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Ritratti garibaldini

Aperto da agostino, Domenica, 18 Novembre 2018, 21:02:38

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agostino

Perdonatemi: io ho sempre fotografato in dia e capirete da voi quanto il recupero delle ombre sia la mia ultima preoccupazione e vocazione. Però qui volevo proprio: salvare il bianco, salvare Garibaldi puntinato, far leggere la scritta. La domanda è: ho svolto bene questo compito o ci sono strade migliori  per raggiungere il MIO obiettivo?
Sì: voglio dimostrare che quei volumi non erano anonimi ma nomini.
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Ginni

Citazione di: agostino il Martedì, 20 Novembre 2018, 18:26:39
Per Gini
Citazioneer recupero della scritta avrei agito solo sulla scritta senza schiarire l'ombra sul selciato.

Vuoi dire con "selezione" di PS? O in quale altro modo.

Si con PS e similariii usando lo strumento Brucia / Scherma.

Ginni

Citazione di: Rino il Martedì, 20 Novembre 2018, 16:43:09
Citazione di: Ginni il Martedì, 20 Novembre 2018, 12:00:26
Io sono allergico alla post......
Per recupero della scritta avrei agito solo sulla scritta senza schiarire l'ombra sul selciato.

Ma sono gusti personali

Per carità, ognuno fa come vuole per ottenere i risultati che desidera (che poi piacciano o meno agli altri è un altro discorso), ed io stesso ho un duplice atteggiamento ormai consolidato con gli anni:

1) c'è quello che deriva dall'uso delle diapositive che per loro natura non si potevano modificare in alcun modo e dovevano nascere perfette (almeno nelle intenzioni). Qui, quindi, nessun intervento dopo lo scatto (oggi diremmo "postproduzione").

2) c'è quello che deriva dall'uso delle pellicole bianconero per arrivare a stampe Fine Art, quindi la massima cura in fase di ripresa, sviluppo del negativo e stampa finale.

Con il digitale mi sono trovato a fondere le due modalità, cioè cerco di ottenere uno scatto perfetto in fase di ripresa, ma reputo che la postproduzione - se necessaria - faccia parte integrante del processo di creazione dell'immagine.

Ciao sono allergico alla post perchè mi annoia terribilmente  :).

Se stampo un minimo di post la faccio, principalmente raddrizzo orizzonti e ricompmpogo l'immagine con qualche crop.

Altrimenti per immagini  che sono a video non le manipolo più di tanto.
Avevo per esempio postato un immagine fatta al Carnevale di Venezia,a due maschere con un bel cielo latte, default SPP. Quando me lo hanno fatto osservare ho recuperato le nuvole e il colore del cielo  :).

Rino

Citazione di: agostino il Mercoledì, 21 Novembre 2018, 05:16:54
Perdonatemi: io ho sempre fotografato in dia e capirete da voi quanto il recupero delle ombre sia la mia ultima preoccupazione e vocazione. Però qui volevo proprio: salvare il bianco, salvare Garibaldi puntinato, far leggere la scritta. La domanda è: ho svolto bene questo compito o ci sono strade migliori  per raggiungere il MIO obiettivo?
Sì: voglio dimostrare che quei volumi non erano anonimi ma nomini.

Se non facevi rilevare il tuo recupero della scritta, molto ben fatto, saremmo stati tutti molto contenti ed anche tu perché 1) il tuo intervento è ben fatto e non si nota 2) perché hai ottenuto ciò che volevi, cioè non una bella fotografia alle soglie dell'astratto con forme ed elevati contrasti, ma una bella foto che raccontasse di Garibaldi.

Il tuo intervento è ineccepibile e non mi dispiace neanche che l'ombra non sia nera come la pece, ma su questo se ne può discutere all'infinito. All'interno del discorso su Garibaldi, il recupero ci sta tutto perché è giusto mostrare sia la scritta che la faccia di Garibaldi sul muro bianco.

Contento ora? ;)

agostino

CitazioneContento ora?

