La tecnologia è di tipo Polaroid, formato stampe standard 5x8cm, formato max 10x15cm.
In fase di stampa digitale nessun colorante viene applicato sui supporti delle stampe ma, in esse, i tre strati già presenti (YMC) inizialmente incolori, sono sensibili a 3 diverse coppie tempo/temperatura dell'impulso termico della stampante.
Lo strato superficiale (Yellow) è sensibile a brevi impulsi ad alta temperatura.
Lo strato medio (Magenta) è sensibile a medi impulsi di media temperatura.
Lo strato inferiore (Cyan) è sensibile a lunghi impulsi a bassa temperatura.
Questi impulsi termici fondono le sostanze dei tre strati generando così il colore in proporzione all'intensità della rispettiva coppia tempo-temperatura che poi si conferma solidificandosi.
The paper has several layers: a backing layer with optional pressure sensitive adhesive, heat-sensitive layers with cyan, magenta and yellow dyes in colorless form, and overcoat.
The color addressing is achieved by controlling the heat pulse length and intensity.[12]
The color-forming layers contain colorless crystals of amorphochromic dyes. These dyes form microcrystals of their colorless tautomers, which convert to the colored form by melting and retain color after resolidification.[13]
The yellow layer is the topmost one, sensitive to short heat pulses of high temperature. The magenta layer is in the middle, sensitive to longer pulses of moderate temperature. The cyan layer is at the bottom, sensitive to long pulses of lower temperature. The layers are separated by thin interlayers, acting as heat insulation, moderating the heat throughput.[14]
Non mi sembra una tecnologia degna di un rilievo maggiore di quella tradizionalmente chimica di Polaroid.