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grazie - indirettamente - al foveon

Aperto da agostino, Sabato, 07 Ottobre 2017, 11:45:27

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agostino

Gentili Foveonisti, vi ringrazio perché per la prima volta negli ultimi 10-15 anni, leggendovi, non mi sono sentito un alieno. Provo a spiegarmi, se avete tempo e voglia leggetemi altrimenti passate oltre. Non so se questo è il luogo giusto per il topic: diciamo che sono considerazioni stimolate dal vostro approccio alla fotografia che mi sembra trovare nel foveon uno stimolo attuale.
Non sono un fotografo ma uno dei tanti che fa foto in giro, in viaggio, in famiglia e ha il desiderio di farle al meglio, senza per questo aver fatto della fotografia la missione della sua vita.
In pellicola ho sempre fatto diapositive perché ho capito che, trovato un buon laboratorio di sviluppo, è l’unico modo di facile accesso (insieme al B&N autogestito, nel quale ogni tanto mi cimento) per avere riscontro del proprio modo di fotografare (nessuno stravolgimento interpretativo su esposizione, dominanti ecc..). Dieci anni fa circa â€" dopo un periodo di scarsa attività fotografica â€" mi accorgo improvvisamente che qualcosa è cambiato: le riviste di geografia, che amavo leggere anche per la qualità delle fotografie, iniziano a pubblicare foto dai colori scialbi, molto “dettagliate” ma nel complesso poco godibili. Non fa eccezione NG ma anche per quelle italiane è lo stesso. Mi accorgo, dalle riviste specializzate, che ormai il mondo è digitale. Ok, c’è pellicola e vado avanti fino al 2013 con le mie dia e un po di B&W. Nel 2103 (la Kodak cessa la elitechrome) compero la Fuji xE1 che sembra promettere una resa simile all’analogico; leggo le recensioni, le immagini che trovo in giro non mi convincono fino in fondo - come tutte le altre (per carità, la qualità del digitale è andata migliorando): i colori, la resa agli estremi della gamma dinamica ad esempio â€" malgrado chi recensisce è entusiasta di tutto, ponendo l’attenzione su aspetti che mi interessano meno (il famoso bokeh e altro). Ad esempio, nei ritratti che accompagnano la recensione degli obiettivi , laddove la luce è diretta (non necessariamente frontale)  e gira intorno al volto (che, come tutte le superfici curve, offre nell’insieme un gradiente di riflessione) le parti più illuminate diventano evanescenti . Esempio

https://fujifilmblog.files.wordpress.com/2017/09/f7069724-747a-11e7-a760-047d7be9fa86.jpeg

Mi chiedo: forse è una nuova estetica a cui non sono abituato?
Fotografo con la nuova macchina, prima solo in jpeg, poi mi avventuro nel Raw, ma malgrado tutto mi sembra sempre che manchi qualcosa.
Rivedo stampe in cibachrome di foto fatte anni prima, senza alcuna pretesa, solo ricordi di viaggio, e mi sembrano sempre belle (nel senso che sono gratificanti sul piano cromatico e di nitidezza: eppure non usavo ne pellicole né attrezzature al top).
Sulle riviste di geografia di oggi il livello è aumentato ma la pienezza del colore (che mi sembra si chiami correttamente “profondità”) è sostituita dalla saturazione e, come ampiamente letto sul forum, la nitidezza da sofisticazioni tipo sharping. I pappagalli tropicali, conosciuti sulle vecchie riviste, ora sono superdefiniti nei dettagli e coloratissimi ma…disturbano la vista. Della profondità del colore non si parla quasi mai nelle recensioni (ero incappato in questo concetto nella recensione della LEICA m8, parecchi anni fa). Mi sembra che chi recensisce porta l’attenzione dove gli argomenti sono già esibiti dal produttore e dove porta il mercato: il numero di pixel, la velocità operativa ecc. ecc. Le foto di riferimento per i confronti tra sensori sono: etichette di bottiglie di scotch ingrandite al 100%, circuiti stampati con microcomponenti elettronici e amenità del genere.
Ora non so se il Foveon incontrerà i miei gusti o se sarò capace di utilizzarlo per quello che vale: resta il fatto che quello che scrivete mi ha ridato fiducia nelle mie capacità di critica.
Ho letto che qualcuno di voi (Italo?) utilizza o ha utilizzato per il PC, almeno fino al 2015, il monitor catodico e ho pensato: allora non sbagliavo a non voler rottamare il vecchio televisore (poi lo ho fatto per guasti di difficile riparazione) per sostituirlo con un LCD la cui resa è solo apparentemente migliore...
Basta, non vi annoio più. Buone foto.
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

