Antonello che poeta...Dante ti fa 'na pippa!!

Beh, potremmo dire che... mezzo-sangue non mente!

Non a caso, come già sai, io sono giustappunto un mezzo-sangue, metà cagliaritano e metà fiorentino, giusto la peggior metà d'entrambi!
"A razzolar tutto il lungarno, una favella come la tua 'un la si trova miha!" mi ripetevano le "mi tzie" OGNI VOLTA che andavamo loro in visita e si riunivano in una stessa casa per riceverci...

E quando mi vedevano pensieroso, se una cercava di richiamare la mia attenzione, un'altra la fermava:
"Oh che ti ‘heti... sentiamo icché ss'inventa ora la chiorba del nipote..." Immancabilmente, cercavano ogni scusa per farmi prendere gli oggetti più inutili purché riposti nei ripiani più in alto, col solo fine di poter dire
"Che me l’arri’i te che tu se’ arto?", frase che mi irritava terribilmente, essendo un concentrato di strafalcioni grammaticali, ma si divertivano troppo ad ascoltare le mie repliche fingendosi offese, alle quali ponevano fine SEMPRE con la stessa frase, rivolta non a me bensì a mia madre:
"Ida, il tu' figliolo... (pausa teatrale)
... e gl'è proprio un pignolo di nulla!" Ed OGNI VOLTA che ripartivo, l'ultimo saluto terminava sempre con
"E torna presto, ché Firenze l'è la tu hasa!..."Erano cinque di sei sorelle, tre bionde e tre rosse, non erano nate a Firenze ma nella Val di Nievole, tra il 1880 ed il 1891, ed hanno campato per ben 97, 99, 101, 103 e 104 anni, tranne la più giovane - mia nonna paterna - che se ne andò a soli 65 anni, un anno prima che io nascessi.
Con tutti questi ricordi - potrei continuar per ore - ci starebbe da scriverci un romanzo!