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Stampante sublimatica

Aperto da Lorenzo, Sabato, 13 Febbraio 2016, 22:34:58

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Sardosono

Italo hai ragione!  :))

Ho appena chiesto al proprietario per non rischiare di fare errori, che mi ha detto quanto segue.
Lo SnapLab accetta rulli di carta fino a 15cm di altezza e sono gli stessi dei modelli più recenti, che si trovano principalmente da 13cm e da 15cm. Col rullo da 15cm si fanno stampe da 15x20cm e 10x15cm, mentre con quelli da 13cm si possono fare stampe da 13x18cm oppure 9x13cm.

Continuo a riferire quanto dettomi. I modelli recenti di questa stampante (che nuovi costano un botto!) per qualche strana ragione di marketing la Sony non li vende in Europa, ma la carta si trova (sia quella originale sia di altri produttori altrettanto ottima ma ben più economica), però raramente nel negozio sotto casa. Lui per necessità d lavoro preferiva farne scorta abbondante ordinandola da un negozio fisico specializzato per professionisti, pagandola un po' più di quanto si trovi sul web ma con la certezza della costanza della fornitura. I rulli sono prodotti in varie lunghezze, quelle più comuni consentono anche 200 stampe a rullo, sono di solito venduti in confezioni da due rulli quindi fino a 400 stampe a confezione.

Infine, una mia considerazione a titolo di informazione e curiosità.
Il proprietario del chiosco non lo fa perché non gli interessa, ma io ho visto altri fotografi che collegano un hot-spot WiFi alla porta usb proprio degli snaplab Sony e mandano in stampa direttamente dalla fotocamera via WiFi. In pratica alle cerimonie, sul display della fotocamera fanno scegliere al soggetto ripreso lo scatto che più gli piace e da lì lo inviano direttamente al chiosco, dove sta un aiutante che supervisiona la stampa, la consegna e... incassa! Come e cosa facciano di preciso non lo so, ma ho visto che è un flusso di lavoro molto fluido e mi ha dato l'impressione di essere anche redditizio. Invece il mio amico fornisce lo stesso servizio ma senza wifi, sia perché preferisce far scegliere direttamente sul display dl chiosco che è ben più grande (quasi 11 pollici) rispetto a quello della fotocamera, ma anche perché dice che molti impiegano una vita a scegliere e non può permettersi di essere scortese, quindi preferisce che facciano perdere tempo all'aiutante invece che a lui. Messa in questi termini non mi sento di dargli torto...  O:-)
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

SDQ+SD15+SD10 18-35/1.8+50/1.4+17-70/2.8-4OS+17-35/2.8-4+Elmarit135/2.8
GX7+GX1+GH1 20/1.7+25/1.4+45/1.8+60/2.8+70/2.8+20-40/2.8+Vario-Elmarit-14-50/2.8
X-T10 35/1.4+50/1.2+28/2.8+Sonnar90/2.8+135/2.5+16-50/3.5-5.6OS+70-200/4Macro
LX100  GXR+evf 50/2.5Macro+28/2.5  S3Pro  Digilux-2

Italo

CitazioneCol rullo da 15cm si fanno stampe da 15x20cm e 10x15cm, mentre con quelli da 13cm si possono fare stampe da 13x18cm oppure 9x13cm.
Se fosse per me sceglierei il 13cm per il rapporto 3:2 di sigma anche se il 15cm sarebbe più grande ma adatto al formato 4:3 del 15x20cm... mi seccherebbe tagliare sistematicamente tutti gli scatti!


Citazione... quindi preferisce che facciano perdere tempo all'aiutante invece che a lui.
Beh, certo... oltretutto bloccare l'operatore sul campo sarebbe controproducente!  ;)
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

