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Maschere

Aperto da edecapitani, Lunedì, 05 Giugno 2023, 16:37:15

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edecapitani

Nelle mie molte visite al priorato di Anzy-le-Duc non avevo mai osservato con la giusta attenzione i modiglioni figurati che reggono all'esterno della chiesa gli spioventi delle navate: il mio interesse entusiasta era sempre stato assorbito dai portali, dai capitelli scolpiti all'interno, dall'architettura sperimentale per i suoi tempi, dalla torre ottagonale, dall'acustica. Eppure i modiglioni, con il loro repertorio di maschere e figure fantastiche, compongono una pagina interessante e qualitativamente alta del libro del romanico borgognone.
Nella mia recente tappa fotografica ad Anzy ho dato loro la precedenza, concentrandomi sulla fila che bordeggia lo spiovente della navatella meridionale e rimandando ad un prossimo viaggio la documentazione dei modiglioni del corpo centrale posti più in alto.
Ecco un piccolo repertorio di immagini, scattate con sdq + 70-200 sport e molto ritagliate.
A proposito del 70-200, ottengo immagini per me soddisfacenti, anche molto soddisfacenti, quando c'è luce abbondante, diversamente meglio lasciar perdere e utilizzare altro.




















Aggiungo il link ad una foto scattata con sensore bayer che riprende la chiesa di Anzy da sud-ovest, con le due file di modiglioni

https://i.postimg.cc/GpNH8Ttq/02-005-R5-3559.jpg
  • Enrico
     

andrea948

Molto interessanti! Ottimo lavoro... :si:
  • Andrea
     

Ginni

Bella serie, ma la resa del 70-200 in basse luci più che all'obiettivo non è da imputare al sensore?
Complimenti per la tua documentazione fotografica.

edecapitani

Grazie dei commenti.
Ginni, penso che sia come dici, d'altronde una delle cose che si leggono a proposito del foveon è che ha sete di luce. Diciamo che, per le foto che faccio io, questa è una cosa che verifico spesso quando utilizzo il 70-200 in un interno, dove lo impiego per fotografare particolari spesso troppo poco illuminati. Tempo fa, qui sul forum, avevo letto la recensione di Notomb sul 70-200 e, nei limiti dei miei limiti, ne ho potuto verificare l'accuratezza e pertinenza.
  • Enrico
     

Rino

Le foto sono belle ed i soggetti interessanti, ma la qualità non è all'altezza delle aspettative, forse per via del crop eccessivo.

edecapitani

I crop sono molto spinti soprattutto nelle ultime, dove la distanza era maggiore e non ci si poteva avvicinare. Inoltre ho scattato quando i soggetti erano completamente in ombra per evitare tagli di luce. Condividerò altre foto scattate in ombra con crop meno spinti e ti prego di, se hai tempo, di valutarne "spietatamente" la qualità.
  • Enrico
     

pacific palisades

Citazionequando c'è luce abbondante

Ma non sono fatte sul treppiede?

clax

Secondo te Enrico, c'è solo un'esigenza estetica
o la scelta delle forme, degli animali ecc risponde
alla volontà di veicolare un messaggio?
Fosse anche solo il voler creare un sentimento preciso
nell'osservatore.
  • Claudio
     

Rik68MI

Mi sembrano molto belle.
Riccardo arch. Battaglia
Dp0 quattro

pacific palisades

Per capire la modernità delle figure che ci ha portato Enrico, posto l'immagine di un tipo di personaggio nemico chiamato Imp del videogioco Elden Ring:




confrontatelo con la quinta fotografia di Enrico.

Questa iconografia anche se ha un migliaio di anni è ancora oggi vivissima - a testomonianza anche della profonda cultura che serve per produrre un capolavoro videoludico come Elden Ring di Hidetaka Miyazaki.

