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Cimitero di montagna, entrata principale e secondaria (o uscita)

Aperto da agostino, Domenica, 27 Gennaio 2019, 17:59:57

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agostino

Nella seconda c'è un colore forte ma debole.

Nella seconda della seconda si tenta un 4/3

Nella terza della seconda formato Guidi
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

pacific palisades

Alura, le fotografie con i bidoni immagino abbiano la ragione di mostrare il colore - però quel giallo col verde e il bianco secondo me non funzionano, quindi bisognerebbe introdurre una dominante (nelle foto di Guidi sono presentissime).
La prima fotografia secondo me l'hai "nascosta" ma ha una sua bellezza. Dico che l'hai nascosta perché il bianco è portato al limite dell'abbacinante e sono spariti i movimenti della neve (che sono tracce del lavoro umano, per quanto possano sembrare umili e banali). In questo tipo di fotografia, che è molto emotiva anche se tocca soltanto gli oggetti, i piccoli segni, anzi l'attenzione per i piccoli segni è importante: l'espressività si regge su quell'attenzione che ha alla base un'idea inconsueta: <<Qualsiasi cosa può avere senso, purché sia guardata con attenzione, con cura>> (G. Guidi). Sono piccole cose umili che prendono la parola in questo tipo di immagini antispettacolari.
Poi c'è la convenzione del completismo; invece come i grandi retori avvezzi alla ἀποσιώπησιÏ, sapevano, l'incompletezza può essere il vero completamento del soggetto. Quindi te la ripropongo un po' più esposta sulla neve e con un piccolo taglio. Mi sembra che dentro ci siano i simboli, il senso della vita umana.