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Tanto rumore

Aperto da maxtolardo, Venerdì, 01 Marzo 2019, 20:17:27

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maxtolardo

Non ci siamo. Ingrandite la foto e guardate in basso sia a destra che a sinistra. Rumore a secchiate.
Può essere qualche problema sul sensore? Non credo che sia questa la resa.


Lorenzo F.

 :-\
Scatto piu' complesso di quel che puo' sembrare...
L'esposizione era corretta o l'hai sistemata in post?
da quanto stavi usando la macchina?
Le ombre sono state aperte?
Hai utilizzato il controllo rumore di crominanza ovvero tutto o quasi a destra?
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

elerum

Direi che la spiegazione l'ha già fatta  Antonello qui (risposta 103), in coda al post la spiegazione dei (**) anzi Ti chiederei di postare l'immagine li come esempio perché un immagine valle più di mille parole e questo lo trovo il miglior esempio per quanto descritto nel link .
perché dico che la spiegazione e li, Te giustamente accusi il rumore cromatico verde a sinistra del immagine ma basta guardare in alto e vedere che la luce viene filtrata da una vetrina verdognola e poi il riflesso viene catturato dal sensore pero la correzione ed il pasticcio lo spiega meglio Antonello, dal altro canto in basso a destra e il riflesso diretto della luce calda tramonto sul lastricato e anche qui la spiegazione di Antonello casca a fagiolo,
  • Micky
     
IL FOVEON SCEGLIE LA PERSONA CON CUI STARE E NON LA PERSONA IL FOVEON

se Tu hai una mela ed io un altra mela e ce li scambiamo avremo sempre ognuno una mela invece se io ho un idea e Tu un altra idea e ce li scambiamo allora ognuno di noi avremo due idee
George Bernard Shaw


PS: Non sono un "Photographer" ma un artigiano della fotografia  ;)

Italo

.... diciamo che le Q non sono adatte ai controluce... e un po' anche le M.  :ohi:
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

valgrassi

Un caso da manuale di "Italian flag". Bisognerebbe dare un'occhiata a X3F. L'unica speranza è esporre spot sul punto più luminoso e fare due serie di BKT: +1, +2,+3 e +2/3, +4/3, +2 EV. In un forum che distingue "base ISO" da "native ISO" (che tutti in inglese considerano la stessa cosa, magari in italiano no) speranze di discutere di ETTR sono basse. Cmq le Quattro hanno ISO base 100. Maserc-Massimo sostiene da sempre che la sua sd4-H ha bisogno di ETTR. La rete di protezione delle Merrill a 100 ISO non esiste con le Q, di cui non posso scrivere di più perché non ne uso una.
La "mia" dp2M si comporta a spot su parete biancastra come un f/3.05 (ossia T/3.05) battuta contro un Gossen Sixtomat Digital. Ritengo umiliante postare i RawDigger che dimostrano che ISO base-nativo è 200 ISO per la Merrill. Se non passa il punto fermo che ISO è base quando non taglia la gamma dinamica, ogni discussione è inutile.

pacific palisades

Citazione di: valgrassi il Sabato, 02 Marzo 2019, 07:36:40
In un forum che distingue "base ISO" da "native ISO" (che tutti in inglese considerano la stessa cosa, magari in italiano no) speranze di discutere di ETTR sono basse. ... La "mia" dp2M si comporta a spot su parete biancastra come un f/3.05 (ossia T/3.05) battuta contro un Gossen Sixtomat Digital.

E' una distinzione che introdusse Robert Kahnweiler nel suo seminale paper "The eye is external to the world" (The MIT Press, 1998), e a quanto ne so né Tony Krause né James Orin, che erano presenti al convegno in cui presentò la cosa, ebbero nulla da obiettare. Noi del forum eravamo tutti presenti e continuiamo quella gloriosa tradizione. Personalmente avevo tentato ETTR battendo la SDQH contro il mio SpeedMaster L-858D ma ho voluto strafare caricandoci un tensore di Ricci e s'è brikkato.

A parte gli scherzi, potrebbe essere che il verde-magenta sia il vagito con cui la macchina chiede un bianco e nero?




Italo

Purtroppo il "chroma noise" (massimo in Q e M) è di carattere strutturale, per cui non dipende dall'esposizione ma dalla mancanza di omogeneità nella sensibilità dei pixel di ogni singolo strato, che mostrano così difformità cromatiche quando i valori vengono equalizzati in camera da un sw standard.
  • Italo
     
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valgrassi

Italo, il read noise esagerato dei Foveon devi combatterlo con più luce, non ce n'è, quindi ETTR ragionata su schermo grande e istogramma raw.
Purtroppo RawDigger usa Kalpanika per gli X3F e questo qualche dubbio lo crea anche a me. Però i DNG Kalpanika non sono osceni, hanno un denoise eccellente. Boh!
Il SNR nelle ombre (sotto 128 per le Merrill e 512 per le Quattro più o meno) dipende dal numero di fotoni raccolti n, non da sqrt(n) come in buona luce. E lì prende il sopravvento il read noise (alto nei Foveon), se non sovraesponi adeguatamente. A cascata i colori strani Foveon nelle ombre sottoesposte. Il silicio è quello che è, Hubel sostiene che i tre strati, oltre che di differente spessore, sono drogati in proporzioni diverse, ci vorrebbe qualcuno della STM che ci spieghi i problemi di produzione connessi, inutile fare illazioni da non addetti ai lavori.

valgrassi

Grazie a pacific palisades per il suo JPEG, lo scatto era stato sottoesposto di - 2/3 EV, una sorta di suicidio con una Q che anche a 100 ISO è affetta da "granella" (sandy/gritty in English). Per di più ISO 200 e 1/800s. Coi Foveon bisogna starci un po' più attenti, o no? Ed ETTR ragionevole...

maxtolardo

Grazie a tutti per le vostre spiegazioni. Ma, certamente colpa della mia ignoranza, non ci ho capito molto.
Dipende dall'esposizione in ripresa?
Dipende dalla post?
Dipendente dal tipo di fotografia (es. controluce)?
Dipende dal soggetto?
Dal colore del soggetto?
Avanzo un'altra ipotesi: potrebbe essere l'aggiornamento firmware? Fino a quando non l'ho aggiornato non ho avuto problemi. Ho notato invece questo fastidiosissimo rumore da quando l'ho aggiornato. Sono tornato alle impostazioni iniziali e tutto sembra funzionare correttamente.

maxtolardo

Citazione di: pacific palisades il Sabato, 02 Marzo 2019, 08:14:05
Citazione di: valgrassi il Sabato, 02 Marzo 2019, 07:36:40
In un forum che distingue "base ISO" da "native ISO" (che tutti in inglese considerano la stessa cosa, magari in italiano no) speranze di discutere di ETTR sono basse. ... La "mia" dp2M si comporta a spot su parete biancastra come un f/3.05 (ossia T/3.05) battuta contro un Gossen Sixtomat Digital.

E' una distinzione che introdusse Robert Kahnweiler nel suo seminale paper "The eye is external to the world" (The MIT Press, 1998), e a quanto ne so né Tony Krause né James Orin, che erano presenti al convegno in cui presentò la cosa, ebbero nulla da obiettare. Noi del forum eravamo tutti presenti e continuiamo quella gloriosa tradizione. Personalmente avevo tentato ETTR battendo la SDQH contro il mio SpeedMaster L-858D ma ho voluto strafare caricandoci un tensore di Ricci e s'è brikkato.

