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Post produrre gli X3F: i nostri workflow

Aperto da Douglas Mortimer, Giovedì, 02 Maggio 2013, 15:38:24

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Douglas Mortimer

POST PRODURRE GLI X3F

Apro questo thread affinché ognuno di noi racconti la propria esperienza e descriva il proprio workflow per la post produzione degli x3f.

Premessa
Il mio viaggio nella foveonite ha avuto inizio a partire solo dallo scorso anno. Nonostante lo stop di qualche mese, dopo circa un anno di "esperimenti" con il foveon, di alcuni confronti diretti con voi (sul vecchio forum) e in privato con il buon vecchio Italo, mi sono fatto qualche idea. Con i sensori Bayer ero abituato a lavorare molto in PP: applicavo filtri, maschere di contrasto, correzioni zonali e chi più ne ha più metta. Con i sensori foveon ho imparato che meno si pasticcia in PP, meno si snatura la straordinaria resa di un sensore foveon. La post produzione deve servire unicamente ad ottimizzare l'immagine di partenza: più si calca la mano, più si applicano filtri e correzioni, e più si perde la naturalezza e la tridimensionalità insita nei file di un foveon. Inoltre, calcare troppo la mano in PP provoca la comparsa di problemi quali banding orizzontale e rumore cromatico. In definitiva, le tecniche di postproduzione che usavo (e uso ancora, perché spesso necessarie) per i sensori Bayer, NON vanno bene per i sensori Foveon.


IL MIO WORKFLOW


Primo step: SPP (Sigma Photo Pro)
Il passaggio da Sigma Photo Pro è inevitabile. Nonostante i continui aggiornamenti da parte di Sigma, è un'applicazione che trovo ancora acerba, pesante, lenta e buggatissima. La uso essenzialmente per convertire il mio X3F in TIFF. Ecco come procedo:

1) Regolazioni tonalità. Il più delle volte lascio invariate le impostazioni standard di SPP (tutto su 0). Molti consigliano, su basi fondate, di abbassare la nitidezza di default. Io generalmente la lascio così (mi piace di più).


2) Correzione alte luci. Lascio invariato; recupero successivamente in ACR.


3) Bilanciamento bianco. Auto, come da impostazione sulla camera. Provvederò al bilanciamento del bianco successivamente, in ACR.


4) Modalità colore. Il più delle volte - non sempre - la "standard" è quella mi restituisce più fedelmente i colori reali.


5) Riduzione del rumore. Lascio invariato.


6) Salva immagine con nome. Salvo in TIFF 16 bit. Il profilo colore dipende dalla finalità dell'immagine. Io salvavo e lavoravo in Adobe RGB ma, dato che stampo poco e visualizzo solo a schermo (su monitor con profilo colore non più ampio del sRGB) ora salvo sempre in sRGB. Il mitico Pippo Tocci - che ha esperienza da vendere - consiglia di salvare e lavorare sempre in ProPhoto ma ricordatevi sempre due cose:
- per visualizzare l'intera gamma di colori di un gamut ampio come Adobe RGB o ProPhoto dove avere monitor wide gamut (molto costosi);
- se pubblicate le immagine sul web, ricordatevi sempre di convertire l'immagine finale in sRGB, altrimenti i colori visualizzata sul browser saranno sballati.



Secondo step: ACR (Adobe Camera RAW)

A mio parere ACR è un'applicazione fantastica: leggera, efficace, veloce e pratica. Ecco come procedo:

1) Apro il mio file TIFF in ACR.

2) Con i comandi Crop e Straigthen, rifinisco la composizione.


3) Bilanciamento del bianco e regolazioni di luci e ombre. Se sull'immagine ho un punto di grigio neutro certo, uso quello come riferimento e bilancio il bianco con lo strumento della pipetta. Alternativamente (il più delle volte) parto dal bilanciamento del bianco automatico di ACR. In entrambi i casi, applico ulteriori correzioni alla Temperature alla Tinta per raggiungere quello che, ad occhio, è per me il miglior bilanciamento. Tenendo sempre l'occhio sull'istogramma generale e mantenendo attivi i "clipping warning" ottimizzo ombre e luci. Eventualmente, se l'immagine lo richiedo, accentuo leggerissimamente il microcontrasto con il "Clarity". Vibrance e Saturation li lascio quasi sempre invariati.


