Sara in rock

[Italo]

.... so bene che l'immagine ed il relativo trattamento non ti siano congeniali ed apprezzo ancora di più.

Grazie, però non si tratta solo di preconcetti estetici generazionali ma della visione stessa della fotografia: nelle immagini io cerco informazioni, non emozioni, per cui mi considero la "mosca bianca" del forum per l'indifferenza verso ogni forma artistica. 

[Rino]

.... so bene che l'immagine ed il relativo trattamento non ti siano congeniali ed apprezzo ancora di più.

Grazie, però non si tratta solo di preconcetti estetici generazionali ma della visione stessa della fotografia: nelle immagini io cerco informazioni, non emozioni, per cui mi considero la "mosca bianca" del forum per l'indifferenza verso ogni forma artistica. 

Non credo che siano preconcetti estetici generazionali (come generazione siamo lì), ma - come dici tu - visioni diverse della fotografia - e, pertanto, tutte ugualmente rispettabili. Per quanto mi riguarda, senz'altro ho le due anime opposte (per carattere e per necessità professionali): ho sempre unito o alternato il lato creativo con quello del rigore sin da bambino quando dipingevo da una parte e giocavo con il Meccano o costruivo radio dall'altra. Da matita e pennelli a cacciaviti, chiavi inglesi e saldatore!

[pacific palisades]

La foto che ho pubblicato è stata una prova con un duotone ad alto contrasto (vecchie soluzioni da tipografia)

Qui la spiegazione del duotone (che imparo ora) https://en.wikipedia.org/wiki/Duotone

[Silvia V]

La scelta di associare luci dure mi piace ma  preferisco decisamente la versione che avevo visto in passato e che hai pubblicato nei commenti successivi, che trovo davvero bellissima!

[Rino]

La scelta di associare luci dure mi piace ma  preferisco decisamente la versione che avevo visto in passato e che hai pubblicato nei commenti successivi, che trovo davvero bellissima!

Grazie Silvia, in effetti quelle che conosci sono state le prime scelte e non mi andava di riproporle qui per evitare di annoiare gli amici che le avevano già viste. Poi mi è venuto in mente di fare qualche prova di postproduzione diversa (come dice Guccini "Solo chi non fa non falla") e - visto il tipo di immagine - ho trovato interessante ridurre i toni ed aumentare il contrasto, tecnica che ho provato anche su altre foto e mi sembra promettere bene sulle giuste immagini.

[Italo]

... come generazione siamo lì....

42? Sono nato esattamente un anno prima del giorno dell'armistizio con gli alleati.
Qui una mia autobiografia fotografica a sommi capi, buttata giù un po' così per vivere più a lungo: http://forum.foveon.it/index.php?topic=48.0 

[Mariano San]

Mi piace 
Sarà che da ultimamente amo i contrasti forti,specialmente sul bianco nero, ma la foto mi intrippa.

[Rino]

... come generazione siamo lì....

42? Sono nato esattamente un anno prima del giorno dell'armistizio con gli alleati.
Qui una mia autobiografia fotografica a sommi capi, buttata giù un po' così per vivere più a lungo: http://forum.foveon.it/index.php?topic=48.0 

Pensavo che fossi più o meno coetaneo di Antonello e Mariano che sono di un anno più giovani di me.
Complimenti per la bella storia fotografica che hai creato, l'ho letta tutta!

[Rino]

Mi piace 
Sarà che da ultimamente amo i contrasti forti,specialmente sul bianco nero, ma la foto mi intrippa.

Grazie Mariano. Ho provato ad applicare la stessa tecnica su altre foto della chitarrista e, con quel soggetto, la trovo molto interessante.

[Italo]

... l'ho letta tutta!

Complimenti per la perseveranza! 

[Rino]

... l'ho letta tutta!

Complimenti per la perseveranza! 

Merito tuo che hai saputo mantenere sempre viva l'attenzione del lettore tra foto e testo.

[BeSigma]

bellissima quella a colori con taglio veritcale.... luci splendide

[Sardosono]

Ho atteso per commentare queste foto, probabilmente perché non riuscivo a sintetizzare quel che avevo in mente.

