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grazie - indirettamente - al foveon

Aperto da agostino, Sabato, 07 Ottobre 2017, 11:45:27

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agostino

Gentili Foveonisti, vi ringrazio perché per la prima volta negli ultimi 10-15 anni, leggendovi, non mi sono sentito un alieno. Provo a spiegarmi, se avete tempo e voglia leggetemi altrimenti passate oltre. Non so se questo è il luogo giusto per il topic: diciamo che sono considerazioni stimolate dal vostro approccio alla fotografia che mi sembra trovare nel foveon uno stimolo attuale.
Non sono un fotografo ma uno dei tanti che fa foto in giro, in viaggio, in famiglia e ha il desiderio di farle al meglio, senza per questo aver fatto della fotografia la missione della sua vita.
In pellicola ho sempre fatto diapositive perché ho capito che, trovato un buon laboratorio di sviluppo, è l’unico modo di facile accesso (insieme al B&N autogestito, nel quale ogni tanto mi cimento) per avere riscontro del proprio modo di fotografare (nessuno stravolgimento interpretativo su esposizione, dominanti ecc..). Dieci anni fa circa â€" dopo un periodo di scarsa attività fotografica â€" mi accorgo improvvisamente che qualcosa è cambiato: le riviste di geografia, che amavo leggere anche per la qualità delle fotografie, iniziano a pubblicare foto dai colori scialbi, molto “dettagliate” ma nel complesso poco godibili. Non fa eccezione NG ma anche per quelle italiane è lo stesso. Mi accorgo, dalle riviste specializzate, che ormai il mondo è digitale. Ok, c’è pellicola e vado avanti fino al 2013 con le mie dia e un po di B&W. Nel 2103 (la Kodak cessa la elitechrome) compero la Fuji xE1 che sembra promettere una resa simile all’analogico; leggo le recensioni, le immagini che trovo in giro non mi convincono fino in fondo - come tutte le altre (per carità, la qualità del digitale è andata migliorando): i colori, la resa agli estremi della gamma dinamica ad esempio â€" malgrado chi recensisce è entusiasta di tutto, ponendo l’attenzione su aspetti che mi interessano meno (il famoso bokeh e altro). Ad esempio, nei ritratti che accompagnano la recensione degli obiettivi , laddove la luce è diretta (non necessariamente frontale)  e gira intorno al volto (che, come tutte le superfici curve, offre nell’insieme un gradiente di riflessione) le parti più illuminate diventano evanescenti . Esempio

https://fujifilmblog.files.wordpress.com/2017/09/f7069724-747a-11e7-a760-047d7be9fa86.jpeg

Mi chiedo: forse è una nuova estetica a cui non sono abituato?
Fotografo con la nuova macchina, prima solo in jpeg, poi mi avventuro nel Raw, ma malgrado tutto mi sembra sempre che manchi qualcosa.
Rivedo stampe in cibachrome di foto fatte anni prima, senza alcuna pretesa, solo ricordi di viaggio, e mi sembrano sempre belle (nel senso che sono gratificanti sul piano cromatico e di nitidezza: eppure non usavo ne pellicole né attrezzature al top).
Sulle riviste di geografia di oggi il livello è aumentato ma la pienezza del colore (che mi sembra si chiami correttamente “profondità”) è sostituita dalla saturazione e, come ampiamente letto sul forum, la nitidezza da sofisticazioni tipo sharping. I pappagalli tropicali, conosciuti sulle vecchie riviste, ora sono superdefiniti nei dettagli e coloratissimi ma…disturbano la vista. Della profondità del colore non si parla quasi mai nelle recensioni (ero incappato in questo concetto nella recensione della LEICA m8, parecchi anni fa). Mi sembra che chi recensisce porta l’attenzione dove gli argomenti sono già esibiti dal produttore e dove porta il mercato: il numero di pixel, la velocità operativa ecc. ecc. Le foto di riferimento per i confronti tra sensori sono: etichette di bottiglie di scotch ingrandite al 100%, circuiti stampati con microcomponenti elettronici e amenità del genere.
Ora non so se il Foveon incontrerà i miei gusti o se sarò capace di utilizzarlo per quello che vale: resta il fatto che quello che scrivete mi ha ridato fiducia nelle mie capacità di critica.
Ho letto che qualcuno di voi (Italo?) utilizza o ha utilizzato per il PC, almeno fino al 2015, il monitor catodico e ho pensato: allora non sbagliavo a non voler rottamare il vecchio televisore (poi lo ho fatto per guasti di difficile riparazione) per sostituirlo con un LCD la cui resa è solo apparentemente migliore...
Basta, non vi annoio più. Buone foto.
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

naphtha

Ciao Agostino, benvenuto e grazie per questo bellissimo messaggio.  :bat:
Canon 6D - Cosina 19-35mm

Land

Concordo in toto,ho avuto le tue stesse sensazioni!
Anch’io ho,a volte,l’impressione di essere un po’ avulso
dall’estetica fotografica corrente...
Grazie! :)