4) Tone Curve. Ulteriori affinamenti del contrasto con la regolazione della curva.


5) Quasi mai applico una riduzione del rumore. Se proprio necessario (es. recupero di immagini fortemente sottoesposte o scatti ad alti ISO), applico una leggera riduzione del rumore di luminanza (max 20) e una più o meno consistente riduzione del rumore cromatico (max 50). Per valutarne l'effetto, ricordatevi di ingrandire sempre l'immagine ad almeno il 100%.

6) Regolazione mirata del colore. Eventualmente applico anche qualche lieve ulteriore correzione del colore, modificando essenzialmente le saturazioni dei vari canali. Da dosare con estrema oculatezza, perché è facile snaturare i colori originali. Hue e Luminance le lascio invariate.


7) Ultimamente, nella mia attuale ricerca di una purezza dell'immagine, non applico quasi MAI alcun tipo di vignettatura (e meno che meno qualsiasi altro "effetto speciale"!). Se proprio la ritengo utile, provo ad applicarne un po', ma leggerissima, ben sfumata e dosata in modo tale che non si noti la manipolazione. In ogni caso, ultimamente, tendo a NON usarla (e tollero sempre meno le tante foto che si vedono sul web iper-vignettate).

A correzioni ultimate apro l'immagine in Photoshop.
Nota sulle impostazioni: ricordatevi di lavorare sempre a 16 bit e sullo spazio colore del TIF che avete salvato.

Terzo e ultimo step: PS (Photoshop)
A questo punto l'immagine è già quasi perfetta. In PS faccio solo alcune ulteriori minime ottimizzazioni, che riguardano per lo più il bilanciamento del colore (che con il foveon trovo sempre un po' ostico).

1) Auto Tone o Auto Color. Per una migliore ottimizzazione del colore e del contrasto, valuto le modifiche automatiche che applicherebbe PS alla mia immagine. Uso solo Auto Tone o Auto Color. Il primo è quello che nella maggior parte dei casi preferisco.


2) Il più delle volte, l'applicazione di Auto Tone o Auto Color è troppo drastica o marcata. In tal caso doso l'applicazione, creando un secondo Layer (sul quale ho applicato la correzione) e regolando opportunamente l'Opacity.


3) Applico la firma (File -> Place)

4) Salvo finalmente l'immagine in JPEG attraverso il comando Save for Web, includendo i metadati, convertendo in sRGB (se ho lavorato in un diverso spazio colore) ed eventualmente ridimensionando.


Le jeux sont fait!  ^-^
http://www.fabiobernieri.com/
"A cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento ?"
(William Eugene Smith)

3mal-nike

Bravo Douglas!

Questo è il sistema giusto che dopo 2 anni di inutile sofferenza ho adottato anche io.  :cry:

Le ho provate tutte, passando per tutti i programmi esistenti, da Capture one, Fastone, LR, Raw T, Gimp, silkypix e passando i files da uno all'altro per fargli correggere qualcosa a ciascuno....insomma un manicomio.
Alla fine, la soluzione vincente ed inoltre la più semplice è quella che hai dovutamente illustrato (che poi è +/-  la stessa che ha sempre consigliato Italo O:-) ).
Confermo inoltre che più si "pasticciano" i files e più difficile tirare a casa qualcosa di buono  :azz:

Unica mia variante, ma poco influente e non sempre usata, è quella di lasciare il bilanciamento del bianco su "come scattato" perchè spesso lo setto in base alla luce che ho quando scatto.

