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Solitudine a Villa Borghese, di mattina

Aperto da agostino, Venerdì, 24 Gennaio 2020, 21:43:47

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Rino

Citazione di: pacific palisades il Sabato, 25 Gennaio 2020, 12:37:56
Si tende ad attribuire un colore alla macchina, in realtà influisce anche l'obiettivo.

Una volta non c'erano dubbi: il colore era tutto merito (o demerito) dell'obiettivo e della pellicola (eventualmente della stampa se non si adoperavano le diapositive).
Oggi contano tantissimo - al di là delle capacità del sensore e dell'obiettivo - le impostazioni nel firmware e, dopo, del software di sviluppo (mi fermo qui senza mettere in ballo monitor, stampanti, etc...).
Sigma è stata molto brava con la fp perché, pur trattandosi del solito Bayer retroilluminato, ha studiato il firmware affinché avesse una resa il più possibile simile al Foveon e, in buona parte, c'è riuscita. Sigma definisce, nella documentazione in inglese, la resa della fp "foveonish" usando le virgolette, quindi la caratteristica è stata fortemente voluta.

Rino

Citazione di: Joserri il Sabato, 25 Gennaio 2020, 12:06:31
Ero un grande amante del Cibachrome!

Per un lungo periodo della mia vita anch'io, ma sono cambiato molte volte negli anni passando dalle foto sature a quelle pastellate e viceversa. Ho avuto anche il periodo blu come Picasso! :)
Negli ultimi anni di fotografia analogica mi ero innamorato dei colori brillanti ma con tutte le sfumature e conseguente senso di tridimensionalità, cosa che ottenevo solo fotografando con la Pentax 67 o il banco ottico.

Rino

Citazione di: agostino il Sabato, 25 Gennaio 2020, 12:00:52
COn altre tecnologie si può pensare pure al sensore palpebrale: ma ora non esistono!!

Se fossi venuto alla mia lezione sui sensori, avresti visto le meraviglie di quello alla clorofilla! ;)

edecapitani

  • Enrico
     

agostino

Tornando al colore, lo stesso Antonello in un post considera la fedeltà della Q prima tra i Foveon seguita dai modelli più vecchi e, da ultimo, Merrill.
Merrill produce sculture, non so come fa. Non avendola non sono in grado di dire se appaga il mio senso di fedeltà cromatica alla scena.

Quello che vedo nelle foto degli altri, come quelle di montagna che ogni tanto vedo postate, e che nelle zone più in ombra produce una specie di grana che credo sia sia dovuta ai pixel piuttosto piccolini. A me non dispiace e anzi aumenta il senso materico della fotografia. Se però è un effetto obbligato è un po' meno piacevole.
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

agostino

  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Rino

Citazione di: agostino il Domenica, 26 Gennaio 2020, 13:16:50
sostituisce Fo3

Ora va bene, ma hai lasciato uno spicchio di bianco in alto a destra! ;)

Italo

Avresti potuto rendere appena più visibile il primo piano,  ;)
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

agostino

Lo scpicchio bianco mi è sfuggito...sempre di corsa

Per Italo: no, mi piaceva la siluette che ho solo un po' ridotto per evitare il buio pesto!
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Rino

Citazione di: agostino il Domenica, 26 Gennaio 2020, 10:13:53
Tornando al colore, lo stesso Antonello in un post considera la fedeltà della Q prima tra i Foveon seguita dai modelli più vecchi e, da ultimo, Merrill.
Merrill produce sculture, non so come fa. Non avendola non sono in grado di dire se appaga il mio senso di fedeltà cromatica alla scena.

Con la SD1 Merrill, che ho usato molto per le fotografie di architettura professionali (purtroppo era inusabile negli altri generi fotografici a causa dell'AF e della mia impossibilità/incapacità ad adoperarla in manual focus), ho ottenuto immagine straordinarie, ma ho sempre dovuto combattere con il colore: potrà anche avere il suo fascino, ma una rivista di architettura non accetterà mai un marmo rosa che tende al ciano e dovetti rinunciare del tutto alle riproduzioni dei quadri. Il problema non è la sola dominante ciano (ben visibile anche nei cieli azzurri) perché una sola dominante si elimina con facilità, ma quando tutti i colori hanno una loro personalità diversa dall'originale, lavorare con la Merrill e correggerli uno ad uno è "Mission Impossible".

Citazione
Quello che vedo nelle foto degli altri, come quelle di montagna che ogni tanto vedo postate, e che nelle zone più in ombra produce una specie di grana che credo sia sia dovuta ai pixel piuttosto piccolini. A me non dispiace e anzi aumenta il senso materico della fotografia. Se però è un effetto obbligato è un po' meno piacevole.

