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foto didascaliche

Aperto da edecapitani, Giovedì, 18 Ottobre 2018, 20:57:14

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edecapitani

Provo a inserire le prime foto mie, spero di non fare casini.
Sono due fotografie didascaliche, senza alcuna pretesa artistica (nessuna mia foto ha pretese artistiche). Mi servono  per fare lezioni di iconografia. La prima riprende un gruppo di bassorilievi di S. Zeno a Verona, totalmente piatta e frontale. L'ho fatta con SDQ+50-100 Art ad una distanza che mi permettesse di avere le linee più dritte possibili. A risoluzione piena si vede tutto nel dettaglio. Anche in una foto così didascalica ci sarebbero accorgimenti e perizia per rendere l'immagine più efficace. Accetto suggerimenti e stroncature. Potrei optare anche per il bianco nero che forse darebbe maggiormente risalto al disegno delle diverse scene.

La seconda è un particolare delle volte affrescate del chiostro di Bressanone. Ho fatto le foto con il 17-50 (non era prevista la visita ed ero anche pressato dai tempi) e poi ho ritagliato i particolari. Sto ragionando su un obiettivo fisso di qualità. Qui non si può eludere il problema del colore perché i colori in iconografia hanno spesso un significato fondamentale e, in questo tipo di foto didascalica mi interessa avvicinarmi il più possibile al colore reale. Ho fatto il possibile con le mie competenze attuali ma devo imparare ad usare gli strumenti specifici. Inoltre nelle foto fatte necessariamente in luce sfavorevole  sfavilla il verde foveon (magari ne inserirò una per farvi vedere ma credo che conosciate il problema). Più aventi proverò a inserire foto che rispondono al mio bisogno di registrare appunti fotografici di ciò di cui sto avendo esperienza. I discorsi di Antonello e Rino mi provocano molto anche se naturalmente gli appunti c'è chi li prende bene e chi li prende male.
  • Enrico
     

pacific palisades

I bassorilievi secondo me potrebbero essere o tagliati a filo, oppure un po' più "ambientati" allargando un poco l'inquadratura, così è una via di mezzo che non mi convince, ma forse sbaglio io...
Visto che la tua foto è un'occasione per riflettere, credo che la mia aspettativa è: sia vedere l'opera, sia capire come si fa esperienza di quell'opera a seconda della luce e dei punti di vista.

La seconda mi pare abbia un taglio azzeccato. Mi piace anche che tu abbia scelto quel particolare.

Ho una perplessità sul fatto che siano davvero foto "didascaliche". Se tu mi permetti di vedere e conoscere espressioni artistiche che non conosco, allora è un gesto di scelta e di amore. Invece la parola "didascalico" mi fa pensare qualcosa senza importanza. Tu in realtà fai una cosa molto alta: documenti fatti artistici.

Sardosono

Citazione di: PACIFICO DIDASCALICO
Invece la parola "didascalico" mi fa pensare qualcosa senza importanza...
:mart: :bast: :lit: :sm:

διδασκαλικόÏ, = relativo all'insegnamento
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

SDQ+SD15+SD10 18-35/1.8+50/1.4+17-70/2.8-4OS+17-35/2.8-4+Elmarit135/2.8
GX7+GX1+GH1 20/1.7+25/1.4+45/1.8+60/2.8+70/2.8+20-40/2.8+Vario-Elmarit-14-50/2.8
X-T10 35/1.4+50/1.2+28/2.8+Sonnar90/2.8+135/2.5+16-50/3.5-5.6OS+70-200/4Macro
LX100  GXR+evf 50/2.5Macro+28/2.5  S3Pro  Digilux-2

pacific palisades

Vabe' mettiamo che consideri l'insegnamento per quello che può essere nella sua massima espressione: un'esplosione nucleare umanoformante che accade nel cuore umano.

Allora io, cioè non io ma Ede, insomma dico Ede per fare un esempio, non usa più materiale didattico, ma... plasma fissile umanoformante.

