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FotoRitocco e Sviluppo

Aperto da Lorenzo F., Mercoledì, 29 Gennaio 2020, 21:56:10

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Lorenzo F.

{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

pacific palisades

Quella che viene chiamata "postproduzione" cioè raddrizzare, levigare, colorare, desaturare, clonare, eccetera, è costituita da processi che esistono come stereotipo nella testa delle persone, allora forse sarebbe più corretto chiamarla "preproduzione" perché lo stereotipo è già produttivo non dico prima di aprire l'otturatore, ma addirittura prima di comprare una fotocamera. Pensiamo di (post)produrre, ma siamo (pre)prodotti.

Joserri

La corretta esposizione di una foto è possibile. E può evitare la post-produzione, ma è come la musica: non tutti capiscono la stessa cosa con la parola 'musica'.

Grazie, Andrea!
  • Ric
     

OneFromRM

E' un argomento estremamente interessante, rispetto al quale ognuno ha il diritto di prendere la posizione che ritiene più vicina al suo personale sentire.
Per quanto mi riguarda, ritengo che non siano gli strumenti a fare il bravo artista ma è il bravo artista che sa come ottenre l'effetto desiderato mediante i suoi strumenti.
Per anni si riteneva che la fotografia fosse "verità ritratta". La stessa parola "obiettivo" sembrava voler indicare un'oggettività del documento fotografico catturato.
Tuttavia un filosofo (Von Foerster) ha detto: "L'oggettività è la pretesa che possa esistere un'osservazione priva di un osservatore"
Ogni singola foto è un punto di vista. E' una rappresentazione scenica di una realtà attraverso lo sguardo e la capacità di lettura dello strumento adottato.
Non c'è nulla di neutrale in questo processo. Dalla scelta dell'inquadratura fino al mezzo su cui viene riprodotta, tutto concorre alla creazione di un'opera. Che in quanto "opera" è manufatto, ovvero parte di un processo manipolativo.

hobbit

Interessante l'articolo, che mostra come l'ingegnosità di certe persone ha sopperito alle mancanze tecniche.

In merito alla PP io non ho nulla in contrario.
Tutto dipende dalla finalità per la quale è utilizzata.
Se l'intento è raggiungere un certo risultato, ha la stessa dignità della composizione e dello scatto, anzi fa parte integrante del processo creativo che porta al risultato desiderato. Chiaramente il rischio è che se mal applicata generi dei risultati grotteschi.
Se invece l'intento è mistificare la realtà, in particolare nella fotografia documentale e documentativa, allora dei dubbi mi vengono e va vagliato da caso a caso.

Più concretamente per quel che mi riguarda la fotografia che pratico ha lo scopo di cercar di cogliere la bellezza che è nelle cose, ad esempio quando fotografo un paesaggio o faccio una macro o uno still-life, oppure di cercare di eternare certi momenti.
In entrambi i casi cerco di scattare sempre in Jpeg, cercando di avere un file comunque un po' lavorabile (contrasto basso, no filtro NR, ....) e mi limito solo piccole azioni di miglioramento o correzione.
Mi rendo conto che poi c'è tutto un fronte di fotografia artistica, a cui sono interessato, ma per il quale mi ritrovo con poco tempo da dedicare, che richiederebbe un approccio molto diverso e un uso più integrato nel processo creativo della PP stessa.

I miei due cents da inesperto.
Francesco https://www.instagram.com/hobbitfrank/

La vita dell'uomo consiste nell'affetto che principalmente lo sostiene e nel quale trova la sua più grande soddisfazione.
San Tommaso D'Aquino

Sigma Dp1q,  Sigma Dp3q
Olympus E-pm1, Panasonic Gx7, Panasonic G90, Zuiko 9-18, Zuiko 14-42, Lumix 20mm, Leica 25mm, Sigma 60mm, Zuiko 75-300

sergiozh


stefano65

Citazione di: pacific palisades il Mercoledì, 29 Gennaio 2020, 23:05:47
Quella che viene chiamata "postproduzione" cioè raddrizzare, levigare, colorare, desaturare, clonare, eccetera, è costituita da processi che esistono come stereotipo nella testa delle persone, allora forse sarebbe più corretto chiamarla "preproduzione" perché lo stereotipo è già produttivo non dico prima di aprire l'otturatore, ma addirittura prima di comprare una fotocamera. Pensiamo di (post)produrre, ma siamo (pre)prodotti.
90 minuti d applausi  :bat: :bat: :bat: :bat: :si:
Stefano
Il Foveon racconta,il mosaico cataloga

Lorenzo F.