Una volta che le scene riprese sono state congelate in fotografie, raramente si rivelano essere altrettanto efficaci sia a colori sia in bianco e nero: di norma, una delle due scelte risulta essere di gran lunga meno efficace dell'altra. Infatti, il bianco è nero è fatto di luci e di forme definite da quelle luci, mentre il colore è fatto di cromie e di forme definite da quelle cromie: eliminando le cromie, la definizione delle forme cambia completamente e con esse cambia profondamente anche l'intera composizione, quindi di solito una delle due composizioni cede il passo all'altra. Questo è appunto il motivo per il quale si insegna che le foto devono essere "pensate" e "concepite" già in sede di ripresa o a colori o in bianco e nero; altrimenti cercare il monocromo solo in post-produzione equivale ad aspettare il colpo di fortuna.

Questo di norma, ma ovviamente esistono eccezioni: rari casi nei quali le due composizioni - quella colore e quella monocromo - pur rimanendo certamente molto differenti tra loro, risultano però entrambe altrettanto valide, al punto che non si riesce a decidere quale possa essere più efficace, per quanto ci si sforzi di essere obiettivi.

Ecco, queste due immagini del secondo post sono un tipico esempio di questo raro accadimento: anche se le due composizioni risultanti sono molto differenti (perché differenti sono le linee di lettura che si generano), sono comunque entrambe talmente efficaci che non si riesce (o almeno, io non ci riesco di sicuro) a trovare nessun elemento a favore o a sfavore di nessuna delle due.

In una parola: SPLENDIDENTRAMBE! 
No, non sono due parole, è una sola: ho anche messo una sola E nel mezzo!   

Anche la prima immagine è ottima (anzi, a dirla tutta, fotograficamente parlando per me è certamente superiore alle altre due, perché il suo contenuto rappresentativo va al di là della semplice soddisfazione estetica), ma la "rarità" delle altre due ha catturato la mia attenzione a discapito della prima.

[Rino]

Ho atteso per commentare queste foto, probabilmente perché non riuscivo a sintetizzare quel che avevo in mente.

Hai atteso a lungo, ma ne è valsa la pena!
Grazie Antonello, come forse scrivevo nell'altro forum, tendo a pensare le foto a colori o in bianconero già da prima di iniziare a scattarle. Una volta non c'era possibilità di ripensamenti "a posteriori" perché significava caricare in macchina un rullino a colori o in bianconero (mai fatto stampare in BN i negativi a colori) ed il più delle volte, scattare a colori, significava scattare con le diapositive, quindi con tutti i problemi ed i limiti del caso (altro che Foveon!) senza neanche poter tagliare o raddrizzare le foto in seguito. C'erano delle mascherine da inserire nei telaietti, ma a me non piacevano perché rovinavano il ritmo dimensionale delle diaproiezioni.
Una scelta a monte implica un modo di vedere diverso, un soffermarsi su particolari diversi e rendere validi (o non validi) elementi diversi. Con l'analogico si dovevano utilizzare la fantasia e l'esperienza ("Aggiungo il filtro rosso così la maglietta rossa del bambino viene bianca ed il cielo blu viene nero"), ma a volte mi pare un miracolo, col senno di oggi, che potessimo scattare 100 diapositive su 100 perfettamente esposte e correggere eventuali dominanti cromatiche in fase di ripresa senza vedere i risultati sul display. L'unico controllo possibile era quello della profondità di campo e non tutte le reflex avevano l'apposito pulsantino ma, anche avendolo, pretendere di capire la reale profondità di campo di una foto osservandola con l'obiettivo chiuso ad F/8 era un'impresa titanica in quanto il mirino diventava buio pesto.

Grazie per lo "SPLENDIDENTRAMBE"!

[agostino]

senza neanche poter tagliare o raddrizzare le foto in seguito.

Ho passato bei momenti ad aprire i telaietti delle dia e, sfruttando il mezzo millimetro di differenza tra la dimensione dell'immagine e la cornice, a raddrizzare gli orizzonti con minimi riposizionamenti del fotogramma...