E' un problema che esiste, di base, in tutti i sensori, ma con alcuni si nota di più ed il Quattro è uno di questi. La soluzione inventata per il Bayer è quella dell'ETTR - esporre a destra - e riduce il rumore nelle ombre in maniera visibile anche con il Quattro. Il rischio della sovraesposizione è quello di esagerare e perdere le alte luci, ma con un po' di pratica, conoscendo i limiti del proprio sensore, ci si riesce bene.
Ti segnalo questo articolo su Nadir:
https://www.nadir.it/tecnica/ETTR_ESPORRE-A_DESTRA/ETTR.htm

Io non espongo a destra, ma sto sempre molto attento alla corretta esposizione privilegiando leggermente le ombre se so che le alte luci non andranno perse. Facendo la solita foto alla mia libreria (quella che uso come soggetto per tutti i miei test) è incredibile quanto migliori - ai fini del rumore - la foto con il Quattro grazie alla sovraesposizione. Essendoci meno rumore posso azzerare la correzione del rumore di luminanza ed i dettagli più minuti sembrano meno spappolati: morale della favola, una foto più nitida e pulita!

edecapitani

Grazie Rino di queste considerazioni. Io non amo sovraesporre ma ci proverò. In qualche caso privilegio le ombre, in altri il cielo e lascio il resto in siluette come Agostino. Ci sarebbe x3i ma per ora lo gestisco male nello sviluppo.
  • Enrico
     

agostino

Io non espongo a destra ma sto molto attento a non bruciare le alte luci che mi interessano, guardando istogramma in inquadratura (es: se c'è il sole o raggi molto forti li escludo dall'inquadratura e ragiono sull'isogramma in merito alle alte luci che voglio avere leggibili): in questo modo il recupero delle ombre, a meno di situazioni di estremo range di illuminazione della scena, lo riduco al minimo in SPP. Se poi devo proprio recuperare più ombre in SPP sovrespongo pochissimo in SPP (che non è la stessa cosa che bruciare le alte luci importanti in fase di ripresa!) e pigio di più su Fill Light sui valori + ma entro 3 o 4  (apre le ombre e recupera le alte luci, così riassorbo parte della sovraesposizione prodotta apposta in SPP) oppure sovraespongo un po' e recupero con "evidenzia" che è il comando (grazie Rino, non lo avrei mai capito) per le alte luci.
Poi ci sono i comandi per i toni separati, i famosi 4 aggiunti nelle ultime versioni.
Insomma: non è necessario massacrare le ombre con recuperi forsennati.
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Rino

Citazione di: edecapitani il Lunedì, 27 Gennaio 2020, 13:19:22
Grazie Rino di queste considerazioni. Io non amo sovraesporre ma ci proverò. In qualche caso privilegio le ombre, in altri il cielo e lascio il resto in siluette come Agostino. Ci sarebbe x3i ma per ora lo gestisco male nello sviluppo.

Parlare di "sovraesposizione" o "sottoesposizione" è riduttivo e non rispecchia la realtà delle foto ponderate. Preferisco sempre previsualizzare la foto che voglio ottenere scegliendo l'esposizione più idonea sul soggetto che m'interessa, tenendo presenti gli eventuali recuperi in camera oscura o in postproduzione. So che, esponendo bene sul soggetto, posso fregarmene del resto o esporre in modo da poter recuperare altre parti che m'interessano e reputo importanti per il mio racconto fotografico.
Rispetto all'esposizione giusta sul soggetto, valuto cosa succede alle alte e basse luci e, eventualmente, mi concedo il lusso di sovraesporre (di quanto? Sono l'esperienza e la conoscenza del sensore che me lo dicono) per migliorare la resa nelle ombre e ridurre il rumore.
Raramente guardo l'istogramma perché mi fido di più della mia esperienza che mi aiuta ad immaginare la foto già finita sin da prima di accostare la fotocamera all'occhio.

Rino

Citazione di: agostino il Lunedì, 27 Gennaio 2020, 13:46:37
Insomma: non è necessario massacrare le ombre con recuperi forsennati.

Assolutamente no, ma è importante (vedi risposta ad Enrico) immaginare il risultato finale.
Prendiamo come esempio la tua foto schiarita da Italo nelle ombre. Sapendo di voler mostrare la parte bassa della foto, ci stava bene una sovraesposizione, o meglio una esposizione giusta per le ombre fermandosi prima di bruciare le alte luci.
Volendo ottenere una foto come quella che ci hai proposto, l'esposizione giusta al centro è senz'altro la migliore oltre ad offrire ancora margini di recupero anche nelle ombre che, però, conoscendo il Quattro, credo mostrino del rumore schiarendole.

agostino

  • Agostinocantastorie?
     
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(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)