screw

Citazione di: Claudio S. il Sabato, 20 Febbraio 2016, 15:44:03
... se posso, da fotografo, la stampa a sublimazione non è nemmeno lontanamente parente qualitativamente a quella su carta chimica ( il sistema è composto da una sorta di stampante ad aghi che trasferisce il nastro sublimatico, una volta fatti i tre passaggi, viene sciolto nel passaggio del trasparente). Tenendo conto di affidare la stampa ad un laboratorio che stampi "come Dio comanda" il quale vi fornirà il proprio profilo colore, vi chiederà un file in grandezza reale a 254 dpi e purtroppo ve la farà pagare il giusto. Ovviamente rimangono validi i presupposti di praticità citati da Italo a favore della sublimatica.
Ancora diverso il discorso qualità per la stampa ink jet, una epson 3880 al massimo della risoluzione, su carta Canson barita o similare, vi darà un numero di colori impossibili da riprodurre con i soli rgb per sovrapposizione, da qualsiasi sistema di stampa. Per ciò che riguarda l'effetto metamerismo, è praticamente inavvertibile con le moderne stampanti a 9 o più colori, su carta di alta qualità. Lo stesso vale per la durata: ink jet originali su carta compatibile, la durata è sicuramente superiore alla carta chimica, peccato per il prezzo ..... ma la qualità un prezzo ce l'ha.
Ovviamente io utilizzo tutti questi sistemi di stampa, perciò il parere nasce da prove pratiche fatte sulla mia pelle.
Claudio S.

Concordo su tutta la linea esposta da Claudio.

Se può essere d'aiuto il mio contributo, vi scrivo un paio di cose:
Ho usato (ahimé per poco tempo) un Canon Selphy ES... Deluso. Non per il risultato finale delle stampe. Sì 10x15... forse piccole... ma eccellenti se paragonate a qualsiasi stampa laser su carta fotografica o inkjet di basso-medio livello. Toni di stampa continui, nessuna scalettatura, nessuna puntinatura. La stampante aveva una finalità specifica (no fine art, no album). Valutazione dei dettagli (è il mio lavoro), che ben si sposava con il formato in questione. Addirittura quel modello poteva utilizzare ribbon con supporti carta B&N... molto utile, in quanto i ribbon con supporto carta "colore" con stampa immagine in bn (anche con immagini convertite in scala di grigi, quindi senza info colore incorporate) presentavano sempre striature (visibili solo con alcune angolazioni della luce) variopinte un pò fastidiose. E ricordo anche di aver fatto una scorta di consumabili... che ho dovuto rivendere a causa di malfunzionamenti della stampante. Che CANON NON RIPARA. eh sì... perché sono apparecchi consumer. Preciso anche che la serie ES ha un sistema di estrazione/caricamento della "cartolina" da stampare (non è a rullo) molto complesso. La stampante è senz'altro una perfetta opera di miniaturizzazione tecnologica... ma ovviamente è costituita da centinaia se non migliaia di organi minuti in movimento. Non è fatta per uso intenso... dove per uso intenso intendo quello che potrebbe desiderare un fotoamatore che vuole stampare i suoi 10x15 per l'album di famiglia.
La mia si è rotta dopo 2 anni e 1 giorno. Classico! e come ti sbagli.
Per mia conoscenza, credo che la Canon produca ancora stampantine a sublimazione, ma con supporto unico... senza distinzione tra colore e bn.
Attualmente, per altre necessità, sto usando una SONY A4... sempre a sublimazione e devo confermare quanto già detto dal buon Italo, che come sempre riesce a centrare in pieno la problematica e la relativa soluzione. La stampa a sublimazione merita attenzione, ma vale sempre la pena analizzare workflow, committenza (se c'é) e costi. E a volte il risultato finale (quello visivo, quello che percepiscono i nostri occhi, nonché quello tattile) giustifica certe strade!
Le domande da porsi SEMPRE si ripetono nel tempo: Cosa ci devo fare con le stampe? Che finalità hanno? A quali requisiti devono rispondere? e, soprattutto... CHI LE DEVE OSSERVARE?
Ad ogni modo...
a parte le nuove tecnologie di stampa su supporti alternativi, e a parte la stampa off-set, io continuo ad essere un fan sfegatato della stampa silver-oxide... e stiamo parlando di stazioni lab e mini-lab come ad esempio la nota serie Fuji Frontier (anche questa in uso). Anche se da poco stiamo testando un "cambio di rotta" con una EPSON SureLAB inkjet che, se proprio la devo dire tutta, mi sta sorprendendo (in senso positivo, ovviamente). Ma mi rendo conto che non è una strumentazione da amatore... costa quanto un'automobile!
Ed è qui che torno a sviolinare Italo che media sempre tutte le misurazioni effettuate e trova la retta che risponde ai requisiti di "soddisfazione del cliente" (cioé il fotografo semi-pro) e i "costi" (che devono restare accettabili e sostenibili).

