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PRESENTAZIONE

Aperto da wgamma, Sabato, 01 Maggio 2021, 21:33:30

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pacific palisades

Citazione di: Eros Penatti il Giovedì, 06 Maggio 2021, 07:49:07
Citazione di: pacific palisades il Giovedì, 06 Maggio 2021, 00:33:19
Quanta pazienza ci vuole...
Quando Raimondi sosteneva che c'è uno stile Adobe, un'autorialità di Adobe, era nella giuria di un premio importante e le fotografie che arrivavano avevano tanti autori, ma tutte sembravano uscite dallo stesso autore: Adobe.
Potrà un maestro della fotografia contemporanea come Raimondi aver sostenuto che Adobe non serve? Suvvia...
Il problema è usarlo per fare manierismo convenzionale.

O meglio il primo problema è usarlo male perché si sono imparati solo trick su internet senza avere le basi. Purtroppo Photoshop andrebbe imparato studiando il noioso manuale a cui si accede attraverso il menù di aiuto.

Il secondo problema,  una volta imparato davvero, è usarlo per produrre l'ennesima imitazione di uno stile che tira.

Il discorso resta valido anche se si usa un programma analogo a Photoshop.

Secondo te le foto di Raimondi necessitano di post produzione ? Se si, quanta e in che misura...

Forse sbaglio, credo d’aver letto da qualche parte che avevi ringraziato qualcuno per i tutorial che avevi visto in rete... spero solo tu non lo abbia pagato  :D

Ho ringraziato per delle lezioni condivise gratuitamente in rete, i tutorial coi trick li lascio ai fotoamatori che si affidano al metodo 'toppa e sentimento'. La differenza è fondamentale, la tua bellissima M10 esige che tu lo capisca! :D

Non ho idea del fotoritocco che faceva Efrem Raimondi sulle foto. Ma tutte le fotografie hanno necessità di fotoritocco. Quello che ho capito ascoltando Marianna Santoni è che il JEPG si usa soltanto quando c'è necessità immediata dell'immagine, quindi si usa quel che viene prodotto dalla fotocamera e questa va settata per produrre qualcosa di già utilizzabile. Negli altri casi l'immagine viene sviluppata, ma questo è il punto importante: l'immagine che aperta dal Raw-converter è più o meno già 'perfetta' ci dice che la fotocamera non è stata usata in modo da ottenere il massimo.

Donato56

Citazione di: wgamma il Domenica, 02 Maggio 2021, 15:47:08
Ciao, concordo, è uno spreco. Si chiama GAS ed è un disturbo del comportamento che affligge molti fotoamatori.
Sono arrivato tardi al digitale, ho provato di tutto, ma preferisco ancora la pellicola.
Ho comunque in programma uno snellimento drastico.
Se vivi felice ma chi ti obbliga snellire.
Me lo ripeto da sempre che devo snellire, difatti ieri ho comprato un altra fotocamera però mi sono ripromesso che ne vendo una...poi molto poi

Donato56

Il nuovo messia fotografico è là Santoni, da oggi mi raccomando fate foto in funzione da essere passate per Photoshop, ovviamente non craccato, in abbonamento.
Comprate i corsi del nuovo guro di turno, è sono tutti felici e contenti.

Eros Penatti

Citazione di: Donato56 il Giovedì, 06 Maggio 2021, 14:49:08
Il nuovo messia fotografico è là Santoni, da oggi mi raccomando fate foto in funzione da essere passate per Photoshop, ovviamente non craccato, in abbonamento.
Comprate i corsi del nuovo guro di turno, è sono tutti felici e contenti.

E' una grande comunicatrice, ha anche grande forza persuasiva  ed è un abile venditrice di se stessa  :)
Riesce a parlare per un'ora su tutto quello che serve per migliorare una scatto, ti incuriosisce, ti va vedere 1/10 del flusso e poi ti lascia li appeso  :D  devi comprare il corso/lezione altrimenti baubau miciomicio :rofl:


pacific palisades


Ginni

Ragazzi ma io non sono contrario al Digitale, mi annoia la post e la limito ai ricordi cartacei in stampa.
Per guardarla a PC va bene il jpeg in camera o il Raw.

wgamma

Diceva Andy Warhol nel suo libro che bisogna liberare lo spazio intorno a noi, il possesso di troppe cose appesantisce la nostra mente e condiziona la nostra libertà, a volte il troppo disponibile mi crea disagio quasi fisico. Se fossi semplicemente un collezionista questa pletora di materiale andrebbe bene ma siccome ho la pretesa di utilizzare tutto alla fine l'impossibilità di farlo genera frustrazione. 
Andea mi spieghi questo concetto per favore?
" . . . ma questo è il punto importante: l'immagine che aperta dal Raw-converter è più o meno già 'perfetta' ci dice che la fotocamera non è stata usata in modo da ottenere il massimo."
Non conosco questa Marianna Santoni ma a giudicare dal suo sito sembra una che ci sa fare ed ha anche una bella presenza.