A parte gli scherzi, potrebbe essere che il verde-magenta sia il vagito con cui la macchina chiede un bianco e nero?

Andrea, bellissima la tua conversione, complimenti.

valgrassi

@maxtolardo  nel digitale sottoesporre è eresia. A maggior ragione un Foveon. Riprova una scena simile su cavalletto. Misura spot il punto più luminoso. Metti in piedi parecchi BKT. 90 su 100 una sovraesposizione (quasi impossibile da predire) ripresa sotto SPP sistema tutto. Il primo contagocce in alto a sx correttore della sovraesposizione quasi sempre fa Exp -2. Poi hai X3 Fill Light. Non contare sui rossi e blu da schermo SPP per segnalare sovra-sottoesposizione, non rispecchiano la situazione dei dati raw X3F. È l'eterno problema ETTR: se non vedi l'istogramma raw procedi per tentativi. Poiché il canale blu (B) è sempre il più spostato a dx nell'istogramma X3F (nei Bayer sono sempre i verdi G), conviene usare filtri neutri quando c'è molto cielo in un paesaggio. Naturalmente se interessano cielo e nuvole.
In BN il cielo si evidenzia scegliendo il canale rosso R al 100%, a molti piace la pseudo-grana del bn 100% R.

Joserri

Scusatemi. Ho anche visto la foto su un televisore da 55 pollici. Non vedo nessun rumore:no:
  • Ric
     

maxtolardo

Citazione di: valgrassi il Lunedì, 04 Marzo 2019, 09:56:05
@maxtolardo  nel digitale sottoesporre è eresia. A maggior ragione un Foveon. Riprova una scena simile su cavalletto. Misura spot il punto più luminoso. Metti in piedi parecchi BKT. 90 su 100 una sovraesposizione (quasi impossibile da predire) ripresa sotto SPP sistema tutto. Il primo contagocce in alto a sx correttore della sovraesposizione quasi sempre fa Exp -2. Poi hai X3 Fill Light. Non contare sui rossi e blu da schermo SPP per segnalare sovra-sottoesposizione, non rispecchiano la situazione dei dati raw X3F. È l'eterno problema ETTR: se non vedi l'istogramma raw procedi per tentativi. Poiché il canale blu (B) è sempre il più spostato a dx nell'istogramma X3F (nei Bayer sono sempre i verdi G), conviene usare filtri neutri quando c'è molto cielo in un paesaggio. Naturalmente se interessano cielo e nuvole.
In BN il cielo si evidenzia scegliendo il canale rosso R al 100%, a molti piace la pseudo-grana del bn 100% R.

Grazie Val, già è molto più chiaro.

maxtolardo

Citazione di: Joserri il Lunedì, 04 Marzo 2019, 11:58:20
Scusatemi. Ho anche visto la foto su un televisore da 55 pollici. Non vedo nessun rumore:no:
José com'è possibile? Gli altri che sono intervenuti lo hanno visto.

Joserri

Citazione di: maxtolardo il Lunedì, 04 Marzo 2019, 13:16:47
Citazione di: Joserri il Lunedì, 04 Marzo 2019, 11:58:20
Scusatemi. Ho anche visto la foto su un televisore da 55 pollici. Non vedo nessun rumore:no:
José com'è possibile? Gli altri che sono intervenuti lo hanno visto.


Amico Massimo: Sono già confuso e interessato. Se fai il favore, metti un link in Dropbox o Drive, con l'originale RAW
  • Ric
     

Italo

CitazioneNon vedo nessun rumore.
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

Joserri

Il problema di questa foto è dovuto 1) Un contrasto di luce molto elevato, 2) Un sole che spazza il pavimento, mostrando la texture, 3) Un'eccessiva nitidezza nello sviluppo.

E i tre fattori insieme producono quella sensazione di rumore, che per me non c'è.



  • Ric
     

Joserri

Citazione di: Italo il Venerdì, 01 Marzo 2019, 22:30:09
.... diciamo che le Q non sono adatte ai controluce... e un po' anche le M.  :ohi:


Chi ha firmato gli atti giudiziari che indicano la proibizione della retroilluminazione con Merrill? Mi occupo io di tutto. Grazie per l'attenzione.


  • Ric
     

Ginni

Citazione di: Joserri il Mercoledì, 06 Marzo 2019, 20:36:30
Citazione di: Italo il Venerdì, 01 Marzo 2019, 22:30:09
.... diciamo che le Q non sono adatte ai controluce... e un po' anche le M.  :ohi:


Chi ha firmato gli atti giudiziari che indicano la proibizione della retroilluminazione con Merrill? Mi occupo io di tutto. Grazie per l'attenzione.
Josè che foto.
Mi sembrava costruita in studio.

Bella!!!!!!


Tino84

Citazione di: Joserri il Lunedì, 04 Marzo 2019, 20:11:12
Il problema di questa foto è dovuto 1) Un contrasto di luce molto elevato, 2) Un sole che spazza il pavimento, mostrando la texture, 3) Un'eccessiva nitidezza nello sviluppo.

E i tre fattori insieme producono quella sensazione di rumore, che per me non c'è.

Sono totalmente d’accordo: non vedo alcun problema in questa foto.

Ma la mia “soglia di accettazione del rumore” è decisamente diversa dal caso qui in oggetto

pacific palisades

Io sono addirittura masochista e non solo ho un'alta soglia di sopportazione del rumore ma secondo me il rumore è bello  :D

Lorenzo F.

Negare che questa foto sia affetta da rumore di crominanza o che il Q sia soggetto a questo tipo di problema e che sia tanto piú evidente quanto piú è difficoltosa la condizione di illuminazione della scena,  sarebbe come negare il ciclo naturale delle stagioni o il fatto che la terra sia tonda e la luna sia un suo satellite e tutte le conseguenti implicazioni del caso.


Ciò detto, posso essere d'accordo sul fatto che in talune particolarissime situazioni il rumore possa starci come elemento artistico, ma quello è un gusto puramente personale e quindi soggettivo, come dire.....preferisco l'inverno all'estate.
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

pacific palisades

Citazione di: Lorenzo F. il Venerdì, 08 Marzo 2019, 10:10:50
Negare che questa foto sia affetta da rumore di crominanza o che il Q sia soggetto a questo tipo di problema e che sia tanto piú evidente quanto piú è difficoltosa la condizione di illuminazione della scena,  sarebbe come negare il ciclo naturale delle stagioni o il fatto che la terra sia tonda e la luna sia un suo satellite e tutte le conseguenti implicazioni del caso.


Ciò detto, posso essere d'accordo sul fatto che in talune particolarissime situazioni il rumore possa starci come elemento artistico, ma quello è un gusto puramente personale e quindi soggettivo, come dire.....preferisco l'inverno all'estate.


Rifletto su un uso linguistico scrivendo una frase simile:

Negare che le pellicole in bianco e nero siano affette da incapacità di restituire l'esatta colorazione della realtà, sarebbe come negare il ciclo naturale delle stagioni o il fatto che la terra sia tonda e la luna sia un suo satellite e tutte le conseguenti implicazioni del caso.