Altra mia variante è quella di "Tiffare" a 8 bit per problemi di anzianità del mio pc e per il fatto che il sw che gli gira non supporta i 16 bit e che quindi alla prima modifica mi chiede di convertirlo in 8  bit  ;) :-[

Bello! Bravo, se uno segue questa strada risparmia serate di nervoso e mesi di delusioni cocenti  :si:
DP1&2m -  m4/3  Ho la barba lunga e sono spettinato perchè sono rimasto senza specchi  :))
Gli errori che faccio, sono la prova che ci sto provando!
Me ne vergogno però... http://www.flickr.com/photos/104817093@N04/

pa.ro

Fabio, io invece i passaggi 4, 5 e 6 li faccio diversamente: il colore lo lascio neutrale, la riduzione del rumore la metto sempre al minimo (anche a 6400 iso) e salvo il Tiff in Pro Photo. Il procedimento precedente coincide: importante è la nitidezza a = o anche meno, come hai rilevato si perderebbe plasticità! Poi con Lightroom ritocco luci e ombre. Stop.
Ciao,
Massimo
Il Foveon non è tutto, però aiuta.

Douglas Mortimer

Grazie anche a te per il contributo, 3mal-nike!
Voglio quotare in particolare questo tuo passaggio:

Citazione di: 3mal-nike il Giovedì, 02 Maggio 2013, 16:03:03
Unica mia variante, ma poco influente e non sempre usata, è quella di lasciare il bilanciamento del bianco su "come scattato" perchè spesso lo setto in base alla luce che ho quando scatto.

Giusta osservazione. Io per pigrazia non lo faccio mai. Pensa che mi sono addirittura comprato un cartoncino di grigio neutro della poloraoid, proprio per il bilanciamento del biano in situ. Me lo portavo sempre dietro, ma poi scattavo in AWB e finiva che non lo utilizzavo mai.  :azz:
http://www.fabiobernieri.com/
"A cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento ?"
(William Eugene Smith)

Douglas Mortimer

Citazione di: pa.ro il Giovedì, 02 Maggio 2013, 16:05:51
Fabio, io invece i passaggi 4, 5 e 6 li faccio diversamente: il colore lo lascio neutrale, la riduzione del rumore la metto sempre al minimo (anche a 6400 iso) e salvo il Tiff in Pro Photo. Il procedimento precedente coincide: importante è la nitidezza a = o anche meno, come hai rilevato si perderebbe plasticità! Poi con Lightroom ritocco luci e ombre. Stop.

Massimo, grazie anche a te per il contributo. Lo scopo di questo thread è proprio quello di raccogliere le nostre esperienze, confrontarci e continuare a sperimentare.
http://www.fabiobernieri.com/
"A cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento ?"
(William Eugene Smith)

pa.ro

Mi trovi assolutamente partecipe. Lo scatto che trovi in Immagini, "Insettomachìa", è esemplare: l'ho sviluppato in tanti modi, ma il più naturale era quello pubblicato, solo con SPP!  :si:
Il Foveon non è tutto, però aiuta.

Farenzi

Più o meno, stesso procedimento, ma non carico con SPP, ma direttamente con Bridge di PS, mi posso sbagliare, ma ho l'impressione che SPP quando carica i file applica di suo delle modifiche :gh:
SD15 - 18-50, 50 macro, 180 macro, 20 mm. 24-70 mm.
70-200 mm. 35-80 mm. ...
dp2 m. SDQ.

Douglas Mortimer

Citazione di: Farenzi il Giovedì, 02 Maggio 2013, 18:24:10
Più o meno, stesso procedimento, ma non carico con SPP, ma direttamente con Bridge di PS, mi posso sbagliare, ma ho l'impressione che SPP quando carica i file applica di suo delle modifiche :gh:

Il problema è che Adobe non supporta gli X3F delle Merrill.  :ohi:
http://www.fabiobernieri.com/
"A cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento ?"
(William Eugene Smith)

Farenzi

SD15 - 18-50, 50 macro, 180 macro, 20 mm. 24-70 mm.
70-200 mm. 35-80 mm. ...
dp2 m. SDQ.

anfat

Ciao, io salvo con queste impostazioni in tiff a 16 bit e spazio colore prophoto...tutto il resto lo faccio in Lightroom...
"Cosi', alla fine, ci accorgiamo che quello che ho esplorato per tutta la vita e' il mondo davanti alla mia porta……" (Paul Strand)