edecapitani

Grazie dei commenti. Molto interessante quello di Pacific Palzades di cui condivido totalmente le considerazioni.
Per quanto riguarda la domanda di Clax, beh cerco di rispondere a quella domanda da 38 anni. Funzione estetica e decorativa da una parte e simbolismo dall'altra sono aspetti altrettanto presenti nella scultura e nell'arte romanica. Il punto è cercare di entrare più a fondo nell'universo del simbolo. Ci sono simboli espliciti, immagini prodotte e utilizzate per essere simboliche, che poi magari entrano nei repertori decorativi e non è sempre facile capire se vengono utilizzate per alludere o semplicemente per ornare. La scultura romanica ha un potere allusivo che va oltre la formulazione di un discorso esplicitamente simbolico. Tempo fa ho condiviso qui sul forum alcune fotografie del capitello dell'acrobata, anch'esso nella chiesa di Anzy-le-Duc, interpretato da alcuni come un'immagine puramente decorativa, da altri come un simbolo costruito in ogni minimo dettaglio. Quell'immagine è ancora oggi eloquente per un osservatore del XXI secolo e forse dice anche cose che il suo ideatore non intendeva dire. Per me il segreto e l'enigma di quella figura umana è l'eleganza e la serenità con cui fluttua ignuda e inarcata nel vuoto, aggrappata all'abaco del capitello e aggredita dai mostri, ma non disperata o in preda all'angoscia: una delle immagini più affascinanti e polivalenti della condizione umana che mai siano state prodotte. Questo ancor prima di addentrarsi nella numerologia che conta le spire dei due serpenti. Qualche commentatore vede solo i serpenti che mordono, qualcuno solo l'eleganza complessiva dell'immagine e invece è un'immagine in cui anima, psiche, fantasia, memoria e desiderio possono navigare all'infinito e navigando ci si può ritrovare e immedesimare.

Sempre ad Anzy c'è un capitello che rappresenta la lotta tra Sansone e il leone: è una figura biblica ricorrente nell'iconografia romanica eppure qui ad Anzy, il modo in cui le figure assecondano l'architettura del capitello, la loro capacità decorativa, si nota ancor più del tema iconografico. Su Anzy sono state fatte anche ipotesi di lettura complessiva delle immagine scolpite sui capitelli come rappresentazione della lotta tra il bene e il male considerando anche la dislocazione delle stesse sui lati Nord e Sud della chiesa.
Quello che a me interessa è che il discorso sui simboli è più delicato dell'utilizzo di un vocabolario che permetta di tradurre le immagini in un discorso. C'è anche questo livello ma forse non è il più interessante.
  • Enrico
     

pacific palisades

CitazioneLa scultura romanica ha un potere allusivo che va oltre la formulazione di un discorso esplicitamente simbolico.]La scultura romanica ha un potere allusivo che va oltre la formulazione di un discorso esplicitamente simbolico.

Esatto. Mi sono accorto che questo tipo di arte mi arriva in modo diverso dal resto. Per esempio adoro Francis Bacon, sono davanti a una delle sue bellissime figure chiuse nello spazio di una stanza e mi arriva un colpo che è fatto del fascino nel rappresentare in modo così misterioso il corpo umano, e il senso elegante del colore, e gli spazi che sembrano di un mondo  futuristico... Tutto questo è direi autoconclusivo, un colpo secco.
Invece quell'arte medioevale e in particolare romanica, irregolare nella collocazione, chiusa in un capitello, sopra una porta, sotto un tetto - che è poi l'idea 'site-specific' della street art, di lasciare segni di immaginazione su un edificio come se l'edificio chiamasse questa necessità di spiragli sull'invisibile, - ecco quell'arte medioevale che Enrico ci porta non la fruisco in modo 'autoconclusivo', al contrario è come se ogni scultura, opera visiva fosse un frammento appartenente a qualcosa di più grande, un mondo, che il frammento indica e parzialmente rivela.
Essendo un autodidatta tendo a saltare tra cose lontane, mi pare di aver capito che fruisco queste  opere come portatrici di una lore, ovvero: "a particular body of knowledge or tradition" (dizionario Merriam-Webster), "l'insieme delle informazioni di carattere enciclopedico, interne o esterne a un testo o a più testi, che riguardano il mondo finzionale in cui si svolge una vicenda narrata in videogiochi, film o serie televisive, fumetti e graphic novel ma anche romanzi e racconti" (dizionario Treccani).

Che cos'è la lore

Vedere questa arte determina il rapimento verso una lore dentro cui passare la vita intera, rivelandola scoperta dopo scoperta.


Citazioneil modo in cui le figure assecondano l'architettura del capitello, la loro capacità decorativa

Non sarà che certa decorazione è la rappresentazione particolarmente efficace della connessione tra una figura e l'universo, che per esempio un motivo a onde sia lì a dirci che niente è separabile, oppure la ripetizione ossessiva di un ornamento ci dica: ecco l'infinito.

Eros Penatti

Sono soggetti difficili da riprendere, il PDR è complicato e non dei migliori ma a me sembra un buon lavoro se lo scopo è documentativo ad uso privato.

edecapitani

Citazione di: pacific palisades il Mercoledì, 07 Giugno 2023, 11:15:07

Essendo un autodidatta tendo a saltare tra cose lontane,

Mi ci ritrovo in questa affermazione
  • Enrico
    Â