E' una frase che sento ripetere spesso anche nei gruppi di fotografia analogica ai quali sono iscritto, ma lo trovo strano (a quanto pare non è così). Di sicuro scatto di più con il digitale, ma - oltre a farlo per evitare possibili errori - lo faccio soprattutto per portare a casa più possibilità di rappresentazione del soggetto.
Questo modo di ragionare mi costava una tombola quando lavoravo con il medio e grande formato. 
Ce ne sono tante e di ottime. A suo tempo usavo con soddisfazione la Pentax 67 che mi faceva da formato intermedio tra il piccolo ed il grande formato. Ho avuto anche la Mamiya RB67, gran bella macchina, ma dovetti togliermela di corsa quando scoprii che il 50mm distorceva in maniera eccessiva a barilotto (impossibile usarla per le foto di architettura). Il 45mm Pentax distorce pochissimo, ma la distorsione oggi non è più un problema: c'è Photoshop! 
Grazie, ma la Pentax credo sia fuori budget, mentre la posta alla RB67 la sto già facendo, benché non abbia un esposimetro incorporato!

Ma quanto è bella quest'ultima? È uno di quegli oggetti che vanno salvati dalla polvere dei cassetti ad ogni costo! Glorie del mondo fotografico!
Intendevo dire che facendo fotografie per diletto e non per mestiere, a maggior ragione non si può permettersi di scattare tanto per provare, ma l'indice si abbassa solo dopo una tale mole di elucubrazioni che a volte viene da chiedersi: ma con la digitale non facevo prima?

Ovviamente la mole è ingigantita dalla testardaggine di imporsi la sola misurazione per luce incidente con l'esposimetro esterno, che comunque non è uno scherzo da fare se non si può previsualizzare la foto! E soprattutto se non si hanno anni di esperienza con questo metodo in situazioni diverse...
Grazie anche a te Rino per il contributo!