ORTODOSSIA E FOLLIA IN POST PRODUZIONE

Aperto da Sardosono, Venerdì, 09 Maggio 2025, 00:06:31

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

Sardosono

Citazione di: EXCELpeccato per il SUV alla spalle
Eh già, ma non lo si poteva spostare... ::) e anche togliendolo di mezzo sarebbero comparse le altre auto successive. Purtroppo come sfondo non c'è abbastanza contrasto di luminanza (e il bianco e nero lo dimostra), per cui rimane il solo contrasto cromatico che è sicuramente insufficiente per dare risalto al primo piano. Il problema era evidente anche dal vivo, ma era anche altrettanto evidente al colpo che non c'era angolo di ripresa che potesse presentare uno sfondo idoneo. Sul momento ho valutato che tutto sommato il BMW poteva comunque essere almeno accettabile (e dopo la rimozione della velatura ne ho avuto conferma) sia come contrasto cromatico, sia come estetica, perché almeno era lavato di recente (come la moto) e non era la solita macchina ricoperta di sabbiolina del Sahara come il 90% delle auto in quel periodo dell'anno a Cagliari. Ma in ogni caso, scattare con quello sfondo è certamente un accontentarsi.

Ma lo sfondo è rovinato ulteriormente anche dalla coda dello scooter che sta subito dietro la moto. Comunque, tutto ciò è conseguenza di una mancanza da parte mia in sede di ripresa, perché mi era ben evidente che sarebbe bastato abbassarmi a una trentina di centimetri da terra per prendere due piccioni con una fava, ossia nascondere completamente lo scooter e sollevare lo sfondo fino a portarlo nei finestrini del SUV, che sarebbero stati ben più luminosi e assai meglio lavorabili in post produzione. E stavo appunto per abbassarmi ma ho dovuto rinunciare quando mia moglie mi ha perentoriamente ricordato la dura realtà: "Non abbiamo tempo, è tardissimo, siamo in grave ritardo...::)  Sono anche sicuro - conoscendomi - che se la SD-Quattro avesse avuto il display basculante avrei eseguito la ripresa direttamente dal basso, perché avrei aperto il display contestualmente mentre scendevo dalla macchina e mi avvicinavo (sono cose che faccio in automatico, senza necessità di riflettere).



Citazione di: EXCELfossi il proprietario della moto, ti chiederei il favore di ripetere lo scatto in un contesto migliore
Per fortuna si è accontentato delle due che gli ho dato, che ha fatto stampare 90×60 e le ha appese entrambe (a colori è quella che hai visto, ma l'altra in B&N è quella che devo ancora postare)

Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

Ginni

Interessante la simulazione delle carte.
Io nel bianconero che faccio quasi esclusivamente con il foveon mi limito a convertire con SPP e poi nel caso in cui voglia qualcosa di più a "far emergere le luci" con lo strumento maschera/brucia, chiedo venia non mi ricordo quale uso dei due visto che mi baso sull'output a video, come consigliato da un tal Antonello in un bel post di tanti anni fa.
 :P

Met

Seguo con curiosità e meraviglia. Mi piace molto il preambolo da cuoco: potrei anche darvi la ricetta, piena di dettagli, ma cucinare è un'altra storia. Sono felice che tu non ci venda un libro di ricette, come va di moda. Grazie. Aspetto di vedere il bianco e nero.
Non c'è niente di più misterioso di un'immagine perfettamente chiara – Diane Arbus

Sardosono

Le righe seguenti dovevano seguire al trattamento in bianco e nero (quello per "tirare fuori la luce a modo mio"), che però non è strettamente connesso al discorso principale, ma è un "extra". Mi è sembrato dunque preferibile concludere prima il discorso, per cui inverto l'ordine dei due post.


CONSIDERAZIONE FINALE della prima parte

Concludiamo facendo brevemente il punto di quanto abbiamo visto.

Siamo partiti da un originale affetto da alcuni problemi, di cui due rognosi: un grave crollo del contrasto generale dovuto ad una velatura causata da particolari condizioni micro-climatiche, cui si vanno ad aggiungere tre dominanti incrociate, due delle quali irregolari.

Per prima cosa abbiamo rimosso la velatura procedendo manualmente (niente dehaze, perché produce orribili effetti collaterali), ed in tal modo si è ripristinato da solo il contrasto generale, come avrebbe dovuto essere, cioè assolutamente naturale grazie al fatto che con questo approccio non abbiamo avuto necessità di intervenire sul contrasto in alcun modo.

(NOTA – Purtroppo non ho conservato i file delle fasi intermedie, ma questo passaggio l'ho convertito in bianco e nero senza alcun altro intervento, quindi possiamo valutare il contrasto perfettamente ripristinato dalla versione monocromatica a tono neutro.)