Italo

CitazioneHo letto che qualcuno di voi (Italo?) utilizza o ha utilizzato per il PC, almeno fino al 2015, il monitor catodico e ho pensato: allora non sbagliavo a non voler rottamare il vecchio televisore (poi lo ho fatto per guasti di difficile riparazione) per sostituirlo con un LCD la cui resa è solo apparentemente migliore...
Ciao Agostino.
È vero! Utilizzo ancora adesso un CRT, non un televisore ma uno degli ultimi monitor a schermo piatto indicati per la fotografia prima dell'avvento degli LCD a prezzo popolare.... la risoluzione è più bassa di questi ultimi ma ha il vantaggio di non avere colori che definirei "metallici", per cui non riuscirei ad applicare uno sviluppo ottimale per le mie stampe in sublimazione.
Tra l'altro, sui monitor LCD le immagini hanno solitamente una risoluzione più alta delle relative stampe, così ci si preoccupa inutilmente per difetti che non si notano sulle stampe.

Se si stampasse ci si accorgerebbe che la corsa ai megapixel non è solo inutile ma anche controproducente per la qualità del colore, specialmente col foveon, perché con pixel grandi si ottiene maggiore informazione colore e minor rumore: la mia "Quattro" ce l'ho già: si chiama "SD10"... che mi basta, e avanza, per le mie stampe 20x30.... la venderei solo se comparisse una FF con la stessa dimensione di pixel.

Oggi, sembra quasi che la funzione del dilettante medio sia quella di gratuito "tester" delle varie marche di fotocamere per indicare le modifiche da apportare al prossimo modello per soddisfare la richiesta del mercato, il cui intento è solo quello di arricchire i vari produttori... per essere dilettanti fotografi basta possedere una sola fotocamera, non un intero "arsenale"!  ;)
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

Lorenzo F.

Benvenuto Agostino, credo tu sia sulla buona strada per sviluppare una Foveonite, attenzione perchè a questo punto se ci hai trovati, può solo peggiorare... hahahah.

Buona continuazione, da ex utilizzatore amatorialissimo (ed all'epoca molto più inesperto di ora che non lo sono ancora),  di pellicola, credo non passerá molto prima di vedere un tuo foveonscatto.
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

conla

Un Bel racconto che sicuramente appartiene a tanti degli utilizzatori di questo forum...
CRISigma :si:

Silvia V

Grazie della condivisione dei tuoi pensieri:) Ho molto da imparare da chi, come te, ha fotografato e pensato in analogico
  • Silvia
     
DP3 Merril
Nikon D700
Olympus OMD em1
Nikon F2

"L'inizio è solo un seguito ed il libro degli eventi è sempre aperto a metà"

Lorenzo

Io credo che non siamo "strani noi"! E' che il mondo galoppa alla rinfusa in tutte le direzioni, rincorrendo cosa poi? Penso che dopo tutto siamo fortunati a poter provare sistemi diversi, ma poi bisogna utilizzarli a fare fotografie, non test... Altrimenti chi fa ricerca per noi che cosa ci sta a fare?  O:-)
Buona domenica
  • Lorenzo
     
Sono contrario, ho alternative.

agostino

Ho letto le vostre risposte. Grazie!
per Italo: è chiaro che non pensavo a un televisore usato come monitor ma, per analogia, volevo dire che dieci anni fa si sono rottamati ottimi televisori catodici (bei colori, profondi) per comperare pessimi LCD.
E' vero che oggi finiamo per diventare tester di MF, la logica si chiama UPGRADE: uno compera una MF., dopo un anno anno esce il modello "migliorato", su tutti i siti ti dicono che se hai amato il modello 1, il 2 è sicuramente migliore (UPGRADE!). Ovviamente il modello 1 non vale più una lira e il secondo non te lo regalano (ma questo non è un problema se vuoi... l'UPGRADE!).
Una domanda: quel discorso che avevi tratto da una brochure di una sigma di qualche anno fa -  in cui si spiegava l'algoritmo "stagionato" per tirar fuori i jpeg messo a confronto con quello del file RAW - è ancora valido?

Ho provato a mettere due foto ma non ho capito come restare nei 400 kb senza che la foto divenga penosetta...   Ho usato "FILEminimizer Pictures". Ho provato a salvare il jpeg con SPP a qualità 0 ma ne esce un jpeg di 700 kb!
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Italo

CitazioneUna domanda: quel discorso che avevi tratto da una brochure di una sigma di qualche anno fa -  in cui si spiegava l'algoritmo "stagionato" per tirar fuori i jpeg messo a confronto con quello del file RAW - è ancora valido?
Non capisco cosa intendi dire: forse che l'immagine ricavata dallo sviluppo del raw è migliore del jpeg in camera?  :con:

CitazioneHo provato a mettere due foto ma non ho capito come restare nei 400 kb senza che la foto divenga penosetta...
Non si usa SPP ma un editor qualsiasi (PS, LR, etc.).... prima si riduce la dimensione dell'immagine (1024 / 1200 px sul lato lungo) poi si salva con "Salva per web" regolando la compressione jpeg per un "peso" entro 450KB.
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
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agostino

  • Agostinocantastorie?
     