Tengo anche a sottolineare che con la sublimazione è molto più complesso gestire il colore. Le suite che corredano questi dispositivi a sublimazione sono spesso smart e user friendly. Non consentono la "gestione" dei profili ICC... soprattutto quando poi si parla di stampanti condivise (eh sì, perché generalmente dispositivi di tale natura sono plug-n-play USB). Se la stampa viene gestita dal PC cui è collegata la stampante, forse possiamo ragionarci un attimino. Ma queste sono problematiche che si incontrano in azienda... Personalmente ho calibrato il mio workflow dal monitor alla stampante con uno spettrofotometro... e per la stampa (accettabile) è doveroso importare le immagini sul PC collegato alla stampante (che poi è la configurazione tipica di un fotoamatore a casa propria). In tal modo e riesco a realizzare un "processo" controllato (diciamo... non è al top... o almeno come lo intendo io).
Se poi si lascia fare tutto alla stampante (come fanno più del 50% dei negozietti di stampa fotografica presenti sul territorio... che per me vengono classificati nel faldone "CIALTRONI") i risultati NON sono assolutamente deludenti. Certo... dipende da quali colori volete stampare! Se in origine ho dei "numeri" fuori Gamut io pretendo di conoscere i profili di stampa... quanto meno per valutare come il software di stampa effettuerà la giusta conversione. Ma mi fermo... non voglio alimentare discussioni accese su questo argomento. Sarei OT.

Anche se Italo si fida dei suoi occhi, a me piace un approccio più "matematico"... e questo perché ormai parliamo di bit.

Se poi riprendiamo argomenti come la vecchia stampa colore CIBA allora è un'altro discorso. Ma con il digitale i numeri contano... eccome.

Concludo, sottolineando che c'é sempre "qualcuno" nel mondo che ne sa sempre di più di "qualcun'altro"... e in tal senso vi segnalo un sito (che verosimilmente conoscete già) che potrebbe illuminarvi su questi argomenti e soprattutto sulla durata delle stampe nel tempo!
http://www.wilhelm-research.com/
Ciao a tutti!

Italo

CitazioneLe domande da porsi SEMPRE si ripetono nel tempo: Cosa ci devo fare con le stampe? Che finalità hanno? A quali requisiti devono rispondere? e, soprattutto... CHI LE DEVE OSSERVARE?
Già!
Ci sono foto nella mia autobiografia fotografica http://forum.foveon.it/index.php?topic=48.0 che hanno un certo valore non solo per me e la mia famiglia (perché mostrano un'esistenza passata e confermano fisionomie che la mente ormai ricorda con difficoltà) ma, stranamente, anche per gli utenti di questo forum che le hanno considerate come "reliquie" di un mondo non solo passato ma anche estinto.

Oggi si tende a dare più valore agli strumenti che possono servire ad offrirci queste testimonianze visive, mentre si perde di vista il maggior valore della fotografia: fermare il tempo e lo spazio in un'immagine... anche di qualità non eccelsa, purché ben leggibile e disponibile sempre e il più a lungo possibile, cosa che il SW non credo ci possa garantire per cui anche un 10x15 stampato da un attuale ventenne potrebbe essere ritrovato tra quarant'anni in un cassetto e osservato con interesse da tutta la famiglia mentre i corrispondenti files, ammesso che si conservino, non sarebbero nemmeno più leggibili per incompatibilità hardware e software.
  • Italo
     
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Lorenzo

Ciao, mi è venuto un dubbio... non trovo nemmeno una stampante sublimatica che fra le caratteristiche tecniche sia dichiarata funzionante con Windows 10, ma tutte con OS precedenti. Secondo voi funzionano con l'ultimo OS win?
Grazie
Lorenzo
  • Lorenzo
     
Sono contrario, ho alternative.

elerum

Credo che funziona con i driver interni del OS , questo e uno dei motivi per quale sono tornato alla Seven, 8/10 gestiva i driver di stampa della mia vecchia R360 come li piaceva al OS  :ohi:
  • Micky
     
IL FOVEON SCEGLIE LA PERSONA CON CUI STARE E NON LA PERSONA IL FOVEON

se Tu hai una mela ed io un altra mela e ce li scambiamo avremo sempre ognuno una mela invece se io ho un idea e Tu un altra idea e ce li scambiamo allora ognuno di noi avremo due idee
George Bernard Shaw


PS: Non sono un "Photographer" ma un artigiano della fotografia  ;)

Italo

CitazioneSecondo voi funzionano con l'ultimo OS win?
Le mie, no!
Per continuare a stampare con le due stampanti in firma ho dovuto conservare un vecchio PC con XP.
Stampanti "serie" più recenti, generalmente con formato non inferiore al 13x18, non dovrebbero avere problemi, in ogni caso si può sempre installare un win 7/8 (senza browser) in dual boot con l'ultimo OS.
Il costo del nuovo è elevato ma l'usato è molto più affidabile di quello delle inkjet.