Ciò detto, posso essere d'accordo sul fatto che in talune particolarissime situazioni l'assenza dell'esatta colorazione della realtà possa starci come elemento artistico, ma quello è un gusto puramente personale e quindi soggettivo, come dire... preferisco l'inverno all'estate.


Le obiezioni sono facilmente immaginabili:
- l'esatta colorazione della realtà può essere utile ma non è certo indispensabile per rappresentare la realtà.
- c'è larga condivisione (ovvero non è una questione di gusto personale) nel ritenere le fotografie in bianco e nero capaci di rappresentare la realtà molto efficacemente.

Lorenzo F.

Non ho scritto e non penso ciò che hai rielaborato e tentato di trasporre, benchè sia d'accordo sull'efficacia del bn come interpretazione della realtá atta ad evidenziare volumi in modo piú dinamico di quanto il colore non possa fare.
Quindi hai traslato e rielaborato le mie parole, hai espresso una considerazione basata su parole trasposte ed hai formulato un'obiezione che per quanto veritiera ha come unico obiettivo, quello di contrastare concetti formulati su parole trasposte, dei quali tu stesso sei il padre....
ehmmmm....la lingua italiana è potente e Macchiavelli in confronto era un pivello, io comunque mi dissocio dal gioco, poichè non mi interessa.


Come ho scritto, mi riferivo specificatamente al rumore di crominanza, ovvero le chiazze verdi e magenta che sono presenti e sono conseguenza di un fatto fisico, che come tale è incontrovertibile.

Ribadisco che sia per il rumore di crominanza, sia per il rumore di luminanza (nel caso del bn) può diventare un bonus anzichè un difetto, e posso quindi essere d'accordo (infatti lo sono) con chi sa sfruttarlo, idem dicasi, giá che ci siamo, per altri artefatti introdotti piú o meno artificiosamente quali sfuocature, mosso, micromosso dominanti non corrette e varie.

Tuttavia, non sono d'accordo che questi aspetti vengano utilizzati spacciandoli per arte in tutte le salse, poichè vedo scatti (anche in questo forum, cosí fughiamo il dubbio) fatti male e spacciati per vezzo aristico, in quel caso è solamente uno scatto riuscito male, benchè possa essere nobilitato e possa riscuotere anche molti consensi, ma è riuscito male perchè non è frutto di uno specifico percorso che ha portato l'autore ad agire in tal senso, bensí di un erroneo ed improprio utilizzo dello strumento, o piú semplicemente di una svista.

Concludo dicendo che in quest'ottica preferisco imparare la corretta visione, preparazione ed esecuzione dello scatto e poi drogare (quando ne sarò all'altezza) il tutto con una dose artistica, quindi dato che mi considero un novizio e non un esperto, se i miei scatti fossero imprecisi vi prego di dirmelo e di non scambiarli per arte, saranno i confronti successivi a farmi riflettere ed a fare riflettere anche voi, sul fatto che possa aver intenzionalmente o meno aggiunto una dose artistica.
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M.Villani

pacific palisades

Citazione di: Lorenzo F. il Venerdì, 08 Marzo 2019, 18:18:40
Non ho scritto e non penso ciò che hai rielaborato e tentato di trasporre ... Quindi hai traslato e rielaborato le mie parole, hai espresso una considerazione basata su parole trasposte ed hai formulato un'obiezione che per quanto veritiera ha come unico obiettivo, quello di contrastare concetti formulati su parole trasposte, dei quali tu stesso sei il padre....


:))

Aspetta...
la "frase simile" non è la tua, infatti non te l'ho attribuita. E' evidente che la "frase simile" è una mia congettura (tu mi hai dato soltanto l'occasione per pensarla).
Perché ho scritto quella mia frase?
Per rivelare un paradosso: siamo disposti ad accettare senza remore che una fotografia sia realistica nonostante sia completamente priva di informazione sul colore; ma non accettiamo come realistica una fotografia che ha informazioni sul colore soltanto parzialmente non corrispondenti alla realtà.

Questo paradosso secondo me rivela una gabbia di pensiero dentro cui siamo chiusi e che da un lato orienta i nostri giudizi di valore sulle fotografie; dall'altro orienta le nostre concrete prassi fotografiche.

Lorenzo F.

Interessante considerazione, in parte anche vera, sse non fosse per il fatto che i nostrii occhi sono fatti, strutturati ed abituati a vedere in BN, non si può dire lo stesso della visione con dominanti colorate, sfuocata o a chiazze poichè quelle rientrano tra le patologie cliniche.

Se dobbiamo mettereci a discutere di quale sia la "normalità" temo non ne usciremo più.
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Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

pacific palisades

Beh, anche l'acromatopsia è una patologia. Più che altro c'è una spinta culturale per così dire a "imparare a vedere in bianco e nero".
Allo stesso tempo c'è una spinta culturale, perlomeno nel mondo di chi si interessa di fotografia, a riconoscere il cosiddetto "rumore cromatico".

Sardosono

Citazione di: valgrassi
@maxtolardo  nel digitale sottoesporre è eresia. A maggior ragione un Foveon. Riprova una scena simile su cavalletto. Misura spot il punto più luminoso. Metti in piedi parecchi BKT. 90 su 100 una sovraesposizione (quasi impossibile da predire) ripresa sotto SPP sistema tutto. Il primo contagocce in alto a sx correttore della sovraesposizione quasi sempre fa Exp -2. Poi hai X3 Fill Light. Non contare sui rossi e blu da schermo SPP per segnalare sovra-sottoesposizione, non rispecchiano la situazione dei dati raw X3F. È l'eterno problema ETTR: se non vedi l'istogramma raw procedi per tentativi. Poiché il canale blu (B) è sempre il più spostato a dx nell'istogramma X3F (nei Bayer sono sempre i verdi G), conviene usare filtri neutri quando c'è molto cielo in un paesaggio. Naturalmente se interessano cielo e nuvole.
In BN il cielo si evidenzia scegliendo il canale rosso R al 100%, a molti piace la pseudo-grana del bn 100% R.

Giusto una considerazione en-passant: dissento integralmente da quanto hai scritto  :no:  non solo nello specifico circa la tua metodologia (della quale oltretutto mi sfugge anche il senso logico), ma soprattutto circa i principi che sostieni e sui quali ti basi.

In estrema sintesi: nel DIGITALE come nella pellicola DIAPOSITIVA, la sovraesposizione è ASSOLUTAMENTE IRRECUPERABILE, a meno di essere capaci di sovvertire le leggi della fisica. Solo la sottoesposizione è invece parzialmente recuperabile, anche se con inevitabili perdite, non solo di qualità in senso generale ma soprattutto dei rapporti reciproci di densità, che si alterano tanto più quanto maggiore è la sottoesposizione. I limiti di tale "recuperabilità" sono comunque del tutto soggettivi, in quanto dipendono esclusivamente da quanto riteniamo tollerabili le suddette perdite.