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Italo

Citazioneè questa cosa qui:
Si, è appunto quello che supponevo, con gli effetti pratici visibili sulle ultime immagini bn del mio post in questa pagina: http://forum.foveon.it/index.php?topic=42.0
  • Italo
     
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agostino

  • Agostinocantastorie?
     
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(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

DANYZ

Benvenuto Agostino :wel:


Concordo con tutto quello cha hai scritto. Tutto il mondo è cambiato, quindi anche il modo di trattare le immagini. Anche io non riesco a godermi le fotografie di paesaggio perché mi disturbano la vista. Così mi preferisco guardarmi vecchie foto dall'aspetto più naturale.

p.s.

@Italo. ah la SD10, unica!!
ALOHA

pacific palisades

Citazione di: agostino il Sabato, 07 Ottobre 2017, 11:45:27
Gentili Foveonisti, vi ringrazio perché per la prima volta negli ultimi 10-15 anni, leggendovi, non mi sono sentito un alieno. Provo a spiegarmi, se avete tempo e voglia leggetemi altrimenti passate oltre. Non so se questo è il luogo giusto per il topic: diciamo che sono considerazioni stimolate dal vostro approccio alla fotografia che mi sembra trovare nel foveon uno stimolo attuale.
Non sono un fotografo ma uno dei tanti che fa foto in giro, in viaggio, in famiglia e ha il desiderio di farle al meglio, senza per questo aver fatto della fotografia la missione della sua vita.
In pellicola ho sempre fatto diapositive perché ho capito che, trovato un buon laboratorio di sviluppo, è l’unico modo di facile accesso (insieme al B&N autogestito, nel quale ogni tanto mi cimento) per avere riscontro del proprio modo di fotografare (nessuno stravolgimento interpretativo su esposizione, dominanti ecc..). Dieci anni fa circa â€" dopo un periodo di scarsa attività fotografica â€" mi accorgo improvvisamente che qualcosa è cambiato: le riviste di geografia, che amavo leggere anche per la qualità delle fotografie, iniziano a pubblicare foto dai colori scialbi, molto “dettagliate” ma nel complesso poco godibili. Non fa eccezione NG ma anche per quelle italiane è lo stesso. Mi accorgo, dalle riviste specializzate, che ormai il mondo è digitale. Ok, c’è pellicola e vado avanti fino al 2013 con le mie dia e un po di B&W. Nel 2103 (la Kodak cessa la elitechrome) compero la Fuji xE1 che sembra promettere una resa simile all’analogico; leggo le recensioni, le immagini che trovo in giro non mi convincono fino in fondo - come tutte le altre (per carità, la qualità del digitale è andata migliorando): i colori, la resa agli estremi della gamma dinamica ad esempio â€" malgrado chi recensisce è entusiasta di tutto, ponendo l’attenzione su aspetti che mi interessano meno (il famoso bokeh e altro). Ad esempio, nei ritratti che accompagnano la recensione degli obiettivi , laddove la luce è diretta (non necessariamente frontale)  e gira intorno al volto (che, come tutte le superfici curve, offre nell’insieme un gradiente di riflessione) le parti più illuminate diventano evanescenti . Esempio

https://fujifilmblog.files.wordpress.com/2017/09/f7069724-747a-11e7-a760-047d7be9fa86.jpeg

Mi chiedo: forse è una nuova estetica a cui non sono abituato?
Fotografo con la nuova macchina, prima solo in jpeg, poi mi avventuro nel Raw, ma malgrado tutto mi sembra sempre che manchi qualcosa.
Rivedo stampe in cibachrome di foto fatte anni prima, senza alcuna pretesa, solo ricordi di viaggio, e mi sembrano sempre belle (nel senso che sono gratificanti sul piano cromatico e di nitidezza: eppure non usavo ne pellicole né attrezzature al top).
Sulle riviste di geografia di oggi il livello è aumentato ma la pienezza del colore (che mi sembra si chiami correttamente “profondità”) è sostituita dalla saturazione e, come ampiamente letto sul forum, la nitidezza da sofisticazioni tipo sharping. I pappagalli tropicali, conosciuti sulle vecchie riviste, ora sono superdefiniti nei dettagli e coloratissimi ma…disturbano la vista. Della profondità del colore non si parla quasi mai nelle recensioni (ero incappato in questo concetto nella recensione della LEICA m8, parecchi anni fa). Mi sembra che chi recensisce porta l’attenzione dove gli argomenti sono già esibiti dal produttore e dove porta il mercato: il numero di pixel, la velocità operativa ecc. ecc. Le foto di riferimento per i confronti tra sensori sono: etichette di bottiglie di scotch ingrandite al 100%, circuiti stampati con microcomponenti elettronici e amenità del genere.
Ora non so se il Foveon incontrerà i miei gusti o se sarò capace di utilizzarlo per quello che vale: resta il fatto che quello che scrivete mi ha ridato fiducia nelle mie capacità di critica.
Ho letto che qualcuno di voi (Italo?) utilizza o ha utilizzato per il PC, almeno fino al 2015, il monitor catodico e ho pensato: allora non sbagliavo a non voler rottamare il vecchio televisore (poi lo ho fatto per guasti di difficile riparazione) per sostituirlo con un LCD la cui resa è solo apparentemente migliore...
Basta, non vi annoio più. Buone foto.

