Polyommatus icarus

[hobbit]

La solita farfallina.

[OneFromRM]

Il foveon non è adatto per il macro

[edecapitani]

 

[Eros Penatti]

Mi piace, in bw m'attizza questo licenide 

[pacific palisades]

Anche se non se l'è filata nessuno, e in fondo nemmeno tu che l'hai presentata come 'foto del cavolo', questa immagine ha un suo perché:

http://forum.foveon.it/index.php?topic=9688.msg79708#msg79708

per quanto tutto quello sfuocato sia un po' invasivo. Invece nella farfallina trovo quel gusto pittorialista, poi il bianco e nero è una questione musicale. In genere si dice che servono i contrasti, in effetti è così nel senso che serve un ritmo, il bianco e nero è una composizione di ordine musicale, curiosamente anche i tasti del pianoforte sono in bianco e nero. Qui è tutto concentrato su una piccola parte centrale dell'istogramma, forse se cerchi nei canali che compongono l'immagine o usi i colori come filtri nella conversione in bianco e nero la foto potrebbe trovare la sua musica.

Mi pare sia Giulio Mozzi, dice che gli arrivano romanzi inediti scritti in modo impostato, mentre c'è più qualità della scrittura nella mail che li accompagna, appunto perché nella mail l'autrice, l'autore non entrano nel ruolo di scrittrice e scrittore, la loro scrittura è più fresca e interessante. Tu scrivi la mail con la E1 e il dattiloscritto con il Foveon, ma non è questione di fotocamera, è una cosa psicologica anche simpatica Comunque l'importante è azzeccarne una delle due, o la mail o il dattiloscritto 

[Ginni]

Agostino potrebbe esserci un motivo banale per il modo in cui con una E-1 fotografi in un modo e con le DPQ in un altro: il mirino.
Poter vedere la scena in modo appropriato, cogliere i colori, scegliere l'inclinazione con cui vedere la luce aiuta non poco a cercare di dare la massima tridimensionalità all'immagine.
Un mirino ottico per me é importante e comunque al di là dei mirini sempre migliori delle mirrorless quello di una reflex ha per me la qualità migliore.

[Rino]

Agostino potrebbe esserci un motivo banale per il modo in cui con una E-1 fotografi in un modo e con le DPQ in un altro: il mirino.
Poter vedere la scena in modo appropriato, cogliere i colori, scegliere l'inclinazione con cui vedere la luce aiuta non poco a cercare di dare la massima tridimensionalità all'immagine.
Un mirino ottico per me é importante e comunque al di là dei mirini sempre migliori delle mirrorless quello di una reflex ha per me la qualità migliore.

Interessante questo punto di vista, molto comune tra i miei amici quando la reflex ancora la faceva da padrone. Per me non è questione di qualità migliore o peggiore, ma di quello che vedo e come lo vedo. Il mirino di una reflex, ammesso che sia di ottima fattura (quando adoperavo le reflex analogiche c'erano grandi differenze tra i vari marchi) non mi aiuta fotograficamente perché l'immagine non corrisponde in alcun modo alla foto che si avrà: la copertura è minore, i colori sono falsati (ogni mirino ha la sua dominante come qualsiasi altro vetro), l'immagine visualizzata è sempre quella a tutta apertura quindi rapporti tra aree a fuoco ed aree fuori fuoco del tutto falsati, non mostra eventuali dominanti cromatiche né una eventuale esposizione sbagliata. Ho lavorato una vita con le reflex analogiche ed ho sempre scattato ottime foto (anche la maggior parte dei fotoamatori più incapaci raramente sbagliavano anche con le dia: forse eravamo più bravi di oggi), ma - in realtà - si fa un grande lavoro di fantasia ed esperienza. Un display, anche se non di ottima qualità ed elevatissima risoluzione, mostra il 100% dell'area inquadrata, mostra le dominanti cromatiche e gli errori di esposizione. Intravedo o vedo ciò che sto per ottenere e posso concentrarmi maggiormente per migliorarlo.

Per la cronaca, faccio parte di quelli che, arrivato il digitale, sentenziarono la fine delle reflex e, anche se ci sono voluti molti più anni del previsto, ci stiamo arrivando: i fotografi sono legati alle tradizioni (anche delle forme), basta vedere quanto amino vedere dei volumi simili al pentaprisma sulle loro fotocamere quando non servono più: Sony rivoluzionò il concetto di fotocamera con le prime NEX, ma dovette arrendersi al finto pentaprisma per vendere le A7. Lode a Sigma per il design della sd Quattro!

[Rino]

La solita farfallina.

Nulla da dire, la foto è precisa, ma le manca qualcosa. Come suggerito da PP, dovresti provare a giocare con i filtri del BN.

[agostino]

La solita farfallina.