Citazione di: stefano65 il Giovedì, 06 Febbraio 2020, 17:29:25
Citazione di: pacific palisades il Mercoledì, 29 Gennaio 2020, 23:05:47
Quella che viene chiamata "postproduzione" cioè raddrizzare, levigare, colorare, desaturare, clonare, eccetera, è costituita da processi che esistono come stereotipo nella testa delle persone, allora forse sarebbe più corretto chiamarla "preproduzione" perché lo stereotipo è già produttivo non dico prima di aprire l'otturatore, ma addirittura prima di comprare una fotocamera. Pensiamo di (post)produrre, ma siamo (pre)prodotti.
90 minuti d applausi  :bat: :bat: :bat: :bat: :si:


Concordo ed aggiungo che in genere post-produciamo quando non siamo riusciti a raggiungere il risultato che ci eravamo prefissi in fase di preproduzioni, a prescindere dall'esserne consci o meno.
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

notomb

Accendiamo la discussione.
Articolo stravecchio. 10 anni fa forse. Ora siamo nel Virtualismo che è ben oltre la PP.
Personaggi e Paesaggi virtuali che non esistono in natura. Siamo nel mondo delle Barbie e Lego. Piaccia o no.
Non capisco perché si parli di PS od altri software e non di HDR, SFD, Focus Staking etc. Prolificano Software che con
un semplice tocco stravolgono la foto proprio per i Virtualismo. Piacciono e siccome nel Virtuale si vive di "Mi piace" ci si adegua. Così come nel reale viviamo per il Consumo. Sul come e perché ci siamo arrivati è noto e non ci perdo tempo. Il bisogno è stato creato ora va assecondato, sebbene non abbia nulla a che fare con la fotografia, gli scopi sono altri.
Quindi discutere sulla PP mi sembra del tutto irrilevante. E' un po' come la discussione tette finte VS tette vere. :)
  • Davide
     

Themau

Quando si fotografa l'intento è quello di poter disporre di un'immagine rappresentativa della reltà apparsa agli occhi di chi scatta.
La prima fase è il "percorso" che l'immagine per così dire percorre, attraverso una serie di pezzi di vetro, fino al sensore che memorizza (ciascun sensore a suo modo) l'immagine medesima.
Nella seconda fase occorre trasportare l'immagine catturata sino ad un supporto (stampa o video che sia).
In questa "andata" e"ritorno" sono ineluttabili una serie di decadimenti e trasformazioni dell'immagine reale, in nessun modo evitabili.
Se la post produzione serve ed è finalizzata a ridurre quanto più possibile il delta venutosi a creare nel processo di scatto e sviluppo francamente non vedo perché demonizzarla. Raddrizzare una linea dell'orizzonte, eliminare la vignettatura ai bordi, centrare il soggetto che si è inteso riprendere o agire sull'esposizione in modo di ottenere anche sul supporto finale quella che era la percezione originaria (e originale) del fotografo mi sembrano tutti accorgimenti non solo inutili, ma DOVEROSI. Sbaglio o, al netto di eventuali patologie oculistiche 8), quando ciascuno di noi GUARDA un panorama o una particolare scena lo fa osservando "in bolla"  :)), senza distorsioni a barilotto o a cuscino, disponendo dell'intera gamma dinamica e senza sotto o sovra esposizioni? Perché allora rassegnarsi ad avere simili deficit sull'immagine finale, tutte derivanti dai limiti dello strumento fotografico di cui si dispone (e dai limiti della tecnica del fotografo, ovviamente  :)))?
Diverso il caso della post produzione finalizzata alla ricerca di un effetto WOW attraverso l'artificiosa magnificazione o aggiunta/sottrazione di parti originali all'immagine, attraverso un intervento sulle cromie in modo del tutto svincolato dal dato reale. Quella sì credo sia una pratica (divertente e gradevole quanto si vuole nel risultato finale) che allontana irrimediabilmente dal significato autentico di "fotografia".       

pacific palisades

E se qualcuno osservasse che la fotografia non mostra la realtà ma l’idea che se ne ha, avrebbe torto?