L'esatto contrario vale invece per le pellicole NEGATIVE, dove è la SOTTO-esposizione a NON essere recuperabile, mentre la SOVRA-esposizione lo è parzialmente, ma anche in questo caso con inevitabili perdite, dello stesso genere e natura delle precedenti.
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

SDQ+SD15+SD10 18-35/1.8+50/1.4+17-70/2.8-4OS+17-35/2.8-4+Elmarit135/2.8
GX7+GX1+GH1 20/1.7+25/1.4+45/1.8+60/2.8+70/2.8+20-40/2.8+Vario-Elmarit-14-50/2.8
X-T10 35/1.4+50/1.2+28/2.8+Sonnar90/2.8+135/2.5+16-50/3.5-5.6OS+70-200/4Macro
LX100  GXR+evf 50/2.5Macro+28/2.5  S3Pro  Digilux-2

Lorenzo

Qua mi sa che Max si è scontrato con un problema che non aveva incontrato prima e forse erano le condizioni di illuminazione, forse l'esposizione, forse il firmware... O un mix delle tre cose. Non so, ma il rumore c'è, è evidente, e qui disturba, inquinando a mio parere porzioni di inquadratura. Non ho esperienza in Q per suggerire soluzioni. Ma l'unica considerazione che faccio è: non desistere, certi problemi vanno riconosciuti e risolti. Altrimenti rimane solo una cosa: il tasto con il quale si tira l'acqua e si passa oltre. Io almeno farei così. E non me ne voglia l'autore; evidentemente ritiene lui stesso che qui ci sia un problema.  ;)
  • Lorenzo
     
Sono contrario, ho alternative.

Lorenzo

Citazione di: Joserri il Mercoledì, 06 Marzo 2019, 20:36:30
Citazione di: Italo il Venerdì, 01 Marzo 2019, 22:30:09
.... diciamo che le Q non sono adatte ai controluce... e un po' anche le M.  :ohi:


Chi ha firmato gli atti giudiziari che indicano la proibizione della retroilluminazione con Merrill? Mi occupo io di tutto. Grazie per l'attenzione.

Proibizione no, ci mancherebbe, ma le chiazze verdi sono un deterrente potente...
  • Lorenzo
     
Sono contrario, ho alternative.

maxtolardo

Citazione di: Lorenzo il Venerdì, 08 Marzo 2019, 23:57:32
Qua mi sa che Max si è scontrato con un problema che non aveva incontrato prima e forse erano le condizioni di illuminazione, forse l'esposizione, forse il firmware... O un mix delle tre cose. Non so, ma il rumore c'è, è evidente, e qui disturba, inquinando a mio parere porzioni di inquadratura. Non ho esperienza in Q per suggerire soluzioni. Ma l'unica considerazione che faccio è: non desistere, certi problemi vanno riconosciuti e risolti. Altrimenti rimane solo una cosa: il tasto con il quale si tira l'acqua e si passa oltre. Io almeno farei così. E non me ne voglia l'autore; evidentemente ritiene lui stesso che qui ci sia un problema.  ;)

Lorenzo, nel foveon ci vedo tante cose belle toccate con mano per via di una DP2 di un amico prima di prendere la SDQ con il 18-35. Quello che non mi aspettavo era il rumore francamente indigeribile. Fatto è che le limitazioni cominciano ad essere un po' troppo ingombranti. No alti iso, no controluce, no albe, no tramonti, ecc. Riguardo allo sciacquone da tirare, se ti riferisci alla foto nessun problema. E' una fotina senza valore fatta per testare il controluce. Se invece ti riferisci alla Sigma è presto per prendere decisioni drastiche.   

Lorenzo F.

.... e chi dice che siano limitazioni, o meglio che siano insormontabili?
Basta conoscere la macchina e sapere come utilizzarla e come post produrre


ecco un esempio di controluce pieno, fatto proprio con il 18-35 Art
Il punto è che nessuno, nemmeno qui potrà mai spiegarti la ricetta esatta di come riuscirci, servono tante prove e tante imprecazioni, ma alla fine.....
http://forum.foveon.it/index.php?topic=7723.msg62567#msg62567


Gli unici veri limite del Foveon risiedono nella messa a fuoco iperveloce per soggetti in movimento rapidissimo che cambiano direzione altrettanto rapidamente, tipo i elfo gnomi o folletti ^_^,
oppure per foto di sera, in interna o con scarsissima illuminazione e magari anche in questo caso di soggetti in rapido movimento, vero che in queste situazioni il flash fa miracoli, ma se la tua esigenza è quella di scattare sempre in situazioni simili, il Foveon non fa per te.
In tutti gli altri casi, l'unico limite è il fotografo, la sua tecnica, il suo atteggiamento e la sua dimestichezza nelle gestione dello scatto.


per tutti questi casi comunque vale anche quanto segue ossia che la MAF di un Foveon non è paragonabile alla MAF di un Bayer, confrontando le 2 infatti è come se il Bayer non mettesse veramente a fuoco.

{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

pacific palisades

Si può dare anche una pulitina/attenuatina, così una cosa fatta velocemente sul file scaricato dal topic che non è raw o tiff (da cui credo si può ottenere di più)..


maxtolardo

Citazione di: Lorenzo F. il Domenica, 10 Marzo 2019, 11:44:03
.... e chi dice che siano limitazioni, o meglio che siano insormontabili?
Basta conoscere la macchina e sapere come utilizzarla e come post produrre


ecco un esempio di controluce pieno, fatto proprio con il 18-35 Art
Il punto è che nessuno, nemmeno qui potrà mai spiegarti la ricetta esatta di come riuscirci, servono tante prove e tante imprecazioni, ma alla fine.....
http://forum.foveon.it/index.php?topic=7723.msg62567#msg62567


Gli unici veri limite del Foveon risiedono nella messa a fuoco iperveloce per soggetti in movimento rapidissimo che cambiano direzione altrettanto rapidamente, tipo i elfo gnomi o folletti ^_^,
oppure per foto di sera, in interna o con scarsissima illuminazione e magari anche in questo caso di soggetti in rapido movimento, vero che in queste situazioni il flash fa miracoli, ma se la tua esigenza è quella di scattare sempre in situazioni simili, il Foveon non fa per te.
In tutti gli altri casi, l'unico limite è il fotografo, la sua tecnica, il suo atteggiamento e la sua dimestichezza nelle gestione dello scatto.


per tutti questi casi comunque vale anche quanto segue ossia che la MAF di un Foveon non è paragonabile alla MAF di un Bayer, confrontando le 2 infatti è come se il Bayer non mettesse veramente a fuoco.

Lorenzo sto cercando di capire quali situazioni evitare. Prima di prendere la Sigma ero consapevole del carattere scontroso del foveon. Non mi arrendo così facilmente. E poi, anche dovessi fotografare solo in piana luce me la farò andare bene istess. ;) :) 

valgrassi

@Antonello l'articolo originale del 2003 del compianto Michael Reichmann https://luminous-landscape.com/expose-right/  , purtroppo il suo secondo articolo del 2011 sotto Luminous Landscapes è a pagamento.
Questo è quello che pensava dell'ETTR nel 2011 un ottimo fotografo e stampatore, però semi-analfabeta scientifico: https://theonlinephotographer.typepad.com/the_online_photographer/2011/10/expose-to-the-right-is-a-bunch-of-bull.html
Infine nel 2008 Emil Martinec ha chiarito la frescaccia di base di Michael Reichmann e Thomas Knoll, che non inficia il resto dell'ETTR.
Alle Merrill SIGMA ha pensato bene di fare arrivare QUASI la luce di una FF (+1 EV invece di +1.2 EV) col trucchetto di ETTR su 200 ISO di base  e 100 ISO farlocco. Si vede bene con RawDigger, almeno sulla mia dp2M.