wgamma

La nuova fotografia sarà così, il risultato di un accurato lavoro di post produzione che forse riuscirà persino a trasformare uno scatto insignificante in una bella foto. Magari qualche produttore (di smartfone senza dubbio) riuscirà a "zeppare" una serie di work flow, ora realizzabili manualmente mediante  photoshop, dentro le sue fotocamere e per magia ogni scatto potrà beneficerà di uno di questi   strabilianti processi automatici   di trasformazione. C'è solo un piccolo particolare che forse ci sfugge,   una foto, come diceva Ugo Mulas non deve essere solo bella, deve essere anche buona e questa qualità prescinde dagli strumenti che usi. A tal proposito mi viene in mente un raffronto fra due grandi fotografi del passato: Ansel Adams da una parte ed Edward Weston dall'altra. Ho sempre preferito il secondo. La tecnica di HW era puro istinto, nella sua lunga vita di fotografo confessava di non aver mai utilizzato un esposimetro e quando sviluppava i suoi negativi navigava a vista in una camera oscura illuminata da una debolissima luce verde e, dopo aver desensibilizzato il negativo, se necessario correggeva lo sviluppo aggiungendo  elementi chimici così come si può corregge di sale una minestra sul fuoco. Adams invece seguiva un procedimento rigoroso, il suo famoso sistema zonale,  che partiva dall'esposizione, proseguiva con lo sviluppo delnegativo e si concludeva con la stampa. Risultati eccellenti indubbiamente, ma se si escludono alcune foto cariche anche di contenuto, la gran parte di esse sono delle meravigliose grandi cartoline in bianconero, belle appunto ma solo belle, secondo me. Le foto di Weston invece viaggiano su un altro livello.

pacific palisades

Citazione di: wgamma il Giovedì, 06 Maggio 2021, 18:30:01
Andea mi spieghi questo concetto per favore?
" . . . ma questo è il punto importante: l'immagine che aperta dal Raw-converter è più o meno già 'perfetta' ci dice che la fotocamera non è stata usata in modo da ottenere il massimo."
Non conosco questa Marianna Santoni ma a giudicare dal suo sito sembra una che ci sa fare ed ha anche una bella presenza.

Nel senso che il Raw è uno strumento, non un risultato. Per funzionare bene come strumento deve possedere caratteristiche che ti permettono delle successive operazioni necessarie al risultato. Il fatto di avere un file Raw sovraesposto e poco contrastato non è un difetto ma il requisito per fare quelle operazioni. Devo dire che già prima di sentire la Santoni avevo intuito che la sovraesposizione (rispetto a ciò che indica la macchina) è fondamentale,. Essendo una pippa me la cavo facendo sempre una forcella di esposizioni per scegliere quella che serve. Se si è chad si fa una sola esposizione senza paura: quella giusta. Ma io non sono chad, sono pippa quindi uso tutto quel che mi può facilitare la vita. Appunto la forcella di esposizioni. Quindi se uno apre il Raw e esclama "Ho già una foto perfetta!" non è né chad né pippa, è solo un nabbo senza speranza.

wgamma

Grazie Andrea, ora è chiaro. 
"Qualcuno deve aver inventato la parola talento
con intenti diabolici.
Con una sola parola ha fatto due danni.
Ha dato vita all'illusione che per qualcuno
sia più facile che per altri
e allo stesso tempo ha creato l'alibi
per non provarci abbastanza."
Questa frase la dice lunga sull'abilità con cui la signora Marianna  approccia il suo mercato, strizza l'occhio a chi pensa di non avere talento   e richiama ad una maggiore umiltà quelli che si sentono particolarmente dotati, risultato finale: allargamento della base dei suoi  potenziali "clienti".
Sicuramente saper usare a dovere gli strumenti di post produzione è condizione   necessaria   ma non sufficiente,     per diventare un buon fotografo, però, come eccezione, mi   viene in mente HCB che in tutta la sua vita non ha mai sviluppato un rullino e non ha mai stampato una foto, demandando queste attività, evidentemente per lui tediose, a un "uomo di fatica"  di sua fiducia, la stessa cosa ha fatto Sebastiano Salgado. Entrambi denotano   un attggiamento un po' snob come quei fotografi che si incazzano quando il fotoamatore di   turno indaga sugli strumenti usati dal "maestro". "sporcarsi le mani" serve. 
Per concludere, la capacità di vedere la foto o ce l'hai spontaneamente oppure   la puoi raggiungere (ma non sempre) dopo un lungo e duro lavoro di "imitazione" di alcuni modelli di riferimento, nessuno te la può insegnare.   

agostino

Quando comperai la mia prima digitale nel 2013 (la Fuji XE1) acquistai anche un ottimo libro per capire la lavorazione dei file raw e i rudimenti della pp. Tutto chiaro su quanto fosse importante avere raw non belli ma ricchi di informazioni: e dagli di esposizioni a destra, bassi contrasti ecc.  Utilissimo anche capire bene, per il Bayer, la Maschera di contrasto con i suoi vari parametri.
La verità è che io venivo dalle dia e mi interessava fare cose ottime in ripresa e dunque di tutto ciò NON ME NE FOTTE' UNA MI...A.
Tradotto: puntai sul jpeg diretto con logica dia anche nel digitale e ne ebbi soddisfazione, ad eccezione di quella cosa che io chiamo qualità intrinseca dell'immagine = senso di appagamento visivo dovuto alla resa dei colori e alla struttura dell'immagine.