Sì, è una nuova estetica a cui non siamo abituati.

Italo

CitazioneRivedo stampe in cibachrome di foto fatte anni prima, senza alcuna pretesa, solo ricordi di viaggio, e mi sembrano sempre belle (nel senso che sono gratificanti sul piano cromatico e di nitidezza: eppure non usavo ne pellicole né attrezzature al top).
Quelle sono stampe... oggi cosa guardi?  ::)
Negli anni settanta stampavo personalmente su cibachrome 20x25 le mie dia da leicaflex nel tamburo Ilford, ed oggi (i fogli rimasti nel cassetto) sono ancora come appena stampati.

CitazioneSulle riviste di geografia di oggi il livello è aumentato ma la pienezza del colore (che mi sembra si chiami correttamente “profondità”) è sostituita dalla saturazione e, come ampiamente letto sul forum, la nitidezza da sofisticazioni tipo sharping. I pappagalli tropicali, conosciuti sulle vecchie riviste, ora sono superdefiniti nei dettagli e coloratissimi ma…disturbano la vista.
Bayer docet.... et imperat!
E "menomale" che qualcuno si accorge che per supplire alla scarsa definizione del sistema vengono applicati filtri esagerati o, ad uno scatto poco interessante, troppo spesso si spinge la saturazione (una "pera" di colore per una fantasiosa realtà). Purtroppo e molto spesso, chi ha già usato il Bayer ha preso il vizietto uniformandosi al nuovo look (ormai imperante) del digitale... ma chi, oltre al monitor guarda anche la "carta", si accorge delle differenze!  ;)

CitazioneHo letto che qualcuno di voi (Italo?) utilizza o ha utilizzato per il PC, almeno fino al 2015, il monitor catodico....
Lo uso ancora... e ne ho anche un altro di riserva sperando che durino quanto me.
Mio figlio, che ha sempre usato monitor LCD e smartphone, dice che sul mio monitor si vede sfuocato e che i colori del suo scatto (che gli ho stampato) non sono reali.... gli ho chiesto di che colore fosse la maglia della sua compagna... grigia, mi risponde!  http://forum.foveon.it/index.php?topic=6384.0

  • Italo
     
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agostino

Non mi aspettavo che queste mie considerazioni di presentazione tornassero in auge sul forum! Ci tengo a dire che parlo più da persona che guarda le foto che da fotografo quale non sono: non ho mai stampato una ciba da me  e anche con  b& w so stampare a livello rudimentale. Mi dispiace vedere come ci si abitui a cose brutte credendole belle, questo sì. Un conto è dire: la tecnologia è questa con i sui limiti e vantaggi, un conto è dire che è fantastica per forza. Andate in edicola, osservate le copertine di riviste di geo e viaggi e direte: ma questi paesaggi a quale pianeta appartengono?
Comunque nella foto delle gatte il maglione è grigio come rifetito dal...testimone.
  • Agostinocantastorie?
     
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Italo

CitazioneNon mi aspettavo che queste mie considerazioni di presentazione tornassero in auge sul forum!
Questo argomento è dedicato alla presentazione del foveon, il contenuto del tuo commento in questo topic avresti potuto integrarlo nel tuo primo post in "Presentazioni".  ;)

Forse nel seguente topic (se non l'hai già visto) potrai ritrovare qualche esempio che si avvicina di più alla profondità di colore che stai cercando http://forum.foveon.it/index.php?topic=1826.0
I primi due scatti con la SD10, in cui la brevità del lampo ha evitato ogni possibilità di mosso e vibrazioni.

CitazioneAndate in edicola, osservate le copertine di riviste di geo e viaggi....
Non osservo nemmeno più le edicole perché so già cosa mi aspetta.
  • Italo
     
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agostino

Sì, avevo letto questo topic. Mi colpisce questa tua frase che ipotizzava per la SDq questa opzione:

CitazioneCon la nuova SDq avremo forse la possibilità di avvicinarci a questa resa con l'opzione pixel 1:1:1 (3x4,9Mpx).

poi  non attuata. Anche io avevo ipotizzato in un topic, e non avevo in mente questa frase, la stessa soluzione come  upgrade diun futuro firmware
  • Agostinocantastorie?
     
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Italo

CitazioneAnche io avevo ipotizzato in un topic, e non avevo in mente questa frase, la stessa soluzione come  upgrade diun futuro firmware
Col senno di poi, sembra che il binning non mantenga le ipotesi: nessun recente sensore, Merrill compreso, in binning "low res" è mai stato equivalente, in resa, ad un unico grande pixel.  :(
  • Italo
     
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pacific palisades

Citazione di: agostino il Martedì, 20 Febbraio 2018, 20:06:03
Non mi aspettavo che queste mie considerazioni di presentazione tornassero in auge sul forum!

