Di solito cerco di presentare le mie argomentazioni da un punto di vista generale, cercando per quanto è possibile di non tener conto del mio punto di vista soggettivo e particolare. Ma in questo caso farò esattamente l'opposto: non mi interessa generalizzare ma soltanto come la questione interessa me personalmente, proprio nel mio "specifico fotografico".
Io lavoro per quanto possibile in fuoco manuale. O meglio, per essere più precisi, lavoro in "fuoco bloccato", il che significa che NON eseguo la MaF ad ogni scatto (tipico di chi lavora in AF), ma preferisco eseguire la MaF UNA volta per poi effettuare una serie di scatti senza variare la distanza. Di solito si lavora in questo modo in MF, ma in effetti lo si può fare anche in AF, se la fotocamera consente di bloccare la MaF tra uno scatto e l'altro: non è la stessa cosa, ma ci si può accontentare. Ci sono vari vantaggi nell'operare in questo modo, ma adesso non mi interessa discutere di questo: quel che mi preme evidenziare è che PER ME è prioritario avere la possibilità di operare in fuoco manuale o almeno a fuoco bloccato. Punto.
Ora, la SD1 prevede la possibilità di bloccare il fuoco (come anche molte fotocamere di fascia alta, non solo canikon ma anche Fuji, Sony e Pentax), la qual cosa è meglio che niente, ma la MaF manuale rimane MOLTO difficoltosa e quindi sempre molto approssimativa (problema comune con qualunque reflex, anche a mosaico).
Insomma, con la SD1 di MF non se ne parla proprio (e ancora peggio con le altre reflex SD precedenti, le quali non prevedono neanche il blocco della MaF), e questo PER ME è un problema NOTEVOLE.
Le uniche fotocamere Foveon con le quali è possibile lavorare bene in MF sono le compatte, ma in tal caso risolvo un problema da una parte per incappare in un altro dall'altra: la mancanza del mirino attraverso l'ottica. Senza mirino TTL mi trovo malissimo ed anche questo è PER ME un problema NOTEVOLE.
Morale della favola: MF e mirino TTL sono PER ME fattori assolutamente essenziali, condizioni minime che quindi determinano qualsiasi mia scelta.
Quando uscì la SD Quattro mi sembrò che queste mie esigenze fossero finalmente soddisfatte entrambe, ma dalle prime prove che feci mi accorsi che la qualità dell'immagine fornita dalla SDQ non era per nulla soddisfacente: ero disposto ad accettare un minimo di compromesso rispetto al Merrill, ma vedevo troppi artefatti che andavano ben oltre quel minimo e quindi NON la comprai e rimasi in attesa che il prodotto maturasse (devo anche dire, però, che la resa cromatica del Quattro è stata eccellente fin dal principio e per me migliore del Merrill, e non ho mai concordato con chi ritiene ottimale la risposta cromatica del Merrill).
Aspettai, dunque, e finalmente oggi il discorso è cambiato: con l'ultimo firmware la SD Quattro produce una qualità d'immagine che ha ben poco da invidiare al Merrill (nel senso che un minimo di differenza c'è sempre, è vero, ma bisogna andarla a cercare col lanternino) anche come rumore fino a 200/400 ISO (da 800 in su il Merrill è certamente migliore, ma la cosa non mi tocca perché il Foveon io lo uso soltanto a 100 ISO, massimo 200 come eccezione). Inoltre, mentre il JPEG della SD1 era decisamente mediocre (un netto peggioramento rispetto alla SD15, che ha un JPEG più che discreto), quello della SDQ è invece addirittura splendido, sostanzialmente indistinguibile dal JPEG che si ottiene da SPP (con parametri a zero, ovviamente).
Insomma, la SD Quattro è la prima fotocamera Foveon che mi consente finalmente di lavorare in MF come si deve (e come ho sempre lavorato in pellicola), cioè attraverso un mirino TTL che mi permetta di apprezzare con precisione la selezione del piano di fuoco.
In conclusione, per rispondere alla tua interessante domanda:

... c'è della follia nel vostro metodo??
posso dirti che, per quanto mi riguarda, non c'è nessuna delle due cose, né follia né metodo: per me ogni fotocamera è e rimane soltanto uno strumento e le mie valutazioni sono quindi sempre soggettive e finalizzate (ossia subordinate ad un fine, che non è generale ma mio personale); pertanto, anche piccoli cambiamenti nello strumento possono modificare e persino stravolgere le mie valutazioni, come è avvenuto in questo caso. Agli inizi la SDQ era per me da scartare, perché da un lato risolveva le mie necessità, ma dall'altro comportava un compromesso di qualità per me inaccettabile. Adesso che questo è stato risolto, la SDQ è diventata la miglior scelta senza alcun dubbio PER ME (cioè per i miei parametri e le mie preferenze, magari per altri non è così, o non ancora).
Ripeto, quindi, anche a costo di annoiare, che PER ME non si tratta di stilare graduatorie di sensori per andare a scegliere il numero uno, né di "purismi" qualitativi per andare a comprare il migliore, bensì soltanto di STRUMENTI PER FARE FOTOGRAFIE, quindi non c'è da meravigliarsi se quel che penso questa mattina cambia domani mattina o questa sera stesso: oggi un certo strumento posso non ritenerlo idoneo, domani invece sì, oppure viceversa, basta poco, basta anche un piccolo cambiamento, nelle mie esigenze o nelle mie priorità oppure nelle caratteristiche dello strumento oppure anche tutte queste cose insieme.