che a sua volta dipende in larga parte dalla cultura della comunità in cui viviamo.
Se siamo bombardati da mattina a sera da regole sulla cosiddetta "qualità dell'immagine" cioè da valori misurabili di rapporto tra segnale e cosiddetto "rumore", o da valori misurabili di microcontrasto, di intervallo dinamico, di recupero delle ombre eccetera, tutto questo bombardamento influirà su ciò che produrremo. Sarebbe irrealistico pensare il contrario.

Questo è un caso emblematico di come la "regola" piomba sull'immagine fino a ottenerne addirittura a posteriori una "rettifica". Un'immagine interessante per un elegante accostamento di colori (perdonatemi ma non è interessante per l'analogia tra foglie e cuori), diventa un'immagine desaturata. Secondo me è una cosa su cui riflettere.

Rino

Citazione di: agostino il Venerdì, 16 Novembre 2018, 21:34:49
Io credo che la cosa migliore sia avere uno strumento che può fare cose pulite: poi si sceglie quanto sporcarle, che magari può significare renderle più pulite (vere). Credo di essere stato molto chiaro, dunque scuro

Quello che hai scritto mi trova d'accordo, ma solo come concetto generale. Per intenderci, dico sempre che preferisco avere un obiettivo nitido rispetto ad uno non nitido perché, se la nitidezza è troppa, posso abbassarla, viceversa, se non c'è, non posso inventarla. Però ci sono le volte in cui decido di partire con immagini sfocate, poco nitide, granulose e con tutti i difetti del mondo e, in questi casi, preferisco partire con lo strumento adeguato, cioè scadente (o con la pellicola ad alta sensibilità o quello che vuoi, dipende da ciò che voglio ottenere). Trovo che le immagini scadenti di una Holga o di una Polaroid siano sempre più affascinanti delle finte corrispondenti versioni digitali.

Nel 2012 feci una ricerca ed una mostra sulle "Memorie del Tempo" e preferii, appunto, partire da scatti già "sporchi" all'origine anche se non dubito che persone più brave di me con Photoshop potevano arrivare agli stessi risultati anche con file digitali:
http://www.nadir.it/MEMORIE/galleria/galleria1/galleria1.htm

Rino

Citazione di: pacific palisades il Sabato, 17 Novembre 2018, 10:35:00
Ok, ma lo strumento fa quel che fa, ovvero fa sia cose pulite sia cose sporche, dipende dalle condizioni di ripresa.

La grande parte del processo di produzione di un'immagine è dietro alla fotocamera, è nella la nostra mente:
la scelta dell'immagine da riprendere
la scelta delle condizioni di ripresa tra ipotesi concrete (compresa la scelta dell'attrezzatura)
la scelta del trattamento nello sviluppo
La scelta di cosa pubblicare e cosa no.
La scelta del modo di presentarlo.

Quindi quando vediamo un'immagine, la più piccola parte di quel che vediamo dipende dalla fotocamera, che è insomma la punta dell'iceberg. Sotto ci sono scelte umane, che dipendono da quel che pensiamo, e quel che pensiamo dipende in larga parte dalla nostra cultura, che a sua volta dipende in larga parte dalla cultura della comunità in cui viviamo.
Se siamo bombardati da mattina a sera da regole sulla cosiddetta "qualità dell'immagine" cioè da valori misurabili di rapporto tra segnale e cosiddetto "rumore", o da valori misurabili di microcontrasto, di intervallo dinamico, di recupero delle ombre eccetera, tutto questo bombardamento influirà su ciò che produrremo. Sarebbe irrealistico pensare il contrario.

Questo è un caso emblematico di come la "regola" piomba sull'immagine fino a ottenerne addirittura a posteriori una "rettifica". Un'immagine interessante per un elegante accostamento di colori (perdonatemi ma non è interessante per l'analogia tra foglie e cuori), diventa un'immagine desaturata. Secondo me è una cosa su cui riflettere.

Sempre ottimi spunti di riflessione, grazie! ;)

(mi piace la parte delle cose sporche e peccaminose, forse dovremmo iniziare a pubblicarne qualcuna!)

DANYZ

Citazione di: Rino il Venerdì, 16 Novembre 2018, 18:36:21
...ma lo stesso Daniele l'avrebbe preferita più pulita (il tipo di soggetto ispira questo...)....

Esattamente!

Grazie a tutti  8)
ALOHA

agostino

CitazioneNel 2012 feci una ricerca ed una mostra sulle "Memorie del Tempo" e preferii, appunto, partire da scatti già "sporchi" all'origine anche se non dubito che persone più brave di me con Photoshop potevano arrivare agli stessi risultati anche con file digitali:
http://www.nadir.it/MEMORIE/galleria/galleria1/galleria1.htm

Quello che dici è vero ma, nell'epoca del digitale, io voglio una macchina precisa da cui "sottrarre".
Con la pellicola è tutto un altro discorso.
Le foto che hai linkato mi sembrano fatte con grana grossa (alti iso) ma con obiettivo molto inciso, preciso, niente Holga! Sono molto belle e dalla collezione degli almanacchi Fotografare vicini alla sedia in paglia similviennese deduco che è casa tua!
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)