IRIS.

[mr_mouse]

scusate, ma la foto di un fiore, in cui il soggetto non è "ben definito", lo sfondo è giallo invece che verde, ci sono numerosi elementi di disturbo: come può essere una foto "accettabile"? Quale può essere il significato di pubblicarla in un forum se non quello di ricevere critiche e suggerimenti per migliorare?
Questo non significa doversi vergognare (che cosa c'entra la vergogna?) ma una pessima foto va chiamata col nome che gli spetta altrimenti l'autore non se ne renderà conto e non tenterà mai di migliorare...
ovviamente questa è solo la mia umile opinione

Non mi pare così "umile", comunque sia, il fondo sul mio monitor non è giallo, il fiore ha zone perfettamente a fuoco e altre no, gli "elementidi disturbo" sono una convenzione, non tutti accettano le stesse convenzioni.
Personalmente la questione di postare un'immagine la vedo così: se l'immagine mi interessa prenderò qualche idea, se non mi interessa non prendo niente, non è così necessario che la relazione sia di "correzione" (in base a cosa poi, a convenzioni?), ma si può ragionare sull'editing, quello sì.

io personalmente la vedrei più così...

[edecapitani]

A me il tuo iris piace e la versione di mr_mouse mi sembra un buon suggerimento. Naturalmente ciascuno deve seguire la propria strada ma i confronti, anche duri, possono servire.
In una tua risposta scrivi che volevi trasmettere il foveon. Ecco, io penso al foveon come uno strumento (che a me sguscia di mano in continuazione) non come un fine. In questo momento mi sembri un po' innamorato del foveon in se e per se. Passata l'ebrezza potrebbero venir fuori foto come quella di Rothenburg vista nella V formata da due tetti che hai condiviso tempo fa, certamente migliore della mia opera omnia fotografica.
Infine, grazie a Italo, due osservazioni preziose da sole, perfette insieme.

[stefano65]

Il senso si coglie guardando le sequenza delle fotografie postate da Stefano65 su questo sito

http://forum.foveon.it/index.php?action=profile;area=showposts;sa=topics;u=837

è uno sguardo che non aderisce perfettamente alla convenzione visiva-stilistica, c'è sempre un piccolo scarto, una non completa adeguatezza. In questo caso la convenzione recitava: copiate il fiore nei più minuti particolari e isolatelo con lo sfumato, togliete gli "elementi di disturbo" col taglio o col clone, saturate Q.B.. Soltanto che Stefano ha fatto una cosa che nessuno fa, ha ripreso il fiore in pianta (che è anche un gioco di parole), e non ha tolto una forma che viene letta convenzionalmente come "elemento di disturbo".
Allora, tornando al senso, si sintetizza in una piccola asserzione coraggiosa: questo è il mio sguardo. A me sembra un senso enorme, cruciale.

Grazie,quando guardo quello che scatto,vedo gli elementi che" disturbano "" così imbranato non sono"avrei potuto ritagliare o clonare in un secondo ma,sarebbe un'altra foto,oppure avrei fatto un altra inquadratura;grazie e ciao

[stefano65]

Oltre le convenzioni visive per le quali si potrebbe dare un giudizio, ma non essendo un giudice, non giudico!


Mi piacciono i fiori, i loro colori e la loro leggerezza, quindi questa foto mi garba, avrei preferito un'inquadratura diffrrente e mi sembra di notare qualche incertezza sulla maf, o forse è micromosso? visualizzandola da smartphone potrei sbagliarmi.

Hai ragione c'era molto vento,ho aspettato un momento di calma ma probabilmente un leggero venticello ha mosso l'iris
Grazie e ciao

[stefano65]

scusate, ma la foto di un fiore, in cui il soggetto non è "ben definito", lo sfondo è giallo invece che verde, ci sono numerosi elementi di disturbo: come può essere una foto "accettabile"? Quale può essere il significato di pubblicarla in un forum se non quello di ricevere critiche e suggerimenti per migliorare?
Questo non significa doversi vergognare (che cosa c'entra la vergogna?) ma una pessima foto va chiamata col nome che gli spetta altrimenti l'autore non se ne renderà conto e non tenterà mai di migliorare...
ovviamente questa è solo la mia umile opinione

Grazie,il tuo commento mi è molto utile,grazie ancora e ciao

[stefano65]

scusate, ma la foto di un fiore, in cui il soggetto non è "ben definito", lo sfondo è giallo invece che verde, ci sono numerosi elementi di disturbo: come può essere una foto "accettabile"? Quale può essere il significato di pubblicarla in un forum se non quello di ricevere critiche e suggerimenti per migliorare?
Questo non significa doversi vergognare (che cosa c'entra la vergogna?) ma una pessima foto va chiamata col nome che gli spetta altrimenti l'autore non se ne renderà conto e non tenterà mai di migliorare...
ovviamente questa è solo la mia umile opinione