naphtha

Ciao Agostino, benvenuto e grazie per questo bellissimo messaggio.  :bat:
Canon 6D - Cosina 19-35mm

Land

Concordo in toto,ho avuto le tue stesse sensazioni!
Anch’io ho,a volte,l’impressione di essere un po’ avulso
dall’estetica fotografica corrente...
Grazie! :)

Italo

CitazioneHo letto che qualcuno di voi (Italo?) utilizza o ha utilizzato per il PC, almeno fino al 2015, il monitor catodico e ho pensato: allora non sbagliavo a non voler rottamare il vecchio televisore (poi lo ho fatto per guasti di difficile riparazione) per sostituirlo con un LCD la cui resa è solo apparentemente migliore...
Ciao Agostino.
È vero! Utilizzo ancora adesso un CRT, non un televisore ma uno degli ultimi monitor a schermo piatto indicati per la fotografia prima dell'avvento degli LCD a prezzo popolare.... la risoluzione è più bassa di questi ultimi ma ha il vantaggio di non avere colori che definirei "metallici", per cui non riuscirei ad applicare uno sviluppo ottimale per le mie stampe in sublimazione.
Tra l'altro, sui monitor LCD le immagini hanno solitamente una risoluzione più alta delle relative stampe, così ci si preoccupa inutilmente per difetti che non si notano sulle stampe.

Se si stampasse ci si accorgerebbe che la corsa ai megapixel non è solo inutile ma anche controproducente per la qualità del colore, specialmente col foveon, perché con pixel grandi si ottiene maggiore informazione colore e minor rumore: la mia "Quattro" ce l'ho già: si chiama "SD10"... che mi basta, e avanza, per le mie stampe 20x30.... la venderei solo se comparisse una FF con la stessa dimensione di pixel.

Oggi, sembra quasi che la funzione del dilettante medio sia quella di gratuito "tester" delle varie marche di fotocamere per indicare le modifiche da apportare al prossimo modello per soddisfare la richiesta del mercato, il cui intento è solo quello di arricchire i vari produttori... per essere dilettanti fotografi basta possedere una sola fotocamera, non un intero "arsenale"!  ;)
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

Lorenzo F.

Benvenuto Agostino, credo tu sia sulla buona strada per sviluppare una Foveonite, attenzione perchè a questo punto se ci hai trovati, può solo peggiorare... hahahah.

Buona continuazione, da ex utilizzatore amatorialissimo (ed all'epoca molto più inesperto di ora che non lo sono ancora),  di pellicola, credo non passerá molto prima di vedere un tuo foveonscatto.
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

conla

Un Bel racconto che sicuramente appartiene a tanti degli utilizzatori di questo forum...
CRISigma :si:

Silvia V

Grazie della condivisione dei tuoi pensieri:) Ho molto da imparare da chi, come te, ha fotografato e pensato in analogico
  • Silvia
     
DP3 Merril
Nikon D700
Olympus OMD em1
Nikon F2

"L'inizio è solo un seguito ed il libro degli eventi è sempre aperto a metà"

