Curioso osservare come le case si inventino metodi +o - emulativi, vedi pixel shift di Pentax, oppure il trichromatic di Sony, anziché percorrere la strada molto piú ardua ma concreta dei 3 strati sovrapposti.
Capisco Foveon e Sigma che hanno iniziato su questa linea il loro approccio al digitale, ma in Sony o in Fuji ora di soldini ne girano per poter fare ricerca su quella strada ed eventualmente brevettare qualcosa di proprio che non rimanga solo in un ufficio brevetti.
Con il pixel shift mantengono tutti i pregi e la versatilità di una fotocamera Bayer nell'uso quotidiano con un'opzione che permette di eguagliare il Foveon dal punto di vista della nitidezza e della pulizia dell'immagine in "situazioni speciali" (come facciamo noi con l'SFD). Il test non è realistico al 100% perché Dpreview, non sapendo trattare il Foveon come la maggior parte delle riviste, come RAW utilizza il DNG ehe, come sappiamo, non offre la massima qualità, ma serve per farsi un'idea.
https://www.dpreview.com/reviews/pentax-k-1-ii-review/5Sarebbe da vedere, oltre all'indiscusso aumento di nitidezza, cosa accade alle immagini dal punto di vista della resa generale sul campo, la tridimensionalità, i colori, etc.
Questo senza entrare nel merito del Foveon che è brevettato e progettare qualcosa di simile partendo dal nulla è senz'altro lungo, laborioso e costoso, in poche parole, non conveniente.
Altra domanda che mi sono sempre fatto, quanto saranno solidi e precisi questi sensori in grado di muoversi velocissimamente di un solo pixel? D'accordo che alla base di tutto c'è un software di controllo, ma pensare al sensore che vibra in quella maniera mi preoccupa un po' (mi viene da immaginarlo "sgangherato" dopo un certo utilizzo) anche se vanno in giro da un bel po' di tempo e nessuno si è ancora lamentato (ma forse nessuno adopera molto spesso questa funzione).