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Esperimenti di fotografie d'architettura senza T&S

Aperto da Douglas Mortimer, Giovedì, 25 Luglio 2013, 17:05:09

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Douglas Mortimer

Citazione di: Danilo il Giovedì, 25 Luglio 2013, 21:53:11
Mi riferisco Simone a quello che è esemplificato abbastanza bene - ma nel web si trovano esempi anche più approfonditi - nella prima foto di questa pagina:
http://www.dpreview.com/lensreviews/canon_24_3p5_tse_c10/5

cioè, che nel correggere la convergenza delle linee verticali rendendole parallele, devo fare sempre i conti col fenomeno della coperta corta a cui accennava Ignazio, per cui, specie con le focali grandangolari, gli edifici, ad esempio, appaiono innaturalmente molto più slanciati e alti di quanto lo sono senza correzione o con la correzione via software. E questo dovrebbe dipendere, correggetemi se sbaglio, non tanto dal rapporto focale, ma dalla lunghezza focale dell'obiettivo, dalla distanza dall'oggetto, dalle sue dimensioni e dalla misura dello shift.

Credo che tu abbia centrato un punto fondamentale. La distorsione prospettica è tanto maggiore tanto mi avvicino al soggetto. L'utilizzo di un grandangolo, per quanto il decentramento (o la correzione prospettica in pp) ci permetta di ritrarlo mantenendo parallele le linee verticale, conferisce al soggetto un immagine molto più slanciata (e se vogliamo, sproporzionata).
http://www.fabiobernieri.com/
"A cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento ?"
(William Eugene Smith)

Douglas Mortimer

Citazione di: Claudio S. il Venerdì, 26 Luglio 2013, 09:49:05
Se permettete, visto che è il mio lavoro, vi sono altre regole da rispettare: ad esempio se l'inclinazione verso l'alto della macchina di ripresa supera i 22,5 gradi, la correzione non va applicata completamente ma, va lasciata una leggera distorsione (sottocorrezione) prospettica. Il nostro cervello percepisce quale è il punto di ripresa, di conseguenza nella visione tende ad applicare una correzione delle linee, correzione che va a sommarsi a quella applicata alla ripresa con l'effetto di gonfiare innaturalmente la parte alta del soggetto, quello è l'effetto più comune di un errore in cui si incorre spesso.

Questa è un'osservazione interessante, e ti ringrazio per averla condivisa.
In effetti mi è capitato in passato, osservando alcune foto di architettura, che alcuni edifici sembrassero quasi allargarsi verso la sommità. In realtà, verificando con una griglia, mi accorgevo che le linee verticale erano perfettamente parallele. Segno evidentente di questo "meccanismo naturale" di auto-correzione prospettica.
http://www.fabiobernieri.com/
"A cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento ?"
(William Eugene Smith)

Simone

CitazioneGrazie Simone. Migliorabile su che fronte?


Mi sembra ancora schiacciato al centro, hai corretto prima solo la distorsione a barilotto della lente, potrebbe anche essere tutto merito di PS.

Danilo

Citazione di: Douglas Mortimer il Venerdì, 26 Luglio 2013, 11:50:37
Questa è un'osservazione interessante, e ti ringrazio per averla condivisa.
In effetti mi è capitato in passato, osservando alcune foto di architettura, che alcuni edifici sembrassero quasi allargarsi verso la sommità. In realtà, verificando con una griglia, mi accorgevo che le linee verticale erano perfettamente parallele. Segno evidentente di questo "meccanismo naturale" di auto-correzione prospettica.

Grazie Claudio anche da parte mia, per il contributo davvero interessante  e utile, da esperto in materia. Uno dei tanti esempi che conferma quanto la percezione delle immagini sia un fenomeno tanto complesso quanto meraviglioso, cosa di cui erano ben consapevoli gli antichi pittori nel dipingere le pareti e i soffitti di chiese e palazzi. A questo proposito trovo molto belli, ma impegnativi, i libri di Ruggero Pierantoni, in particolare l'ultimo, che tratta anche di queste questioni:
http://www.ibs.it/code/9788833923369/pierantoni-ruggero/salto-scala-grandezze.html