Incontrato il Foveon problema risolto. Paradossalmente  qui ho iniziato a usare i RAW con SPP perché era come scattare le dia con ampi margini di ottimizzazione SENZA cambiare la filosofia di scatto.

Dunque: lunga vita al Foveon e, se non al suo sviluppo, almeno alla durata in vita della mia amatissima SdQ.
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

agostino

Rispetto all'utilità, nella logica Bayer, ad avere pixellaggi spinti mi sono già espresso in tante occasioni e ho provato a spiegarlo meglio in uno scritto che, con mia sorpresa, ha trovato accoglienza da parte di Rino.
Ve lo linko per chi avrà voglia di leggerlo ma non replicherò ai commenti perché non ho tempo da perdere. Sono ragionamenti di un fotoamatore, nessuna certezza.

http://www.nadir.it/tecnica/ALTA-RISOLUZIONE-FILTRO-AA/alta-risoluzione-filtro-AA.htm
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Eros Penatti

Citazione di: wgamma il Giovedì, 06 Maggio 2021, 20:37:23

Per concludere, la capacità di vedere la foto o ce l'hai spontaneamente oppure   la puoi raggiungere (ma non sempre) dopo un lungo e duro lavoro di "imitazione" di alcuni modelli di riferimento, nessuno te la può insegnare.   

Parole sagge, infatti il punto di riferimento, nonché mentore e Maestro è un mio caro Amico di cui nutro una stima infinita.
Provo ad imitarlo ma non ci riesco, usciamo insieme, fotografiamo la stessa cosa ma non c'è nulla da fare, quando confrontiamo i risultati riesce ogni volta a spiazzarmi  :)

agostino

Un ultima cosa: se volete capire cosa intendo per fotoporcheria digital un riferimento internazionale è la terza di copertina del numero di marzo di NG versione inglese (con Mars in copertina), con foto di pinguini, pubblicità di Expeditions. Una vera bruttura.
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

pacific palisades

Citazione di: wgamma il Giovedì, 06 Maggio 2021, 20:37:23
Grazie Andrea, ora è chiaro. 
"Qualcuno deve aver inventato la parola talento
con intenti diabolici.
Con una sola parola ha fatto due danni.
Ha dato vita all'illusione che per qualcuno
sia più facile che per altri
e allo stesso tempo ha creato l'alibi
per non provarci abbastanza."
Questa frase la dice lunga sull'abilità con cui la signora Marianna  approccia il suo mercato, strizza l'occhio a chi pensa di non avere talento   e richiama ad una maggiore umiltà quelli che si sentono particolarmente dotati, risultato finale: allargamento della base dei suoi  potenziali "clienti".
Sicuramente saper usare a dovere gli strumenti di post produzione è condizione   necessaria   ma non sufficiente,     per diventare un buon fotografo, però, come eccezione, mi   viene in mente HCB che in tutta la sua vita non ha mai sviluppato un rullino e non ha mai stampato una foto, demandando queste attività, evidentemente per lui tediose, a un "uomo di fatica"  di sua fiducia, la stessa cosa ha fatto Sebastiano Salgado. Entrambi denotano   un attggiamento un po' snob come quei fotografi che si incazzano quando il fotoamatore di   turno indaga sugli strumenti usati dal "maestro". "sporcarsi le mani" serve. 
Per concludere, la capacità di vedere la foto o ce l'hai spontaneamente oppure   la puoi raggiungere (ma non sempre) dopo un lungo e duro lavoro di "imitazione" di alcuni modelli di riferimento, nessuno te la può insegnare.   

Devo dire che tengo molto alla critica della parola 'talento' che fa la Santoni, o meglio non è una critica sua, ha una storia novecentesca. Questa critica l'ho incontrata nella scrittura ma ha attraversato tutta l'arte. Per esempio hai/avete mai frequentato i testi di Lorenzo Milani?, lui ha dedicato la vita per dimostrare che l'arte della scrittura si poteva, anzi si doveva insegnare. La trovo un'idea così etica, profonda, utile per la società. E poi l'ho ritrovata nello scrittore Giulio Mozzi. Lui ha sempre insistito  proprio sulla necessità di imitare per imparare a scrivere (quindi c'è sicuramente anche un significato profondo nell'imitazione). In mezzo, in questa storia assurdamente sommaria,  c'era Gianni Rodari, con la Grammatica della fantasia che è un saggio incredibile, fondamentale quanto Lettera a una professoressa.

Però non sentirti obbligato a diventare devoto come me, ognuno ha i suoi Santoni  :D