Italo ricorda sempre che l'immagine stampata è un'altra cosa.
Per quanto possa sembrare strano questo è vero anche per la scrittura: siamo abituati a leggere fantasmi di testo su uno schermo che scompaiono superati da qualcos'altro. Invece il testo stampato è un'altra cosa. Nel senso che pensando alla stampa si scrive in un'altro modo, si tende a costruire un buon ragionamento, a completarlo. Quando trovo questo tipo di scrittura, in forma però "smaterializzata" e quindi a estinzione rapida, perlomeno voglio salvarla un po' ancora. Allora il sistema si irrigidisce, mi chiede se c'è davvero una cosa da riportare su dopo centoventi giorni che nessuno se la fila più. Certo, un'idea è eterna.

agostino

Per Italo: Sì, infatti mi avevi risposto così.  Peccato perché, se fosse stata una strada percorribile, la SD 4 poteva veramente essere l'uovo di Colombo.
  • Agostinocantastorie?
     
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EXCEL

Mi ero perso questo post, molto significativo, almeno per me che non ho mai conosciuto l'analogico.
I primissimi periodi col Foveon ricordo che guardavo le  foto e la resa mi piaceva, ma al tempo stesso mi sembrava "strana". Ovviamente essendo cresciuto col digitale, lo smarrimento era dovuto ad uno schock contrario a quello di Agostino, ossia essere abituato ad una  resa tipicamente digitale. Ma come si dice?? è facile abituarsi al meglio e in poco tempo i miei canoni si sono adeguati.
Per il  discorso CRT non saprei dire, ho ancora un Philips 107E che i miei genitori mi regalarono quando ero ancora poco più di un pupo. Gran monitor che ha resistito a tutte le fasi della  mia  adolescenza, ma ho difficoltà nel valutare la qualità rispetto ai p iù recenti LCD.
Di certo il pannello del mio notebook "Dell XPS" è ottimo, con elevata copertura di colori e facile da calibrare, l'impressione è che i CRT siano (siano stati) migliori, ma che un buon pannello LCD non ne faccia più sentire la mancanza, anzi.
Nel mio  manuale  di riferimento "Color Management Quality Output Working with Color from Camera to Display to Print", Tom Ashe scrive:

"Benefits of Cathode Ray Tubes
* Viewing Anglesâ€" The range of angles from which you could view the screen without seeing a change in color and contrast.
* Color Resolution â€"The number of colors the display could produce.
* Response Time â€"How quickly the image faded after displayed, which was especially important for gaming and video.
* Calibration â€"True independent control of RGB signals, which allowed for better calibration.
* Lower Luminance Range â€"Helped the monitors match printed output more easily out of the box."

Tra questi punti molto interessanti sono la Color Resolution e la Lower Luminance Range, quest'ultimo punto permette di valutare meglio la luminosità di una foto da stampare quando è ancora su schermo.

Al contempo l'autore fa notare che:

"Color Gamut and Color Resolutionâ€" Except for high-end expensive [LCD] displays (which can be even better than CRTs), the color gamut and resolution can be lower than that of CRTs"

in pratica un buon LCD può essere  pari o migliore di un vecchio CRT, ma ovviamente occorre sganciare â,¬â,¬â,¬
www.roberto-monachello.com
Sigma SD15 + Sigma 18-200 C

Italo

Quello che più ho notato tra i due tipi di monitor è l'angolo di visione, il nero assoluto del CRT, i suoi colori e la bassa risoluzione (che potrebbe sembrare un difetto ma che rende l'immagine più simile all'eventuale stampa, mentre su un LCD vengono enfatizzati i difetti del digitale che però non risultano sulla carta).
Come è sempre stato dal 1955, il fine ultimo del mio hobby non è l'archiviazione files ma la stampa di tutto ciò che merita di essere conservato in un cassetto a disposizione dei posteri.
  • Italo
     
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hobbit

Riguardo la visione delle fotografie io mi devo accontentare dell'LCD del iMac 21,5", che non è malaccio, ma sicuramente non ha le caratteristiche assolute necessarie per una buona fruizione e avere poi una buona corrispondenza con la stampa.
In passato ho avuto dei CRT molto buoni, in particolare un Miro 15" che aveva una calorimetria fantastica, nonostante fosse un oggetto per uso amatoriale e non professionale.

