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Approfondimenti sul Foveon

Aperto da moxis, Martedì, 28 Novembre 2017, 13:24:50

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moxis

Ho ancora dubbi sulla struttura di questo sensore, anche se ho letto molto in questo forum e altrove. Ho capito il concetto di demosaicizzazione del Bayer: tanti fotodiodi disposti a matrice necessitano di un processo che renda meno secca , o seghettata, l'immagine. Una diagonale o una circonferenza devono essere per forza arrotondate o interpolate che dir si voglia per evitare quelle discontinuità che si eviterebbero soltanto con un numero, possibile solo teoricamente, di infiniti fotodiodi, ovvero tornando ad un'ipotesi di immagine analogica (senza soluzione di continuità) anzichè digitale. Chiarissimo l'esempio di un filo nero di spessore di un px che se ingrandito molto presenta ai lati dei pixel grigi. Ecco, dunque, non solo il filtro passa basso, ma anche inerpolazioni ecc. Mi chiedo, però, perchè queste esigenze non si pongano anche per il Foveon; mi spiego, i tre strati sono composti anch'essi di singoli fotodiodi? e, dunque, perchè per essi non si porrebbe il problema della scalettatura?
E' chiaro che non ho capito bene e non voglio annoiarvi costringendovi a delle ripetizioni, pertanto se mi suggerite dove approfondire lo farò senz'altro.
Grazie
  • Gianfranco
     
Olympus OM-D E-M1 MkIII +40-150 2,8  pro, 12-45 f4.0 pro-7-15 2,8 pro+ 30 mm macro

conla

credo che il motivo sia nella tua risposta, ovvero con un filo di un pixel il foveon leggerebbe solo quello mentre il bayer cercherebbe di interpretare il file di un pixel con la sua matrice e quindi qualche seghettata si vedrebbe per forza ... vero Italo?
CRISigma :si:

elerum

Nel foveon un filo nero (o qualsiasi colore su uno sfondo diverso) della larghezza di un pixel viene riprodotto correttamente a patto che:
1. si utilizza un foveon 1:1:1
2. si utilizza un foveon quattro 1:4:4 ed il filo "viaggia" lungo la linea dei pixel in orizzontale o verticale
nel caso del sensore quattro se il filo viaggia in diagonale alla disposizione dei pixel compare la fastidiosa "seghettatura" come nel immagine de link qui vista al 100% e oltre
PS: Per "zoomare" l'immagine direttamente sul browser tenere premuto il tasto CTRL e zoomare con la rotella del mouse o premere il tasto + , per tornare al ingrandimento iniziale basta premere contemporaneamente CTRL+0  ;)
  • Micky
     
IL FOVEON SCEGLIE LA PERSONA CON CUI STARE E NON LA PERSONA IL FOVEON

se Tu hai una mela ed io un altra mela e ce li scambiamo avremo sempre ognuno una mela invece se io ho un idea e Tu un altra idea e ce li scambiamo allora ognuno di noi avremo due idee
George Bernard Shaw


PS: Non sono un "Photographer" ma un artigiano della fotografia  ;)

Italo

Citazione.... perchè per essi non si porrebbe il problema della scalettatura?
Tutte le immagini digitali di una certa qualità, quando zoomate a sufficienza, DEVONO mostrare la struttura dell'immagine (grana nell'analogico) anzi, più è netta la forma del punto immagine, tanto maggiore sarà il micro-contrasto apparente.

Ogni pixel del foveon è un punto dell'immagine con il suo reale colore e si vede chiaramente la sua forma quadrata, ma occorre zoomare l'immagine molto oltre la sua dimensione originale; mentre nel Bayer, per fare un punto immagine occorrono quattro pixel, per cui l'algoritmo di de-mosaicizzazione deve per forza spalmare il colore su una superficie più grande di un pixel.
Per non mostrare il "pasticcetto" che ne viene fuori viene piazzato un filtro fisico "anti aliasing" (tipo vetro appannato) sul sensore... se poi consideriamo che ogni pixel del foveon ne vale quattro del mosaico, da quest'ultimo esce una tale schifezza che è necessaria l'applicazione di una forte dose d'ufficio di Sharpening / USM.
Per quanto appena scritto, per il Bayer nasce l'esigenza di una risoluzione spaziale nativa da 2 a 3 volte superiore a quella del foveon per avere, in dimensione originale, un aspetto almeno comparabile.

  • Italo
     
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