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Paesaggio Toscano

Aperto da Ginni, Lunedì, 05 Settembre 2022, 16:49:19

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Ginni

Citazione di: Eros Penatti il Mercoledì, 07 Settembre 2022, 08:06:24
Preferisco la parte sopra della seconda  :si:

CitazioneProbabile che esistano metodi più efficaci, ma senza utilizzo di livelli non ne conosco.

Senza andare a fare livelli in PS, il metodo più veloce e semplice sarebbe stato qualche colpo di pennello di LR sulle zone delle nuvole che avresti preferito meno “chiare”…
È più complicato da spiegare che da fare  :)

Non uso LR da tempo.
Immagino che sia uno strumento simile a schermare/bruciare o ad uno strumento automatico, giusto?

Eros Penatti


Non proprio, se il tuo sw per gestire e catalogare le foto è LR, è comodo apportare modifiche anche locali tramite il suo pennello. Sostanzialmente quando usi lo strumento si apre un pannello che ti consente di alzare o abbassare tutto ciò che vuoi. In questo caso, abbassando il cursore delle luci e pennellando sulle zone chiare delle nuvole avresti recuperato localmente le nuvole senza alterare nient’altro. Puoi andare avanti all’infinito aggiungendo regolazioni locali ma in questo caso sarebbe stato sufficiente così.
Ovviamente da lì si può proseguire in PS ma poi inizia tutta un’altra storia…
Spero di essermi spiegato…

robnov

Una foto fatta (quando) "una volta tanto riesco a respirare sul lavoro"
Ecco, la foto mi ha suggerito proprio questo: respirare  :)   :si:
Per la verità, mi fa provare anche un po' d'invidia per quel cielo assolutamente privo di puntini di polvere! Il sensore della mia SDQ è un vero ricettacolo per il pulviscolo; ogni 2-3 uscite mi tocca aprire e soffiare/aspirare  :ohi:  :))

comunque, riprendo gli spunti di Joserri:
Citazione di: Joserri il Martedì, 06 Settembre 2022, 02:11:37
A volte scattiamo foto che sono come un sogno che desideriamo    O:-)

Non esistono foto brutte, perché ciò significherebbe condannare la Fotografia.

E noi siamo persone che guardano
...con gli occhi di un bambino
indovinare


se la persona che compare
è padre madre
o il contrario.

Non imparo mai dalle foto perfette, ma da quelle incomplete, come Schubert.

foto come un sogno che desideriamo ...
  • Roberto
     
Sgma SD Quattro + 10-20mm/f3.5 EX DC + 70mm/f2.8 ART DG Macro + 24-105mm/f4 ART DG OS

tik68mi

Riccardo arch. Battaglia
Dp0 quattro

andrea948

Citazione di: Rino il Martedì, 06 Settembre 2022, 18:58:01
Citazione di: Ginni il Martedì, 06 Settembre 2022, 09:28:23
la nostra vista è selettiva ci permette ad esempio di guardare le nuvole e vederle "meglio" , nel senso che isoliamo mentalmente il particolare e  lo evidenziamo, nella foto c'è il rischio che un particolare ad esempio sovraesposto come capita talvolta ad una nuvola su un cielo molto luminoso non sia pienamente visibile, ma lo diventi solo sottoesponendo il cielo.

E' esattamente quello che stavo per scrivere io: con gli occhi non vediamo mai le nuvole sovraesposte mentre, in fotografia, siamo costretti a scegliere tra esporre per il cielo o per la terra (alte luci o basse luci) con tutti i compromessi possibili ed immaginabili. In fondo, anche in camera oscura si dava una botta di esposizione in più al cielo o si mascherava la terra per arrivare ad un risultato simile. Ansel Adams faceva un numero infinito di esposizioni, mascherature e bruciature per arrivare ai capolavori che conosciamo e nessuno si è mai posto il problema di quanto fossero rispondenti alla realtà.

Di notte, con la luna piena, dopo un po' riusciamo a vedere bene dove mettiamo i piedi e vediamo bene la luna in cielo con la "faccia" ben definita. Una foto dello stesso soggetto richiede virtuosismi e bravura.
Anche una rigorosa foto di architettura richiede i salti mortali per mettere d'accordo, in fotografia, luci e ombre che, invece, sono ben mediate dai nostri occhi e dal cervello.