Lorenzo

Io credo che non siamo "strani noi"! E' che il mondo galoppa alla rinfusa in tutte le direzioni, rincorrendo cosa poi? Penso che dopo tutto siamo fortunati a poter provare sistemi diversi, ma poi bisogna utilizzarli a fare fotografie, non test... Altrimenti chi fa ricerca per noi che cosa ci sta a fare?  O:-)
Buona domenica
  • Lorenzo
     
Sono contrario, ho alternative.

agostino

Ho letto le vostre risposte. Grazie!
per Italo: è chiaro che non pensavo a un televisore usato come monitor ma, per analogia, volevo dire che dieci anni fa si sono rottamati ottimi televisori catodici (bei colori, profondi) per comperare pessimi LCD.
E' vero che oggi finiamo per diventare tester di MF, la logica si chiama UPGRADE: uno compera una MF., dopo un anno anno esce il modello "migliorato", su tutti i siti ti dicono che se hai amato il modello 1, il 2 è sicuramente migliore (UPGRADE!). Ovviamente il modello 1 non vale più una lira e il secondo non te lo regalano (ma questo non è un problema se vuoi... l'UPGRADE!).
Una domanda: quel discorso che avevi tratto da una brochure di una sigma di qualche anno fa -  in cui si spiegava l'algoritmo "stagionato" per tirar fuori i jpeg messo a confronto con quello del file RAW - è ancora valido?

Ho provato a mettere due foto ma non ho capito come restare nei 400 kb senza che la foto divenga penosetta...   Ho usato "FILEminimizer Pictures". Ho provato a salvare il jpeg con SPP a qualità 0 ma ne esce un jpeg di 700 kb!
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Italo

CitazioneUna domanda: quel discorso che avevi tratto da una brochure di una sigma di qualche anno fa -  in cui si spiegava l'algoritmo "stagionato" per tirar fuori i jpeg messo a confronto con quello del file RAW - è ancora valido?
Non capisco cosa intendi dire: forse che l'immagine ricavata dallo sviluppo del raw è migliore del jpeg in camera?  :con:

CitazioneHo provato a mettere due foto ma non ho capito come restare nei 400 kb senza che la foto divenga penosetta...
Non si usa SPP ma un editor qualsiasi (PS, LR, etc.).... prima si riduce la dimensione dell'immagine (1024 / 1200 px sul lato lungo) poi si salva con "Salva per web" regolando la compressione jpeg per un "peso" entro 450KB.
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

agostino

  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Italo

Citazioneè questa cosa qui:
Si, è appunto quello che supponevo, con gli effetti pratici visibili sulle ultime immagini bn del mio post in questa pagina: http://forum.foveon.it/index.php?topic=42.0
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

agostino

  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

DANYZ

Benvenuto Agostino :wel:


Concordo con tutto quello cha hai scritto. Tutto il mondo è cambiato, quindi anche il modo di trattare le immagini. Anche io non riesco a godermi le fotografie di paesaggio perché mi disturbano la vista. Così mi preferisco guardarmi vecchie foto dall'aspetto più naturale.

p.s.

