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Una Storia d'Amore di Mezzora

Aperto da Sardosono, Lunedì, 06 Luglio 2015, 18:56:48

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Sardosono

Una Storia d'Amore di Mezzora

Sul finire di questo inverno, in una delle ultime passeggiate sulle terrazze del Bastione di Saint Remy a Cagliari, prima che le chiudessero al pubblico per lavori, mi sono imbattuto in questa ragazza ritratta nelle seguenti immagini, non soltanto molto graziosa ma, soprattutto, dalle movenze veramente aggraziate ed uno sguardo dolce ma fiero, un insieme che ha attirato subito la mia attenzione.

Stava lì, come in foto, appoggiata al muretto, immobile, con lo sguardo perso verso il prossimo tramonto, ed era evidente che stesse aspettando, "qualcuno" oppure "qualcosa". Ma dopo quasi un quarto d'ora ancora non mostrava alcun segno di impazienza né disappunto, il che escludeva che ci fosse "qualcuno" in arrivo. Stava dunque aspettando "qualcosa", certo, ma cosa?! Non ebbi dubbi: stava aspettando il tramonto!



Oh, caspita, sentii un brivido percorrermi la schiena, anzi tre: il primo per la "dura constatazione" che avrebbe potuto essere mia figlia, il secondo per la "amara deduzione" che quindi avrei potuto essere suo padre, ed il terzo per la "sognante sensazione" che se anche io avessi avuto la sua età sarebbe stato un vero amore a prima vista e sarei corso da lei per invitarla a cena, o al cinema o "fai tu, qualunque cosa decidi per me va bene perché sono già cotto come una pera!..."

Proprio mentre combattevo contro tali brividi, mi accorgo che la ragazza prende a muoversi, ma continuando a rivolgere lo sguardo verso il tramonto ormai prossimo. Scende alcuni gradini e si sposta nel braccio più a ponente del bastione.

Non mi dire!? Non soltanto sta aspettando il tramonto, vuole anche goderselo dal punto migliore... e mentre cammina infila le mani nella borsa in cerca di qualcosa... vuoi vedere che adesso tira fuori il cellulare per fotografare il calar del sole?!



Un altro brivido lungo la schiena mi informa che "l'amore a prima vista" è stato promosso a "colpo di fulmine" e pertanto aggiorno il precedente invito in qualcosa di più appropriato, tipo "... qualunque cosa decidi per me va bene, basta che alla fine della serata ci siamo fidanzati ufficialmente, perché a domani non ci arrivo...".

Tuttavia la fanciulla, che a questo punto dovrei meglio definire "l'amore della mia vita in un'altra vita", ancora non si impegna a scattare col cellulare, bensì comincia a muoversi da una parte e dall'altra, sempre senza distogliere lo sguardo da quell'orizzonte dove il sole di lì a poco comincerà ad arrossarsi. Nel far questo, però, tiene con entrambe le mani quello che io "presumo" essere un cellulare, ma, a pensarci bene... che razza di cellulare ha bisogno di essere tenuto con due mani?

Aspetto con pazienza fino a quando si volta leggermente e... un brivido gigantesco mi colpisce come una frustata... non è possibile... non ci credo... sembrerebbe... la inquadro nel mirino per veder meglio, e... non ho più dubbi, non era affatto un cellulare quello che aveva tolto dalla borsa e ora teneva nelle mani, era... era...



UNA REFLEX!!!

Butto alle ortiche le infantili frasi d'approccio che ho pensato in precedenza, e riformulo il tutto in modo più romantico e più serio: "Ciao, mi chiamo Antonello, e vorrei sposarti!... Se tu sei d'accordo, naturalmente. Non devi rispondermi proprio subito: prima finisci tranquillamente di fotografare il tramonto come ti accingevi a fare, poi possiamo chiacchierare una decina di minuti per conoscerci meglio e dopo puoi darmi la tua risposta affermativa. Per il matrimonio possiamo procedere con calma, i tuoi genitori li informiamo con viber e le partecipazioni le pubblichiamo con whatsapp, senza fretta, basta che ci sposiamo entro oggi. E tu come ti chiami?" Ecco, penso che così potrebbe andar bene, frasi semplici e spontanee, che arrivano dritte al suo cuore direttamente dal mio. Una così te la devi sposare subito, senza perder tempo, giusto?!