Dal punto di vista della TV devo dire che mi trovavo piuttosto bene con il Triniton Sony, bel nero, poco curvo e dotato di un'ottima nitidezza. Ora non sono ancora passato al LCD perché ho uno degli ultimi Plasma Panasonic (quelli FHD, anche se col senno di poi penso che fossero migliori quelli a bassa risoluzione) e devo dire che pur non avendo più memoria del Triniton non me lo fa rimpiangere, anche se non posso dire niente se sia meglio o peggio.
Francesco https://www.instagram.com/hobbitfrank/

La vita dell'uomo consiste nell'affetto che principalmente lo sostiene e nel quale trova la sua più grande soddisfazione.
San Tommaso D'Aquino

Sigma Dp1q,  Sigma Dp3q
Olympus E-pm1, Panasonic Gx7, Panasonic G90, Zuiko 9-18, Zuiko 14-42, Lumix 20mm, Leica 25mm, Sigma 60mm, Zuiko 75-300

Italo

Tornando alla stampa, un po' off topic, i fotografi del passato non sono famosi per un bel vaso di fiori o per un magnifico tramonto ma per le irripetibili testimonianze di vita del loro tempo così, nel mio piccolo, vorrei che restasse (in qualche cassetto) qualcosa che rivelasse "l'atmosfera" vissuta nel mio tempo.
Passando poi al lato tecnico, la stampa a sublimazione non è certo paragonabile ad una in fine art ma è quella che, per il tono continuo e per la sovrapposizione dei colori, più si avvicina al foveon e a quella analogica con in più il vantaggio della lunga durata ed elevata resistenza meccanica. 
  • Italo
     
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EXCEL

Citazione di: Italo il Mercoledì, 21 Febbraio 2018, 10:58:16
Quello che più ho notato tra i due tipi di monitor è l'angolo di visione, il nero assoluto del CRT, i suoi colori e la bassa risoluzione (che potrebbe sembrare un difetto ma che rende l'immagine più simile all'eventuale stampa, mentre su un LCD vengono enfatizzati i difetti del digitale che però non risultano sulla carta).
Come è sempre stato dal 1955, il fine ultimo del mio hobby non è l'archiviazione files ma la stampa di tutto ciò che merita di essere conservato in un cassetto a disposizione dei posteri.

Quella della bassa risoluzione è qualcosa che notavo anche io proprio sul CRT Philips 107E di cui ho accennato, però per chi come me, oltre che a stampare, pubblica anche online, i 1024pixel sul lato lungo sono un problema, perchè mi rendo ancora meno conto di come viene salvata sul web o su un supporto digitale. Però insomma, nelle ultime stampe, merito della migliore qualità che ho scelto e per un pizzico di esperienza in più, i risultati monitor-stampa sono stati quasi identici.

Quello del nero invece mi ha causato molti più problemi, perchè anche se il mio è un buon LCD, i neri hanno sempre una specie di "sottofondo illuminato", che mi fa vedere dettagli nelle ombre scure, che poi in stampa non si vedono  se non con una luce veramente buona e forte. Quindi ho imparato che prima di mandare in stampa, schiarisco le ombre scure che così diventano troppo luminose se viste a monitor, ma che in stampa sono poi le medesime che vededo a monitor prima della correzione.
www.roberto-monachello.com
Sigma SD15 + Sigma 18-200 C

Lorenzo F.

io utilizzo proprio spp vado ad escludere sull'istogramma l'estremo o gli estremi che corrisponderebbero circa alla parte eccedente i 4/5 stop stampabili e con gli avvisi di sovra/sotto esposizione, posso rendermi conto al volo di cosa resterâ visibile in stampa della gamma dinamica che vedo a video ..... ovviamente è tutto a naso.
Problema maggiore sono i ridimensionamenti per web, li non ci ho ancora fatto il callo.
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

EXCEL

Citazione di: Lorenzo F. il Mercoledì, 21 Febbraio 2018, 13:24:15
io utilizzo proprio spp vado ad escludere sull'istogramma l'estremo o gli estremi che corrisponderebbero circa alla parte eccedente i 4/5 stop stampabili e con gli avvisi di sovra/sotto esposizione, posso rendermi conto al volo di cosa resterâ visibile in stampa della gamma dinamica che vedo a video ..... ovviamente è tutto a naso.
Problema maggiore sono i ridimensionamenti per web, li non ci ho ancora fatto il callo.

l'istogramma aiuta, ma non dice tutto.
Una foto stampata si osserva sotto una luce ben definita e che è (o dovrebbe essere) molto buona, sempre da manuale riporto:

Output profiles, on the other hand, are built with the assumption
that the print is being viewed under a light source with a specific color
temperature and intensity combination, 5000 K and 2000 lux. These
are the conditions that most standard viewing booths attempt to create


simili condizioni di luce non sono facili da avere, ad esempio gli uffici di solito variano tra i 500 ai 1000lux e benchè "luminosi", il valore è ancora ben lontano dai 2000lux.
Dato che in casa non vado a guardare le foto sotto il lampadario, ma ragionevolmente  sotto una  luce più modesta, anche se l'istogramma è corretto, le informazioni nelle ombre possono non essere visibili, anche se ci sono ed infatti, se poi uso la torcia del cellulare e la posiziono vicino alla zona d'ombra, posso vedere tutti i dettagli che sotto una luce non sufficiente restavano invisibili.

