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sd10 immagini tendenti al.....verde?

Aperto da Lorenzo F., Domenica, 15 Luglio 2018, 21:54:34

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Italo

Citazione.... ho provato con Affinity ad utilizzare "Livelli Automatici"
non so come funzioni o cosa vada a modificare ma magicamente... ora la foto è molto più rispondente rispetto a come era la scena al momento dello scatto.
Ma quella è un'operazione di trattamento che faccio quasi sempre anch'io su PS per vedere il punto di vista dell'editor sull'aspetto generale e, quasi sempre, dà risultati pressoché ottimali.
Ci sono strumenti utili, perché peculiari, in SPP ma un editor generico può completare il trattamento con strumenti che SPP non possiede.

Pretenderesti forse di accettare sempre le immagini così come escono dalla Sigma o da SPP?
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

pacific palisades

Citazione di: Lorenzo F. il Lunedì, 16 Luglio 2018, 18:09:02
Per farvi capire il mio cruccio, ho provato con Affinity ad utilizzare "Livelli Automatici"
non so come funzioni o cosa vada a modificare ma magicamente... ora la foto è molto più rispondente rispetto a come era la scena al momento dello scatto.


Questo fenomeno si verifica in ogni caso, il fatto che io lavori o meno sulla EVC in fase di scatto non cambia le cosa, tant'è vero che questa foto particolare era sottoesposta, ma anche con altri scatto sia sotto che sovraesposti il fenomeno si ripresenta identico.


Cosa può essere?


Beh l'istogramma ha un vuoto che per quel tipo di immagine suggerisce la mancanza di luce, secondo me in quelle condizioni di zone molto illuminate e altre più scure basta che esponi riempiendo l'istogramma.

Questi sono gli interventi automatici di Camera Raw sulla terza foto.
- ha portato la temperatura un po' verso il giallo
- la tinta invece era praticamente perfetta (il verde che ti preoccupava)
- ha aumentato l'esposizione
- ha tolto contrasto credo per aiutare lo schiarimento delle ombre
- ha abbassato le luci per lasciare leggibile il cielo
- ha schiarito le ombre
- ha aumentato i bianchi rendendo l'immagine più brillante
- ovviamente ha abbassato un po' i neri

tutto sommato è un intervento comprensibile, il problema è il "quanto" e quindi la relazione tra le modifiche che la macchina compie per impostazioni matematiche, e tu invece devi fare a occhio (però l'occhio allenato può battere la macchina, per esempio trovo eccessivo l'intervento di CR in questo caso, un'immagine può avere anche un po' di cupezza, non deve per forza essere così brillante).






Lorenzo F.

Andrea: Direi che CR ci è andato pesante, Affinity è stato più "conservativo" ed in questo caso ha restituito un risultato molto più veritiero.


Italo: Assolutamente non mi fermo li, nel senso che la modalità Auto di SPP come di un editor esterno, mi può dare un punto di visita di come potrebbe essere lo sviluppo finale, da li io solitamente parto a sviluppare l'immagine(a gusto personale, ad occhio e sapendo di quanto pecca o esagera il Q), quello che non ho sulla 10 è un riferimento per capire se e di quanto è la differenza tra quanto visto e quanto registrato su "pellicola" e devo andare necessariamente ad occhio, a naso ed a mente (peggio ancora!), nel caso della 10, conoscendola "poco" in molte prove di sviluppo non capisco che riferimento tenere.
Mi servirebbe 1 anno di test e di foto/sviluppi sbagliati come sulla Q per capire come muovermi, magari ci sono delle tecniche meno empiriche e più specifiche per capire come prenderci le misure (vedasi al esempio li fenomeno dei rossi sovraesposti, che una volta compreso, lo si può attenuare)


La considerazione nasce dal fatto che a prescindere da che Foveon si utilizzi, i dati ci sono e ce ne sono una valanga, ma farli emergere in modo corretto (se mai ne esiste uno) è tutt'altra storia
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

pacific palisades

Citazione di: Lorenzo F. il Lunedì, 16 Luglio 2018, 22:11:17
Andrea: Direi che CR ci è andato pesante, Affinity è stato più "conservativo" ed in questo caso ha restituito un risultato molto più veritiero.

Sì preferisco il risultato di Affinity.
I risultati diversi mostrano che gli automatismi hanno alla base, racchiusa in algoritmi, un'interpretazione: allora anche l'occhio umano può giocarsela con le macchine.

Italo

Trovo molto più difficile sviluppare un file Q di uno dell'SD10 /14/ SD1.... e, comunque, sarebbe più sbrigativo impiegare un SPP della rispettiva epoca, poi la finitura su un editor generico darebbe il tocco finale... di solito sugli scatti più interessanti agisco in questo modo. 
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

Lorenzo

Manco io vedo verde...  :con:
Non è che ti sei fatto un'acqua e menta prima?  :)
  • Lorenzo
     
Sono contrario, ho alternative.

Lorenzo F.

Era alla menta ma non era acqua jihih
Forse pensandoci non mi torna il fatto che il mio occhio ed il mio cervello formino una ripresa in hdr della scena correttamente esposta in tutte le zone ed il sensore invece effettui una unica lettura esposimetrica e su quella basi tutto il risultato, lasciando poi a me il compito di definire cosa debba essere evidenziato è cosa no, ricordando a memoria quanto ricostruito dal mio cervello al momento della scena, la Q lavora in modo simile ma differente poichè forse non raccoglie le stesse informazioni e quindi i file prodotti sono differenti e vanno lavorati in modo differente, possono essereeparagonati piu agli SFD del Q benchè anche in questo caso c'è molta piú ciccia ma i dati  di luminanzabenchè derivanti da 7 differenti gradi di evc sono riferiti solo allo strato pancromatico quindi 1/3 ed incrociati con quelli di cominanza se... serve piú Vodka, molta di piú!
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

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M.Villani

Italo

Citazione.... ricordando a memoria quanto ricostruito dal mio cervello al momento della scena...
È possibile, sul posto,  annotare su un taccuino (ora anche sullo smartphone) le condizioni visive salienti di una scena (un certo particolare leggibile nella massima ombra, colore del cielo ed eventuali sfumature cromatiche all'orizzonte, trasparenza dell'aria nei paesaggi, colore del selciato urbano, leggibilità dello sfondo nei controluce, etc.)
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
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Lorenzo F.

Anche, sarebbe opportuno farlo! Ed i Pro lo fanno sicuramente o lo facevano...
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

Lorenzo F.

Citazione di: SardosonoDetto questo, in teoria ci sono tutti gli elementi per comprendere da cosa tragga origine la "sensazione" di cui parla Lorenzo, per cui vi lascio ai commenti. Poi, magari, nel prossimo post lo spiego esplicitamente

In cosa era carente la mia logica?
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

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M.Villani