Nulla da dire, la foto è precisa, ma le manca qualcosa.

Forse Belem su cui aderire a mo' di tatoo?

Quando visi su Reflex il prototipo delle M4/3 pensai anche io che la reflex non aveva più senso e mi è chiaro che, solo perché Nikon e Canon si sono accordati per imporre la loro contiuità sui sistemi reflex, siano giunte fin qui. Purtroppo per loro Sony, dopo aver fatto tesoro i Minolta, ha sbaraccato il tavolo.

[agostino]

Agostino potrebbe esserci un motivo banale per il modo in cui con una E-1 fotografi in un modo e con le DPQ in un altro: il mirino.
Poter vedere la scena in modo appropriato, cogliere i colori, scegliere l'inclinazione con cui vedere la luce aiuta non poco a cercare di dare la massima tridimensionalità all'immagine.
Un mirino ottico per me é importante e comunque al di là dei mirini sempre migliori delle mirrorless quello di una reflex ha per me la qualità migliore.

No, parlo di una cosa sulla quale ho promesso di non tornar mai più (cit. dal mio topic su tridimensionalità):

Ispirato da Joserri, Omero in me:

Come Rabi Low nella Praga rodolfina
almeno così leggo in Praga magica di Ripellino
nel momento in cui il Golem dalle sue mani costruito con la fanga
e dalla parola "verità" incisa sulla fronte reso vivo
diventava enorme e fuori controllo
foriero di danni che azzeravano i benefici fin lì raccolti
annullava il suo persistere nella vita robotica antelitteram
cancellando la prima lettera che nell'ebraico è a destra
facendo di verità morte,

così
io Rabi Agostino distruggo il topic golemico
nato per render servigio alla verità ma naufragato
nelle mortifere diatribe dell'intelletto umano
e giuro su il Non Dio che mai più attizzerò
lo focherello della supponenza ma lascerò
ai miei compagni di umana sventura
la fantasia di guardare con i loro du' (spero) occhi
la loro verità sulle loro imago prodotte con questo, quello
e quest'altro* marchingegno diabolicus della fotografia.

Ergo vi saluto e vi auguro buone foto.


*cit. Guzzanti in Qelo

[pacific palisades]

Agostino i tuoi pensieri tecnico-cabalistici, per quanto cerchi di combatterli considerandoli sogno della ragione che produce mostri, in fondo mi affascinano. Spero davvero che continuino nonostante questo cherem che ti sei autoelevato: mi hai messo una enorme curiosità sui loro sviluppi.

[OneFromRM]

Agostino i tuoi pensieri tecnico-cabalistici, per quanto cerchi di combatterli considerandoli sogno della ragione che produce mostri, in fondo mi affascinano. Spero davvero che continuino nonostante questo cherem che ti sei autoelevato: mi hai messo una enorme curiosità sui loro sviluppi.

Non conoscevo la parola cherem e ringrazio per avermela insegnata.
Tra l'altro leggendo l'articolo su wikipedia credo di avere scoperto anche l'etimologia del dialettale "sciamannata"

[agostino]

sciamannata

famoso stile derivato dal fotografo siciliano

[hobbit]

Grazie

Mi piace, in bw m'attizza questo licenide 

Grazie

Anche se non se l'è filata nessuno, e in fondo nemmeno tu che l'hai presentata come 'foto del cavolo', questa immagine ha un suo perché:

http://forum.foveon.it/index.php?topic=9688.msg79708#msg79708

per quanto tutto quello sfuocato sia un po' invasivo. Invece nella farfallina trovo quel gusto pittorialista, poi il bianco e nero è una questione musicale. In genere si dice che servono i contrasti, in effetti è così nel senso che serve un ritmo, il bianco e nero è una composizione di ordine musicale, curiosamente anche i tasti del pianoforte sono in bianco e nero. Qui è tutto concentrato su una piccola parte centrale dell'istogramma, forse se cerchi nei canali che compongono l'immagine o usi i colori come filtri nella conversione in bianco e nero la foto potrebbe trovare la sua musica.

Mi pare sia Giulio Mozzi, dice che gli arrivano romanzi inediti scritti in modo impostato, mentre c'è più qualità della scrittura nella mail che li accompagna, appunto perché nella mail l'autrice, l'autore non entrano nel ruolo di scrittrice e scrittore, la loro scrittura è più fresca e interessante. Tu scrivi la mail con la E1 e il dattiloscritto con il Foveon, ma non è questione di fotocamera, è una cosa psicologica anche simpatica Comunque l'importante è azzeccarne una delle due, o la mail o il dattiloscritto 

Grazie per i suggerimenti!

La solita farfallina.

Nulla da dire, la foto è precisa, ma le manca qualcosa. Come suggerito da PP, dovresti provare a giocare con i filtri del BN.

Grazie Rino