Simone

Premesso che non ho esperienza con i raw delle Merrill visto che non è ancora in borsa, nel mio caso il "timbro" di SPP non dispiace nella maggior parte dei casi, ma ci sono delle eccezioni che dipendono dalla versione/macchina utilizzata e dal tipo di risultato colore o b/n che voglio ottenere, per questo, dopo aver sperimentato quasi tutto quello che gira su mac e cercando di rimanere il più possibile nell'ambito della modifica raw, preferisco sviluppare di volta in volta a seconda del risultato sperato con metodi diversi.
Con la SD9/10 usavo ed uso ancora, fin che gira, la vecchia versione di SPP (2.3 mac), mentre con la SD14/15 trovo che a parte qualche versione di 3-4 i risultati della 5 non siano cambiati un granché dalle precedenti quindi uso tranquillamente l'ultima, tranne le volte in cui cerco uno sviluppo colore alternativo e dove Silkypix ha qualcosa in più.
Nei raw sovraesposti uso RD che ha una/due marcie in più sul recupero, idem per il b/n con grana (Carl docet), con grana fine anche SPP non è male (in viraggio filtro colorwhell/desaturata). Dopo passo in LR un jpeg/tiff per rifinire il file per la pubblicazione web/stampa.

Italo

Ognuno usa il metodi che preferisce compatibili con le applicazioni che possiede: io ho solo SPP e un vecchio PSE con i quali, appena ne avrò il tempo, penso di pubblicare il mio workflow abituale qui di seguito. ;)
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

BeSigma

Io mi muovo come te ma faccio in SPP quello che fai in ACR, evito il passaggio in TIFF

Praticamente in SPP

1. regolo per prima cosa l'esposizione in SPP cercando (a parte casi particolari come quando cerco effetti sun star) di rispettare l'istogramma.... e a tal proposito specifico che con la pratico ho capito quanto il mio esposimetro falsava la lettura in base al colore (infatti la lettura per luce riflessa varia in base al colore letto), ora, specialmente con la SD14 riesco a bilanciare quasi completamente durante lo scatto...

2. a questo punto regolo il bilanciamento del bianco, per avere una valutazione corretta della luminosità sui fari canali. Anche questo passaggio ho imparato a farlo automaticamente durante lo scatto, evito troppa PP...

3. Un aggiustatina al contrasto e alle ombre per dare peso all'immagine, di solito +0,5 contrasto e -0,5 ombre, variabile in base al tipo di scatto, alcune volte è meglio ridurre il contrasto.

4. Regolazione di "evidenzia e Fill ligth" per dare vita al colore e lucentezza adeguata...

5. Se necessario (oltre i 400 iso) applico 1 solo step di riduzione rumore...

6. Nitidezza solitamente di default...

7. Solo su immagini che lo richiedono (interni con frange colore o rilessi bloomati) applico la regolazione della frange colore...

A questo punto salvo in Jpg doppia dimensione solitamente in sRGB per una totale compatibilità e riapro il file in AcdSee Pro

Su AcdSee Pro

1. Ritaglio e radrizza (anche questo ridotto al minimo, cerco di isolare l'immagine in fase di scatto)

2. Verifico colore e contrasto auto (se ho lavorato bene in SPP non applica variazioni, diversamente valuto se accettare la correzione)

3. Aggiungo firma in automatico con timbro firma....

Sembra tanto ma in effetti sono micropassaggi molto veloci, evito sempre di snaturare la foto con interventi zonali e maschere varie...
Amo gli X3F perchè nessun altro raw consente tanta flessibilità nella manipolazione dell'immagine, e nessun raw conserva tanti dettaglia anche dove, alcune volte, si sbaglia esponendo..... praticamente i file appena aperti fanno quasi sempre temere il peggio ma con la pratica sai che ne verra fuori sempre qualcosa di buono....
come se... ridendo dei miei demoni, tenessi fra le mani gli angeli...
SD9 + SD10 + SD14 + SD15 + SD1 + Dp1s + Ottiche serene variabili

http://www.flickr.com/photos/matlin78/
http://500px.com/BeSigma

Farenzi

Amo gli X3F perchè nessun altro raw consente tanta flessibilità nella manipolazione dell'immagine :si:
facevi prima ha dire, mi regolo in base alla foto :gh: :rofl:
SD15 - 18-50, 50 macro, 180 macro, 20 mm. 24-70 mm.
70-200 mm. 35-80 mm. ...
dp2 m. SDQ.