Oggi la marca "DNP" è molto quotata come qualità ed affidabilità ed è possibile trovarne nell'usato a prezzi dimezzati, i consumabili sono in rotolo (taglierina automatica) con autonomia di 100-200 o più stampe, questo un annuncio: http://www.kijiji.it/annunci/fotografia/napoli-annunci-sant-antimo/dnp-rx1-stampante-a-sublimazione/104618769
Su "Subito.it" c'è qualche rivenditore "furbo" che vende del nuovo... non ci si può più fidare nemmeno dei mercatini!  http://www.subito.it/annunci-italia/vendita/fotografia/?q=Sublimazione+DNP
  • Italo
     
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Lorenzo

Ciao, dnp dice che per gli ultimi modelli si può fare il download dei driver per win 8 e compatibili con win 10. Se a qualcuno interessa....
Ciao!
L
  • Lorenzo
     
Sono contrario, ho alternative.

conla

confermo ho una vecchia http://www.fotodigit.it/scheda_prodotto-codprod_27136.html  Mitsubishi CP 3020 DAE funziona solo con xp con niente di più moderno ho chiesto e chiamato tutti ma nessuna ha driver aggiornati ... quindi fino a quando il pc con win xp va ok poi .... :(
CRISigma :si:

Italo

CitazioneMitsubishi CP 3020 DAE funziona solo con xp con niente di più moderno...   
Nella seguente pagina del sito Mitsubishi si possono scaricare i driver aggiornati per win 7 (solo 32bit) sia per la mia (3020 DE) che la tua (DAE)... però in questo momento ho solo win 7 64bit in dual boot con Linux... ci penserò quando non funzionerà più il PC con XP. ;)
http://www.mitsubishi-photo.cz/drivers/drivers_printers/cz_en/drivers_printers_digi_en.htm
  • Italo
     
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conla

Grazie italo io però ho win xp su un PC vecchio e Mac del 2009 su questo però ho installato anche win7 proverò.... Grazie ancora
CRISigma :si:

Italo

I driver per win 7 nel sito linkato non sono degli eseguibili (.exe) ma singoli files DLL, probabilmente da inserire/sostituire manualmente nelle cartelle del driver per XP....  non sono molto esperto dell'ambiente windows.  ::)
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

conla

CRISigma :si:

screw

Ciao a tutti.
Tutte le problematiche in cui vi ritrovate, potete risolverle installando delle "virtual machine". Approccio meno invasivo e più light del "dual boot" che qualcuno utilizza.
La "virtual machine" consente di creare un ambiente parallelo girando con il sistema operativo corrente (win 7 o 10).
Credo che ci siano anche versioni free scaricabili dal web... ma non saprei consigliare. Ho avuto modo di sfruttare queste macchine virtuali per programmi del passato (sotto XP e precedenti) all'avvento del WIN7.
Poi c'è stato il cambio generazionale della piattaforme HW e SW del laboratorio e quindi il problema è stato risolto.
Ad ogni modo, ripeto, le virtual machine credo siano la soluzione ottimale se non si vuole "stuprare" la mappatura boot del nostro computer. E' facile modificare l'MBR di un disco quando si installa un OS in parallelo... cosa difficile (o quantomeno non immediata) è ripristinare il sistema quando non si ha più voglia di quella configurazione di avvio.
Come dico sempre nell'ambiente... SCELTE PERSONALI.
Spero di essere stato utile...

P.S. Mi perdonino tutti gli utenti della mia consistente assenza dal forum... ma sto attraversando un periodo molto intenso per lavoro e impegni (famiglia al primo posto).  :si:

Italo

CitazioneLa "virtual machine" consente di creare un ambiente parallelo girando con il sistema operativo corrente (win 7 o 10)
Ho già provato senza successo anche quella soluzione, il problema comune sembra sia l'incompatibilità dei driver dei vecchi OS verso il nuovo HW.
  • Italo
     
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