Questo perchè  la fotografia non è un  supporto retroilluminato come il monitor, quindi prima di passare per la stampa, do una pompatina alle ombre, non perchè non siano esposte correttamente, ma perchè la luce sotto la quale osserverò la foto, sarà quasi sempre insufficiente.
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Sigma SD15 + Sigma 18-200 C

Italo

CitazioneQuesto perchè  la fotografia non è un  supporto retroilluminato come il monitor, quindi prima di passare per la stampa, do una pompatina alle ombre, non perchè non siano esposte correttamente, ma perchè la luce sotto la quale osserverò la foto, sarà quasi sempre insufficiente.
Questa è un'abitudine che ho preso anch'io anche quando posto qualcosa destinata solo al forum... per questo, molto spesso, mi accusano di conferire poco "carattere" alle immagini. In sostanza, cerco di memorizzare e riprodurre tutto ciò che riuscivano a vedere i miei occhi sulla scena... anche nel rispetto della naturale tonalità e saturazione (in modo molto diverso dal "canon skin tone").
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

Sardosono

Citazione di: Italo
... In sostanza, cerco di memorizzare e riprodurre tutto ciò che riuscivano a vedere i miei occhi sulla scena... anche nel rispetto della naturale tonalità e saturazione...
Eh già, ma il punto è che noi non ricordiamo quel vedono I NOSTRI OCCHI, bensì quel che vede IL NOSTRO CERVELLO, che è cosa molto differente. Infatti, il nostro strumento ottico fisiologico non va oltre i 5/6 stop di gamma dinamica; ma, ovviamente, quando l'osservazione si sposta da zone scure a zone chiare o viceversa, il cervello forza il nostro occhio ad adattarsi. In questo modo, il cervello riceve un mosaico di più immagini della stessa scena, tutte sempre di 5/6 stop di gamma dinamica, ma ognuna "esposta" diversamente; quindi le ricompone tutte insieme, non soltanto come mosaico ma anche come esposizione, ed il risultato è un bellissimo HDR con una gamma dinamica complessiva che può arrivare fino anche a 12 stop, ed il tutto in tempo reale. Beh, come minimo fermiamoci un istante per ammirare tutto questo e fare i complimenti a Chi l'ha progettato! 8)

Morale della favola: ricordiamoci sempre che se per noi una immagine è "naturale" quando si avvicina a quel che "vediamo coi nostri occhi"; pertanto il cercare di riprodurre una immagine in questo modo "naturale" vuol dire indiscutibilmente fare HDR a tutti gli effetti, senza se e senza ma!  :azz:  Non che ci sia alcunché di male in questo, anzi, al contrario va benissimo! Basta, però, intendersi bene su questa definizione di "naturale", perché in questo modo l'HDR rientra a pieno titolo nel "trattamento fotografico naturale" per definizione...  :-\ :conf: :azz: :gh:

A parte gli scherzi, quella qui sopra vuol sembrare una battuta provocatoria, ma non lo è affatto. Ho sfruttato la considerazione di Italo come un "assist" per ricordare che l'HDR nasce proprio con l'intento di riprodurre il trattamento di ricostruzione che esegue il nostro cervello, il quale lavora davvero SEMPRE E SOLTANTO in HDR, in modo continuo e senza un attimo di tregua. E quando l'occhio non è più in grado di adattarsi perché la luce è insufficiente, allora il cervello sospende il "trattamento colore" e passa in monocromatico, una sorta di "Black&White On Demand", grazie al quale guadagna un ulteriore paio di stop di luce... o per meglio dire, di buio!  :con: E il bello è che tutto ciò avviene in modo pressoché istantaneo...  :wow:
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

SDQ+SD15+SD10 18-35/1.8+50/1.4+17-70/2.8-4OS+17-35/2.8-4+Elmarit135/2.8
GX7+GX1+GH1 20/1.7+25/1.4+45/1.8+60/2.8+70/2.8+20-40/2.8+Vario-Elmarit-14-50/2.8
X-T10 35/1.4+50/1.2+28/2.8+Sonnar90/2.8+135/2.5+16-50/3.5-5.6OS+70-200/4Macro
LX100  GXR+evf 50/2.5Macro+28/2.5  S3Pro  Digilux-2

Silvercat56

Già, abbiamo la miglior macchina fotografica del mondo "on board" ed andiamo a cercare un sacco di rogne e a complicarci la vita con l'elettronica.
Non sarebbe più semplice avere degli occhiali multifocale, dal grandangolo al tele spinto, modulo di salvataggio alla Johnny Mnemonic ed un sempice innesto cerebrale per stampare direttamente dal cervello? un semplice modulo WiFi per connettersi alla stampante ed il gioco è fatto, senza neanche la minima traccia di micromosso! ed esposizioni perfette, sempre!
Fantascienza per adesso, ma ci si arriva, ci si arriva  ^-^
SD10;SD14; SD1M; DP2s: DP2Merrill; 8-10mm;15-30mm;18-50mm;15mmFisheye;105macro;180macro;70-200f2.8; Samyang500cata;2xMultiplier. Eos50D; Kodak DCS Pro SLR/c+18-50Sigma+EF70-200f4.
Eos350D-IR;NikonD70-IR+Nikkor10-24;NikonD70-UVIR+18-55.
Analogiche...una vagonata, dalla Kodak Brownie alla Graflex Speedgraphic al banco ottico