Sì, ma se a parità di obiettivo si può fare di meglio DITEMELO!!
Ciao!!
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Rino

Citazione di: agostino il Mercoledì, 21 Novembre 2018, 10:45:46
CitazioneContento ora?

Sì, ma se a parità di obiettivo si può fare di meglio DITEMELO!!
Ciao!!

Si può sempre fare di meglio, ma la tua prima versione va benissimo. Io ho ottenuto questa dal file originale in ombra e non è molto diversa dalla tua. Credo che tu abbia fatto il massimo! ;)

agostino

CitazioneCredo che tu abbia fatto il massimo! ;)

E allora...sto! Grazie
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

pacific palisades

Citazione di: agostino il Mercoledì, 21 Novembre 2018, 05:16:54
La domanda è: ho svolto bene questo compito o ci sono strade migliori  per raggiungere il MIO obiettivo?

Ci sono due grandi strade: agire su tutta l'immagine o agire localmente. Da quel che ho capito hai fatto tutto in SPP quindi hai agito su tutta l'immagine. Considerando che il tuo obiettivo è rendere "leggibile" il dettaglio estremamente chiaro e scuro credo tu abbia fatto più o meno il meglio che si poteva fare nella strada uno.
Se segui la strada due puoi rendere ancora più "leggibile". Non so Rino, ma nel mio caso anche se molto di fretta ho agito con riserve e bruciature, ma ho anche creato due immagini con esposizione diversa disposte su due livelli in Photoshop e usato la gomma per fonderle in modo artigianale. Chiaro che combinando la strada uno e la due si ottiene di più in termini di "leggibilità" del dettaglio estremamente chiaro e scuro.

Leggibilità l'ho messo tra virgolette perché ormai la lettura dell'immagine fotografica è appunto soltanto quantitativa, completamente avulsa dal senso e dalla vita umana, è come se leggere un libro significasse misurare il contrasto tra la pagina e l'inchiostro. Questo lo faccio presente non perché ho da ridire sul tuo desiderio di rendere visibile scritta e figura, cosa perfettamente legittima e comprensibile se si fa il "reportage" di un luogo, ma perché nel mondo fotoamatoriale la parola "leggibilità" ha preso questo nuovo senso "misurante" a discapito del significato vero e proprio di "leggere" - del resto in Italia non legge più nessuno.

Faccio presente una cosa divertente e istruttiva.
Recentemente ho visto su YouTube un'intervista a Gianni Berengo Gardin, alla domanda qual è il tuo obiettivo?, ha risposto: l'essere umano!
Allora gli hanno fatto presente che chi domandava voleva sapere qual è l'obiettivo della macchina fotografica che predilige. Credo che questo equivoco non sia possibile con fotografi "giovani", perché oggi la tecnica sopravanza di molto l'importanza dell'essere umano. Infatti le fotografie, basta guardare i concorsi blasonati, sono sempre più spettacolari e sempre più brutte.


L'ultima cosa, secondo me non è tanto questione di saper usare un programma informatico, ma di educare lo sguardo. Ovvero tutto ancora una volta dipende in massima parte dalla nostra testa.







Rino

Citazione di: pacific palisades il Mercoledì, 21 Novembre 2018, 16:09:18
Ci sono due grandi strade: agire su tutta l'immagine o agire localmente. Da quel che ho capito hai fatto tutto in SPP quindi hai agito su tutta l'immagine. Considerando che il tuo obiettivo è rendere "leggibile" il dettaglio estremamente chiaro e scuro credo tu abbia fatto più o meno il meglio che si poteva fare nella strada uno.
Se segui la strada due puoi rendere ancora più "leggibile". Non so Rino, ma nel mio caso anche se molto di fretta ho agito con riserve e bruciature, ma ho anche creato due immagini con esposizione diversa disposte su due livelli in Photoshop e usato la gomma per fonderle in modo artigianale. Chiaro che combinando la strada uno e la due si ottiene di più in termini di "leggibilità" del dettaglio estremamente chiaro e scuro.