La foto l'ho ritagliata anche io ma ho preferito postare l'originale,mi piaceva di più,pensa che è solo una conversione senza nessuna elaborazione in post.Sai perchè mi piaceva di più?È la foto originale,ma comunque farò tesoro dei tuoi commenti;grazie

Non mi pare così "umile", comunque sia, il fondo sul mio monitor non è giallo, il fiore ha zone perfettamente a fuoco e altre no, gli "elementidi disturbo" sono una convenzione, non tutti accettano le stesse convenzioni.
Personalmente la questione di postare un'immagine la vedo così: se l'immagine mi interessa prenderò qualche idea, se non mi interessa non prendo niente, non è così necessario che la relazione sia di "correzione" (in base a cosa poi, a convenzioni?), ma si può ragionare sull'editing, quello sì.

io personalmente la vedrei più così...

[stefano65]

A me il tuo iris piace e la versione di mr_mouse mi sembra un buon suggerimento. Naturalmente ciascuno deve seguire la propria strada ma i confronti, anche duri, possono servire.
In una tua risposta scrivi che volevi trasmettere il foveon. Ecco, io penso al foveon come uno strumento (che a me sguscia di mano in continuazione) non come un fine. In questo momento mi sembri un po' innamorato del foveon in se e per se. Passata l'ebrezza potrebbero venir fuori foto come quella di Rothenburg vista nella V formata da due tetti che hai condiviso tempo fa, certamente migliore della mia opera omnia fotografica.
Infine, grazie a Italo, due osservazioni preziose da sole, perfette insieme.

Grazie Enrico,ottima osservazione,ciao

[edecapitani]

Quello che rispondi ad Andrea è più interessante della mia osservazione, perché dice il tuo modo di vedere. Può piacere o no ma è il tuo.

[maxtolardo]

In passato per qualche anno ho praticato il genere marco. Libellule e farfalle, fiori pochi. Con un obiettivo adatto allo scopo e con tanti altri accessori per migliorare la luce e lo sfondo. Mi piaceva alzarmi la mattina ancora col buio e raggiungere zone umide, parchi protetti, l'habitat ideale per una miriade di creature dai colori incredibili se visti con occhio ravvicinato. Poi, raggiunta una buona tecnica, ho capito che facevo solo accademia. Tutti gli scatti simili, nella luce, nella composizione, nella cura della messa a fuoco. E ho abbandonato il genere. Quindi il mio giudizio è molto condizionato da quella esperienza.  Da ex macrista ti posso dire che la foto presenta due grossi problemi. Il primo è la profondità di campo molto ridotta a causa della ripresa ravvicinata e che, ovviamente, ti porta ad avere una limitatissima zona a fuoco. Con soggetti molto voluminosi, come il fiore ripreso, hai parti a fuoco, poche, e zone sfocate, la maggior parte. Nell'insieme non proprio bello da vedere. Ma la parte più fastidiosa è lo sfondo, nervosissimo e molto presente. E come se non bastasse, hai lasciato quella parte di fiore in alto a sinistra che rappresenta un vero e proprio elemento di disturbo. Questo il mio giudizio tecnico. Se ti piace la macro il mio consiglio è di procurarti un buon obiettivo, applicarti parecchio e impadronirti della tecnica che tutto sommato non è questo grosso problema. Il genere, se fatto con criterio ti regalerà enormi soddisfazioni.

[stefano65]

In passato per qualche anno ho praticato il genere marco. Libellule e farfalle, fiori pochi. Con un obiettivo adatto allo scopo e con tanti altri accessori per migliorare la luce e lo sfondo. Mi piaceva alzarmi la mattina ancora col buio e raggiungere zone umide, parchi protetti, l'habitat ideale per una miriade di creature dai colori incredibili se visti con occhio ravvicinato. Poi, raggiunta una buona tecnica, ho capito che facevo solo accademia. Tutti gli scatti simili, nella luce, nella composizione, nella cura della messa a fuoco. E ho abbandonato il genere. Quindi il mio giudizio è molto condizionato da quella esperienza.  Da ex macrista ti posso dire che la foto presenta due grossi problemi. Il primo è la profondità di campo molto ridotta a causa della ripresa ravvicinata e che, ovviamente, ti porta ad avere una limitatissima zona a fuoco. Con soggetti molto voluminosi, come il fiore ripreso, hai parti a fuoco, poche, e zone sfocate, la maggior parte. Nell'insieme non proprio bello da vedere. Ma la parte più fastidiosa è lo sfondo, nervosissimo e molto presente. E come se non bastasse, hai lasciato quella parte di fiore in alto a sinistra che rappresenta un vero e proprio elemento di disturbo. Questo il mio giudizio tecnico. Se ti piace la macro il mio consiglio è di procurarti un buon obiettivo, applicarti parecchio e impadronirti della tecnica che tutto sommato non è questo grosso problema. Il genere, se fatto con criterio ti regalerà enormi soddisfazioni.

