News:

Alcuni FAKE ACCOUNT sono stati BLOCCATI e BANNATI

Menu principale

Ritratti

Aperto da pacific palisades, Lunedì, 03 Dicembre 2018, 20:37:28

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.


agostino

Mi sembra di conoscerli. Mi sembra. Mi.
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

pacific palisades

Citazione di: agostino il Lunedì, 03 Dicembre 2018, 21:12:28
Mi sembra di conoscerli. Mi sembra. Mi.

Diciamo, questioni di biopolitica.

Rino

Ti capisco di più quando disegni! :)

pacific palisades

La fotografia (mi) costringe a cercare fuori di me, nel disegno purtroppo guardo dentro e dentro ci sono soltanto paturnie.
Cerco però verticalmente, faccio buchi; mentre convenzionalmente si cerca nella dimensione orizzontale, infatti nelle macchine si trova una livella che segnala l'errore quando viene abbassata.

edecapitani

Hai detto una cosa che condivido come esperienza: la fotografia mi costringe a cercare fuori di me
  • Enrico
     

clax

Affermazioni strettamente personali.
Anche la fotografia, come tutte le espressioni artistiche
sono in primo luogo espressione del fotografo.
Della sua sensibilità, del suo stato d'animo ecc....
Ma non vorrei riscoprire l'acqua calda.  :)
  • Claudio
     

edecapitani

Hai ragione, affermazioni personali e, per quanto mi riguarda, legate alla mia esperienza del fotografare, quindi più che essere d'accordo su una teoria, credo di essere in consonanza su un'esperienza. (in consonanza, non all'unisono).
  • Enrico
     

pacific palisades

Enrico, credo che Clax intendesse come cose personali quel che ha scritto.
Sicuramente non ha senso una teoria su queste cose, un po' perché le teorie sono strumenti per prevedere e qui non c'é nulla da prevedere; un po' perché fare teorie è impossibile in questa materia.
Nel mio caso  il disegno mi fa ripiegare su me stesso come un Buddha addormentato, per tanti altri è diverso... invece con la fotografia sono costretto a fare i conti con  - almeno - una minima parte di realtà. Ma io ci sono eccome infatti non ho problemi a manipolare l'immagine se vedo una buona ragione.

edecapitani

Infatti. Penso di aver capito e sono d'accordo con quanto dice Clax. Non ho la tua capacità  di "manipolare" (probabilmente neanche d'immaginare) ma già  scegliere una certa inquadratura piuttosto che un'altra è una manipolazione e risponde a categorie ed esigenze mie non della realtà. Con l'uso improprio della parola "teoria" intendevo solo dire che non penso che la fotografia sia più "oggettiva" o "realistica" dell'arte (Picasso spiegò ad un ricco americano che contrapponeva al cubismo analitico il realismo di una foto di sua moglie, quanto in realtà quella foto non fosse così più realistica di un quadro cubista) o, nel mio caso, della musica, ma che, grazie alla fotografia, sto facendo un'esperienza rinnovata delle cose.
  • Enrico
     

Joserri

1) Lei è una donna di Dalí, che ha detto che il centro dell'universo passa attraverso la toilette della stazione di Perpignan. Sono stato lì ed è vero.

2) La fotografia si basa sulla fotografia.

3) Le emozioni non possono essere valutate.

4) La libertà è sempre un documento.

Saluti!
  • Ric
     

pacific palisades

Era la sorella di Dalì mi pare. Dalì era un mito!
W la fotolibera!

pacific palisades

Citazione di: edecapitani il Giovedì, 06 Dicembre 2018, 00:01:33
già  scegliere una certa inquadratura piuttosto che un'altra è una manipolazione e risponde a categorie ed esigenze mie non della realtà. Con l'uso improprio della parola "teoria" intendevo solo dire che non penso che la fotografia sia più "oggettiva" o "realistica" dell'arte (Picasso spiegò ad un ricco americano che contrapponeva al cubismo analitico il realismo di una foto di sua moglie, quanto in realtà quella foto non fosse così più realistica di un quadro cubista) o, nel mio caso, della musica, ma che, grazie alla fotografia, sto facendo un'esperienza rinnovata delle cose.

Credo che la cosiddetta "realtà" della fotografia sia riferibile a una qualche trama pratica, che la fotografia sia, tanto per spiegare con una analogia, come una mappa. Una mappa è "reale" quando ci permette di arrivare al luogo che cerchiamo: paradossalmente può essere molto più reale, cioè funzionale, una mappa composta di poche linee perché elimina i particolari oziosi. Il fine della fotografia comunemente è "riconoscere" quindi una fotografia è reale quando permette di riconoscere un soggetto, un luogo, una situazione. Una fotografia non è reale perché corrisponde alla visione retinica, ma è reale perché la visione retinica spesso ci permette di riconoscere gli oggetti (spesso vale per le condizioni quotidiane). Ma il fine può essere altro. Personalmente vorrei che le mie immagini servissero a "comprendere". Le foto che ho pubblicato sopra per me sono reali in quanto mettono in scena vecchi uomini con un potere (in questo caso, ma dalle fotografie non si può capire è un potere sui corpi, un "biopotere"). Mi pare, magari sbaglio, che le immagini rendano l'idea di quel potere e che quel potere ha una dimensione di ceto, di genere e si fonda sul sapere specialistico.