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Fuji GX 680 III per uso architettura

Aperto da Marcello50, Mercoledì, 18 Novembre 2020, 13:57:02

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Marcello50

Salve a tutti, vorrei cercare di trovare una soluzione ad una mia esigenza, amatoriale, riguardo scatti di architettura, principalmente su palazzi storici/antichi e torri ubicati in piccoli borghi o centri storici dove lo spazio tra soggetto e punto di ripresa è scarso. Scartando per motivi di budget gli obiettivi shift che mi costringerebbero anche all'acquisto di una fotocamera FF (ho soltanto una Fuji XH1 ed una Sigma SDQ), cercando a destra e sinistra, mi sono imbattuto nella Fuji GX680 III, una 6x8 che ha la possibilità di muovere l'obiettivo sulla verticale. Se ne  trovano, quasi sempre in Giappone, tra i 500 ed i 700 euro. Per l'obiettivo avrei visto un EBC Fujinon gx680  65mm f5.6 (equivalente all'incirca ad un 28mm, focali minori non ne ho trovate) al prezzo medio di 300 euro circa. Con un massimo di un migliaio di euro potrei quindi risolvere il mio problema. Chiedo a chi è esperto più di me se sia una soluzione valida. Il dubbio riguarda principalmente il campo inquadrato, non avendo idea di quanto lo shift mi faccia guadagnare rispetto ad un grandangolo di 12mm su APSC, ciò che ho. Alternative, sempre rivolgendosi alla pellicola visto che il digitale è fuori portata? Oltretutto sono foto che farei con tutta calma, quella che serve in questi casi, il numero degli scatti non sarebbe troppo elevato, dell'ordine di 100/150, tale da non costituire una spesa eccessiva e che posso diluire nel giro di qualche mese per le pellicole e lo sviluppo, mentre la scansione posso farla io. Poi sinceramente questa macchina mi piace!
Cosa ne pensate? Grazie!
  • Marcello
     
Sigma SDQ; 8-16 f4,5/5,6; 18-35 f1,8; 17-50 2,8; 50-100 f1,8


Rino

La Fuji GX 680 è sempre stata nei miei sogni quando ero all'inizio della professione ed avevo già il banco ottico 4x5" con il 65mm Rodenstock ed il soffietto "a cuscino" apposito per i supergrandangolari e le fotografie di architettura. La Fuji GX 680 mi piaceva moltissimo come fotocamera e la vedevo bene come "piccola" e portatile" medio formato per le foto di architettura e gli still life in studio quando non serviva la massima qualità del grande formato ma erano necessari comunque i movimenti di decentramento e basculaggio, cosa che non potevo avere con le altre medio formato, per esempio Hasselblad 6x6, Mamiya 6x7 e Pentax 6x7. Il formato 6x8 della Fuji era anche perfetto per le mie necessità editoriali dell'epoca in quanto il 6x8 poteva essere usato quasi senza tagli per la pubblicazione sulla maggior parte di libri e riviste mentre il 6x6 ed il 6x7 dovevo tagliarli e prevedere le inquadrature sin dalla fase di ripresa. Ovviamente, avevo i dorsi 6x7 e 6x9 sul banco ottico, ma peso e trasportabilità restavano le stesse del grande formato.

Rinunciai alla Fuji GX 680 perché, per il mio scopo primario (le foto di architettura) l'angolo di campo del 65mm, per quanto decentrato, era del tutto insufficiente e lo sarebbe ancora oggi. Preferii comprare la Pentax 6x7 con l'ottimo 45mm che, tenuto in bolla e tagliato in fase di stampa, restava comunque ben più grandangolare del 65mm. Quando si è con le spalle al muro, gli angoli di campo non bastano mai.

Se l'angolo di campo del 65mm sul 6x8 ti basta, visto anche il prezzo basso, prendila pure, ma tieni presente però che, con il Foveon (visto che hai la SDQ ed il 10-20/3.5), superi la qualità della scansione del negativo 6x8 e, se usi la funzione SFD, la superi di molto. Se sviluppi e stampi da te, è un altro paio di maniche, non fosse altro che per il piacere, ma comunque io non farei mai tutta quella fatica, combattere di nuovo coi rullini, i laboratori, eventuali scansioni, polvere e pelucchi per poi avere un visibile rumore, minore definizione ed un grande lavoro in digitale. Questo senza entrare nel merito della questione "analogico Vs digitale" e, se consideriamo "analogico Vs Foveon", non c'è medio formato che tenga. "il piacere della pellicola" è tutta un'altra storia! :)

pacific palisades

Beh la Pentax 6x7 era anche la fotocamera di Luigi Ghirri, qui si entra nel sacro  :si:

Marcello50

Grazie a tutti per gli interventi!