Sardosono

Citazione di: valgrassi
@Antonello l'articolo originale del 2003 del compianto Michael Reichmann https://luminous-landscape.com/expose-right/  , purtroppo il suo secondo articolo del 2011 sotto Luminous Landscapes è a pagamento.
Questo è quello che pensava dell'ETTR nel 2011 un ottimo fotografo e stampatore, però semi-analfabeta scientifico: https://theonlinephotographer.typepad.com/the_online_photographer/2011/10/expose-to-the-right-is-a-bunch-of-bull.html
Infine nel 2008 Emil Martinec ha chiarito la frescaccia di base di Michael Reichmann e Thomas Knoll, che non inficia il resto dell'ETTR.
Alle Merrill SIGMA ha pensato bene di fare arrivare QUASI la luce di una FF (+1 EV invece di +1.2 EV) col trucchetto di ETTR su 200 ISO di base  e 100 ISO farlocco. Si vede bene con RawDigger, almeno sulla mia dp2M.
Degli articoli a-scientifici di luminous-landscapes (e quelli che da essi ne sono poi derivati e che hanno a lungo - oltre 15 anni - infestato la rete e ancora la infestano) ne ho parlato in passato ed ormai sono da tempo archiviati per quello che sono: sciocchezze a-scientifiche (alfa privativo, cioè prive di basi scientifiche) dovute appunto a totale mis-comprensione scientifica.

Tu poi affermi che queste "frescacce" (parole tue, con cui concordo!) non inficerebbero il resto dell'ETTR, ma io al posto tuo qualche dubbio me lo porrei, visto che (come ti ho già scritto) arrivi a conclusioni diametralmente opposte alla realtà oggettiva. Ora, io non so dirti né dove, né come, né perché tu arrivi a conclusioni sballate, per il semplice non riesco a seguire il tuo ragionamento: ci ho provato ma non ci sono riuscito, quindi non posso esserti di aiuto; ma ti posso garantire che le tue conclusioni in fatto di sovra/sotto esposizione sono completamente all'opposto della realtà oggettiva, quindi sono necessariamente sballate. E quando le conclusioni a cui giungiamo sono addirittura sovvertite come in questo caso, in genere è perché ci stiamo appoggiando su qualche premessa nella quale stiamo prendendo "fischi per fiaschi". Quindi, anche se non so indicarti quale sia, vi è certamente almeno un "fischio" che stai prendendo per "fiasco"...  ::)  ;)
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

SDQ+SD15+SD10 18-35/1.8+50/1.4+17-70/2.8-4OS+17-35/2.8-4+Elmarit135/2.8
GX7+GX1+GH1 20/1.7+25/1.4+45/1.8+60/2.8+70/2.8+20-40/2.8+Vario-Elmarit-14-50/2.8
X-T10 35/1.4+50/1.2+28/2.8+Sonnar90/2.8+135/2.5+16-50/3.5-5.6OS+70-200/4Macro
LX100  GXR+evf 50/2.5Macro+28/2.5  S3Pro  Digilux-2

valgrassi

@Antonello  Emil Martinec l'hai letto? Reichmann era un fotografo pro con una laurea in fotografia, Knoll un programmatore, tutti e due senza una grande preparazione scientifica, d'accordo. Martinec è un fisico teorico di punta dell'U. di Chicago. Canonista, è rimasto scioccato dalla Nikon D3. Si è "allenato" sul Forum DP Review (che è di Amazon) per qualche anno (ejmartin) e molti lo hanno aiutato a correggere dettagli controversi.
Nel 2008 è uscito con questo (rivisto nei link da Bill Claff):  http://www.photonstophotos.net/Emil%20Martinec/noise.html
Per chi ha difficoltà con l'inglese vorrei segnalare i due pdf di Alessio Beltrame (un ing. gestionale con la passione della matematica-fisica) che ha tradotto e raccolto il meglio degli articoli scientifici sul digitale. Purtroppo Alessio ci ha lasciati nell'ottobre 2018. Ci teneva molto che scaricassero i suoi pdf. Su Amazon c'è ancora in vendita il suo libro (costoso) sulle foto di calcio.

Sardosono

Premessa: questo post è un mini-pistolotto, scritto con tono finto-provocatorio ma con cuore allegro!  O:-)


Citazione di: valgrassi
@Antonello  Emil Martinec l'hai letto? Reichmann era un fotografo pro con una laurea in fotografia, Knoll un programmatore, tutti e due senza una grande preparazione scientifica, d'accordo. Martinec è un fisico teorico di punta dell'U. di Chicago. Canonista, è rimasto scioccato dalla Nikon D3. Si è "allenato" sul Forum DP Review (che è di Amazon) per qualche anno (ejmartin) e molti lo hanno aiutato a correggere dettagli controversi.

Non capisco il senso della tua osservazione: e allora?... Una idiozia è e rimane una idiozia anche se chi la sostiene ha 20 lauree. E la cosa potrà forse sconcertare te, ma a me non sconcerta minimamente. Anche in questo preciso momento in tutto il mondo ci sono probabilmente alcune decine di persone che cercano di "razionalizzare pi greco" (operazione comunemente detta "quadratura del cerchio") e costoro sono tutti laureati in matematica, spesso anche in fisica, ed in genere "magna cum laude" e molto probabilmente sono anche docenti universitari! Eppure, non di meno anche la sola idea di razionalizzare pi greco è indiscutibilmente una idiozia. Nel corso della mia vita - lavorativa e non - ho incontrato, come tutti, persone con un quoziente intellettivo palesemente sotto la media, eppure fra di essi la percentuale di laureati era nella media. All'università vi erano tantissimi colleghi che - per esser eufemistici - non brillavano certo per intelligenza, eppure si sono laureati tutti, chi in matematica, chi in fisica e chi in ingegneria. Il fatto è che gli studi non sollevano di un un solo punto il proprio quoziente intellettivo. Ma non basta: anche se può sembrare strano, per laurearsi in qualunque disciplina, comprese anche matematica e fisica, non è per niente necessario avere una intelligenza sopra la media; anzi, spesso proprio chi è sotto o nella media si laurea a pieni voti e più in fretta degli altri, perché studia a memoria.

E' sempre stato così e - semmai - anno dopo anno è sempre peggio, e si verifica in tutte le discipline, non solo scientifiche ma anche umanistiche, e lo dico per esperienza diretta. Potrei fare tanti esempi di vita vissuta, ma ne scelgo solo due, agli antipodi l'uno dall'altro.

