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Miroslav Tichý

Aperto da Barlume, Mercoledì, 19 Ottobre 2016, 17:55:05

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Barlume

Citazione“Il tempo di una mia passeggiata determina quello che voglio fotografare…
Io sono un profeta della decadenza e un pioniere del caos,
perché solo dal caos è possibile che emerga qualcosa di nuovo…
Il tuo pensiero è troppo astratto! la fotografia è qualcosa di concreto.
La fotografia è percezione, sono gli occhi che intravedi, e succede così velocemente che potresti non vedere
proprio nulla! Per raggiungere questo, ti serve innanzitutto una pessima macchina fotografica!…
Prima di tutto è necessario avere una macchina fotografica scadente…
Se vuoi essere famoso, è necessario fare qualcosa peggio di chiunque altro al mondo…
Tutti i disegni sono già stati disegnati, tutti i dipinti sono già stati dipinti, cos’era rimasto per me?”

Miroslav Tichý


Eccentrico, anticonformista e un pizzico di genialità folle che non guasta mai, Miroslav Tichý è stato un artista piuttosto originale. Nato a Kyjov, Repubblica Ceca, nel 1926 aveva iniziato la sua carriera dipingendo, ma nel 1948 quando il partito comunista cecoslovacco vince le elezioni cominciano i problemi per lui e tutti coloro che si ribellavano al regime totalitario, persino in campo artistico. Dopo essere stato arrestato e rinchiuso in cliniche psichiatriche, una volta tornato in libertà decide di discostarsi completamente dai cliché della società e inizia a vivere come un clochard nella sua stessa città che adesso non gli appartiene più. Cambia anche idea sulla pittura sostenendo che “tutto ciò che doveva esser disegnato era già stato fatto e per lui non restava più nulla”, e decide di dedicarsi alla fotografia, che definisce essere un qualcosa di più concreto rispetto al pensiero che precede la creazione di un quadro.

Tutti lo credono pazzo, non solo per il suo stile di vita, ma anche per gli attrezzi che usa per fare i suoi scatti: sin dagli anni ’60 si costruisce da sé le macchine fotografiche con pezzi di ricambio trovati qua e là e tubi di cartone, tutti li credono semplici giocattoli ma lui fa realmente delle fotografie che si riveleranno straordinarie.

                     
È solo nel 2004 che un critico e curatore d’arte svizzero arriva a questa rivelazione e lo fa conoscere al mondo organizzando la sua mostra alla Biennale di Siviglia. Ritrae quasi sempre donne, visi, corpi, scatti rubati di nudità oppure in mezzo a una strada, donne in pose languide e sensuali oppure assorte e spiate. Ogni giorno faceva le sue immancabili passeggiate che diventavano il risultato del suo sguardo attento immortalato sulla pellicola. Tichý fotografa la pura e cruda realtà, la bella ed erotica realtà con tutte le sue imperfezioni che la rendono perfetta.












  • Giuliano
     

leleros

Per la miseria che tipo!
Grande!!
Applausi :bat: :bat: :bat:
  • Rosario
    Â