Sono curioso ma non vedo il link. Non so se è solo un mio problema 
Il link è stato aggiunto, quindi dovresti vederlo. Sono rimasto un po' sorpreso dalla risonanza che sta avendo questa notizia perché il tizio ha riscoperto qualcosa con cui ci si divertiva molto una quarantina di anni fa. Dai banchi ottici con le Polaroid 50x60 per i più ricchi (ce n'erano un paio in Italia e si affittavano), c'erano un miliardo di fantasiose soluzioni artigianali che sfruttavano anche le emulsioni più disparate. Erano gli anni delle sperimentazioni, spesso estremamente povere, ed io stesso non potetti esimermi - per la mia rubrica "L'Antro di Merlino" su REFLEX - dal realizzarne uno. L'articolo era
"Eliografie, foto fatte con il sole" e le mie "lastre" erano di carta eliografica (la stessa che adoperavo per stampare i miei progetti di studente di architettura), particolarmente economica. Il banco ottico, autocostruito, era una grande scatola di cartone di 1x1x1m che fissai sul tetto di una FIAT 500 per andare in giro e le "lastre" in realtà scorrevano come la pellicola a rullo all'interno della scatola risolvendomi il problema di dover caricare o sostituire le "pellicole" in piena luce".
L'esperienza fa parte della stessa serie in cui utilizzai la
matita emostatica per fare della carta sensibile e altre gelatine realizzate da me. Erano tutte esperienze per poter giocare con la fotografia, studiare la tecnica e trovare nuove forme di espressione.