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confronto

Aperto da agostino, Lunedì, 23 Luglio 2018, 22:45:38

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agostino

Riprendendo le considerazioni fatte nella parte finale da Rino e Antonello in questa sede:

http://forum.foveon.it/index.php?topic=6754.30

vi propongo una foto. L'ho scattata come se fosse una diapositiva (faccio riferimento alla modalità A di Antonello nel topic di cui sopra), ponendomi l'obiettivo di un jpeg già buono. Mi interessava soprattutto che il muro della casa risultasse luminoso ma perfettamente leggibile, senza aree bruciate (nell'esposizione ho tenuto conto anche dell'istogramma, poggiando il piede di destra sul limite: in realtà è stata una piccola correzione rispetto all'esposizione che avevo calcolato con la media ponderata come avrei fatto con macchina a pellicola: mi tengo in esercizio) - foto 1


Visto però che ho il RAW ho provato a recuperare leggermente le ombre con SPP con due modalità alternative:

foto2 : ho aumentato l'esposizione di 0,2 e ho poi utilizzato Fill Light (+ 0,2) in modo da recuperare la sovraesposizione delle alte luci e schiarire le ombre ancora un po'

foto 3: ho esclusivamente recuperato le ombre con la funzione Curve Tonali con Ombre + 0,7 e Neri* + 0,4

Ha senso? E se sì, quale correzione vi risulta migliorativa?


*Ombre e la zona più a sinistra, Neri la seconda, quella subito a destra di Ombre (i nomi sono fuorvianti)
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

pacific palisades

E' possibile che la risposta possa darla una prova di stampa? perché così dal monitor mi pare difficile.

agostino

La farò. Volevo dire che la foto non ha alcuna pretesa di valore, mi interessava come messa alla prova del sensore e delle mie capacità di utilizzarlo.
  • Agostinocantastorie?
     
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(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Rino

Le differenze sul monitor sono davvero minime. Si vedono, ma solo facendoci attenzione e mettendole a confronto tutte insieme: viste singolarmente, le reputerei identiche e tutte valide. Salvo particolari necessità di rappresentazione, non mi farei molti problemi: la cosa fondamentale era quella di esporre bene la casa e lo hai fatto.

La situazione sarebbe diventata complicata se, in una zona d'ombra, ci fosse stato un soggetto umano da voler far vedere bene insieme alla facciata della casa. Allora avresti dovuto fare i salti mortali in postproduzione o adoperare un piccolo flash di schiarita direttamente in ripresa.

Sardosono

Concordo pienamente con quanto già detto da Rino.

Non mi è chiaro però quel che scrivi:
Citazione di: agostino
foto2 : ho aumentato l'esposizione di 0,2 e ho poi utilizzato Fill Light (+ 0,2) in modo da recuperare la sovraesposizione delle alte luci e schiarire le ombre ancora un po'
Effettivamente il fill-light serve per incrementare l'esposizione dai mezzi-toni in giù, senza toccare le alte luci, ma il punto è che se aumenti l'esposizione, una eventuale sovraesposizione la peggiori di sicuro, non certo la recuperi.

Inoltre vorrei aggiungere una considerazione, più generale, sempre in relazione a quel che scrivi.

Esporre in modo definitivo (ossia "da diapositiva") significa sostanzialmente accettare di sacrificare le alte luci almeno in parte (nel senso di bruciarle) per privilegiare i mezzi toni (NON le ombre) al fine di ottenerli col giusto grado di  leggibilità.

Questo ha un senso ed è praticabile per i mezzi toni, ma - lo ripeto - NON con le ombre, perché il sacrificio della alte luci sarebbe quasi certamente inaccettabile. Mi spiego meglio.

In una scena come quella in questione (cioè con un salto tra luci e ombre superiore a 5 stop) non esiste alcun modo, neanche piangendo in etrusco, di impostare in ripresa una esposizione tale da schiarire le ombre (nel senso di renderle anche solo minimamente leggibili) senza bruciare PESANTEMENTE le luci: è fisicamente una contraddizione, quindi è impossibile.

Se prevediamo (conoscendo i nostri gusti) che vorremo aprire le ombre, allora dobbiamo necessariamente procedere a fare una ripresa che preservi il massimo di informazione possibile (ossia mediante esposizione per luce incidente, misurata oppure ad occhio se siamo già capaci, non importa) e poi potremo lavorare in post-produzione luci, mezzi toni e ombre come più ci piace e ci aggrada.