Mariano San

Io ,come ben si sa,sono pigro e quindi....
In macchina il WB e' su  'Auto" ed il colore e' su "naturale".Questo per tutte le foto.
Premetto che ho fatto un paio di scatti al cartoncino grigio in pieno sole,ore 13.Uno con la Dp2M ed uno con la Sd1 con montato il 70-200.
Questi files li ho usati per settare SPP.
Quando sviluppo le foto seleziono uno di questi passaggi memorizzati e,a seconda delle immagini,regolo solamente un minimo di esposizione e questo solo se necessario.Tutto il resto e' a zero o di default del programma.
Salvo in tiff  (8bit) e poi,con PS, regolo i livelli e la luminosita'.
Autocolor non lo tocco neanche di striscio perche ,con i files delle Merrill,sballa completamente.
Diverso invece il discorso per quando si vuole ottenere qualcosa che ha poco da spartire con la realta' : li' il limite e' la fantasia personale.
Per il BiancoNero uso principalmente i filtri della NikSoftware ( silver efex pro ) con i quali mi sbizzarrisco  ::)
E poi,spesso,regolo a casaccio perche',quando sono a casa,mi prende sta cosa del "dolce far niente" che mi stende..... :P
La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità

:san:

Simone

Per chi usa LR consiglio di provare i settaggi che trovate in fondo a questa pagina e nelle seguenti, mi sembra una buona base di partenza per sviluppare anche i file della SD1M.

http://www.fredmiranda.com/forum/topic/1150855/13


Un esempio con WB impostato in sole e profilo colore in naturale.


Sopra come si vede in SPP con tutti i settaggi a zero.


Sotto come si vede in LR, applicando i settaggi colori/curva/profilo della camera come descritto sul post che ho riportato sopra. 


Che ne pensate?



lorenz_nzo

C'è nessuno che usa Linux e ha voglia di spiegare il suo workflow?

aio_nonno

Citazione di: lorenz_nzo il Giovedì, 29 Agosto 2013, 00:54:24
C'è nessuno che usa Linux e ha voglia di spiegare il suo workflow?

Con linux devo utilizzare spp tramite wine e poi gimp per i ritocchi di fino .
Sigma SD15 SD14 - 17-50mm - 105mm

lorenz_nzo

Mai provato ufraw?

Ho visto che esiste "x3ftools" si sa nulla?

aio_nonno

Citazione di: lorenz_nzo il Giovedì, 29 Agosto 2013, 11:07:57
Mai provato ufraw?

Ho visto che esiste "x3ftools" si sa nulla?

Non riesce a svilupparli bene, per capirci sembrano foto scattate con un cellulare.
Sigma SD15 SD14 - 17-50mm - 105mm

vic.thor

Citazione di: lorenz_nzo il Giovedì, 29 Agosto 2013, 00:54:24
C'è nessuno che usa Linux e ha voglia di spiegare il suo workflow?
Con Linux i file delle DP1 e DP2 riesci a trattarli decentemente con xnview per la conversione in tiff e poi con Gimp per gli ebentuali ulteriori aggiustamenti.

Ciao.

lorenz_nzo


francesco59

Citazione di: lorenz_nzo il Giovedì, 29 Agosto 2013, 11:07:57
Mai provato ufraw?

