Basilica di Sant'Antonino a Piacenza - appunti fotografici

[edecapitani]

I miei progetti di documentazione fotografica dell'architettura, anche quando posso utilizzare il cavalletto, non superano mai lo stadio di "taccuino di appunti". Per realizzare progetti completi dovrei avere più competenze delle mie attuali e dovrei, in certi casi, poter controllare le luci e influire su certe condizioni ambientali come la presenza di oggetti, sedie antiestetiche, cartelli...
Potrei cambiare progetto, guardare l'arte e l'architettura con un mio taglio artistico personale ma io non sono un artista. Anche quando compongo e arrangio musica, non faccio nulla di più che "invenire" soluzioni dentro un patrimonio disponibile..
Per i miei scopi però gli appunti fotografici vanno più che bene.
Oggi vi propongo quelli raccolti col foveon -dp0q e sdq+70-200- giovedì scorso in una chiesa di Piacenza.
Per descrivere l'architettura ho preferito utilizzare il bianco e nero, per gli affreschi e la scultura il colore. In realtà spesso preferisco il bianco e nero anche per la scultura ma in questo caso le condizioni di luce (i rilievi di un portale disposto dentro un portico rivolto a nord fotografato di mattino), davano un risultato in bn troppo piatto.



01. Il portale del Paradiso (1171 ca.) - dp0q




02. Eva - sdq+70-200 sport




03. Adamo - sdq+70-200 sport




04. sguancio sinistro del portale - sdq+70-200 sport




05. Interno verso il capocroce - dp0q




06. Interno verso il transetto ovest - dp0q




07. - dp0q




08. - dp0q




09. - dp0q




10. Il presbiterio - dp0q



11. - dp0q




12. - sdq+70-200 sport




13. - sdq+70-200 sport




14. - sdq+70-200 sport




15. L'organo - sdq+70-200 sport

[Rino]

I miei progetti di documentazione fotografica dell'architettura, anche quando posso utilizzare il cavalletto, non superano mai lo stadio di "taccuino di appunti". Per realizzare progetti completi dovrei avere più competenze delle mie attuali e dovrei, in certi casi, poter controllare le luci e influire su certe condizioni ambientali come la presenza di oggetti, sedie antiestetiche, cartelli...

Il problema è così per tutti: se non è un lavoro su commissione o comunque con il parroco consenziente, si fotografa in maniera ineccepibile quello che c'è, al massimo si aggiusta una sedia e - se si può - si torna all'orario migliore per la luce, ma va anche bene così perché rappresenta una chiesa vissuta e non posso permettermi di staccare cartelli, avvisi, volantini e altri elementi che preferirei non vedere. Certo, oggi - se sono proprio orribili - posso cercare di rimuoverli con Photoshop, ma cerco di intervenire il meno possibile.

[Rino]

Non capisco perché le anteprime nel forum sembrino tutte poco nitide, ma - cliccandoci - le foto nel server sono buone.

[clax]

Intanto ti godi questi capolavori e accumuli materiale,
poi da cosa nasce cosa. Le testimonianze dei fotografi amatoriali,
visto che qui si parla di fotografia, sono fondamentali.
Più vicine al sentire del proprio tempo dei lavori di affermati professionisti.
Cercare è trovare ma anche il contrario.
Lascio solo un segno di una mia piccola preferenza per la settima.
Bravo Enrico

[hobbit]

Per me sono tutte bellissime, ma la resa materica delle prime quattro mi piace veramente tantissimo. Complimenti, hai una capacità di raccontare questi capolavori architettonici per me incredibile.

[edecapitani]

Grazie Rino!
Comunque due cartelli dal portone d'ingresso della chiesa li ho tolti con Photoshop.
Capisco bene quello che dici, oltretutto essendo praticante so bene che una chiesa è un luogo vissuto.
Senza polemiche penso con un sospiro a quei fotografi che hanno potuto riprendere per esempio Sant'Abbondio di Como libero da ingombri, condizione che però negli ultimi anni vedo realizzarsi solo in pochi progetti editoriali di grande pregio. Vedo sempre più stesso pubblicazioni ambiziose e con l'apparato  fotografico curato da importanti studi che devono scendere a compromessi evidenti. Quindi sono del tutto sereno sui miei appunti fotografici.

Sempre senza polemiche penso anche che in tanti ambiti, non solo le chiese, si dà troppo peso ai messaggi scritti (sovrabbondanza di cartelli esplicativi nelle chiese di importanza turistica, nelle ville...) e non si considera invece le possibilità offerte dalla percezione degli spazi, della luce...
Non è solo la fotografia che ci rimette.

[edecapitani]

Grazie Francesco!

[andrea948]

Sono ottimi scatti, le inquadrature sono assolutamente corrette e ben studiate, le foto in B&N meritavano sicuramente una post un pò più accurata, vista la bontà degli scatti...

[edecapitani]

Grazie Clax, ieri non avevo visto il tuo commento.

Grazie Andrea, se ti va dimmi cosa non ti convince della post bn, anche perché mi piace molto lavorare in bn quindi accetto di confrontarmi con i suggerimenti e non mi offendono per nulla i giudizi critici.