Citazione di: Rino il Mercoledì, 18 Novembre 2020, 17:46:27
...La Fuji GX 680 mi piaceva moltissimo come fotocamera...
L'ho detto anch'io che mi piace e qualche volta la cosa, come per le belle curve, ti porta fuori dalla strada della logica... ^-^

Citazione di: Rino il Mercoledì, 18 Novembre 2020, 17:46:27...Quando si è con le spalle al muro, gli angoli di campo non bastano mai...
La mia situazione, in molti sensi... ::) ^-^

Citazione di: Rino il Mercoledì, 18 Novembre 2020, 17:46:27...Se l'angolo di campo del 65mm sul 6x8 ti basta, visto anche il prezzo basso, prendila pure, ma tieni presente però che, con il Foveon (visto che hai la SDQ ed il 10-20/3.5), superi la qualità della scansione del negativo 6x8 e, se usi la funzione SFD, la superi di molto....
Scritta la parola fine, visto che mi hai anche detto che avrei un angolo di campo abbastanza minore a quanto potrei avere già oggi! Per la qualità in stampa (credevo che un 6x8 o un 6x9 scansionato a tamburo desse una miglior risoluzione ma sopratutto scala tonale e pulizia, pensa un po'), avrei soltanto bisogno di un formato intorno all'A4 da inserire in scatole in legno portafoto da dare ad amici e poco più grande per altre poche stampe da appendere.

Citazione di: Rino il Mercoledì, 18 Novembre 2020, 17:46:27...Se sviluppi e stampi da te...
Dovrei aggiornare parecchio, sviluppavo il 35mm ed avevo un vecchio Durst che ormai non so nemmeno dove sia finito e comunque era anche lui per il 35mm. Cominciai come "aiuto" nella camera oscura di un matrimonialista, solo b/n, circa ...50 anni fa... ma soltanto per passione fotografica.
Citazione di: Rino il Mercoledì, 18 Novembre 2020, 17:46:27.. e, se consideriamo "analogico Vs Foveon", non c'è medio formato che tenga. "il piacere della pellicola" è tutta un'altra storia! :)

Il che è cosa buona e giusta, detto da te sopratutto, con la tua esperienza (in più poi il manico...) e credo che tagli la testa al toro, o alla scimmia sulla spalla.
Grazie Rino!
p.s. avrei ora, non un problema, ma un dubbio: mo' che ce faccio con il budget che avevo quasi speso idealmente, dove lo indirizzo?  :-\ ::) :pau:
  • Marcello
     
Sigma SDQ; 8-16 f4,5/5,6; 18-35 f1,8; 17-50 2,8; 50-100 f1,8

Domenico Mancuso

Eccomi, chiamato in causa per la GX 680 III che in assoluto è la mia fotocamera preferita
Dal punto di vista delle ottiche, oltre al 65 mm, troverai un ottimo 50 mm che tuttavia, a causa delle dimensioni, .di fatto non consente i basculaggi (swing e twist) ma permette solo lo shift. Tra le ottiche che preferisco ti segnalo il 100 mm f/4. Per i dettagli, utilizzo molto il 180 mm. Il plus di questa fotocamera, a mio avviso, è la possibilità di cambiare formato (dal 6x4.5, 6x6, 6x7 e 6x8) con delle semplici maschere di formato.
Il principale limite è dato dalla fissità del dorso.

Una buona alternativa non troppo costosa potrebbe essere la Horseman 985, una 6x9 con tutti i movimenti di un banco ottico,, corpo anteriore e posteriore, ottiche di buona qualità e basso costo e soprattutto ingombri e pesi ridottissimi.

Per qualunque dubbio, chiedi pure!

Marcello50

Citazione di: Domenico Mancuso il Mercoledì, 18 Novembre 2020, 22:31:47
Eccomi, chiamato in causa per la GX 680 III che in assoluto è la mia fotocamera preferita
Dal punto di vista delle ottiche, oltre al 65 mm, troverai un ottimo 50 mm che tuttavia, a causa delle dimensioni, .di fatto non consente i basculaggi (swing e twist) ma permette solo lo shift. Tra le ottiche che preferisco ti segnalo il 100 mm f/4. Per i dettagli, utilizzo molto il 180 mm. Il plus di questa fotocamera, a mio avviso, è la possibilità di cambiare formato (dal 6x4.5, 6x6, 6x7 e 6x9) con delle semplici maschere di formato.
Il principale limite è dato dalla fissità del dorso.

Una buona alternativa non troppo costosa potrebbe essere la Horseman 985, una 6x9 con tutti i movimenti di un banco ottico,, corpo anteriore e posteriore, ottiche di buona qualità e basso costo e soprattutto ingombri e pesi ridottissimi.

