Serrature...

[cortonio]

Buongiorno a tutti,
particolare dell'ingresso [chiuso al pubblico] del Real Collegio della Vergine addolorata a Gaeta.
30mm su SDQ, 200 iso.

Niente di che, giusto un particolare!

[pacific palisades]

Secondo me.
Dentro questa immagine hai due parole e la relazione tra loro: serratura, scale, esterno-interno (ovvero: questo-quello).
La prima parola si sente meno perché c'è qualcosa in più sulla sinistra che potresti tagliare portandola al rapporto 4:3.
La parola scala è cancellata dalla sfocatura. La relazione è persa.

Probabilmente hai usato la sfocatura per portare l'immagine su un solo piano e farne qualcosa di grafico. Sono d'accordo con Ghirri quando dice nelle Lezioni di fotografia che lo sfocato è volgare.
Ma perdi la cosa più bella, più misteriosa che è la relazione.
Il questo-quello non è una cosa insignificante, è una vertigine che sta alla base della nostra esistenza:

«Sempre caro mi fu quest' ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.»

[hobbit]

L'immagine in se non mi dice molto, ma il B/N mi sembra più che buono.

[Rino]

Buongiorno a tutti,
particolare dell'ingresso [chiuso al pubblico] del Real Collegio della Vergine addolorata a Gaeta.
30mm su SDQ, 200 iso.

Niente di che, giusto un particolare!

Due considerazioni tecniche:

1) la foto mi pare micromossa;
2) è sovraesposta, basta vedere la corda del tutto bruciata ed i grigi poco corposi.

[cortonio]

Secondo me.
Probabilmente hai usato la sfocatura per portare l'immagine su un solo piano e farne qualcosa di grafico. Sono d'accordo con Ghirri quando dice nelle Lezioni di fotografia che lo sfocato è volgare.

Ciao Pacific, grazie per il passaggio! 
Ho cercato di tenere sfocata la scala posteriore aprendo l'apertura a f/1.8 per concentrare l'attenzione su quello che volevo e cioè il buco della serratura.

[cortonio]

Buongiorno a tutti,
particolare dell'ingresso [chiuso al pubblico] del Real Collegio della Vergine addolorata a Gaeta.
30mm su SDQ, 200 iso.

Niente di che, giusto un particolare!

Due considerazioni tecniche:

1) la foto mi pare micromossa;
2) è sovraesposta, basta vedere la corda del tutto bruciata ed i grigi poco corposi.

Ciao Rino, grazie per le tue considerazioni!
Ho ricontrollato l'immagine per capire se fosse micromossa ma, credo sia la compressione che ho usato. La foto è fatta a 1/80sec. con il 30mm a f/1.8
La foto nata in bianco e nero effettivamente risulta un po' troppo sovraesposta; devo migliorare anche con la padronanza della PP.

Mi fa sempre piacere leggere i vostri commenti!

[Rino]

Ho ricontrollato l'immagine per capire se fosse micromossa ma, credo sia la compressione che ho usato. La foto è fatta a 1/80sec. con il 30mm a f/1.8

Non è micromossa, ma anche in questo dettaglio si nota che la foto è nitida a destra della serratura e sfocata a sinistra il che - visto che hai scattato la foto con il 30mm a F/1.8 ad un soggetto apparentemente piano - può significare solo due cose:

1) la lente ha qualche problema di allineamento;
2) tu non eri perfettamente frontale al cancello ed hai raddrizzato la foto ma la profondità di campo è rimasta quella originale ed il soggetto era a fuoco solo sul lato destro.

Mi auguro che sia la seconda.

[cortonio]

Non è micromossa, ma anche in questo dettaglio si nota che la foto è nitida a destra della serratura e sfocata a sinistra il che - visto che hai scattato la foto con il 30mm a F/1.8 ad un soggetto apparentemente piano - può significare solo due cose:

1) la lente ha qualche problema di allineamento;
2) tu non eri perfettamente frontale al cancello ed hai raddrizzato la foto ma la profondità di campo è rimasta quella originale ed il soggetto era a fuoco solo sul lato destro.

Mi auguro che sia la seconda.

Rino, credo la seconda perché quando ho scattato, avevo al guinzaglio il cane e in quel preciso istante, si stavano avvicinando 2 bei gattoni...    nonostante le minacce che ho intimato alla mia cagnolina, ho avuto qualche difficoltà nello scattare.
In tutti i casi, un eventuale controllo come potrei farlo? Con quali condizioni?
Grazie!!!