Il primo è talmente banale da sembrare una barzelletta tanto è ridicolo. Nel liceo che ho gestito per dieci anni, poco tempo prima che io arrivassi - quindi poco prima del 1986 - giunse una domanda di insegnamento da parte di un docente, scritta di pugno  - come usava allora - e indirizzata come segue:

Ill'Ustrissimo Signor Preside

Proprio così: APOSTROFO seguito, a scanso di equivoci, dalla U maiuscola!!!
Oggi si potrebbe pensare (e sperare) che si tratti di un errore di battitura; ma in questo caso, essendo scritta a mano, quell'apostrofo e quella U MAIUSCOLA testimoniavano in modo inconfutabile ed indelebile l'ignoranza di chi quella domanda l'aveva scritta. E indovina un po' quale era la materia per la quale si chiedeva l'insegnamento?!... LINGUA E LETTERATURA ITALIANA!!! Ma la cosa più sorprendente non era che questa persona fosse laureata in lettere moderne, bensì il fatto che allegava un certificato di laurea che attestava una votazione di 110 su 110 e lode!!!

Il secondo esempio risale invece ai tempi ancora precedenti, ai tempi dell'università nella seconda metà degli anni '70, e ne scelgo uno fra i diversi che potrei fare (non è il peggiore, ma è il più semplice da raccontare). Durante le lezioni di fisica tecnica venne fuori che il docente (non un assistente, ma proprio il docente che faceva lezione sempre di persona, questo almeno gli andava riconosciuto) spiegando in dettaglio il corpo nero giungeva a conclusioni giuste, ma le giustificava con una trattazione matematica del tutto sbagliata, oltretutto mettendola nero su bianco (anzi, bianco su nero) alla lavagna. Più facevo notare queste assurdità ai miei colleghi, più essi mostravano di non rendersene conto, rispondendomi sostanzialmente in stile scuola elementare, ossia "ma se lo dice la maestra deve essere vero" magari rinforzato con un "ma se fosse sbagliato vuoi che nessuno se ne sarebbe accorto fino ad ora?". Va beh, alla fine mi arresi, peggio per loro.

Quando giunse l'esame io fui interrogato per primo (in genere ero sempre il primo in lista perché non mi garbava di aspettare, mentre quasi a nessuno piaceva invece di rompere il ghiaccio) e caso volle che il docente per SUA sfortuna mi chiese proprio la trattazione matematica del corpo nero, cosa che io feci col sorriso da un orecchio all'altro! Ma naturalmente, alla lavagna non trascrissi come un automa i passaggi sbagliati da lui insegnati e imparati a memoria dai miei colleghi, bensì riportai la trattazione corretta dall'inizio alla fine, giungendo al risultato ovviamente anch'esso corretto. Ora, non ricordo assolutamente più i dettagli di quanto avvenne, ma posso assicurare che non avevo nessuna voglia né intenzione di litigare; ovviamente, tuttavia, è proprio ciò che avvenne: litigammo! Senza urla, certamente, ma non di meno litigammo. Riuscite ad immaginare come andò a finire?!... Che probabilmente giunse sul punto di esplodere di rabbia ma dovette forzatamente riconoscere la correttezza dei miei passaggi e - per conseguenza - l'erroneità dei suoi. Ma invece di complimentarsi con me - cosa che lo avrebbe qualificato come una persone di valore - si rassegnò a passarmi all'esame a denti stretti, con un voto tutto sommato decente e che "incassai" con soddisfazione anche se fu il mio più basso tra tutti quelli specialistici. Al che me ne andai senza stare a guardare quel che successe dopo, anche se non era difficile immaginarlo. Riuscite ad immaginarlo anche voi?!... Beh, anche se non c'eravate, come non c'ero io, quel che accadde è scontato: l'esame non lo passò nessun altro. Infatti, non era più possibile per il docente accettare come buoni i suoi passaggi sbagliati, ma nessuno dei miei "colleghi" era in grado di rispondere correttamente, in quanto avevano TUTTI imparato a memoria una sequenza di trattazione che ormai era stata dichiarata ufficialmente SBAGLIATA. Dopo quel che era successo davanti a decine di testimoni, il docente non poteva neanche far finta di nulla, quindi dopo pochi tentativi i miei colleghi si ritirarono tutti e a quell'appello non passò nessun altro. E bada bene che non si trattava di errori marginali (altrimenti non lo racconterei neanche), ma proprio di "corbellerie matematiche"; eppure quei "colleghi" si sono laureati tutti o quasi e come loro anche tutti quelli che negli anni ci avevano preceduti e nessuno dei quali si era mai reso conto di queste assurdità matematiche (o magari, chi se ne rese conto non ebbe in sé la sicurezza per opporsi "alla maestra").

Ma bada bene, sia ben chiaro che io non sono affatto un genio, non sono affatto una mosca rara: sono semplicemente uno dei tanti che dà credito al proprio raziocinio fino a prova contraria. Ma le opinioni contrarie non sono affatto delle prove perché le opinioni non provano proprio nulla; e quando le opinioni contrarie non sono supportate da prove degne di questo nome, ossia da fatti concreti e sensati, allora in genere non valgono neanche il tempo di stare ad ascoltarle, neppure se le sostiene un premio nobel.

La morale della favola è la seguente: quando non si è in grado di valutare per proprio conto la correttezza scientifica di "un qualcosa", allora viene naturale cercare di orientarsi basandosi sulla "attendibilità presunta" dei sostenitori e dei contrari, la qual cosa è sbagliata anche se perdonabile, perché non si ha altro modo per decidere. Ma quando si è in possesso di sufficiente conoscenza per essere in grado di valutare per proprio conto con la PROPRIA testa, allora ci si rende conto che la "attendibilità presunta" dei "sostenitori di idee senza prove" conta quanto una palla da basket nel gioco del tennis.

Per cui, in conclusione, per rispondere finalmente alla tua domanda iniziale: non ricordo proprio se io abbia mai letto qualcosa di Martinec, Reichmann, Knoll o quanti altri, ma in ogni caso poco importa. Infatti, chiunque fossero questi signori, se sostenevano qualcosa che contraddice le basi della fisica, allora per me sono idiozie senza neanche bisogno di leggere quanto abbiano scritto, cosa che sarebbe solo una perdita di tempo (a meno che mi paghino per questo, ma dubito che qualcuno sia disposto a farlo).

Mi rendo conto che tu non te ne rendi conto (perdonami il gioco di parole), ma voglio farti notare che in questo caso stiamo parlando del secondo principio della termodinamica, il quale GARANTISCE che la perdita di informazione è SEMPRE "strettamente irreversibile". Sostenere quindi qualcosa che contraddice - pur senza rendersene conto - il secondo principio è come sostenere di poter far scorrere il tempo a ritroso correndo all'indietro. Come la vuoi chiamare una idea del genere? Io la chiamo idiozia, e tu? Fa differenza che chi la sostiene abbia una, dieci, cento o mille lauree?!... Per me no, non fa differenza, alcuna, e rimane comunque una idiozia; e per te?!...

La differenza tra te e me sta nel fatto che mentre per me è evidente (riducendo all'osso e in soldoni) la stretta relazione tra l'argomento di cui parli e il secondo principio della termodinamica, per te questa relazione non è invece per nulla evidente (altrimenti voglio sperare che avresti smesso da un pezzo di perderci tempo).