@Italo. ah la SD10, unica!!
ALOHA

pacific palisades

Citazione di: agostino il Sabato, 07 Ottobre 2017, 11:45:27
Gentili Foveonisti, vi ringrazio perché per la prima volta negli ultimi 10-15 anni, leggendovi, non mi sono sentito un alieno. Provo a spiegarmi, se avete tempo e voglia leggetemi altrimenti passate oltre. Non so se questo è il luogo giusto per il topic: diciamo che sono considerazioni stimolate dal vostro approccio alla fotografia che mi sembra trovare nel foveon uno stimolo attuale.
Non sono un fotografo ma uno dei tanti che fa foto in giro, in viaggio, in famiglia e ha il desiderio di farle al meglio, senza per questo aver fatto della fotografia la missione della sua vita.
In pellicola ho sempre fatto diapositive perché ho capito che, trovato un buon laboratorio di sviluppo, è l’unico modo di facile accesso (insieme al B&N autogestito, nel quale ogni tanto mi cimento) per avere riscontro del proprio modo di fotografare (nessuno stravolgimento interpretativo su esposizione, dominanti ecc..). Dieci anni fa circa â€" dopo un periodo di scarsa attività fotografica â€" mi accorgo improvvisamente che qualcosa è cambiato: le riviste di geografia, che amavo leggere anche per la qualità delle fotografie, iniziano a pubblicare foto dai colori scialbi, molto “dettagliate” ma nel complesso poco godibili. Non fa eccezione NG ma anche per quelle italiane è lo stesso. Mi accorgo, dalle riviste specializzate, che ormai il mondo è digitale. Ok, c’è pellicola e vado avanti fino al 2013 con le mie dia e un po di B&W. Nel 2103 (la Kodak cessa la elitechrome) compero la Fuji xE1 che sembra promettere una resa simile all’analogico; leggo le recensioni, le immagini che trovo in giro non mi convincono fino in fondo - come tutte le altre (per carità, la qualità del digitale è andata migliorando): i colori, la resa agli estremi della gamma dinamica ad esempio â€" malgrado chi recensisce è entusiasta di tutto, ponendo l’attenzione su aspetti che mi interessano meno (il famoso bokeh e altro). Ad esempio, nei ritratti che accompagnano la recensione degli obiettivi , laddove la luce è diretta (non necessariamente frontale)  e gira intorno al volto (che, come tutte le superfici curve, offre nell’insieme un gradiente di riflessione) le parti più illuminate diventano evanescenti . Esempio

https://fujifilmblog.files.wordpress.com/2017/09/f7069724-747a-11e7-a760-047d7be9fa86.jpeg

Mi chiedo: forse è una nuova estetica a cui non sono abituato?
Fotografo con la nuova macchina, prima solo in jpeg, poi mi avventuro nel Raw, ma malgrado tutto mi sembra sempre che manchi qualcosa.
Rivedo stampe in cibachrome di foto fatte anni prima, senza alcuna pretesa, solo ricordi di viaggio, e mi sembrano sempre belle (nel senso che sono gratificanti sul piano cromatico e di nitidezza: eppure non usavo ne pellicole né attrezzature al top).
Sulle riviste di geografia di oggi il livello è aumentato ma la pienezza del colore (che mi sembra si chiami correttamente “profondità”) è sostituita dalla saturazione e, come ampiamente letto sul forum, la nitidezza da sofisticazioni tipo sharping. I pappagalli tropicali, conosciuti sulle vecchie riviste, ora sono superdefiniti nei dettagli e coloratissimi ma…disturbano la vista. Della profondità del colore non si parla quasi mai nelle recensioni (ero incappato in questo concetto nella recensione della LEICA m8, parecchi anni fa). Mi sembra che chi recensisce porta l’attenzione dove gli argomenti sono già esibiti dal produttore e dove porta il mercato: il numero di pixel, la velocità operativa ecc. ecc. Le foto di riferimento per i confronti tra sensori sono: etichette di bottiglie di scotch ingrandite al 100%, circuiti stampati con microcomponenti elettronici e amenità del genere.
Ora non so se il Foveon incontrerà i miei gusti o se sarò capace di utilizzarlo per quello che vale: resta il fatto che quello che scrivete mi ha ridato fiducia nelle mie capacità di critica.
Ho letto che qualcuno di voi (Italo?) utilizza o ha utilizzato per il PC, almeno fino al 2015, il monitor catodico e ho pensato: allora non sbagliavo a non voler rottamare il vecchio televisore (poi lo ho fatto per guasti di difficile riparazione) per sostituirlo con un LCD la cui resa è solo apparentemente migliore...
Basta, non vi annoio più. Buone foto.

Sì, è una nuova estetica a cui non siamo abituati.