[edecapitani]

Anch'io ho dovuto fare i conti col mio cane che è un potentissimo destabilizzatore. Ora lo porto con un guinzaglio legato alla mia vita e quando esco con lui e la fotocamera porto anche il cavalletto.
Per quanto riguarda la foto alcune considerazioni: mi ritrovo in quanto dice Andrea sulla "relazione", anche se sono modi di vedere personali. In genere se fotografo un soggetto come il tuo in un'inquadrattura abbastanza larga da comportare la presenza di qualcos'altro mi piace mettere in relazione soggetti e piani. In qualche rarissima occasione ci sono riuscito. Se voglio proprio solo il particolare ricorro ad un forte close-up. Comunque è un modo di vedere personale e, fino a quando ho letto quanto scrive Ghirri, pensavo anche che fosse una mia scorrettezza.
L'altra considerazione è sull'apertura di diaframma: fotografando capitelli, anche con rilievi molto bassi, mi sono fatto l'idea che sia sempre meglio tenere un po' di profondità di campo. Due anni fa ho fatto una serie di foto a capitelli in Francia ma ho tenuto i diaframmi troppo aperti ed ora mi incavolo ogni volta che le guardo. I diaframmi molto aperti li tengo per il mio cane quando voglio bloccarne il movimento in un istante, o cose altre cose simili.
Detto questo la tua foto in sé mi piace: per me vale proprio la pena fotografare un particolare come una serratura ed è un tipo di foto un cui il foveon può darti soddisfazione. A

[cortonio]

Anch'io ho dovuto fare i conti col mio cane che è un potentissimo destabilizzatore. Ora lo porto con un guinzaglio legato alla mia vita e quando esco con lui e la fotocamera porto anche il cavalletto.
Per quanto riguarda la foto alcune considerazioni: mi ritrovo in quanto dice Andrea sulla "relazione", anche se sono modi di vedere personali. In genere se fotografo un soggetto come il tuo in un'inquadrattura abbastanza larga da comportare la presenza di qualcos'altro mi piace mettere in relazione soggetti e piani. In qualche rarissima occasione ci sono riuscito. Se voglio proprio solo il particolare ricorro ad un forte close-up. Comunque è un modo di vedere personale e, fino a quando ho letto quanto scrive Ghirri, pensavo anche che fosse una mia scorrettezza.
L'altra considerazione è sull'apertura di diaframma: fotografando capitelli, anche con rilievi molto bassi, mi sono fatto l'idea che sia sempre meglio tenere un po' di profondità di campo. Due anni fa ho fatto una serie di foto a capitelli in Francia ma ho tenuto i diaframmi troppo aperti ed ora mi incavolo ogni volta che le guardo. I diaframmi molto aperti li tengo per il mio cane quando voglio bloccarne il movimento in un istante, o cose altre cose simili.
Detto questo la tua foto in sé mi piace: per me vale proprio la pena fotografare un particolare come una serratura ed è un tipo di foto un cui il foveon può darti soddisfazione. A

Grazie anche a te per il tuo passaggio. Quella al guinzaglio da tenere al passante dei pantaloni è una notifica che ho chiesto di fare a mia moglie... Almeno ho entrambe le mani libere!

[pacific palisades]

Cioè ci sono due direzioni, la fotografia come fotocopia e la fotografia come linguaggio.
La prima direzione è uno sport: ingrandisco le immagini a monitor, conto i fili d'erba, compro la macchina che mi fa vedere più fili d'erba e cose così...
La seconda direzione è scrittura, ma al posto delle parole ho una lingua iconica che devo imparare, è la lingua delle cose, del mondo. Anche i capitelli non sono semplici fotocopie, ma il racconto di quel che vedo, di come si palesa, di quel che provo, di quel che significano, del sogno di chi li ha scolpiti eccetera.
Vi prego anche di pensare a quanta supponenza c'è nel ritenere il mondo, non qualcosa che va conosciuto e decifrato, ma qualcosa di meramente fotocopiabile come se noi fossimo nati imparati.

[Eros Penatti]

Interessanti e condivisibili tutte le considerazioni 
Trovo più nelle mie corde ciò che sostiene Francesco, ovvero non più di tanto interessante il soggetto/particolare, ma gran bel bianconero.