Quindi, il topic parte così:

CitazioneProvo a inserire le prime foto mie, spero di non fare casini.
Sono due fotografie didascaliche cariche del mio tritolo spirituale preparate per l'incursione nel core che sbrindellerò artisticamente parlando e culturalmente agendo. Il mio tritolo plasma nucleare fissile elogio dell'esplosione umanoformante che preparo in quel mortaio magico che è la mia fotocamera in cui pesto fotoni eterni ricavandone esplosivo!

Insomma così ha un impatto diverso no?  8)

Comunque possono essere chiamate come crede/credete, l'importante è che ne pubblichi altre, perché documentare l'arte è una cosa - mi pare - rarissima nel mondo fotoamatoriale. E' un mettersi al servizio grandioso!  :si:

agostino

Sono d'accordo con PP perché, aimè, didascalico - al di là dell'etimo - ha assunto nell'uso un'accezione lievemente deteriore (didascalico = finalizzato a informare, senza troppa carica personale e veramente pedagogica).

Tradotto: se Edecapitani ha comperato un  Foveon per mostrare ad altri qualcosa di rilevante sul piano artistico e, dunque, con finalità di insegnamento : È UN GENIO A PRIORI PERCHÉ RISPETTA IL PROSSIMO E NON PROPONE MATERIALE APPROSSIMATIVO CHE COLLUDE CON L'APPIATTIMENTO SENSORIALE E CULTURALE DILAGANTE.

Chi più ne sa lo aiuti. A me queste foto piacciono e magari se ne trovassero sempre su libri e riviste di arte.

Se potrò dare un contributo lo darò.
(una preghiera laica (non leica): se ti trovassi a fotografare un monumento nei pressi di un lago o di una fontana, evita con cura le acque setose. Il Foveon le teme, anche la fovea).
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

edecapitani

Innanzitutto grazie, grazie soprattutto del livello delle discussioni su questo forum.
Per questo prima di rispondere mi faccio una dormita. Poi magari proverò anche i tagli suggeriti da Andrea. Tra l'altro ci hai azzeccato su alcune cose fondamentali che mi riguardano. E Agostino si, il foveon l'ho preso perché ne avevo bisogno per fotografare con attenzione ciò che amo, fosse anche una chiave arrugginita
  • Enrico
     

Rino

Non trovo nulla di negativo o riduttivo nel termine didascalico e, anzi, lo trovo perfetto per descrivere lo scopo delle foto di Ede, cioè accompagnare delle lezioni. Certo, le foto per le lezioni spesso sono di pessima qualità, ma non è detto che un professore debba saper fotografare bene e, oltretutto, spesso non lo sanno fare neanche quelli che fanno parte della categoria dei fotografi. Ede fa eccezione perché è bravo, buono, bello, intelligente e rispettoso, ma soprattutto perché ama la fotografia e cerca di farla bene, fosse pure fotografare una chiave arrugginita. E' la passione per la fotografia che lo porta a realizzare delle buone foto per le lezioni e ad usare il Foveon al posto di una compatta Bayer o lo smartphone.

Ede, vai avanti così, il 50-100 è ottimo, magari accompagnalo al 18-35 serie Art per far fronte a (quasi) qualsiasi necessità di ripresa con la massima qualità.

edecapitani

Grazie a tutti
Andrea, sulla prima foto credo tu abbia ragione, l'avevo tagliata così per un motivo ma la foto deve funzionare innanzitutto dal punto di vista estetico.
Sulle foto didascaliche intendevo dire quel che ha spiegato Rino. Tempo fa feci una serata sulla musica nei quadri di Caravaggio: le immagini fornitemi erano di qualità bassissima, frustrante (anche se non devi darlo a intendere perché il pubblico non c'entra niente con le tue frustrazioni).
Naturalmente ci sono foto talmente belle che, come effetto collaterale, sono anche altamente didascaliche, nel senso che lo sguardo del fotografo riesce a farti penetrare la natura di una creazione artistica. Nel mio caso devo preparare un percorso di immagini e ascolti dal vivo dal quale emerga una familiarità di pensiero simbolico tra i due mondi. Per gli ascolti dispongo di un materiale sconfinato - le mie trascrizioni dai manoscritti - e di un sensore non eccelso - le mie corde vocali -, che però conosco bene da tanti anni e so come governare. Per le immagini ho il foveon e una competenza fotografica ancora zoppicante. Per questo, oltre allo studio, suggerimenti sul campo come quelli di Andrea e Rino sono manna.
Infine, Andrea, io non ho il tuo stile scoppiettante ma in sostanza ci hai azzeccato, le mie passioni - musica arte filosofia bicicletta montagna - sono brucianti. La pratica fotografica era sempre stata per un ancella di qualcosa d'altro, adesso, aihmè sta diventando una passione bruciante.
  • Enrico
     

