Castelvecchio Verona

[Rino]

Un ottimo intervento di recupero dell'architetto Carlo Scarpa. Qualche scatto sparso.

[Mariano San]

Molto bello il BN e rigorose ,come sempre, le foto. 

[Rino]

Molto bello il BN e rigorose ,come sempre, le foto. 

Grazie Mariano, Kate ancora non ha scoperto che l'ho immortalata e pubblicata, ma presto lo scoprirà su Facebook e vedrai le storie (è alquanto improbabile che si piaccia, come sempre!).

[clax]

Bella la prima, bello anche il taglio verticale.
La immagino però più "contrastata"
più immersa nel buio.

[agostino]

Belle e tua moglie sembra convertirsi nel medesimo istante in cui la fotografi!

[Lorenzo F.]

Il bello di queste foto è l'apparente ed incredibile semplicità
le guardi e pensi.... anche io potrei farle.





Molto belle, complimenti. 

[Rino]

Bella la prima, bello anche il taglio verticale.
La immagino però più "contrastata"
più immersa nel buio.

Grazie Clax! Non solo non mi ha ucciso, ma la foto le è piaciuta ed addirittura mi ha consigliato un taglio drastico nel quale la si vede meglio!
(però siamo ormai al 100% d'ingrandimento)
La versione più scura l'avevo vista ed ottenuta semplicemente applicando i livelli automatici di Photoshop e mi piace molto, ma poi l'ho messa da parte per rendere congruenti le diverse foto.

[conla]

Bella soprattutto la prima la luce che arriva dall'alto è molto bella... Forse solo la finestra a sinistra rovina l'atmosfera

[edecapitani]

Belle, anche la seconda che non avevo ancora visto. Verissimo quel che scrive Mariano sul rigore e anche l'apparente semplicità di cui parla Lorenzo. Noto che nei musei tu fai sempre alcune foto che coinvolgono i visitatori in modo significativo, non casuale. Nel caso della prima foto, il coinvolgimento è proprio felice, c'è un incontro tra la visitatrice e il gruppo della Crocifissione, il quale tra l'altro è stato concepito dall'artista proprio per suscitare il coinvolgimento. Mi piace la luce e il fatto che non sia troppo contrastata, non è solo una questione di gusto (a me piacciono i bn contrastati e d'altra parte anche quella che tu altrove definisci "ossessione" per la congruenza), ma di significato dell'immagine. Grazie della condivisione

[andrea948]

Ottimi scatti e ottima PP mi piacciono...

[Rino]

Belle e tua moglie sembra convertirsi nel medesimo istante in cui la fotografi!

Forse il miracolo è avvenuto davvero perché si è piaciuta! 
Grazie Agostino.

[Rino]

Il bello di queste foto è l'apparente ed incredibile semplicità
le guardi e pensi.... anche io potrei farle.





Molto belle, complimenti. 

Grazie Lorenzo!

[Rino]

Bella soprattutto la prima la luce che arriva dall'alto è molto bella... Forse solo la finestra a sinistra rovina l'atmosfera

In effetti questa foto è perfetta per un articolo o una lezione e senz'altro la aggiungerò alla mia lezione sull'Arte del Vedere. Grazie per la tua riflessione e per avermelo fatto notare. Dico sempre che una foto deve essere giusta per raccontare ciò che il fotografo vuole o deve raccontare e, se il messaggio non arriva, la foto è sbagliata.

Questa foto è nata, insieme alle altre, per raccontare gli interventi di Carlo Scarpa e, pur essendo delle semplici foto di architettura, le ho fatte come sempre a modo mio, cioè aggiungendo un pizzico di artisticità a foto che dovrebbero essere puramente descrittive.

La foto 1 è esattamente com'è nata e, per questo scopo (l'intervento di Carlo Scarpa), è fondamentale la prima finestra che mostra la vecchia finestra all'esterno e la nuova all'interno. Carlo Scarpa non ha mai messo a contatto il vecchio ed il nuovo, questa è stata la peculiarità del suo intervento. La seconda finestra, probabilmente aggiunta solo per dare luce sulle sculture, non racconta nulla della preesistenza né è talmente bella da farla sembrare l'opera di un architetto: è solo un punto di luce naturale. La luminosità della scena è più o meno quella reale, quindi è una foto precisa per descrivere il tutto. La si potrebbe schiarire o scurire, ma confonderebbe le idee all’osservatore interessato all’architettura.

Però la foto, grazie alla luce fortunata, è anche una bella foto e si presta ad esserlo al di fuori dello scopo didattico. In questo caso, come hai giustamente fatto notare, la prima finestra, da fondamentale, diventa inutile e di troppo. Eliminando la prima finestra si ha un'altra foto che racconta altre cose, trasmette altre emozioni e le sculture acquistano maggiore importanza. Non va più bene per un libro di architettura, ma potrebbe andar bene per un libro di storia dell'arte.

Infine la terza foto, il taglio drastico, solo Kate ed una statua con la "luce mistica" che viene dall'alto. Altro messaggio, altro racconto, non ce ne frega più niente di Carlo Scarpa e del suo intervento né del Cristo in croce. C'è solo una donna incantata davanti ad una statua antica immersa in una luce magica. Questa la possiamo anche scurire un po’ perché la fedeltà all’illuminazione reale non è più importante.

Pochi passi avanti o indietro per tre foto molto diverse tra loro che descrivono cose diverse.

[pacific palisades]

Io sarei per il racconto 1, ovvero raccontare l'intervento di Carlo Scarpa perché è un architetto elegantissimo di grande profondità narrativa e delicatezza, basta guardare come maneggia la luce e quei materiali da industria, anzi come li maneggia insieme.
Eh Carlo Scarpa è una bella sfida per un fotografo d'architettura. Si cimentò anche Guido Guidi (con il tumulo Brion).

[Rino]

Io sarei per il racconto 1, ovvero raccontare l'intervento di Carlo Scarpa perché è un architetto elegantissimo di grande profondità narrativa e delicatezza, basta guardare come maneggia la luce e quei materiali da industria, anzi come li maneggia insieme.
Eh Carlo Scarpa è una bella sfida per un fotografo d'architettura. Si cimentò anche Guido Guidi (con il tumulo Brion).

Adoro Carlo Scarpa e molti anni fa feci il pellegrinaggio completo della maggior parte delle sue opere, compreso il cimitero di Brion che fu una vera emozione. Mi piacerebbe poter rifare lo stesso giro oggi con il Foveon.

Mi piacque pure molto Sverre Fehn, ma questo fu per lavoro e per un libro tutto in bianconero, ovviamente a pellicola. Conservo gelosamente il libro con la sua dedica:
http://www.nadir.it/NEX/archi/sverre_fehn.htm