Sardosono

Citazione di: Silvercat56
... Fantascienza per adesso, ma ci si arriva, ci si arriva  ^-^
Sono convinto di no, ma soprattutto SPERO di no!  ;) :))
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

SDQ+SD15+SD10 18-35/1.8+50/1.4+17-70/2.8-4OS+17-35/2.8-4+Elmarit135/2.8
GX7+GX1+GH1 20/1.7+25/1.4+45/1.8+60/2.8+70/2.8+20-40/2.8+Vario-Elmarit-14-50/2.8
X-T10 35/1.4+50/1.2+28/2.8+Sonnar90/2.8+135/2.5+16-50/3.5-5.6OS+70-200/4Macro
LX100  GXR+evf 50/2.5Macro+28/2.5  S3Pro  Digilux-2

Lorenzo F.

Sono convinto che la realtà supererá un giorno la fantasiá piú fervida e quando ciò avverrá saranno guai seri.


Nel frattempo ringraziò Antonello che mi ha legittimato a scattare d'ora in poi sono in SFD con la Quattro
Hihihi  :P :P
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
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Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

pacific palisades

Comunque abbiamo già a disposizione tutto quel che serve per raccontare il mondo nel modo più profondo possibile, non sono gli strumenti che mancano. Tutto è questione di fame di capire e raccontare.

BeSigma

ogni nuovo stimolo è una nuova partenza, una nuova avventura... e fa piacere sentirlo :)
come se... ridendo dei miei demoni, tenessi fra le mani gli angeli...
SD9 + SD10 + SD14 + SD15 + SD1 + Dp1s + Ottiche serene variabili

http://www.flickr.com/photos/matlin78/
http://500px.com/BeSigma

Italo

Citazione... ricordiamoci sempre che se per noi una immagine è "naturale" quando si avvicina a quel che "vediamo coi nostri occhi", allora il cercare di riprodurre una immagine in questo modo "naturale" vuol dire indiscutibilmente fare HDR a tutti gli effetti, senza se e senza ma!
L'HDR in trattamento su unico scatto con particolari applicazioni è spesso portato agli estremi (e si vede), mentre quello delle "Q" è più naturale perché si avvale di più scatti con diversa esposizione ma, quello che intendevo è che ci si può avvicinare ad una versione più coerente con la visione semplicemente agendo in modo moderato solo sulla distribuzione dei mezzi toni di un unico scatto ben esposto, lasciando così inalterate sia luci che ombre estreme.

A titolo di esempio, in allegato ho preso in prestito una recente immagine di Mario (Silvercat56) sulla quale ho spostato la posizione dei soli mezzi toni (secondo allegato) per rendere più coerente la visione a quella della vista umana nelle case e nella vegetazione in ombra, anche l'acqua sembra aver preso più "vita" insieme al sole sulla cima dell'albero sull'estrema sinistra.
  • Italo
     
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Silvercat56

In effetti Italo il tuo trattamento restituisce una maggior naturalezza tonale, che si avvicina di più alla vista umana. Ho la tendenza a contrastare ed avere diciamo, impatto tonale; ho sempre paura di esagerare nell'apertura dei mezzitoni. In parte dipende anche dal monitor, quello che uso per lo sviluppo è molto più graduale nei passaggi, mentre in questo in ufficio, per esempio, vedo la mia versione troppo chiusa.
Cmq sono convinto che la tua proposta sia quella più equilibrata, ne terrò conto nei prossimi sviluppi.
Grazie :si:
SD10;SD14; SD1M; DP2s: DP2Merrill; 8-10mm;15-30mm;18-50mm;15mmFisheye;105macro;180macro;70-200f2.8; Samyang500cata;2xMultiplier. Eos50D; Kodak DCS Pro SLR/c+18-50Sigma+EF70-200f4.
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Analogiche...una vagonata, dalla Kodak Brownie alla Graflex Speedgraphic al banco ottico

Italo

Citazione... sono convinto che la tua proposta sia quella più equilibrata, ne terrò conto nei prossimi sviluppi.
Vorrei segnalare anche che in SPP, non esistendo il controllo dei mezzi toni nell'istogramma, si potrebbe essere tentati di usare il Fill Light per schiarire le ombre, ma questo controllo è simile ad un "contrasto inverso" che agisce contemporaneamente anche sulle luci, facendo più scure queste ultime ed abbassando così il contrasto globale (immagine smorta).
Per un uso senza artefatti da maschera zonale sconsiglio quindi l'uso del FL in SPP a favore del solo controllo dei mezzi toni in PS.
CitazioneIn parte dipende anche dal monitor
Certo! Infatti gli LCD, avendo retroilluminazione, difficilmente riescono a rendere un contrasto simile ai CRT.
  • Italo
     
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KappaWu

Nella mia esperienza ritengo utile, al momento della taratura del monitor, impostare la luminosità a circa 70 Cd/mq. In questo modo si ha una visione a schermo molto simile a ciò che poi otterremo in stampa in un flusso di lavoro calibrato.