Ho visto che esiste "x3ftools" si sa nulla?

provato e usato ufraw, funziona bene ma ha molte opzioni e quindi e` di difficile utilizzo.
Sigma SD9 - SD14 -SD1 obiettivi vari

DANYZ

Io sviluppo semplicemente in spp (sia che usi mac o win), poi passo in pselements (su mac) oppure PS 6.0 (su win), ma giusto per una raddrizzata o per utilizzare il timbro clone per eliminare qualche eventuale macchiolina o per un tocco ai livelli.
ALOHA

marcopane

Uhmm io mi sono reso conto che, propriamente esposti, i file JPG prodotti dalla DP3 sono assolutamente mozzafiato (scatto con -1 contrasto/ +1 saturazione/ +2 nitidezza/ neutrale).
Applicando una leggera sottoesposizione i file mi ricordano tantissimo la K64!!

Detto questo sto lavorando i miei 800 raw, appena ho un attimo posto qualche confronto.
A tal proposito per evidenziare al massimo le eventuali differenze come mi conviene uploadare?

ciao
Marco


BeSigma

ciao marco, per avere immagini ben leggibili sarebbe bene caricare su server ext (flickr-imageshake-500px vari) e allegare in immagini il codice BBCode....
Tu usi condivisione online?
Se hai bisogno scrivimi MP
come se... ridendo dei miei demoni, tenessi fra le mani gli angeli...
SD9 + SD10 + SD14 + SD15 + SD1 + Dp1s + Ottiche serene variabili

http://www.flickr.com/photos/matlin78/
http://500px.com/BeSigma

Aquila

Ufraw non è complicato, non ha tutte queste regolazioni come altri raw editor. Il problema, per quello che mi riguarda, sono le bande colorate che vengono fuori. Ho provato ad usarlo come plugin di Gimp e da solo ma non risolvo il problema. Probabilmente con Gimp 2.9 o 2.10, che supporta immagini fino a 32 bit in virgola mobile, il problema verrà risolto.
Ho usato DNG, e lo sto riusando per poter, scusate la ripetizione, usare Rawtherapee che trovo un ottimo editor, e ne ho provati molti. Non sono stato li a fare prove di nitidezza etc., l'unica pecca è che, usando lo spazio colore ProPhoto, le immagini  appaiono scure.
Sto tentando di porre un rimedio a questo problema. Se qualcuno sa darmi indicazioni, lo ringrazio anticipatamente.
Ciao. 

Italo

Citazione di: Simone il Martedì, 28 Maggio 2013, 18:36:54
Sopra come si vede in SPP con tutti i settaggi a zero.
Sotto come si vede in LR, applicando i settaggi colori/curva/profilo della camera come descritto sul post che ho riportato sopra. 
Che ne pensate?
Per me quella sopra è molto più naturale... non c'è paragone!
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

Sardosono

Citazione di: Simone il Martedì, 28 Maggio 2013, 18:36:54
Che ne pensate?


Non voglio esprimermi sulle idee di Miranda, ma esporne una mia.
Personalmente io ritengo l'espressione sempre e comunque un intento artistico. Quindi, come tale, non esistono regole, limiti o canoni di sorta; in altre parole: non esiste alcuna "ortodossia". Si possono rendere i cieli rossi ed i prati blu, se si vuole; l'unico fattore discriminante è se il risultato piaccia o non piaccia.

Ma quando si parla di trattamenti e procedure di routine o di base, per definizione è escluso ogni intento espressivo. Lo scopo è esclusivamente quello di recuperare tecnicamente al meglio il contenuto informativo dell'immagine, il che vuol dire "alterandolo il meno possibile". Fermo restando che tutto questo, per fini espressivi, può anche essere "beatamente" ignorato e/o completamente stravolto, purché - senza eccezioni - volutamente e consapevolmente.

Nell'esempio che proponi, innanzitutto, il cielo appare - ime - completamente innaturale; non tanto per l'intensità quanto per la tinta: io non ho mai visto il cielo con quella tinta di azzurro/blu. Poi - ma questa è una conseguenza inevitabile del trattamento suggerito da Fred Miranda - risulta tremendamente esasperata l'eventuale dominante incrociata, che nel nostro caso è inevitabilmente presente: l'eccesso di giallo sulle rocce (dovuto al sole diretto) e l'eccesso complementare di blu sul cielo e, sopratutto, sulle nubi (dovuto alla luce indiretta filtrata in blu dall'atmosfera). L'insieme finisce con l'apparire non solo innaturale ma proprio artificioso.