Ed ecco che finalmente porta all'occhio la fotocamera e comincia a scattare...



Beh, presumibilmente, perché, in effetti, da dove mi trovo non riesco a veder bene, anzi rimane proprio di spalle e lei non ne vuol sapere di voltarsi. C'è comunque qualcosa di strano, perché non appare rivolta verso il tramonto, ma sembrerebbe puntare direttamente sul muro di fronte a lei... che stia fotografando il muro?!...  Muro che, a dire il vero, in effetti è ricoperto di graffiti, quindi la cosa un senso potrebbe anche averlo... chessò, magari la fanciulla aveva notato in altra occasione che al momento del tramonto i raggi dorati del sole riempiono quei disegni di fantastiche luci e ineffabili riflessi, e lei - oh animo sensibile degno del Sommo Poeta - è tornata apposta per riprendere il tutto, aspettando proprio quell'esatto irripetibile "momento perfetto", un'apoteosi del massimo splendore!!! Sì, non può esser che così, non v'è altra spiegazione!!! Dimmi, o fanciulla, che il tuo nome è Beatrice ed io il mio muterò per te in Dante!!!

"Disumano sarebbe il resister oltre, ardo di verla in viso e all'opra e più non bastami le sue pur angeliche terga!"

Decido dunque di cambiar di posizione, ma non ritengo opportuno raggiungerla dove si trova, perché in quel braccio di mura c'è soltanto lei e non mi sembra elegante puntarle l'obiettivo addosso da distanza ravvicinata, soprattutto non prima di averle chiesto di sposarmi. Pertanto, mi sposto velocemente in un altro braccio di terrazza, dal quale posso inquadrarla lateralmente, seppur da più lontano... lei cammina guardando il sole... io cammino guardando lei... per poco non inciampo cadendo rovinosamente... decido che è meglio guardare dove metto i piedi e quando raggiungo la meta prefissata e sollevo nuovamente lo sguardo... No, questa volta non è un brivido quel che mi coglie, ma una vera doccia gelata da capo a piedi...



AVETE VISTO COSA STA FACENDO?!?!?! NO, NON VI E' CHIARO?!?!?!
ALLORA INGRANDIAMO E "FACCIAMOCI DI MMALE"...



No, non vi illudete, NON sta fotografando il cellulare con lo sfondo dei graffiti, cosa che sarebbe sì una cazzata, ma ancora perdonabile! Nooooooo, la donna che mi ha infranto il cuore SI STA FACENDO UN SELFIE COL CELLULARE MENTRE IMPUGNA LA FOTOCAMERA, CON LO SFONDO DEI BANANI DEL BASTIONE!!!

Avrei voluto aver scritto su carta il bel discorso che avevo preparato, giusto per la soddisfazione di poterlo strappare e gettare alle ortiche!... Già, le ortiche, buone quelle!... quando davvero ti servirebbero per buttarci qualcosa, non se ne trovano mai in giro...

Invece, mi sono mestamente voltato e sono andato via, deluso e sconsolato, evitando accuratamente di incrociarla, perché se me la fossi trovata di fronte dubito che sarei riuscito a trattenermi dal dirle:

"Ciao, mi chiamo Dante - credo - e fino a pochi minuti fa avevo intenzione di chiederti di sposarmi. Ma non ti preoccupare, perché ho già inoltrato istanza di divorzio per sensibilità artistica ingannevole. E meno male che non ti ho incontrato quand'ero nel bel mezzo del cammin della mia vita, altrimenti sai che cazzata che avrei fatto..." Quindi avrei girato i tacchi piantandola lì, poi, arrivato all'altezza dei banani, senza voltarmi le avrei anche gridato: "E non voglio neanche sapere come ti chiami, chiaro??!!..."