Per cui la morale della favola può essere semplificata come segue (e questo è l'ultimo tentativo che faccio per cercare di ricondurti nel mondo della fisica reale): una sovraesposizione NON è e NON può essere recuperabile, in nessun caso, perché se lo fosse sarebbe in contraddizione diretta col secondo principio della termodinamica. Per cui, qualunque ipotesi o teoria che - direttamente o indirettamente, rendendosene conto o meno - contempli il recupero di una sovraesposizione, ebbene tale teoria è NECESSARIAMENTE una idiozia, senza ombra di dubbio e senza bisogno di pensarci sopra neanche un secondo. Di conseguenza, se ci troviamo di fronte ad una situazione nella quale "ci sembra" di poter recuperare una sovraesposizione (ci riferiamo ovviamente alle alte luci che dovrebbero essere bruciate), allora questo significa una ed una cosa soltanto: CHE NON SI TRATTAVA DI UNA SOVRAESPOSIZIONE, PUNTO. Su questa conclusione non c'è spazio né per i se né per i ma. Pertanto, l'unica domanda che abbia senso parsi è semmai la seguente: che cosa mi sta traendo in inganno, facendomi pensare di essere di fronte ad una sovraesposizione? Ecco, questa domanda sì, sarebbe sensata, perché vi è certamente qualche "fischio" che sto prendendo "per fiasco", senza rendermene conto. Ma al riguardo ti ho già detto di non essere in grado di aiutarti, perché non sono riuscito a capire la logica del tuo ragionamento (e, detto goliardicamente, il tentativo mi è bastato e non intendo provarci di nuovo).

Mi auguro che queste mie risposte ti servano a qualcosa, ma soprattutto mi auguro che quest'ultimo post aiuti te (e magari anche qualcun altro) a riconoscere e rimuovere l'errore comune di "attribuire credibilità alle credenziali", che è uno più gravi malanni del mondo moderno. Ma comunque questo è l'ultimo tentativo che faccio, poi... "passo!"

Che Dio ti benedica!  :D
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

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valgrassi

@Antonello  ho apprezzato! Crederci o no a Fisica Tecnica hanno chiesto anche a me il corpo nero, ma per i  chimici industriali l'irraggiamento è trascurabile rispetto a conduzione e convezione del calore. Provengo dall'Istituto della Statale di Milano che ha calcolato tutti gli impianti di Porto Torres (il prof. Simonetta era azionista SIR) e nel 1968 i calcoli si facevano con IBM che andavano a schede perforate e usavano il Fortran! Ho scartato Mineralogia in favore di Filosofia della Scienza. Continuo a seguire anche storia della scienza.
Ultimamente su Juza un principiante mi ha definito "sprovveduto ciarlatano e impostore". La mia unica colpa era che lui capisse pochino il digitale, probabilmente un breve-laureato (possibile a 36 anni?). Quindi sui laureati che non necessariamente CAPISCONO sfondi porte aperte con me.
Veniamo nel merito dell'ETTR. Hai interpretato male sovraesposizione in ETTR. Si intende una sovraesposizione in confronto alla esposizione nominale, tipo riflettanza media 18% e cose del genere ereditate dalla pellicola. Nel passaggio al digitale hanno mantenuto questo approccio e hanno privilegiato la protezione delle alte luci. Se hai osservato almeno una volta un istogramma X3F, non c'è bisogno di continuare, se invece ti affidi a istogrammi JPEG e i rossi-blu di avvertimento di SPP, è inutile allo stesso modo continuare. Per definizione un ETTR non deve sfondare le luci e si fa a ISO nativo. Un esempio classico di ETTR sono le dpxM per cui SIGMA non ha detto chiaramente subito (come fanno le altre marche) che 100 ISO non era nativo-base. Personalmente con un sensore come il Merrill povero di dinamica facevo ETTR in buona fede a 100 ISO. E molte volte (con scene contrastate) sfondavo le luci. Poi il nostro amico Yamaki-san ha ammesso pubblicamente che le Merrill compatte avevano ISO base a 200. Allora tutto si è chiarito. Cavalletto e la nozione che la dinamica massima si ha a ISO base ed è più che chiaro che ISO base è 200. Cmq non farmi dire che si recuperano le luci bruciate, anche se X3 Fill Light non scherza con R e G in soccorso del canale B che è il primo nel Foveon a clippare (ossia: Fill Light ricostruisce qualche info nel B partendo dai canali con clippati, tanto è vero che è l'unico comando SPP che hanno mantenuto nel convertitore per PS). Per quanto riguarda non leggere articoli ad alto livello, è una tua scelta che rispetto, ma mi rende praticamente impossibile dialogare con te.
Incidentalmente: cavalletto davanti a parete biancastra, TA, fuoco a infinito, misura spot per evitare il problema vignettatura. La mia dp2m mostra T/3.05 confrontata con un Gossen Sixtomat Digital semi-pro. Non c'entra niente con ISO base, ma tranquillizza che SIGMA sta nel gregge per quanto riguarda l'esposizione.


pacific palisades

Citazione di: Sardosono il Martedì, 12 Marzo 2019, 02:55:29
Riuscite ad immaginare come andò a finire?!...

L'attitudine esistenziale che porta a quel punto etico e tutto quel che accade a partire da quel punto. Poi c'è il mistero del corpo nero e quello grandioso del tempo. Non riesco mica a leggerci davvero un intervento su problemi tecnici della ripresa fotografica  ^-^

valgrassi

@Antonello  del tutto casualmente mi sono imbattuto in http://www.mag72.com/2013/01/come-ottenere-dal-foveon-risultati.html che riporta le tue raccomandazioni, probabilmente verbatim perché alla fine compare Sardosono (ci sarà in originale anche qui ma mi aggiro spaesato e non so neanche postare una foto se volessi). Molto interessante. La SD15 non era Merrill. Con un sensel da 8.85µm probabilmente va in aliasing molto di più della dp2M, in funzione dell'ottica montata e soprattutto della scena (56 lp/mm a Nyquist). È probabile che il filtro NIR fosse anche diverso.
Adesso mi è più chiaro il tuo approccio, era stato giustamente condizionato dalla macchina che avevi fra le mani. Nel mio piccolo anch'io mi baso sulla dp2M che ho, come potrei parlare della SD15 in termini pratici? Naturalmente l'ETTR è valido in generale in fotografia digitale. Ho tre Nikon 1 che uso come quasi-triplicatori di focale dagli spalti del calcio giovanile. Un sensore da 1" (per di più virtuale) ha bisogno di tutta la luce possibile, ETTR (non in foto d'azione!) è pressoché obbligatorio. Chi usa FF prestanti può permettersi di non usare ETTR, ovvio. Resta il fatto che la dp2M a 100 ISO riceve la stessa luce di un FF. E che per avere lo stesso effetto su una Quattro bisognerebe formalmente sovraesporre a 100 ISO di ~ 1.2 EV (calcolato EV, sottrarre 1.2 e scegliere qualsiasi coppia conforme, oppure alla esposizione nominale dividere f/ per 1.5 o moltiplicare t x 1.5^2=2.25).

