Ho voluto provare anch'io, ma qui non si tratta di sviluppo corretto o sbagliato e gioca tutto sull'interpretazione che si vuole.
Ho messo alcuni punti personali all'interpretazione.
1) Variare l'esposizione di +/- 1/3 di stop, soprattutto con il digitale, è praticamente inutile. Se si vogliono avere due file con delle differenze significative, soprattutto nel caso di alte luci intense ed ombre come in questa foto, la differenza deve essere di almeno 1 stop.
2) Non ero sul luogo, ma la scena mi sembra quasi in controluce (basta vedere che la parete illuminata del faro è solo quella sottile a destra) e questo mi sta anche bene perché ci sono dei punti di luce che si possono sfruttare per creare nuovamente il contrasto naturale della foto, per esempio la stradina serpeggiante.
3) Assolutamente salvare il cielo senza appiattire la foto.
Ho scelto il file sottoesposto per essere sicuro di recuperare il più possibile dal cielo, ho aperto il file con SPP in modalità Monochrome, ho applicato +0,2 di Fill Light e regolato ombre, neri e contrasto in modo da recuperare brillantezza. Ho salvato in TIFF 16 Bit e, in ACR, ho applicato una maschera digradante per recuperare ancora un po' di cielo. Nel ridurre la foto a dimensioni per il web, ho aggiunto la solita quantità di maschera di contrasto per compensare la sfocatura dovuta alla riduzione ma, dopo averla salvata, mi sembra un po' eccessiva. E' che ho ormai "aggiustato il tiro" per compensare la compressione di Facebook e devo trovare un valore giusto per qui visto che la foto non fa un altro passaggio di compressione.
Logicamente questa è una delle infinite immagini che si possono trarre da quell'X3F, molto ricco di dati, quindi c'è di che divertirsi per arrivare alla versione preferita!