Citazione
Secondo te  tradiamo la realtà evidenziando particolari fuori dalla gamma tonale che esistevano e che se non evidenziassimo non sarebbero visibili?

Secondo me tradiamo la realtà nel momento in cui cambiamo un cielo azzurro con un tramonto rosso fuoco. La massima fedeltà la riservo alle riproduzioni di quadri e opere d'arte, per il resto la fotografia è personale interpretazione nel momento stesso in cui usiamo una pellicola anziché un'altra (oggi un sensore), un obiettivo più grandangolare o più tele, un diaframma o un altro. E' interpretazione già nel momento in cui scegliamo il Foveon anziché un Bayer.

Citazione
In ogni caso nella seconda seconda foto il cielo è più blu di quanto fosse in realtà.

Ai tempi dell'analogico, in una foto del genere sarebbe stato del tutto normale usare un filtro polarizzatore che avrebbe un po' scurito il cielo e dato più risalto alle nuvole. In bianconero avremmo adoperato un filtro rosso o arancione.
Vogliamo parlare di realtà?   ;)

Quoto al 110%. Intervento puntuale, che sintetiizza perfettamente l'annosa questione "post produzione si o post produzione no?". Per quanto mi riguarda la PP è imprescindibile, anzi, fondamentale nella fotografia, lo è nell'analogico e deve esserlo ancor di più nel digitale, non esistono belle stampe che non siano frutto di una PP più o meno complessa. Il punto è quanto si abbia voglia di lavorarci su una foto per ottenere quello che si ha in mente, lo scatto perfetto che non ha bisogno di nessuna PP è una chimera, o quantomeno 1 su 1000....
  • Andrea
     

tik68mi

Citazione di: Rino il Martedì, 06 Settembre 2022, 18:58:01
Citazione di: Ginni il Martedì, 06 Settembre 2022, 09:28:23
la nostra vista è selettiva ci permette ad esempio di guardare le nuvole e vederle "meglio" , nel senso che isoliamo mentalmente il particolare e  lo evidenziamo, nella foto c'è il rischio che un particolare ad esempio sovraesposto come capita talvolta ad una nuvola su un cielo molto luminoso non sia pienamente visibile, ma lo diventi solo sottoesponendo il cielo.

E' esattamente quello che stavo per scrivere io: con gli occhi non vediamo mai le nuvole sovraesposte mentre, in fotografia, siamo costretti a scegliere tra esporre per il cielo o per la terra (alte luci o basse luci) con tutti i compromessi possibili ed immaginabili. In fondo, anche in camera oscura si dava una botta di esposizione in più al cielo o si mascherava la terra per arrivare ad un risultato simile. Ansel Adams faceva un numero infinito di esposizioni, mascherature e bruciature per arrivare ai capolavori che conosciamo e nessuno si è mai posto il problema di quanto fossero rispondenti alla realtà.

Di notte, con la luna piena, dopo un po' riusciamo a vedere bene dove mettiamo i piedi e vediamo bene la luna in cielo con la "faccia" ben definita. Una foto dello stesso soggetto richiede virtuosismi e bravura.
Anche una rigorosa foto di architettura richiede i salti mortali per mettere d'accordo, in fotografia, luci e ombre che, invece, sono ben mediate dai nostri occhi e dal cervello.

Citazione
Secondo te  tradiamo la realtà evidenziando particolari fuori dalla gamma tonale che esistevano e che se non evidenziassimo non sarebbero visibili?

Secondo me tradiamo la realtà nel momento in cui cambiamo un cielo azzurro con un tramonto rosso fuoco. La massima fedeltà la riservo alle riproduzioni di quadri e opere d'arte, per il resto la fotografia è personale interpretazione nel momento stesso in cui usiamo una pellicola anziché un'altra (oggi un sensore), un obiettivo più grandangolare o più tele, un diaframma o un altro. E' interpretazione già nel momento in cui scegliamo il Foveon anziché un Bayer.

Citazione
In ogni caso nella seconda seconda foto il cielo è più blu di quanto fosse in realtà.