pacific palisades

Edecapitani sono assolutamente completamente affascinato dal tuo progetto di utilizzo della fotografia :si:

Silvia V

Bellissima l'idea di accompagnare le immagini al canto (sono una grande appassionata di lirica e l'esperienza di immagine, canto e parola unite ha per me qualcosa di mistico e sublime) ma a mio gusto piacerebbe vedere, oltre a foto didascaliche, anche uno sguardo più vicino all'esperienza di arte. Così come attraverso le corde vocali si può portare in altri mondi anche con l'esperienza dell'arte lo si può fare ma a mio avviso (ovviamente ragiono solo in base al mio sentire, per altri può essere diverso) sarebbe bello che le foto mostrassero anche lo sguardo personale sull'opera  :)
Progetto molto interessante  :si:
  • Silvia
     
DP3 Merril
Nikon D700
Olympus OMD em1
Nikon F2

"L'inizio è solo un seguito ed il libro degli eventi è sempre aperto a metà"

edecapitani

Grazie Silvia.
Quando scrivevo che ci sono foto talmente belle che, come effetto collaterale, sono altamente didascaliche... avevo negli occhi le tante fotografie straordinarie dei libri d'arte su cui mi sono formato, soprattutto quelle di certi fotografi ma avevo anche freschi freschi i tuoi scatti alla mostra di scultura della GAM nelle quali si vede in opera il criterio che mi hai esposto. Se dovessi accompagnare in uno spettacolo le immagini col canto (e spesso mi capita), terrei buono unicamente il tuo criterio - e mi chiederei se sono tecnicamente all'altezza di sostenerlo ma è una strada che con tutti i miei limiti voglio seguire -. Il lavoro che mi hanno chiesto è un po' più articolato. Non voglio annoiarti ma penso che procederò partendo da immagini che diano il contesto, per poi zoomare progressivamente su particolari e dettagli. E spero bene che emerga il mio sguardo se pur con discrezione perché solo l'amore fa conoscere. Su come lo sguardo del fotografo (nel tuo caso, io sono solo un cliccatore) dialoga con l'opera d'arte vorrei confrontarmi con te, perché da quel che ho visto tu con l'opera d'arte ci dialoghi.
  • Enrico
     

Rino

Citazione di: edecapitani il Mercoledì, 24 Ottobre 2018, 16:30:21
...perché da quel che ho visto tu con l'opera d'arte ci dialoghi.

Silvia dialoga (benissimo) con qualsiasi soggetto! ;)

Silvia V

Citazione di: edecapitani il Mercoledì, 24 Ottobre 2018, 16:30:21
Non voglio annoiarti ma penso che procederò partendo da immagini che diano il contesto, per poi zoomare progressivamente su particolari e dettagli. E spero bene che emerga il mio sguardo se pur con discrezione perché solo l'amore fa conoscere.