Non avendo il RAW a disposizione ho fatto come te: un lavoretto veloce giusto a scopo dimostrativo.

Citazione
L'ultima cosa, secondo me non è tanto questione di saper usare un programma informatico, ma di educare lo sguardo. Ovvero tutto ancora una volta dipende in massima parte dalla nostra testa.

Io senz'altro sono l'ultimo a poter dire di saper usare Photoshop, almeno non in senso "moderno": i risultati che ottengo sono tutti realizzati con trucchi da camera oscura e da grafico. Non mi serve di più. Però da decenni insisto con i miei studenti o con i partecipanti ai miei workshop sull'arte del vedere (anche se spesso mi chiedono "Ma non vedo meglio se uso una Nikon D850 rispetto ad una Nikon economica di 10 anni fa?"). :)

pacific palisades

Citazione di: Rino il Mercoledì, 21 Novembre 2018, 16:46:56
da decenni insisto con i miei studenti o con i partecipanti ai miei workshop sull'arte del vedere

Ho confrontato le tre versioni aprendole velocemente in sequenza con il visualizzatore di Windows in modo che saltassero agli occhi le differenze. Agostino non ha visto che la sua mancava un po' di contrasto/saturazione (l'immagine è buona ma sarebbe un problema collocarla in una serie di immagini "nella norma"). Io non ho visto che avevo alzato troppo l'esposizione sbruciacchiando alcuni punti (è come essere vestiti eleganti ma con la macchiolina di sugo :D). La tua è risultata la più equilibrata e utilizzabile per una pubblicazione. Il senso che se ne trae è questo: tu hai visualizzato COMPLESSIVAMENTE l'immagine, mentre Agostino e io ne abbiamo visualizzato soltanto una parte. Vedere 100% = riuscire 100%.




pacific palisades

Garibaldi fu ferito.



:))

(Stanotte/domani mattina la tolgo)

Rino


agostino

Grazie di tutto questo sforzo contributivo. Quando ho un po' di tempo mi ristudio un po' di PS.
Andrea, perché vuoi togliere la tua ultima immagine???
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

edecapitani

Appunto, perché vuoi toglierla?

Questa discussione mi interessa sia per la riflessione sul senso dell'immagine e sul significato di "lettura dell'immagine", che per la questione posta da Agostino perché, anche se non ho sempre bisogno di estrarre tutti i dettagli dalle ombre, ci sono situazioni in cui questo mi serve per l'utilizzo che faccio della foto. Quindi, visto che tu stesso hai proposto la domanda, te la rilancio: tu, Agostino, come hai fatto?
  • Enrico
     

agostino

Citazionetu, Agostino, come hai fatto?
E chi se lo ricorda più!

Ho usato SPP con la funzione curve e basta; non ho salvato le informazioni.
Io mi studio l'istogramma in trasparenza e cerco di capire  a quale area appartengono le parti che devo rendere più visibili, sposto i cursori sull'ordinata per definire meglio l'intervento e inizio a verificare cosa accade incrementando o decrementando.
In fase di scatto ho tenuto l'istogramma il più possibile a destra, fino a toccare il bordo della cornice* per non bruciare il muro bianco e avere più dati possibili (avendo dato priorità a non bruciare le alte luci, non in assoluto) anche nella zona scura, immaginando che quest'ultima avrei potuto ottimizzarla in SPP.
Provando ho trovato quel risultato.

* come noto quando si scatta in pellicola e una superficie è molto riflettente, bianca o bianchissima, se si misura in luce riflessa si usa sovraesporre di uno/unoemezzo stop per evitare la "regressione" al grigio del bianco; ho voluto fare una prova: misurando la luce riflessa con l'esposimetro della Macchina fotografica e, utilizzando questo classico accorgimento di aggiustamento dell'esposizione, il piede dell'istogramma finisce a toccare il bordo destro. Dunque è un buon sistema, anche senza avere a disposizione la lettura di luce incidente.
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)