Ai tempi dell'analogico, in una foto del genere sarebbe stato del tutto normale usare un filtro polarizzatore che avrebbe un po' scurito il cielo e dato più risalto alle nuvole. In bianconero avremmo adoperato un filtro rosso o arancione.
Vogliamo parlare di realtà?   ;)
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Parliamo di realtà sì, portando il PC sul campo, con la stampante 😊
Riccardo arch. Battaglia
Dp0 quattro

Rino

Citazione di: andrea948 il Mercoledì, 09 Novembre 2022, 10:44:27
Citazione di: Rino il Martedì, 06 Settembre 2022, 18:58:01
Citazione di: Ginni il Martedì, 06 Settembre 2022, 09:28:23
la nostra vista è selettiva ci permette ad esempio di guardare le nuvole e vederle "meglio" , nel senso che isoliamo mentalmente il particolare e  lo evidenziamo, nella foto c'è il rischio che un particolare ad esempio sovraesposto come capita talvolta ad una nuvola su un cielo molto luminoso non sia pienamente visibile, ma lo diventi solo sottoesponendo il cielo.

E' esattamente quello che stavo per scrivere io: con gli occhi non vediamo mai le nuvole sovraesposte mentre, in fotografia, siamo costretti a scegliere tra esporre per il cielo o per la terra (alte luci o basse luci) con tutti i compromessi possibili ed immaginabili. In fondo, anche in camera oscura si dava una botta di esposizione in più al cielo o si mascherava la terra per arrivare ad un risultato simile. Ansel Adams faceva un numero infinito di esposizioni, mascherature e bruciature per arrivare ai capolavori che conosciamo e nessuno si è mai posto il problema di quanto fossero rispondenti alla realtà.

Di notte, con la luna piena, dopo un po' riusciamo a vedere bene dove mettiamo i piedi e vediamo bene la luna in cielo con la "faccia" ben definita. Una foto dello stesso soggetto richiede virtuosismi e bravura.
Anche una rigorosa foto di architettura richiede i salti mortali per mettere d'accordo, in fotografia, luci e ombre che, invece, sono ben mediate dai nostri occhi e dal cervello.

Citazione
Secondo te  tradiamo la realtà evidenziando particolari fuori dalla gamma tonale che esistevano e che se non evidenziassimo non sarebbero visibili?

Secondo me tradiamo la realtà nel momento in cui cambiamo un cielo azzurro con un tramonto rosso fuoco. La massima fedeltà la riservo alle riproduzioni di quadri e opere d'arte, per il resto la fotografia è personale interpretazione nel momento stesso in cui usiamo una pellicola anziché un'altra (oggi un sensore), un obiettivo più grandangolare o più tele, un diaframma o un altro. E' interpretazione già nel momento in cui scegliamo il Foveon anziché un Bayer.

Citazione
In ogni caso nella seconda seconda foto il cielo è più blu di quanto fosse in realtà.

Ai tempi dell'analogico, in una foto del genere sarebbe stato del tutto normale usare un filtro polarizzatore che avrebbe un po' scurito il cielo e dato più risalto alle nuvole. In bianconero avremmo adoperato un filtro rosso o arancione.
Vogliamo parlare di realtà?   ;)

Quoto al 110%. Intervento puntuale, che sintetiizza perfettamente l'annosa questione "post produzione si o post produzione no?". Per quanto mi riguarda la PP è imprescindibile, anzi, fondamentale nella fotografia, lo è nell'analogico e deve esserlo ancor di più nel digitale, non esistono belle stampe che non siano frutto di una PP più o meno complessa. Il punto è quanto si abbia voglia di lavorarci su una foto per ottenere quello che si ha in mente, lo scatto perfetto che non ha bisogno di nessuna PP è una chimera, o quantomeno 1 su 1000....

Grazie Andrea per la lettura e l'apprezzamento. A quanto pare non molti erano d'accordo. :)

tik68mi

Rino con la FpL (ah, cambierei il nome del blog in Foveon Kazzuto:) ci si avvicina meglio alla realtà in termini di esposizione simile alla nostra vista? Grazie.

