Vedo solo adesso questo post e dico anche la mia.
Con qualunque fotocamera ed ancor più col Foveon, l'ideale è sempre quello di registrare la maggior quantità di informazione possibile, perché quella in più che non serve si può sempre eliminare, ma quella che manca non si può più recuperare.
Il modo migliore in assoluto per registrare la maggior quantità possibile è quello di esporre per luce incidente, ossia di misurare l'esposizione sulla luce incidente (vedremo poi come), cosa che si impara facilmente e che non richiede alcuna esperienza.
Sia ben chiaro, non sto dicendo che l'esperienza non conti, al contrario, ma sono un acceso sostenitore che pensare che l'esperienza si faccia "col tempo" sia una colossale sciocchezza. L'esperienza certamente "richiede tempo", ma si produce esperienza se e soltanto se si usano riferimenti certi e precisi, altrimenti il tempo passa ma si rimane sempre al punto di partenza. Invece, usando SEMPRE (ogni tanto non basta e non serve a nulla) riferimenti precisi, allora col tempo si sviluppa l'occhio e alla fine saremo in grado di fare "apparentemente" a meno di quei riferimenti, perché in realtà li avremo scolpiti nella nostra memoria. Ecco che solo allora potremo dire di aver fatto "esperienza".
Per esempio, sono ormai una trentina d'anni, forse di più, che tra EV 9 ed EV 16 espongo ad occhio, infischiandomene dell'esposimetro e sbagliando molto ma molto meno che se mi affidassi alla fotocamera (ho una tolleranza di stima visiva intorno ad un terzo di stop). Non sono un mostro, è una cosa banale, che tutti voi potete arrivare a fare, con tutti i vantaggi che questo comporta!
Giusto per fare un esempio, quello di cui state discutendo (esporre un po' più o un po' meno, aggiustare l'esposizione in base all'esperienza, e via così) è un problema che scompare, perché... non esiste! Mi spiego meglio: la "correzione" dell'esposizione è riferita a quella fatta da un esposimetro interno (necessariamente su luce riflessa) che inevitabilmente sbaglia; quindi l'esperienza di cui parliamo è quella che ci permette di capire se e quando sbaglia questo esposimetro della fotocamera e di correggerne l'errore. Ohibòh! In realtà questa correzione corrisponde proprio alla differenza con la misurazione della luce incidente, ma se invece misuriamo direttamente la luce incidente non esiste possibilità d'errore e dunque non ci sarà alcuna correzione da fare. Così pure, di conseguenza, se misuriamo sempre in questo modo non solo non sbagliamo praticamente mai, ma quando avremo sviluppato "l'occhio" ci ritroveremo ad esporre sempre in modo esatto, anche senza più bisogno dell'esposimetro. Anche nelle condizioni più difficili, l'esposizione sarà quella che sapremo stimare e basta, senza necessità di alcuna correzione.
Questa è l'esperienza davvero utile ed è anche la più facile da ottenere. Viceversa, l'esperienza per imparare a correggere l'esposimetro della fotocamera, non solo è molto più difficile da raggiungere, ma è sostanzialmente tempo perso, perché dipende dalla specifica fotocamera e dunque rimarrà sempre molto approssimativa, per non dire aleatoria.
Come arrivare a "sviluppare l'occhio"? Per prima cosa state ben certi che non vi arriverete mai, neanche fra cent'anni, se non vi prenderete la briga di andare in giro con un esposimetro a mano con calotta SEMPRE, per almeno due o tre anni di fila. In secondo luogo, in tale periodo di tempo dovrete anche esporre TUTTE le vostre foto SEMPRE e SOLTANTO per luce incidente. E già, perché la valutazione delle foto si effettua realmente NON sul display della fotocamera ma nella calma della post-produzione, quindi fintanto che non lo avrete completamente "addestrato", il vostro occhio dovrà conoscere ESCLUSIVAMENTE la stessa esposizione ottimale (*).
Quindi adesso alcuni di voi si staranno domandando: e come si misura la luce incidente? Con l'esposimetro a mano giusto?!
Risposta breve: sì, imparando ad usarlo correttamente; ma non solo, si può ottenere la luce incidente anche partendo da quella riflessa misurata con l'esposimetro interno della fotocamera.
Risposta lunga: non oggi

... la leggerete in un apposito topic che spero di postare a breve!
(non appena finisco con tutti questi aggiornamenti al forum....

)
(*) mi raccomando, non usate mai l'espressione "esposizione corretta" perché NON esiste; esiste invece quella detta "ottimale", ossia quella che preserva la massima informazione possibile, che appunto si ottiene esponendo per luce incidente.