Mah... FORSE, non avrebbe capito...



Però, a pensarci bene, colpo di fulmine, fidanzamento, matrimonio e divorzio, tutto in meno di mezzora...
probabilmente sarebbe stato da Guinnes dei Primati!!!





Olympus E-M1 @ 200 iso, con Sigma 60mm f/2.8 DN ART sempre a tutta apertura
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

SDQ+SD15+SD10 18-35/1.8+50/1.4+17-70/2.8-4OS+17-35/2.8-4+Elmarit135/2.8
GX7+GX1+GH1 20/1.7+25/1.4+45/1.8+60/2.8+70/2.8+20-40/2.8+Vario-Elmarit-14-50/2.8
X-T10 35/1.4+50/1.2+28/2.8+Sonnar90/2.8+135/2.5+16-50/3.5-5.6OS+70-200/4Macro
LX100  GXR+evf 50/2.5Macro+28/2.5  S3Pro  Digilux-2

Italo

Avvincente fotostoria... l'ha già letta la tua signora?  :pau:
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

clax

Tanto fico il racconto, quanto f.. cioè carina LEI!

SUPER!!!
  • Claudio
     

leleros

Stabbene ad Antonello!   Hai capito il vecchietto :P :P :P
Quando ho fatto il militare, correva voce che addolcivano la colazione con il bromuro :ghgh:  mah.. ci credo poco perchè non mi son perso un alzabandiera (in adunata :gh: )
Emmmm.... Anto, lo prendi il latte la mattina? quanti cucchiaini per te? :sgrin:

lasciamo ste chiacchiere vacanti, passiamo al sodo.... bella storia, ma cosa porta di dote l'intraprendente fotografa?
  • Rosario
     

BeSigma

bel racconto e carinissima lei..... Antonello sei sempre a caccia....
Comunque stai tranquillo, ti sei evitato una delusione..... questa è una signorina sempre a dieta che, se anche non avesse offeso il Dio delle Reflex con quel cellulare e tu l'avessi sposata, avresti divorziato il giorno dopo...... praticamente alla tua prima colazione, quando saresti andato alla ricerca del cannoncino più cocco e del panzerotto più pieno......
E si, una donna bisognerebbe valutarla la mattina e dopo colazione..... se mangia solo yogurt magro con acqua tiepida e limone..... beh, è meglio lasciar perdere :)

Bravo Anto, belle foto e racconto vivido
come se... ridendo dei miei demoni, tenessi fra le mani gli angeli...
SD9 + SD10 + SD14 + SD15 + SD1 + Dp1s + Ottiche serene variabili

http://www.flickr.com/photos/matlin78/
http://500px.com/BeSigma

aio_nonno

ahahah  :cry:. Spendo due parole in favore della ragazza. Siamo sicuri che si stesse facendo un selfie ? magari sta sviluppando un progetto fotografico del tipo: il tramonto visto dal cellulare. Si potrebbe argomentare che ormai il reale stanca e guardiamo tutto dal riquadro di un cellulare.  O:-) O:-)
Sigma SD15 SD14 - 17-50mm - 105mm

Sardosono

Grazie a tutti per i commenti...  :-[

Ho apportato alcune correzioni e rifiniture, in particolare nello "sproloquio" finale, nel quale un banale errore ne riduceva notevolmente la sensazione di paradosso. Adesso funziona decisamente meglio, credo...
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

SDQ+SD15+SD10 18-35/1.8+50/1.4+17-70/2.8-4OS+17-35/2.8-4+Elmarit135/2.8
GX7+GX1+GH1 20/1.7+25/1.4+45/1.8+60/2.8+70/2.8+20-40/2.8+Vario-Elmarit-14-50/2.8
X-T10 35/1.4+50/1.2+28/2.8+Sonnar90/2.8+135/2.5+16-50/3.5-5.6OS+70-200/4Macro
LX100  GXR+evf 50/2.5Macro+28/2.5  S3Pro  Digilux-2