Grazie del consiglio,queste è fatta con dp3 merrill a mano libera,come già scritto la foto l'ho vista ed anche elaborata,comunque di macro ne ho fatte a centinaia con Oly omd em1 ed il 60mm macro Zuiko che ancora possiedo,questa non è una macro è una foto Foveon dp3 merrill che,poi ci siano errori ci sta che,non piaccia ci sta pure nessun problema,grazie e ciao

[maxtolardo]

In passato per qualche anno ho praticato il genere marco. Libellule e farfalle, fiori pochi. Con un obiettivo adatto allo scopo e con tanti altri accessori per migliorare la luce e lo sfondo. Mi piaceva alzarmi la mattina ancora col buio e raggiungere zone umide, parchi protetti, l'habitat ideale per una miriade di creature dai colori incredibili se visti con occhio ravvicinato. Poi, raggiunta una buona tecnica, ho capito che facevo solo accademia. Tutti gli scatti simili, nella luce, nella composizione, nella cura della messa a fuoco. E ho abbandonato il genere. Quindi il mio giudizio è molto condizionato da quella esperienza.  Da ex macrista ti posso dire che la foto presenta due grossi problemi. Il primo è la profondità di campo molto ridotta a causa della ripresa ravvicinata e che, ovviamente, ti porta ad avere una limitatissima zona a fuoco. Con soggetti molto voluminosi, come il fiore ripreso, hai parti a fuoco, poche, e zone sfocate, la maggior parte. Nell'insieme non proprio bello da vedere. Ma la parte più fastidiosa è lo sfondo, nervosissimo e molto presente. E come se non bastasse, hai lasciato quella parte di fiore in alto a sinistra che rappresenta un vero e proprio elemento di disturbo. Questo il mio giudizio tecnico. Se ti piace la macro il mio consiglio è di procurarti un buon obiettivo, applicarti parecchio e impadronirti della tecnica che tutto sommato non è questo grosso problema. Il genere, se fatto con criterio ti regalerà enormi soddisfazioni.

Grazie del consiglio,queste è fatta con dp3 merrill a mano libera,come già scritto la foto l'ho vista ed anche elaborata,comunque di macro ne ho fatte a centinaia con Oly omd em1 ed il 60mm macro Zuiko che ancora possiedo,questa non è una macro è una foto Foveon dp3 merrill che,poi ci siano errori ci sta che,non piaccia ci sta pure nessun problema,grazie e ciao

Stefano mi sono permesso perché l'ho vista come una fotografia macro. No problem 

[stefano65]

In passato per qualche anno ho praticato il genere marco. Libellule e farfalle, fiori pochi. Con un obiettivo adatto allo scopo e con tanti altri accessori per migliorare la luce e lo sfondo. Mi piaceva alzarmi la mattina ancora col buio e raggiungere zone umide, parchi protetti, l'habitat ideale per una miriade di creature dai colori incredibili se visti con occhio ravvicinato. Poi, raggiunta una buona tecnica, ho capito che facevo solo accademia. Tutti gli scatti simili, nella luce, nella composizione, nella cura della messa a fuoco. E ho abbandonato il genere. Quindi il mio giudizio è molto condizionato da quella esperienza.  Da ex macrista ti posso dire che la foto presenta due grossi problemi. Il primo è la profondità di campo molto ridotta a causa della ripresa ravvicinata e che, ovviamente, ti porta ad avere una limitatissima zona a fuoco. Con soggetti molto voluminosi, come il fiore ripreso, hai parti a fuoco, poche, e zone sfocate, la maggior parte. Nell'insieme non proprio bello da vedere. Ma la parte più fastidiosa è lo sfondo, nervosissimo e molto presente. E come se non bastasse, hai lasciato quella parte di fiore in alto a sinistra che rappresenta un vero e proprio elemento di disturbo. Questo il mio giudizio tecnico. Se ti piace la macro il mio consiglio è di procurarti un buon obiettivo, applicarti parecchio e impadronirti della tecnica che tutto sommato non è questo grosso problema. Il genere, se fatto con criterio ti regalerà enormi soddisfazioni.

Grazie del consiglio,queste è fatta con dp3 merrill a mano libera,come già scritto la foto l'ho vista ed anche elaborata,comunque di macro ne ho fatte a centinaia con Oly omd em1 ed il 60mm macro Zuiko che ancora possiedo,questa non è una macro è una foto Foveon dp3 merrill che,poi ci siano errori ci sta che,non piaccia ci sta pure nessun problema,grazie e ciao

Stefano mi sono permesso perché l'ho vista come una fotografia macro. No problem 

Non ci sono problemi,caro amico anzi ti ringrazio,ciao