NOTA PERSONALE
Spero apprezzerai l'imparzialità con la quale parlo dell'aprire le ombre, ma ti invito a non considerarla uno "sdoganamente" da parte mia di simile prassi: rimango sempre rocciosamente della mia idea - ormai ben nota in questo forum - che a mio avviso il passaggio da "fotografante" a "fotografo" si riconosce quando si smette di aprire le ombre e si comincia a chiuderle!...  :gh: :P
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

SDQ+SD15+SD10 18-35/1.8+50/1.4+17-70/2.8-4OS+17-35/2.8-4+Elmarit135/2.8
GX7+GX1+GH1 20/1.7+25/1.4+45/1.8+60/2.8+70/2.8+20-40/2.8+Vario-Elmarit-14-50/2.8
X-T10 35/1.4+50/1.2+28/2.8+Sonnar90/2.8+135/2.5+16-50/3.5-5.6OS+70-200/4Macro
LX100  GXR+evf 50/2.5Macro+28/2.5  S3Pro  Digilux-2

Rino

Citazione di: Sardosono il Martedì, 24 Luglio 2018, 15:41:49
...
Spero apprezzerai l'imparzialità con la quale parlo dell'aprire le ombre, ma ti invito a non considerarla uno "sdoganamente" da parte mia di simile prassi: rimango sempre rocciosamente della mia idea - ormai ben nota in questo forum - che a mio avviso il passaggio da "fotografante" a "fotografo" si riconosce quando si smette di aprire le ombre e si comincia a chiuderle!...  :gh: :P

Quanto sono d'accordo!

Logicamente non si può generalizzare e non può essere sempre così, ma in linea di massima le ombre devono svolgere il loro compito nella vita reale ed in fotografia, cioè fare le ombre! :)
Circa un anno si discuteva tra amici dell'abitudine presa con il digitale di recuperare al massimo le alte luci e le ombre (abitudine nella quale stavo cadendo anch'io, lo ammetto): una foto recuperata al 100% è teoricamente una foto piatta e priva di contrasto. Da queste discussioni nacque un brevissimo articolo che pubblicai su Nadir l'anno scorso:
https://www.nadir.it/tecnica/LUCI-E-OMBRE/luci-e-ombre.htm.

Ovviamente dipende dagli scopi per cui si scattano le foto: il Partenone a mezzogiorno in una bella giornata di sole, avrà delle ombre nerissime e nette (così sarebbero venute in diapositiva) e la foto è bella così. Avendo la necessità di mostrare i dettagli architettonici nelle ombre non c'è troppa scelta: tornarci in un orario diverso, farsi prestare un set potentissimo di luci da Spielberg o aprire le ombre nei limiti del lecito (inteso come quello che non rovina la foto e non sembra innaturale).

A Varsavia ho scattato una foto in una situazione molto contrastata (gli ultimi raggi di sole sulla parte alta degli edifici e la parte in basso del tutto in ombra). Oltre ad aver scelto senza esitazioni di esporre per la parte alta degli edifici, in fase di sviluppo dell'X3F ho scurito ulteriormente la parte bassa (sarebbe stato scontato schiarirla per arrivare ad una foto "corretta", invece ho applicato una "curva cattiva" per arrivare ad una foto "interpretata") per dare maggior risalto alla parte alta ed al cielo che pareva quasi finto (come mi ha detto un amico su Facebook e gli ho risposto che quei cieli sono un servizio offerto dall'ufficio polacco del turismo). :)
Ho volutamente lasciato l'eccesso di blu nella zona d'ombra perché mi piaceva il contrasto tra colori caldi e freddi. Un'interpretazione un po' spinta che forse rinnegherò in futuro, ma per ora mi piace così.
Insomma, si tratta sempre di "vedere la foto" - previsualizzarla - e di fare le proprie scelte di conseguenza prima e dopo.


agostino

Vi ringrazio tantissimo per tutte le considerazioni; tengo in stand by il topic perché sono fuori casa fino a lunedì e non ho con me il pc: rispondere con il telefono è impossibile!
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agostino

CitazioneNon mi è chiaro però quel che scrivi:

Citazione di: agostinofoto2 : ho aumentato l'esposizione di 0,2 e ho poi utilizzato Fill Light (+ 0,2) in modo da recuperare la sovraesposizione delle alte luci e schiarire le ombre ancora un po'

Effettivamente il fill-light serve per incrementare l'esposizione dai mezzi-toni in giù, senza toccare le alte luci, ma il punto è che se aumenti l'esposizione, una eventuale sovraesposizione la peggiori di sicuro, non certo la recuperi.

