No no la photozine ci ha un altro titolo fichissimo che affonda nella lingua italiana.
Ammesso e non concesso che i crop spinti siano una necessità per qualcuno (magari qualcuno che fa videosorveglianza o un possessore di LeicaQ o un naturalista che ha scordato di caricare in macchina i suoi cannoni), alla stragrandissima maggioranza delle persone non serve una crop-camera, personalmente mi interessa soltanto che i colori siano impeccabili (non realistici, impeccabili) e abbia la capacità dinamica dell'occhio umano, tutto il resto è un ostacolo: quegli uccelli stampati in qualsiasi dimensione sono a rischio di sembrare degli sporchini.
La risoluzione necessaria per ingrandimenti elevati è minore della risoluzione per immagini da guardare a trenta centimetri. Una stampa di un metro o due a trecento dpi sarebbe ipervisibile, oltre che percettivamente fastidiosa perché il cervello la legge come qualcosa di ingarbugliato.
L'idea che per gli ingrandimenti elevati serve più risoluzione è vera soltanto se non si supera la capacità di risoluzione dell'occhio umano, cosa che ormai fanno tutte le fotocamere in commercio persino le più scrause. Se si sono inventati la baggianata dei milioni e milioni di pixel e anche l'ultimissima baggianata del full frame, è perché le fotocamere hanno già una capacità di ripresa sovrabbondante, quindi senza orchestrare quel grande storytelling della "qualità dell'immagine" smetterebbero di vendere.