Se ne hai voglia condividi con noi qualche scatto, a me farà piacere conoscere qualche step del progetto. Ne approfitto per chiederti se conosci qualche libro di scultura, preferibilmente in Italiano (io e l'inglese.... :pau:) che tratti l'argomento anche dal punto di vista fotografico. Ho " sculpture" della Tachen (https://www.taschen.com/pages/en/catalogue/art/all/48706/facts.sculpture_from_antiquity_to_the_present_day.htm), è fatto molto bene ma fatico a leggerlo e mi piacerebbe comprare un testo italiano su cui formarmi meglio. C'è tanto di arte nelle librerie ma poco dedicato alla scultura (se non monografie). Scusate l'OT  :)

Citazione di: Rino il Mercoledì, 24 Ottobre 2018, 16:57:04
Silvia dialoga (benissimo) con qualsiasi soggetto! ;)

Grazie Rino, detto da te è un grandissimo complimento  ^-^
  • Silvia
     
DP3 Merril
Nikon D700
Olympus OMD em1
Nikon F2

"L'inizio è solo un seguito ed il libro degli eventi è sempre aperto a metà"

edecapitani

Silvia, sarò ben lieto di condividere scatti e voi, se ne avrete tempo e voglia, darete giudizi franchi (sono troppo vecchio per perder tempo ad offendermi).
Ci sono molti libri notevoli che trattano il rapporto tra arte e fotografia, nel senso della reciproca influenza e contaminazione ma a me in questo momento ho un'altra urgenza.

Sto cercando "Scultura e fotografia. Questione di luce", catalogo di una mostra fiorentina del 2001, a cura di studiosi dell'Università di Firenze, edito da Alinari.

Ho sulla punta della lingua un titolo che però, mannaggia, da ieri rimane lì sulla punta della lingua. Considera che proprio ieri ho compiuto i 58 e anziché diventare più saggio divento sempre più cogl...
Ho letto una bella intervista a Rino che pone questioni che mi urgono (per esempio sul fotografare la pittura), naturalmente ha lo sviluppo di un articolo. Cerco di guardare le foto dei grandi, come Aurelio Amendola, e mi interrogo sul loro modo di accostare l'opera d'arte.
Per ora basta. Aggiungo solo che capisco il disagio della lingua straniera. Per me che sono negato in materia è diventato uno dei setacci delle mie passioni. Cioè se sopporto di leggere un libro in inglese è perché l'argomento mi appassiona.
  • Enrico
     

Silvia V

Citazione di: edecapitani il Venerdì, 26 Ottobre 2018, 11:18:15
Silvia, sarò ben lieto di condividere scatti e voi, se ne avrete tempo e voglia, darete giudizi franchi (sono troppo vecchio per perder tempo ad offendermi).
Ci sono molti libri notevoli che trattano il rapporto tra arte e fotografia, nel senso della reciproca influenza e contaminazione ma a me in questo momento ho un'altra urgenza.

Sto cercando "Scultura e fotografia. Questione di luce", catalogo di una mostra fiorentina del 2001, a cura di studiosi dell'Università di Firenze, edito da Alinari.

Ho sulla punta della lingua un titolo che però, mannaggia, da ieri rimane lì sulla punta della lingua. Considera che proprio ieri ho compiuto i 58 e anziché diventare più saggio divento sempre più cogl...
Ho letto una bella intervista a Rino che pone questioni che mi urgono (per esempio sul fotografare la pittura), naturalmente ha lo sviluppo di un articolo. Cerco di guardare le foto dei grandi, come Aurelio Amendola, e mi interrogo sul loro modo di accostare l'opera d'arte.
Per ora basta. Aggiungo solo che capisco il disagio della lingua straniera. Per me che sono negato in materia è diventato uno dei setacci delle mie passioni. Cioè se sopporto di leggere un libro in inglese è perché l'argomento mi appassiona.

Certo, condividi, condividi!  :si:

Grazie per il suggerimento, non ho trovato delle anteprime ma visto che il prezzo era contenuto e che mi interessa l'argomento lo ho acquistato direttamente sul sito di Alinari. Non è esattamente dietro l'angolo ma se ti capitasse di andare a Firenze ti consiglio di fare un salto in una piccola ma fornitissima libreria in via dei Fossi (Art&Libri) , pieno di chicche e di libri introvabili altrove, un luogo magico per me.

(ps auguri!!! anche io ho compiuto gli anni il 25 ottobre  ;))
  • Silvia
     
DP3 Merril
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Nikon F2

"L'inizio è solo un seguito ed il libro degli eventi è sempre aperto a metà"