Magari sbaglio ma ho notato che Fill light, almeno usato con incrementi minimi oltre lo 0, non soltanto incrementa l'esposizione dai mezzi toni in giù ma riduce lievemente anche le alte luci (lo si vede anche dal movimento dell'istogramma di SPP e mi sembra che anche Italo lo segnalasse in qualche topic): l'idea è di effettuare un doppio recupero sulle ombre, il primo sovraesponendo tutto e il secondo usando il FillLight che continua a schiarire le ombre ma recupera la sovraesposizione prodotta con il primo processo.
Può farsi che io vaneggi.
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Rino

Citazione di: agostino il Lunedì, 30 Luglio 2018, 17:50:31
Magari sbaglio ma ho notato che Fill light, almeno usato con incrementi minimi oltre lo 0, non soltanto incrementa l'esposizione dai mezzi toni in giù ma riduce lievemente anche le alte luci (lo si vede anche dal movimento dell'istogramma di SPP e mi sembra che anche Italo lo segnalasse in qualche topic): l'idea è di effettuare un doppio recupero sulle ombre, il primo sovraesponendo tutto e il secondo usando il FillLight che continua a schiarire le ombre ma recupera la sovraesposizione prodotta con il primo processo.
Può farsi che io vaneggi.

Fill light fa esattamente questo: schiarisce le ombre ed abbassa le alte luci. Di solito mi fermo a +0.4 (max 0.5) perché oltre si vedono gli aloni delle maschere. Per migliorare ulteriormente la foto gioco con gli altri parametri (dipende dalla foto).

agostino

Io lo considero un "contrattore* della gamma tonale" ma lo uso con parsimonia perché spesso, già oltre + 0.2, l'effetto inizia a farsi sgradevole: diciamo che dipende molto dalle caratteristiche della foto di partenza.


* nel senso che avvicina gli estremi e li forza in un ambito di maggiore leggibilità.
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Rino

Citazione di: agostino il Lunedì, 30 Luglio 2018, 17:58:10
Io lo considero un "contrattore* della gamma tonale" ma lo uso con parsimonia perché spesso, già oltre + 0.2, l'effetto inizia a farsi sgradevole: diciamo che dipende molto dalle caratteristiche della foto di partenza.


* nel senso che avvicina gli estremi e li forza in un ambito di maggiore leggibilità.

C'è chi lo considera un HDR e, comunque la si giri, quello che fa è intervenire sulle alte e basse luci contemporaneamente. I risultati, come hai rilevato, cambiano molto da foto a foto e spesso è meglio agire sui controlli delle alte luci o delle basse luci, a volte devo aggiungere il contrasto, insomma, ci sono molte variabili in gioco, troppe per tirar fuori una regola generale. Con gli ultimi Sigma Photo Pro e le curve, riesco a controllare ancora meglio l'immagine.

agostino

Sì, peccato non hanno previsto la possibilità di utilizzare il cursore per  "esplorare" l'immagine e indicare sull'istogramma del controllo tonale a 4 zone in che zona cade quella particolare area: questo avrebbe permesso di ridefinire chirurgicamente le zone (spostando con i puntatori poste sulla base dell'istogramma) e fare interventi più mirati. Cmq anche cosi è un passo avanti- rispetto alle ptecesenti versioni - per usare SPP con pieno controllo.
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

andrea948

Logicamente non si può generalizzare e non può essere sempre così, ma in linea di massima le ombre devono svolgere il loro compito nella vita reale ed in fotografia, cioè fare le ombre! :)

Evviva evviva!!!! Due p..... con sto aprire le ombre di qua aprire le ombre di la :ohi:  Allora che diamine ci stanno a fare ste povere ombre? Se non a rendere più viva e reale una fotografia?!
  • Andrea
     

Italo

CitazioneAllora che diamine ci stanno a fare ste povere ombre? Se non a rendere più viva e reale una fotografia?!
Per "reale" si potrebbe intendere in'immagine su carta o su schermo con la stessa gradazione tonale della realtà, possibilmente prendendo nota, sul campo, del limite di lettura a vista di alcuni dettagli in ombra. 
Volendo però riprodurre in trattamento gli stessi dettagli in ombra visibili ai nostri occhi, ci accorgeremmo che una simile immagine ci apparirebbe invece innaturale e priva di contrasti come, in effetti, un HDR.

Credo che il malinteso stia nell'errata valutazione della gamma tonale che prende come riferimento solo le ombre... ma "le luci" di un giorno di sole come possono essere trasferite sullo schermo o sulla carta? Impossibile!

Se prendiamo come riferimento massimo per le luci il valore tipico di luminosità di uno schermo / riflessione di un supporto cartaceo, che hanno intensità "millanta" volte minore della scena reale, per mantenere un contrasto naturale la scala deve essere inevitabilmente compressa a sinistra nell'istogramma con ombre progressivamente molto meno leggibili.


  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

andrea948

Non si può aggiungere altro...questo è il punto. Il problema semmai è voler essere coerenti con la realtà ovvero voler seguire la corrente di pensiero dominante.
  • Andrea
    Â