Citazione di: Rino il Martedì, 06 Settembre 2022, 18:58:01
Citazione di: Ginni il Martedì, 06 Settembre 2022, 09:28:23
la nostra vista è selettiva ci permette ad esempio di guardare le nuvole e vederle "meglio" , nel senso che isoliamo mentalmente il particolare e  lo evidenziamo, nella foto c'è il rischio che un particolare ad esempio sovraesposto come capita talvolta ad una nuvola su un cielo molto luminoso non sia pienamente visibile, ma lo diventi solo sottoesponendo il cielo.

E' esattamente quello che stavo per scrivere io: con gli occhi non vediamo mai le nuvole sovraesposte mentre, in fotografia, siamo costretti a scegliere tra esporre per il cielo o per la terra (alte luci o basse luci) con tutti i compromessi possibili ed immaginabili. In fondo, anche in camera oscura si dava una botta di esposizione in più al cielo o si mascherava la terra per arrivare ad un risultato simile. Ansel Adams faceva un numero infinito di esposizioni, mascherature e bruciature per arrivare ai capolavori che conosciamo e nessuno si è mai posto il problema di quanto fossero rispondenti alla realtà.

Di notte, con la luna piena, dopo un po' riusciamo a vedere bene dove mettiamo i piedi e vediamo bene la luna in cielo con la "faccia" ben definita. Una foto dello stesso soggetto richiede virtuosismi e bravura.
Anche una rigorosa foto di architettura richiede i salti mortali per mettere d'accordo, in fotografia, luci e ombre che, invece, sono ben mediate dai nostri occhi e dal cervello.

Citazione
Secondo te  tradiamo la realtà evidenziando particolari fuori dalla gamma tonale che esistevano e che se non evidenziassimo non sarebbero visibili?

Secondo me tradiamo la realtà nel momento in cui cambiamo un cielo azzurro con un tramonto rosso fuoco. La massima fedeltà la riservo alle riproduzioni di quadri e opere d'arte, per il resto la fotografia è personale interpretazione nel momento stesso in cui usiamo una pellicola anziché un'altra (oggi un sensore), un obiettivo più grandangolare o più tele, un diaframma o un altro. E' interpretazione già nel momento in cui scegliamo il Foveon anziché un Bayer.

Citazione
In ogni caso nella seconda seconda foto il cielo è più blu di quanto fosse in realtà.

Ai tempi dell'analogico, in una foto del genere sarebbe stato del tutto normale usare un filtro polarizzatore che avrebbe un po' scurito il cielo e dato più risalto alle nuvole. In bianconero avremmo adoperato un filtro rosso o arancione.
Vogliamo parlare di realtà?   ;)
Riccardo arch. Battaglia
Dp0 quattro

Rino

Citazione di: tik68mi il Giovedì, 10 Novembre 2022, 20:01:33
Rino con la FpL (ah, cambierei il nome del blog in Foveon Kazzuto:) ci si avvicina meglio alla realtà in termini di esposizione simile alla nostra vista? Grazie.

Sigma ha dichiarato di aver lavorato molto per ottenere con la fp una resa generale molto simile a quella del Foveon e, in linea di massima, è così: senz'altro, dopo aver scattato un po' con la fp L, le immagini scattate con altri Bayer sembrano "troppo digitali" ed è difficile, per me, adoperare la Sony se non per necessità.
Ma non sono sicuro di aver capito la tua domanda.  :))

tik68mi

Grazie, sempre disponibile.
Chiedo "solo" quando arriva un sensore che "veda" come i nostri occhi senza SFD.
Una domandina così, ma hai già risposto, grazie ancora.
Viva la Ferrari.
Riccardo arch. Battaglia
Dp0 quattro

Lorenzo F.

Idilliaco, porta alla mente ricordi felici di gioventù   :si:




Buona la prima
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

tik68mi

Citazione di: tik68mi il Sabato, 12 Novembre 2022, 07:02:11
Grazie, sempre disponibile.
Chiedo "solo" quando arriva un sensore che "veda" come i nostri occhi senza SFD.
Una domandina così, ma hai già risposto, grazie ancora.
Viva la Ferrari.
Servirebbe un istogramma che dica quanto i colori in camera si discostino dal reale, eheh.
Ciaooo
Riccardo arch. Battaglia
Dp0 quattro