Non so, sono solo teorie (quelle del colore rovinato dalla matrice) non provate.
La questione fondamentale è che in realtà per ottenere l'informazione sul colore di un punto particolare, occorre interpolare l'informazione di tre fotosensori collocati uno accanto all'altro.
Più sono piccoli i fotosensori, più l'approssimazione è puntuale e corretta (diminuiscono le probabilità che uno dei tre fotosensori si trovi in una zona colore diversa da quella degli altri).
Il Foveon sconta problemi di tipo diverso (principalmente di calcolo matematico per associare le informazioni del fotosensore al colore corrispondente) ma ogni fotosensore è contato una e una sola volta e non mischiato ai due adiacenti.
La demosaicizzazione del Bayer non è un'invenzione astratta ma un calcolo necessario e la qualità del sensore sconta un equilibrio fra positivo e negativo relativamente alla dimensione del fotosensore (più è grande più luce raccoglie, ma aumenta anche la probabilità che l'interpolazione dei tre fotosensori adiacenti trascini informazioni spurie)
Cacciavite e martello sono entrambi buoni strumenti, ma servono a cose diverse.
Foveon e bayer funzionano in modo diverso e come sono innegabili le qualità del foveon, così i vantaggi pratici del bayer.
E' un po' come chiedersi se è più forte Cabrini o Riva. L'unica cosa certa è che Cabrini ha vinto di più e che il bayer è più diffuso.
Ma quello che conta veramente è l'autorialità del sensore che ci consente di scattare ad occhi chiusi e ottenere belle foto a prescindere, ricche di significato, da manipolare e croppare in post produzione solo per irritare Andrea.