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Ho visto Luigi Ghirri sul ciglio della strada e quasi mi tamponano

Aperto da pacific palisades, Domenica, 16 Settembre 2018, 22:51:05

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pacific palisades

Sembrava a me che non sarei più andato a Bologna per la mostra di Eugene Smith alla fondazione Mast - i treni erano bloccati per accertamenti dell'autorità giudiziaria, probabilmente qualcuna, qualcuno s'era suicidata o suicidato a Cattolica. Hanno avvertito i viaggiatori mentre guardavo questo vagone dismesso che trasporta una didascalia così romantica.





Se solo non lo avessero bloccato, se oggi fosse sfilato davanti alla stazione di cattolica col suo messaggio, forse. E' così, penso sempre che l'affetto curi tutto, ma non è mica vero.

Tornato a casa ho acceso Google, cercavo immagini di Eugene Smith. Eccole, erano talmente belle che ho pensato: perdere la mostra è da sciagurati, è un'offesa al talento, di più alla creazione. Sono partito in macchina. Ho seguito la strada normale e ho fatto bene. Perché nei pressi di Castel San Pietro, vicino Bologna, mi sono voltato a destra e ho visto questa villa






Ho rallentato di botto perché per me quella villa è Luigi Ghirri: un furgone mi ha superato strombazzando. Ero dentro la macchina fermo davanti al cancello della villa. Ho aperto il telefonino, sono entrato nell'internet, ho cercato "luigi ghirri villa", è arrivata questa





la struttura, i dettagli corrispondevano. In più la villa della foto, una delle più belle di Ghirri, è proprio nella zona in cui mi trovavo. Emozionato sono sceso per fotografarla anche se davanti c'è un'orrenda sbarra.



Ho scoperto che è la sede de L'Angelica. Istituto erboristico italo tedesco. Hanno per logo il disegno stilizzato della villa, cioè hanno per logo la poesia di Luigi Ghirri.





Sono ripartito. Ho raggiunto la Fondazione Mast.
La mostra era di una bellezza commovente, non ho fatto nemmeno una foto ma ho preso alcuni appunti su parole usate da Eugene Smith. Erano esposte le fotografie di Pittsburgh scattate per sette anni, aveva iniziato nel 1955. Mai vista una coesione così forte tra le immagini, mai provato un senso così forte di opera-mondo in fotografia.

C'era anche un'altra piccola mostra USA'68. Disordini e sogni. Racconta il '68 ribelle americano attraverso immagini e musica. Una iniezione di adrenalina vedendo Muhammad Ali, Luther King, Bob Dylan, Janis Joplin, Andy Warhol...

Si arriva attraversando questa stanza-installazione





Le figure proiettate erano in movimento, salivano





Al centro della mostra c'era un'altra installazione, un utero circolare cuore dell'emozione videomusicale del visitatore









Con Janis è terminata la giornata, sono risalito sulla Smartina.

Ginni


agostino

"Vado dove vai tu" lo hai scritto tu per dire a Ghirri che stavi per incontrare la villa della sua foto.
"Vado dove vai tu" sembra amore: immaginala però scritta su un vagone piombato, sul binario per Aushwitz.
Ambiguità del mondo.
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Rino

Bel racconto e bel reportage, grazie per averlo condiviso.
Pubblico da anni i Comunicati Stampa del Mast (me ne arrivato giusto uno stamattina) ma, nonostante i ripetuti inviti, non sono ancora riuscito ad andare a nessun incontro in anteprima per la Stampa.