Sardosono

Citazione di: aio_nonno
Siamo sicuri che si stesse facendo un selfie ? magari sta sviluppando un progetto fotografico del tipo: il tramonto visto dal cellulare.
Capisco benissimo che la fanciulla ispiri il desiderio di giustificarla in ogni modo, anche arrampicandosi sugli specchi, ma ahimè, ed anche ahitè, non è proprio possibile.  :gh:
Si vede dall'ombra che la metà sinistra del viso è interamente al di fuori dal fondello della fotocamera, quindi, affinché l'occhio destro possa arrivare a guardare nel mirino, costei dovrebbe avere una distanza interpupillare di almeno una quindicina di centimetri. In tal caso, da un lato avresti giustificato la ragazza, ma nel contempo l'avresti trasformata in un mostro orribile!!! :P
E se questo non basta ancora, puoi notare che pollice, indice, anulare e mignolo sono impiegate per reggere la fotocamera in posizione (l'indice è piegato sotto).
Dovremmo pertanto ipotizzare che per premere il pulsante di scatto stia impiegando il dito medio...  :-\ :con: :conf: :azz: :ohi:
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

SDQ+SD15+SD10 18-35/1.8+50/1.4+17-70/2.8-4OS+17-35/2.8-4+Elmarit135/2.8
GX7+GX1+GH1 20/1.7+25/1.4+45/1.8+60/2.8+70/2.8+20-40/2.8+Vario-Elmarit-14-50/2.8
X-T10 35/1.4+50/1.2+28/2.8+Sonnar90/2.8+135/2.5+16-50/3.5-5.6OS+70-200/4Macro
LX100  GXR+evf 50/2.5Macro+28/2.5  S3Pro  Digilux-2

Mariano San

Bravo Antone'  :D
Certo che alcune "signorine" non si meritano le mille attenzioni che, ovviamente, tu presteresti loro se soltanto ......vabbe' :-X
La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità

:san:

gainni

DP-3 DP-2 DP-1 Merrill la terna
Sigma SD14 SD15 e ottiche tante troppe, per non parlare del mosaico ...

DANYZ

Antonello che poeta...Dante ti fa 'na pippa!!  :))  :)) :)) :))

Fotostoria ben fatta, originale e divertente. Grande Antonello!
ALOHA

Sardosono

Citazione di: DANYZ il Sabato, 18 Luglio 2015, 14:36:21
Antonello che poeta...Dante ti fa 'na pippa!!  :))  :)) :)) :))
Beh, potremmo dire che... mezzo-sangue non mente!  O:-)
Non a caso, come già sai, io sono giustappunto un mezzo-sangue, metà cagliaritano e metà fiorentino, giusto la peggior metà d'entrambi!  :ohi:

"A razzolar tutto il lungarno, una favella come la tua 'un la si trova miha!" mi ripetevano le "mi tzie" OGNI VOLTA che andavamo loro in visita e si riunivano in una stessa casa per riceverci...  :azz:
E quando mi vedevano pensieroso, se una cercava di richiamare la mia attenzione, un'altra la fermava: "Oh che ti ‘heti... sentiamo icché ss'inventa ora la chiorba del nipote..."
Immancabilmente, cercavano ogni scusa per farmi prendere gli oggetti più inutili purché riposti nei ripiani più in alto, col solo fine di poter dire "Che me l’arri’i te che tu se’ arto?", frase che mi irritava terribilmente, essendo un concentrato di strafalcioni grammaticali, ma si divertivano troppo ad ascoltare le mie repliche fingendosi offese, alle quali ponevano fine SEMPRE con la stessa frase, rivolta non a me bensì a mia madre: "Ida, il tu' figliolo... (pausa teatrale) ... e gl'è proprio un pignolo di nulla!"
Ed OGNI VOLTA che ripartivo, l'ultimo saluto terminava sempre con "E torna presto, ché Firenze l'è la tu hasa!..."
Erano cinque di sei sorelle, tre bionde e tre rosse, non erano nate a Firenze ma nella Val di Nievole, tra il 1880 ed il 1891, ed hanno campato per ben 97, 99, 101, 103 e 104 anni, tranne la più giovane - mia nonna paterna - che se ne andò a soli 65 anni, un anno prima che io nascessi.