valgrassi

Volevo documentare l'ultimo Friday for Future in piazza a Monza. Sono uscito con la fida dp2M e la V2 con 10-30mm. Contrariamente al solito, ho portato gli occhiali da lontano e non ho dato un'occhiata alle configurazioni delle due macchine in casa. Ho scattato con la dp2M a 100 ISO perché normalmente mi evita dominanti verdastre. Senonché era settata su misure spot e con gli occhiali da lontano non vedevo l'LCD. Ovviamente non ho puntato il cielo e centinaia di studenti sono prevalentemente vestiti di scuro. Il sole alle 9:30 era brillante e ad angolo. Risultato: ho bruciato le luci in quasi tutte le foto! Insomma: ETTR doppio. Il fatto è che le mirrorless sono comode per chi non ha vista perfetta perché basta regolare le diottrie dell'EVF e si ha quasi tutto sotto controllo. Difatti con la V2 le foto sono venute.
Nel frattempo ho fatto un giro su NADIR MAGAZINE. Il direttore è un pro entusiasta dei Foveon. Parlando delle Merrill sostiene che conviene sottoesporre e aprire le ombre. Conferma che lui un X3F non l'ha mai visto, come del resto quasi tutti i fotografi Foveon. Per chi capisce il digitale: con le Merrill si misura spot, quasi sempre il cielo. Poi si sperimenta con vari BKT finché si eliminano a dx dell'istogramma solo i punti irrilevanti per l'immagine. Su NADIR c'è la raccomandazione: "esporre BENE", una parola! Ho fatto tanti scatti di prova. Le Merrill sono anacronistiche (seppure pregevoli), ma l'annuncio del prossimo FFF 1:1:1 le ha riportate all'attenzione. Chi vivrà, vedrà...

Rino

Citazione di: valgrassi il Venerdì, 22 Marzo 2019, 09:38:28
Nel frattempo ho fatto un giro su NADIR MAGAZINE. Il direttore è un pro entusiasta dei Foveon. Parlando delle Merrill sostiene che conviene sottoesporre e aprire le luci.

Gentilmente, potresti dirmi dove l'hai letto?


valgrassi

@Rino  ho scritto luci invece di ombre, se sei Giardiello inutile che metta il link. Hai anche scritto che X3F Fill Light si può usare per aprire le ombre.
Non c'è dubbio. Ma 100 ISO non sono base nelle DPXM e portano ad errori di esposizione inopinati se non lo sai. Parlo della mia DP2M, non ho la pretesa di parlare in generale di TUTTI i sensori Foveon. Cmq ETTR è praticamente un dogma in digitale. Il paragone con le dia lascia il tempo che trova, il Si è lineare, la pellicola no. Cmq i tuoi articoli e le tue recensioni sui vari Foveon le ho apprezzate e non ho il minimo intento polemico.

Rino

Citazione di: valgrassi il Venerdì, 22 Marzo 2019, 18:14:47
@Rino  ho scritto luci invece di ombre, se sei Giardiello inutile che metta il link. Hai anche scritto che X3F Fill Light si può usare per aprire le ombre.
Non c'è dubbio. Ma 100 ISO non sono base nelle DPXM e portano ad errori di esposizione inopinati se non lo sai. Parlo della mia DP2M, non ho la pretesa di parlare in generale di TUTTI i sensori Foveon. Cmq ETTR è praticamente un dogma in digitale. Il paragone con le dia lascia il tempo che trova, il Si è lineare, la pellicola no. Cmq i tuoi articoli e le tue recensioni sui vari Foveon le ho apprezzate e non ho il minimo intento polemico.

Nessun intento polemico neanche da parte mia, ti assicuro, ma essendo stato citato con una frase che non ricordavo di avere mai scritto (ok, un errore di trascrizione, ma nel forum sarebbe rimasto per sempre che "Rino Giardiello ha scritto che con le Merrill è bene sottoesporre e aprire le luci"), capirai che non potevo lasciarla correre. La frase è contenuta nell'articolo sulla Sigma SD1 Merrill nel paragrafo in cui introduco Sigma Photo Pro e la funzione "X3 Fill Light" ed è relativa a questa funzione ed all'immagine dell'esempio, non è una ricettina di uso generale per il sensore Merrill, ma una possibilità d'intervento per una determinata situazione.

Tutto ok per quanto mi riguarda. ;)

Sardosono

Citazione di: valgrassiCmq ETTR è praticamente un dogma in digitale.
Sarà un "dogma" per te, ma per me (e molti altri) rimane soltanto una soluzione molto MA MOLTO approssimativa, figuriamoci quindi se può essere usata come riferimento d'esposizione

Citazione di: valgrassiIl paragone con le dia lascia il tempo che trova,
proprio non capisco di che stai parlando?!... l'esposizione "ottimale" per il Foveon è praticamente IDENTICA alle diapositive...

Citazione di: valgrassiil Si è lineare, la pellicola no.
di nuovo non capisco di che stai parlando: la risposta di assorbimento della pellicola è quasi perfettamente lineare (*) dal piede alla spalla, mentre semmai è proprio l'assorbimento del silicio a non essere altrettanto lineare per via del rumore termico (che non esiste nella pellicola) il quale si somma all'assorbimento ma NON è omogeneo (per definizione) e questo rende la risposta del silicio leggermente MENO lineare rispetto alla pellicola...

_______________
(*) sono stato al gioco mantenendo l'uso improprio dell'aggettivo "lineare", ma in realtà la risposta del silicio come della pellicola è in entrambi i casi logaritmica e certo NON lineare (il termine "lineare" viene impropriamente usato nel linguaggio comune per sottolineare la costanza dell'esponente sull'intero arco di misurazione, in quanto tale costanza permette di convertire direttamente la misura della risposta del sistema nella misura dell'energia assorbita, proprio COME avverrebbe in un sistema che fosse lineare; in altre parole, se riportiamo la risposta in un grafico in scala logaritmica, osserviamo un segmento di retta, ma a parte questo aspetto, di lineare non c'è proprio nulla)
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

SDQ+SD15+SD10 18-35/1.8+50/1.4+17-70/2.8-4OS+17-35/2.8-4+Elmarit135/2.8
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agostino

   
CitazioneCmq ETTR è praticamente un dogma in digitale.

Sarà un "dogma" per te, ma per me (e molti altri) rimane soltanto una soluzione molto MA MOLTO approssimativa, figuriamoci quindi se può essere usata come riferimento d'esposizione

Citazione da: valgrassi

    Il paragone con le dia lascia il tempo che trova,

proprio non capisco di che stai parlando?!... l'esposizione "ottimale" per il Foveon è praticamente IDENTICA alle diapositive...

Antonello, ti ringrazio per queste due risposte: io non sono esperto come voi ma ho sempre usato la SDQ come una macchina da diapositive digitali e ne traggo molto piacere (nell'ottenere file ben esposti). Anche Rino si muove così, ma se vuole lo spiegherà lui
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

valgrassi

@Antonello  "Sarà un "dogma" per te, ma per me (e molti altri) rimane soltanto una soluzione molto MA MOLTO approssimativa, figuriamoci quindi se può essere usata come riferimento d'esposizione"  deve essere un dogma anche per SIGMA se hanno imposto ETTR +1 EV alle Merrill compatte con ISO 100, oltretutto senza dichiararlo SUBITO, come fanno altre Case.

pacific palisades

Ma non c'è anche il fattore umano, cioè uno ci dorme persino con la fotocamera e quindi la conosce così bene che ETTR non gli serve... ricordo un'intervista a Ivo Saglietti, diceva che impostava le ghiere senza nemmeno guardare la macchina perché conosceva tutte le condizioni di luce e le risposte della sua macchina/pellicola.
Certo a patto di non cambiare la macchina ogni due anni  ^-^
Ecco una fotografia di tipo umanistico!