Per qualunque dubbio, chiedi pure!

Grazie Domenico! Ora ho bisogno di un momento di... decantazione, per separare le esigenze tecniche in rapporto alle soluzioni migliori, da eventuali voglie di nuovi giocattoli! Scherzi a parte, sto' invecchiando, non so quanto sarei disposto a rinunciare in chiave di praticità, per la purezza ideologica! Rino mi ha riportato con i piedi in terra! Un esempio, triste, io che da giovane ho partecipato a qualche rally, ormai da tempo sono passato al  cambio automatico... Una girata fra le Horseman però la voglio fare. Tu che procedimento adoperi per stampare? Scansione o stampa con laboratori esterni, fai anche il colore?
Grazie di nuovo ed un saluto.

  • Marcello
     
Sigma SDQ; 8-16 f4,5/5,6; 18-35 f1,8; 17-50 2,8; 50-100 f1,8

Domenico Mancuso

Nulla da eccepire alla risposta di Rino, persona che gode della mia stima assoluta ed incondizionata. Così come non fa una piega il paragone con il cambio automatico, in termini di praticità.
Siamo onesti, e lo dico da utilizzatore esclusivo di pellicola, quindi senza partigianeria alcuna: la scelta dell'analogico oggi non ha nulla a che vedere con la qualità dell'immagine che in digitale ha raggiunto vette impensabili, con una praticità estrema.
La scelta di proseguire sui sentieri impervi dell'analogico ha a che vedere con la sua resa differente (non migliore o peggiore, solo diversa) e, soprattutto nel piacere di seguire tutto il percorso dallo scatto alla stampa fatta e finita. Più della destinazione, il viaggio.
E per rispondere alla domanda finale, così come per lo sviluppo di negativi e diapositive, faccio tutto autonomamente e, per la stampa, sempre e solo ingranditore (fino al 13x18, che è il limite del mio DURST) . Sia BW che colore, tutto nella mia camera oscura. Utilizzo la scansione come backup e per archiviare tutti i negativi che non stampo.

Un saluto a te
Domenico

Ginni

Citazione di: Marcello50 il Mercoledì, 18 Novembre 2020, 13:57:02
..  Scartando per motivi di budget gli obiettivi shift che mi costringerebbero anche all'acquisto di una fotocamera FF (ho soltanto una Fuji XH1 ed una Sigma SDQ)
......
Esistono per fuji adattatori che permettono di usare obiettivi full frame in shift.
Visto che la diagonale del 24x36 é di 43 mm circa mentre quella del sensore fuji di 28,2 gli obiettivi full frame hanno un raggio di copertura di 21,5 quelli fuji di 14,1 puoi tranquillamente decentrate di 7mm, in pratica poi con uno scadimento di immagine ai bordi anche di più.
Il costo é di circa 100 euro più obiettivo io uso un 20 mm f4 Ais che lo trovi a 200 euro.
Soluzione meno economica é l'adattatore Fuji Canon EF e gli obiettivi tilt e shift Canon.

Ginni

Per darti un idea con un 20 mm Arsat H f 2.8

Ginni

Soluzione con Canon 24 mm TS-E, l'adattarore mantiene AF con diversi obiettivi EF in manuale va con tutti.

Ma su Aps-C sarebbe un 35 mm, a a quel punto spendendo altre â,¬300 potresti comprare una Canon 5D Mark II.

Marcello50

Grazie Ginni per le informazioni che mi hai dato. Non avevo pensato al decentratore shift nudo e crudo, non abbinato all'obiettivo. Sarebbe una soluzione da percorrere, trovando anche un buon grandangolo FF nativo intorno ai 12/14 mm in modo che diventi un 18/21 su apsc, che in pratica tornerebbe, suppongo, all'apertura originaria su FF o poco meno, mediante il decentramento. Meno apertura di campo mi precluderebbe lo scattare con "le spalle al muro" in zone ristrette, che è il motivo principale della ricerca di decentrabili, oltre al benefit delle linee cadenti, che quest'ultime in qualche modo, dove lo spazio abbonda, si possono raddrizzare in modo almeno decente, sempre a mio parere.
Volevo evitare l'acquisto di un altro corpo FF per poter montare i suoi obiettivi shift originali  per il costo totale, ho visto che anche nell'usato un Canon 17 TS non scende sotto i 1300 euro circa. La Fuji 6x8 con grandangolo normale era un ripiego economico che però consentiva il decentramento.
Il tuo adattatore shift che marca è? Ho visto Kipon, Fotga, Fotodiox. Kipon ne fa diversi con diversi attacchi, è forse il più versatile.
  • Marcello
     
Sigma SDQ; 8-16 f4,5/5,6; 18-35 f1,8; 17-50 2,8; 50-100 f1,8

Rino

Citazione di: Domenico Mancuso il Mercoledì, 18 Novembre 2020, 23:49:12
Nulla da eccepire alla risposta di Rino, persona che gode della mia stima assoluta ed incondizionata.

