Avevo dimenticato questo topic.
Allora, qui è chiara la differenza tra fotografia e realtà fotografata; ma non è subito chiara la relazione tra le due.
Le cinque immagini raffigurano la stessa realtà (a parte il leggero spostamento della camera), sono diverse perché era impostata una forcella di esposizioni che ha influito sul mosso, la sequenza dei valori di esposizione è questa: 0, -1/3, +1/3, -2/3, +2/3, dunque meno mosso dove c'è sottoesposizione e viceversa.
La spiegazione è banale, ma non è banale ciò che sottintende, cioè che per i viventi vedere e leggere (cioè interpretare, pensare, congetturare...) sono due aspetti che non è possibile sciogliere. Questa peculiarità ci sfugge perché noi viviamo immersi nella visione-lettura, è un aspetto dell'esistere, ossia è talmente vicina e pervasiva che ci sfugge. Eppure è un'idea stupefacente che rende tutto così miracoloso.