Era sempre inizio agosto (vedi topic ContaxG2 sexy)e visitavo il MAXXI. La mostra che mi aveva attratto era quella dedicata a Bruno Zevi
http://www.maxxi.art/events/gli-architetti-di-zevi-storia-e-controstoria-dellarchitettura-italiana-1944-2000/
Mostra notevole, con tantissimi foto e disegni di progetti degli architetti più valorizzati da Zevi, ben strutturata nella progressione storica. Particolarmente interessanti i video in cui Zevi spiega la sua visione dell'architettura, la polemica con l'ancoraggio al classicismo, l'insensatezza della ricerca forzata delle simmetrie. Su quest'ultimo punto c'è un bellissimo video in cui decostruisce l'attuale piazza Venezia riportandola all'originaria planimetria e mostrando a quale forzature (interi palazzi abbattuti e ricostruiti) porta la scelta ideologica di puntare ad una visione ordinata perché simmetrica. Lo stesso concetto lo spiega valorizzando i progetti di Brunelleschi, moderno tra i classici, con un video in cui racconta Sant'Ivo alla Sapienza. Come dargli torto, pensavo. Se non ci fosse quella lanterna spiraliforme ad avvitare il cielo sopra a Roma che ne sarebbe delle cupole modaiole (per l'epoca) barocche? Tutte disperse nell'aere, come mongolfiere...
Dopo un po' esco e mi dimentico tutto, gironzolo nella zona, passeggio sul ponte della musica (2011): a metà ponte, senza pensarci, mi giro e scatto la foto allegata.
Poi a casa la rivedo e penso a Zevi e mi dico: perché non hanno saputo fare un ponte più "spiazzante"? e perché mi è venuto così normale scattare questa foto?
Noterete che anche i cestini sono in perfetta simmetria...
Errore: non Brunelleschi, ovviamente, ma Borromini.
Se fossi ricco mi farei fare la casa da Frank Gehry, e se fossi ricco e con la macchina del tempo chiamerei Gaudì ;)