Con tutti questi ricordi - potrei continuar per ore - ci starebbe da scriverci un romanzo!
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

SDQ+SD15+SD10 18-35/1.8+50/1.4+17-70/2.8-4OS+17-35/2.8-4+Elmarit135/2.8
GX7+GX1+GH1 20/1.7+25/1.4+45/1.8+60/2.8+70/2.8+20-40/2.8+Vario-Elmarit-14-50/2.8
X-T10 35/1.4+50/1.2+28/2.8+Sonnar90/2.8+135/2.5+16-50/3.5-5.6OS+70-200/4Macro
LX100  GXR+evf 50/2.5Macro+28/2.5  S3Pro  Digilux-2

DANYZ

Citazione di: Sardosono il Sabato, 18 Luglio 2015, 16:38:43
Citazione di: DANYZ il Sabato, 18 Luglio 2015, 14:36:21
Antonello che poeta...Dante ti fa 'na pippa!!  :))  :)) :)) :))
Beh, potremmo dire che... mezzo-sangue non mente!  O:-)
Non a caso, come già sai, io sono giustappunto un mezzo-sangue, metà cagliaritano e metà fiorentino, giusto la peggior metà d'entrambi!  :ohi:
...
non me lo ricordavo!  :-[   ^-^


Citazione di: Sardosono il Sabato, 18 Luglio 2015, 16:38:43
...
Con tutti questi ricordi - potrei continuar per ore - ci starebbe da scriverci un romanzo!

Che leggerei volentieri! !
ALOHA

Silvia V

Scusate se riesumo un vecchio post ma è davvero divertente questa storia ed è quasi (beh, certo questa "storia d'amore" di 30 minuti non finisce per colpa di un selfie  :wow:) la trasposizione fotografica di una delle centurie di Manganelli  :)) Antonello se non la hai mai letta ti consiglio di passare in libreria e, dopo aver aperto il sopracitato capolavoro, leggere la centuria n.12  :))
  • Silvia
     
DP3 Merril
Nikon D700
Olympus OMD em1
Nikon F2

"L'inizio è solo un seguito ed il libro degli eventi è sempre aperto a metà"

Sardosono

Ti ringrazio dell'apprezzamento e sono lusingato dell'accostamento a Manganelli, che non conoscevo ma col quale però ammetto di aver trovato una certa affinità non solo nell'uso ma nella stessa concezione del linguaggio. Anche il poco che ho trovato sul web mi appare sufficiente per ritenere che valga la pena di leggerlo, cosa che quindi cercherò di fare, tempo permettendo.  :si:

La struttura narrativa che prediligo (nei miei piccoli esperimenti letterari come questo) consiste nel nascondere il senso del racconto all'interno del non-sense della storia, mediante l'impiego di un linguaggio che sfoggia "leggerezza" a conferma del non-sense generale ma senza ingannare il lettore, anzi invitandolo nel gioco di cercarvi nel mezzo quella piccola "perla" di riflessione che chi scrive deve avervi celato. O quantomeno questo è quel che cerco di fare: che poi ci riesca o meno e con quale efficacia, beh, questo è un altro discorso!  :gh:

Prima di concludere leggiamo un esempio dello scrivere di Manganelli.
Citazione
Un giovane uomo si sta recando a un appuntamento con una giovane donna, alla quale intende dire che trova inutile, dannoso, dispersivo e monotono continuare a vedersi; in realtà egli non ha mai amato la giovane donna, ma ha provato per lei, via via, sensi di galanteria, di devozione, di ammirazione, di speranza, di perplessità, di distacco, di delusione, di irritazione; ora l’irritazione sta quietamente trapassando in una forma di blando e insultante fastidio, perché egli suppone che in qualche modo la donna non sia disposta a dimenticarlo, e teme di aver conseguito nella vita di lei una dignità che lo allarma. Ripassando la serie dei sentimenti che ha provato per la giovane donna, egli riconosce di essersi talora comportato con eccessiva fragilità, e di aver sperato - sperato che cosa? Sperato che entrambi fossero diversi, e che avessero uno spazio in cui inventare una storia; ammette che parte del suo cruccio non dipende da lei, ma dal suo comportamento risibilmente fantastico e irresponsabile.

Nello stesso momento la giovane donna si reca allo stesso appuntamento, avendo in animo di mettere tutto in chiaro; è una donna che ama la semplicità e la chiarezza, e pensa che le ambiguità e le imprecisioni di un rapporto che non esiste si siano protratte troppo a lungo. Ella non ha mai amato quell'uomo, ma deve riconoscere di essere stata debole; di aver chiesto il suo aiuto in modo incauto, di aver tollerato il crescere di un tacito equivoco in cui ora ella si sente ingiustamente invischiata. La donna è irritata, ma la saggezza le consiglia di essere solo ferma e calma. Ella sa che quell'uomo è un affettivo, un fantastico, capace di vedere le cose che non ci sono, e di porre in esse una fede costante quanto infondata e vana; sa anche che quell'uomo ha un alto concetto di sé, ed è incline a mentire pur di non subirne umiliazioni. Per questo sarà benevola, lucida.

Puntuali, il giovane uomo e la giovane donna si avvicinano al luogo dell’appuntamento: ecco, si sono visti, si fanno un segno di saluto, in cui la consuetudine tiene il posto della cordialità. Quando sono ormai a pochi metri, entrambi si fermano e si guardano, attentamente, in silenzio; ed improvvisa una furia di gioia li coglie, quando entrambi capiscono, sanno, che nessuno dei due ha mai amato l’altro.


Giorgio Manganelli, "Centuria"

Quello che precede è un brano che ho trovato in rete, uno dei "piccoli romanzi fiume" delle Centurie di Manganelli, nel quale appunto mi ritrovo, non solo linguisticamente, ma anche per struttura narrativa e persino per esperienza di vita, perché la "felicità dell'abbandono simultaneo e reciproco" è un qualcosa che ho personalmente vissuto e la pletora dei pensieri e ragionamenti che precedono l'evento sono fedelmente quelli abilmente narrati qui sopra. Tali pensieri non sono altro che una dimostrazione della nostra grande abilità nel "cantarcela e suonarcela da soli", che deriva dalla presunzione di essere in grado di desumere oggettivamente i sentimenti degli altri e persino di prendercene cura. Quando scopriamo che si trattava soltanto di "s-ragionamenti", una "cantonata" colossale partorita dalla nostra immaginazione e dalle nostre paure, di solito cerchiamo di negare l'errore anche con noi stessi, ma talvolta accede anche di ammetterlo senza esitazione, quando il sollievo del dissolvimento delle nostre paure supera la frustrazione dell'orgoglio ferito dall'esserci sbagliati.  ;)
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

SDQ+SD15+SD10 18-35/1.8+50/1.4+17-70/2.8-4OS+17-35/2.8-4+Elmarit135/2.8
GX7+GX1+GH1 20/1.7+25/1.4+45/1.8+60/2.8+70/2.8+20-40/2.8+Vario-Elmarit-14-50/2.8
X-T10 35/1.4+50/1.2+28/2.8+Sonnar90/2.8+135/2.5+16-50/3.5-5.6OS+70-200/4Macro
LX100  GXR+evf 50/2.5Macro+28/2.5  S3Pro  Digilux-2