Ora, anche se è impossibile eliminare una dominante incrociata, è anche di tutta evidenza che se si vuole ottenere un risultato naturale almeno una delle due deve essere eliminata. A meno che l'intento non sia proprio quello di ottenere un aspetto palesemente innaturale.
L'esempio in questione, in particolare, illustra una situazione frequentissima, la cui soluzione è semplicissima: si equilibra per il cielo e si lascia la leggera dominante dorata che ne consegue; l'unico inconveniente è che la scena sarà probabilmente percepita dalla nostra memoria visiva come "sole a picco", anche se magari la ripresa è stata fatta alle nove del mattino. Tra le altre cose, la dominante blu dell'eccesso di luce riflessa dal cielo determina quasi sempre un abbassamento del contrasto, che appare come una specie di velatura. Eliminando questa dominante l'immagine recupera automaticamente in contrasto e, di conseguenza, in apparente nitidezza.

In conclusione, è mia opinione che l'approccio di Miranda sia privo di "consistenza logica" con la finalità che si propone e, di conseguenza, invece di semplificare l'operatività la complichi inutilmente. Ripeto, imo e sopratutto ime!!!  ;)

Un'immagine è comunque meglio di mille parole.
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

SDQ+SD15+SD10 18-35/1.8+50/1.4+17-70/2.8-4OS+17-35/2.8-4+Elmarit135/2.8
GX7+GX1+GH1 20/1.7+25/1.4+45/1.8+60/2.8+70/2.8+20-40/2.8+Vario-Elmarit-14-50/2.8
X-T10 35/1.4+50/1.2+28/2.8+Sonnar90/2.8+135/2.5+16-50/3.5-5.6OS+70-200/4Macro
LX100  GXR+evf 50/2.5Macro+28/2.5  S3Pro  Digilux-2

Simone

Grazie Italo per il tuo pensiero. ::)
Ciao Antonello, felicissimo della tua risposta articolata e della tua interpretazione, ma dove sono finiti i colori di fine maggio/spiaggia/sereno/luce calda del tardo pomeriggio ed i particolari sulle ombre, adesso anche i piani (a me) sembrano incollati anche se leggermente più nitida ad occhio per via della perdita di saturazione. :) 
Comunque sull'eccesso di luminanza dell'azzurro sono d'accordo con te ma basta intervenire sul singolo canale, il WB complessivo è abbastanza corretto, quello che non sopporto delle Merrill è il viola/magenta insito nei cieli natural  oltre ad una desaturazione e chiusura ombre che le fa apparire a metà strada tra un colore, un viraggio e un b/n.
Tornando al ragionamento che ho citato del fotografo nel forum di Miranda mi sembra che la sua analisi delle uscite di SPP e LR con le sue regolazioni incontrino (ovviamente) i miei gusti personali, vanno provate e modificate (ce ne sono almeno un paio da testare) ed anche gli stessi sensori/ottiche delle Merrill non hanno le stesse risposte sui colori, per un attimo mi ero abituato bene con la sd15 ma ora con la sd1 e tutti quei pixel da sistemare è ripreso il duro lavoro... :))

Italo

CitazioneGrazie Italo per il tuo pensiero.
Giudizio forse troppo generico ma penso ormai si sappia che in trattamento il livello di saturazione segue l'incremento di contrasto, per cui la soluzione di Antonello credo non sia altro che la tua prima versione con una correzione in questo senso che ha così rinforzato anche la tonalità del cielo. 

Per quanto riguarda i file Merrill, le poche volte che ne ho avuto a che fare, la mia prima azione è stata quella di recuperare le ombre di un moderato valore (25... di default in PSE5) che mi permette di riportare la scala tonale ai livelli dei precedenti sensori foveon.
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.