[andrea948]

Grazie Clax, ieri non avevo visto il tuo commento.

Grazie Andrea, se ti va dimmi cosa non ti convince della post bn, anche perché mi piace molto lavorare in bn quindi accetto di confrontarmi con i suggerimenti e non mi offendono per nulla i giudizi critici.

Come ho scritto, "un pò più accurata" non che vada stravolta la tua post. Avrei solo fatto leggere modifiche in valori tonali, e correzione colore selettiva, solo per dare un maggior risalto ai neri e ai grigi, e poi avrei aumentato un pò la chiarezza  su camera Raw e per finire luminosità su PS, tutto qui...

[Rino]

Grazie Rino!
Comunque due cartelli dal portone d'ingresso della chiesa li ho tolti con Photoshop.
Capisco bene quello che dici, oltretutto essendo praticante so bene che una chiesa è un luogo vissuto.
Senza polemiche penso con un sospiro a quei fotografi che hanno potuto riprendere per esempio Sant'Abbondio di Como libero da ingombri, condizione che però negli ultimi anni vedo realizzarsi solo in pochi progetti editoriali di grande pregio. Vedo sempre più stesso pubblicazioni ambiziose e con l'apparato  fotografico curato da importanti studi che devono scendere a compromessi evidenti. Quindi sono del tutto sereno sui miei appunti fotografici.

I tuoi appunti fotografici vanno ben oltre l'essere semplici appunti o cartoline scattate in fretta, mal composte, male esposte, male sviluppate, mosse, sfocate e poi accompagnate da una frase ad effetto. Le tue sono foto molto valide anche se sempre puramente documentative e senza guizzi di artisticità (intendo quella vera, non quella aggiunta con Photoshop, e può essere la semplice attesa del raggio di luce che entra da una finestra, si riflette sul pavimento ed inonda la chiesa di luci colorate). Però la tua documentazione è perfetta come è perfetto il testo che accompagna le foto e ti ringrazio per questo.

[Rino]

Come ho scritto, "un pò più accurata" non che vada stravolta la tua post. Avrei solo fatto leggere modifiche in valori tonali, e correzione colore selettiva, solo per dare un maggior risalto ai neri e ai grigi, e poi avrei aumentato un pò la chiarezza  su camera Raw e per finire luminosità su PS, tutto qui...

In poche parole, la tua (giusta) critica è che la foto è troppo piatta ed occorre giocare maggiormente coi toni, i contrasti, la chiarezza e la luminosità per fare "uscire fuori" la foto, darle volume. Concordo pienamente.

[andrea948]

In poche parole, la tua (giusta) critica è che la foto è troppo piatta ed occorre giocare maggiormente coi toni, i contrasti, la chiarezza e la luminosità per fare "uscire fuori" la foto, darle volume. Concordo pienamente.

Esatto, la sintesi è questa...

[Ricardo]

Sono lavori eccellenti, Enrico.

Mi piacciono molto in bianco e nero. Hanno la stessa vita che vediamo e ricordiamo delle chiese.

E non vedo il motivo di fare ritocchi che finiscono per diventare pastelli         

[Rino]

E poi facciamo un distinguo.

Una foto di architettura artistica, è quella che mira a trasmetterti emozioni e sensazioni grazie all'uso sapiente del "vedo, non vedo", delle luci che danno risalto a dei particolari e ne bruciano altri, alle ombre che nascondono ed incuriosiscono. Una foto del genere non è descrittiva del luogo, ma dell'atmosfera che si può percepire in quel luogo. Poi ci sono le foto descrittive, quelle che, pur senza snaturare il luogo, devono farti vedere il più possibile.  Le zone in ombra troppo scure non sono le benvenute perché chi guarda deve sapere cosa c'è o non c'è nell'ombra. I misteri non sono ammessi.

[edecapitani]

Questa discussione sta diventando estremamente interessante per me

[Pinus]

Per quanto mi riguarda le foto sono perfette così, una più bella dell'altra, non sono un appassionato di architettonica, ma queste foto sono bellissime, in tutto, dalla post alla composizione. Tanto gusto e un occhio esperto, davvero bravo

[Rik68MI]

E poi facciamo un distinguo.

Una foto di architettura artistica, è quella che mira a trasmetterti emozioni e sensazioni grazie all'uso sapiente del "vedo, non vedo", delle luci che danno risalto a dei particolari e ne bruciano altri, alle ombre che nascondono ed incuriosiscono. Una foto del genere non è descrittiva del luogo, ma dell'atmosfera che si può percepire in quel luogo. Poi ci sono le foto descrittive, quelle che, pur senza snaturare il luogo, devono farti vedere il più possibile.  Le zone in ombra troppo scure non sono le benvenute perché chi guarda deve sapere cosa c'è o non c'è nell'ombra. I misteri non sono ammessi.

Concordo

[Rik68MI]

Molto belle, le avrei solo animate.
Solo la 9 mi pare meno contrastata delle altre, come piace a certi che usano Hasselblad e stampano così.