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Paesaggio agrindustriale a Paullo

Aperto da edecapitani, Mercoledì, 22 Luglio 2020, 21:17:45

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edecapitani

I fabbricati dell'industria farmaceutica si affacciano sull'antico canale Muzza
  • Enrico
     

pacific palisades

Ho appena visto un video di Damiano Durante in cui dà per scontato che la cosiddetta  fotografia di paesaggio sia fatta di fiumi montagne nuvole, cioè il paesaggio cosiddetto 'naturale', così i neofotografi penseranno che negli anni ottanta la fotografia italiana non è stata indagine sui paesaggi urbani, industriali, dando dei risultati immensi perché era il vero racconto dell'ambiente in cui viviamo e di cui ci alimentiamo esteticamente.

edecapitani

Infatti. A me piace il paesaggio naturale e quando posso lo fotografo ma questo è quello che vedo tutti i giorni.
  • Enrico
     

hobbit

Francesco https://www.instagram.com/hobbitfrank/

La vita dell'uomo consiste nell'affetto che principalmente lo sostiene e nel quale trova la sua più grande soddisfazione.
San Tommaso D'Aquino

Sigma Dp1q,  Sigma Dp3q
Olympus E-pm1, Panasonic Gx7, Panasonic G90, Zuiko 9-18, Zuiko 14-42, Lumix 20mm, Leica 25mm, Sigma 60mm, Zuiko 75-300

edecapitani

  • Enrico
     

Marco_M

  • Marco
     

edecapitani

  • Enrico
     

pacific palisades

Enrico la seconda immagine non è un crop della prima vero?
O è la stessa croppata e sviluppata diversamente?

edecapitani

No, non è un crop, le ho fatte a distanza di pochi minuti e la luce cambiava continuamente
  • Enrico
     

Eros Penatti

La conosco bene  :))  è rifornita anche dall'azienda per cui lavoro da oltre 20 anni  ;)
Sei riuscito a farla sembrare più bella di quella che è  :))

Circa il "paesaggio naturale" concordo in parte, il discorso di dar per scontato certe cose, probabilmente anni fa lo si dava già per scontato.... intendo dire, 20/30 anni si fotografava la campagna, la strada, i monumenti, il mare, il lago ecc ecc ; personalmente ho ricordi di fotografie monotone, tristi, malfatte, malcoposte, scialbe, insomma più brutte che belle O:-) come le mie per le quali dovevo attendere 10 gg prima di ricevere il rullino sviluppato  :D
Dovessi rivederle ora, probabilmente le rivaluterei  :si:
Nella nostra era si fotografa ancora la campagna, la strada, il mare, i monumenti, il lago ecc ecc, solo che la gente ha capito che la fotografia digitale è alla portata di tutti, se ci sono le nuvole le foto sono più belle, tendenzialmente si fotografano le "cose belle", le cose facili !!  ...c'è troppo abuso di immagini che sono cose ben diverse dalle fotografie !
Per fotografare e documentare il paesaggio urbano e industriale, occorre cultura urbana ed industriale, conoscenza del luogo, conoscenza della storia, delle persone, tutto ciò va oltre alla fotografia ed occorre un progetto, occorre un filo logico oltre a saper raccontare con delle foto e le parole, non è facile anzi  :azz:
Consiglio di farlo per se stessi, nella nostra era regna l'ignoranza, se lo si fa per gli altri, si rischia di perdere un sacco di tempo, di fatica, soldi e di non esser capiti  ::)

edecapitani

Grazie Eros, anche della riflessione. La luce, in certe situazioni, fa sembrare belle cose che forse non lo sono. Sul resto devo riflettere. In particolare, c'è un genere di fotografia delle "cose belle" (architettura e arte nel mio csso) che mi impegna molto e non mi lascia in pace, è bello fare quel genere di fotografia ma non mi lascia in pace, un po' come la musica di cui mi occupo come studioso ed esecutore.
  • Enrico
     

pacific palisades

C'è un pensiero attribuito al grande fotografo paesaggista Ansel Adams, vado a memoria: il paesaggio inizia dove finisce la natura.
Insomma, ciò che chiamiamo paesaggio naturale non è naturale, sia perché la natura è in qualche modo addomesticata dagli umani, sia perché la sua rappresentazione fotografica è costruita (ci metto le nuvole, fermo l'acqua, escludo i cartelli stradali e le macchine, taglio così e cosà, filtro, vignetto, eccetera).
Gli umani fanno così, usano la parola 'naturale' per cose che cambiano col cambiare della società, basta pensare appunto alla continua trasformazione dei codici di rappresentazione del paesaggio nell'arte e nella fotografia.
Di naturale resta qualche sprazzo dentro queste costruzioni. Nelle due fotografie di Enrico è il mistero della luce che cambia le cose del mondo, perché queste esistono nella percezione: esse est percipi.

La luce poi essendo un'onda-particella descritta dalla matematica, ha tanto in comune col suono, con la musica. Un ambiente illuminato è come attraversato da una musica.