Ti ringrazio. :)

Citazione
Siamo onesti, e lo dico da utilizzatore esclusivo di pellicola, quindi senza partigianeria alcuna: la scelta dell'analogico oggi non ha nulla a che vedere con la qualità dell'immagine che in digitale ha raggiunto vette impensabili, con una praticità estrema.
La scelta di proseguire sui sentieri impervi dell'analogico ha a che vedere con la sua resa differente (non migliore o peggiore, solo diversa) e, soprattutto nel piacere di seguire tutto il percorso dallo scatto alla stampa fatta e finita. Più della destinazione, il viaggio.

Esatto e, a mio avviso, l'analogico ha un senso solo in questi termini (quelli da ye scritti). La scansione del negativo (spesso sviluppato in maniera indecente come mai nessuno si sarebbe sognato in passato), con una pesante postproduzione digitale finalizzata a mostrare trionfalmente delle fotine su Facebook solo per il piacere di aver usato la pellicola (spesso scaduta) fa quasi male al cuore di quelli che, come me, hanno amato la pellicola e la utilizzavano per il BN Fine Art (altro che rullini scaduti, mal sviluppati e pieni di polvere e graffi!).

Citazione
E per rispondere alla domanda finale, così come per lo sviluppo di negativi e diapositive, faccio tutto autonomamente e, per la stampa, sempre e solo ingranditore (fino al 13x18, che è il limite del mio DURST) .

Intendi che il tuo ingranditore accetta negativi sino al 13x18? Allora è più grande del mio che arrivava al 4x5", ma il BN 4x5" me lo stampavo da me, mentre il 5x7" lo utilizzavo solo per le dia. Ho ancora la mia Linhof 5x7", ma fa solo bella mostra di sé in salotto.

Ho conservato anche il vecchio ingranditore Duomat 24x36 e 6x9 casomai mi venisse voglia di stampare qualche vecchia foto. L'avevo completamente modificato da me, testa ed obiettivi: irriconoscibile! :)


Rino

Citazione di: Marcello50 il Giovedì, 19 Novembre 2020, 11:50:07
Grazie Ginni per le informazioni che mi hai dato. Non avevo pensato al decentratore shift nudo e crudo, non abbinato all'obiettivo. Sarebbe una soluzione da percorrere, trovando anche un buon grandangolo FF nativo intorno ai 12/14 mm in modo che diventi un 18/21 su apsc, che in pratica tornerebbe, suppongo, all'apertura originaria su FF o poco meno, mediante il decentramento. Meno apertura di campo mi precluderebbe lo scattare con "le spalle al muro" in zone ristrette, che è il motivo principale della ricerca di decentrabili, oltre al benefit delle linee cadenti, che quest'ultime in qualche modo, dove lo spazio abbonda, si possono raddrizzare in modo almeno decente, sempre a mio parere.
Volevo evitare l'acquisto di un altro corpo FF per poter montare i suoi obiettivi shift originali  per il costo totale, ho visto che anche nell'usato un Canon 17 TS non scende sotto i 1300 euro circa. La Fuji 6x8 con grandangolo normale era un ripiego economico che però consentiva il decentramento.
Il tuo adattatore shift che marca è? Ho visto Kipon, Fotga, Fotodiox. Kipon ne fa diversi con diversi attacchi, è forse il più versatile.

Vedo che la scimmia e la voglia di un nuovo giocattolo è forte, ma tieni presente che hai già il massimo in casa: quei soldini in più, investili in un'ottima ottica fissa per la SDQ. ;)

Marcello50

Citazione di: Rino il Giovedì, 19 Novembre 2020, 11:53:52


Vedo che la scimmia e la voglia di un nuovo giocattolo è forte, ma tieni presente che hai già il massimo in casa: quei soldini in più, investili in un'ottima ottica fissa per la SDQ. ;)

Sshhhh! Non risvegliare la voglia del 50 Sigma 1,4 che dopo aver letto... https://www.nadir.it/ob-fot/SIGMA_50-F1,4-ART/sigma-50-f1,4-art.htm non mi fa dormire!  ^-^
  • Marcello
     
Sigma SDQ; 8-16 f4,5/5,6; 18-35 f1,8; 17-50 2,8; 50-100 f1,8