(Se indossi gli occhiali, e quindi rendi visibile la delimitazione del campo visivo, ti accorgi che non vediamo in bolla praticamente mai perché muoviamo la testa e il corpo, ragione per cui raddrizzare l'immagine non è un processo finalizzato a rendere l'immagine 'reale', ma è soltanto uno stile visivo).






Italo

CitazioneE se qualcuno osservasse che la fotografia non mostra la realtà ma l’idea che se ne ha, avrebbe torto?
Avrebbe torto per un fotografo oggettivo / descrittivo, ma avrebbe ragione per un fotografo artistico / metafisico.
Resta valido il generale concetto di "relatività universale" anche come potenziale espressione della mente umana in ogni "direzione".
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

pacific palisades

Eppure qualsiasi immagine fotografica non è sempliicemente "data', sono informazioni grezze che vanno interpretate. Se pensiamo che non esista questa attività di interpretazione che costruisce l'immagine è soltanto perché la facciamo in automatico e senza sforzo (cioè senza dubbi) davanti alle immagini più convenzionali, ma basta uscire dal seminato per ricordarci che siamo noi a organizzare le informazioni.
Per esempio questa immagine cosa documenta?


Themau

allora, se l'immagine é comunque frutto di una interpretazione personale, diversa per ciascuno, a maggior ragione la post produzione acquisisce legittimazione

Italo

CitazionePer esempio questa immagine cosa documenta?
Un fotografo fantasioso che ha voluto creare un'immagine spiritosa direttamente in ripresa.
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

hobbit

Sì, ma con un po' di PP poteva mettere in bolla l'orizzonte, no?!  ^-^

O meglio poteva almeno addrizzare la torre!  :))

Francesco https://www.instagram.com/hobbitfrank/

La vita dell'uomo consiste nell'affetto che principalmente lo sostiene e nel quale trova la sua più grande soddisfazione.
San Tommaso D'Aquino

Sigma Dp1q,  Sigma Dp3q
Olympus E-pm1, Panasonic Gx7, Panasonic G90, Zuiko 9-18, Zuiko 14-42, Lumix 20mm, Leica 25mm, Sigma 60mm, Zuiko 75-300

pacific palisades

Citazione di: Themau il Sabato, 08 Febbraio 2020, 08:02:52
allora, se l'immagine é comunque frutto di una interpretazione personale, diversa per ciascuno, a maggior ragione la post produzione acquisisce legittimazione

Non credo che sia una interpretazione "personale" sia perché siamo "animali sociali" quindi le idee sono condivise; sia perché non siamo "cervelli in una vasca", ma esistiamo dentro una realtà che ci può smentire. Ogni immagine è interpretata ma non ogni interpretazione regge il "collaudo" con la realtà.

OneFromRM

Onestamente trovo il tema molto "old fashion". Credo sia stato abbondantemente superato. Se riteniamo la fotografia una forma di espressione artistica, dobbiamo ricordarci che la parola "arte" significa qualcosa di diverso dalla mera riproposizione del reale. L'arte è "poiesi", ovvero prodotto di una creazione. Così è la fotografia, e la macchina, la pellicola o il sensore, la stampa o il monitor, sono strumenti al servizio della creatività.
Anche solo la scelta di un punto di vista, unico, è un intervento creativo, potenzialmente ricco di significati.
Voler limitare la creatività al solo premere un pulsante di scatto, "se intervieni dopo sei un buffone", è impensabile.
Detto questo, una cosa è l'arte e un'altra la capacità artistica. Posso postprodurre quanto voglio ma io non sarà mai Doisneau. Le mie saranno sempre cialtronate impresentabili, a volte anche prive di gusto, perché sono un cane.
E Man Ray (che interveniva pesantemente in fase di stampa) è un artista. Qual è la differenza? Non certo la postproduzione o meno. La differenza la fa il talento. Il genio.
Tutti gli strumenti del mondo possono aiutare a far sembrare meno schifida una schifezza. Ma non esiste postproduzione che trasformi il nulla in oro.

pacific palisades

Citazione di: OneFromRM il Sabato, 08 Febbraio 2020, 18:18:18
Ma non esiste postproduzione che trasformi il nulla in oro.

Beh, Moonrise, Hernandez, New Mexico di Ansel Adams nella versione 'normale' non era certo oro...