Dopo di che abbiamo provveduto ad eliminare (sempre procedendo manualmente) le dominanti, prima la fredda del blu (riuscita perfettamente) e poi le due calde del rosso e arancio, eliminate quasi del tutto (diciamo al 90%). Nel far questo, i blu, i rossi e gli arancioni che erano legittimamente presenti nella scena, non sono stati minimamente rovinati né penalizzati. Anzi, essendo stati preservati e grazie al ripristino del contrasto generale, di fatto hanno addirittura recuperato da soli la brillantezza che dovevano avere in origine.

A questo punto l'immagine era tecnicamente ripristinata correttamente, ma non rispecchiava i miei gusti. Pertanto, sono comunque intervenuto ulteriormente, in vari modi, e i più evidenti sono stati una discreta chiusura delle ombre, unitamente ad una leggera apertura delle luci, il tutto equivalente ad applicare una curva ad S, ed un leggero incremento della "vivezza" cromatica (applicato però a zone in modo locale). Il risultato cui puntavo era quello di assomigliare (ma non emulare, che sarebbe altra cosa) ad una diapositiva Ektachrome 200, e ci sono andato molto vicino.

Abbiamo visto il risultato finale a colori, seguito dalla semplice conversione in bianco e nero, in tre varianti (neutra, calda e fredda) che simulano fedelmente il tono delle carte baritate degli anni '70 e '80.

Al riguardo devo fare una precisazione: ho scritto "emulazione ILFORD FP4" ma in effetti il termine "emulazione" non è corretto, perché - come ho anche scritto - mi sono limitato a convertire in bianco e nero l'immagine a colori intermedia, cioè quella dopo aver rimosso la velatura e prima di eliminare (o meglio, prima di ridurre) le dominanti incrociate. Quindi in realtà non ho applicato alcun trattamento di emulazione per ottenere questo aspetto. E allora?!...

Allora è presto detto: non serve alcuna emulazione. In pochi sono consapevoli, infatti, che le immagini prodotte dalla SD-Quattro convertite in bianco e nero sono di fatto estremamente simili a quelle prodotte da una ILFORD FP4 trattata e stampata in modo standard.

Le uniche accortezze necessarie sono due: la prima è quella di esporre preferibilmente per 100 ISO, mentre la seconda è quella di NON utilizzare il bianco e nero in camera, né la conversione normalmente predefinita nei vari programmi (compreso Sigma Photo Pro), cioè nessuno dei metodi standard comunemente impiegati (compresa la desaturazione), perché applicano lo stesso peso a tutti i colori (ossia un terzo ciascuno). Occorre invece eseguire una conversione monocromatica "PESATA", ossia dando ad ognuno dei tre colori il proprio peso di riferimento standard per le pellicole definite "pancromatiche", cioè 30% al rosso, 59% al verde ed il rimanente 11% al blu. Quasi tutti i programmi di editing fotografico forniscono anche questa modalità di conversione, quindi non c'è problema.

In questo modo otteniamo una eccellente emulazione di fatto, senza necessità di applicare nessun trattamento di alcun genere. E poco importa se questa "pellicola" non dovesse piacerci per niente, perché non è importante: ciò che conta è che questo tipo di distribuzione dei toni (curva tonale) è il miglior punto di partenza per procedere al trattamento di una immagine monocromatica, sia che vogliamo trattarla in modo conservativo, sia che abbiamo in mente di lavorarla nel modo più fantasioso: in qualsiasi caso non possiamo desiderare una base di partenza migliore di questa.

Bene, siamo giunti alla fine della prima parte. Le mie conclusioni riguardo l'argomento principale del topic le presenterò alla fine della seconda parte, perché non avrebbe senso anticipare nulla adesso.
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

Sardosono

Ed ecco infine il bianco e nero lavorato, quello nel quale ho "tirato fuori la luce a modo mio".

Non è strettamente legato al discorso principale del topic, essendo una mia "interpretazione", che anche se da qualcuno potrebbe essere considerata non propriamente "ortodossa", tuttavia certamente non presenta neppure nulla di "folle", perché la follia in post produzione è ben altra cosa (e ve ne darò un assaggio quando pubblicherò qualche mia "astrazione").

Mi limito quindi a rilevare che, se anche non avessi avuto motivo di lavorare la foto a colori, in ogni caso e prima di ogni altra cosa avrei ugualmente rimosso la velatura per ottenere una base ottimale da cui partire per la conversione. Iniziare a lavorare il B&N basandomi direttamente sull'originale sarebbe soltanto uno spreco di tempo e dunque una insensatezza.

Rimetto anche la base non lavorata per facilitare il confronto.





Per coloro cui interessasse, per questo trattamento mi sono ispirato ad una ILFORD PAN-F sottoesposta e sviluppata "pushed" di conseguenza, stampata poi su carta baritata leggermente dura a tono neutro.

Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

BeSigma

come se... ridendo dei miei demoni, tenessi fra le mani gli angeli...
SD9 + SD10 + SD14 + SD1 + Dp1s + Ottiche serene variabili

http://www.flickr.com/photos/matlin78/

Lorenzo F.

Ecco... quando uno pensa di essere giunto ad un "buon livello" di competenza, arrivi Tu; che sia per telefono, messaggio o post, a ricordare quanto uno sia "pivello".
:))  :))  :))
Thread dal valore inestimabile, e condivido il consiglio di inserirlo in evidenza.

Ciò detto, personalmente fatico a vedere le dominanti rosso e arancio, non sono immediatamente visibili ma solo percepibili.
Eppure diventano palesi, vedendo le successive modifiche.

Ovviamente il risultato dello sviluppo oltre è ineccepibile, e vedendo il punto di partenza, ho esclamato "ma che caz..." Eppure....hai saputo rendere onore ad un casino.
Ottimi gli sviluppi BW, da noob non conoscevo la differenza di resa delle varie abbinate "pellicola+carta" il che ha portato ad un'altra esclamazione  :))

Riguardo all'ultimo sviluppo BW sinceramente lo capisco ed apprezzo, ma lo preferirei un pochino più "soffice"
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

agostino

Al di là delle soluzioni che hai adottato per arrivare all'immagine finale e dei risultati messi a paragone con sviluppi e stampa da pellicola - tutte cose per me inarrivabili - molto stimolante l'analisi dell'immagine che di queste soluzioni è il fondamento.

Va creato un capitolo su Topic fondamentali, questo lo è.

Riflettevo che mentre con la mia prima digitale (Fuji XE1), che ha un menu con molte impostazioni alternative e facilmente selezionabili, ho quasi sempre in canna l'assetto con iso 5400 (per le foto più frequenti a luce diurna ore centrali), con la SDQ mi fido del WB...forse dovrei rivedere questo aspetto. 
  • Agostinocantastorie
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

edecapitani

Ci vuole tempo e concentrazione per leggere i tuoi post ma ne vale sempre la pena.
Mi associo alla richiesta di renderli facilmente accessibili.
Quanto ai risultati sono davvero sorprendenti. A noi manca la visione dal vivo (che però, nel mio caso, non sempre aiuta senza il concorso di appunti che sostengano la memoria). Mi sembra di assistere all'esito di un restauro. Il recupero del giallo del porta numero e del rosso del fanale è davvero esemplare ed è persino una buona notizia.
Sono molto d'accordo con te su quanto dici a proposito delle ombre. Spesso mi chiedo perché si debba a tutti i costi rendere visibili dati inutili all'economia dell'immagine rendendola solo più confusa e dispersiva.
Guardando la tua foto, "prima" e "dopo", si ripropongono alcune domande che mi accompagnano spesso. Perché faccio una foto e, lavorandola, a cosa miro?
Mi interessa molto quanto dici sul "tirar fuori la luce", anche qui non dai ricette ma rendi chiarissimo quello che, nei miei tortuosi tentativi di addomesticare il monocromatico, sperimento come il nodo centrale. Devo ristudiarmi bene anche tutto il discorso sulla conversione in bw.
Infine, in tuo passaggio tocchi una delle leggi generali della fotografia, il cui inesorabile verificarsi ho più volte sperimentato:
"La moglie è la causa preponderante del mosso, del micromosso e di altri svariati problemi in fotografia". Penso che incida anche più del microclima. A meno che sia lei stessa a fotografare, magari col cellulare, prendendosi con convinzione i tempi che a te  ha negato giusto un attimo prima.
Grazie
  • Enrico
     

Met

Citazione di: edecapitani il Martedì, 20 Maggio 2025, 01:58:09"La moglie è la causa preponderante del mosso, del micromosso e di altri svariati problemi in fotografia".

Quoto. Questo spiega perché molti capolavori di street photography inquadrano scene che si riflettono nelle vetrine: hai il vantaggio di tenere d'occhio la moglie che fa compere all'interno e al contempo ti puoi concentrare sull'esterno senza l'ansia che lei ti interrompa repentinamente  :P  :))  :))
Non c'è niente di più misterioso di un'immagine perfettamente chiara – Diane Arbus

Met

Visto che questo è un post tecnicissimo, che apprezzo immensamente, mi permetto di fare un'osservazione: lo pneumatico posteriore per me ha una dominante verde (con le solite macchie rossastre che contraddistinguono il Foveon). Quanto meno è ciò percepiscono i miei occhi attraverso gli schermi a mia disposizione, tra casa, lavoro e smartphone.

Non è per puntiglio, ma più un'avversione che ho sviluppato per le sbandate verdognole dell'amato sensore.

Non c'è niente di più misterioso di un'immagine perfettamente chiara – Diane Arbus

EXCEL

ottimo anche il B&W, giudico sempre l´immagine nella sua interezza osservata alla sua distanza e nelle intenzioni del fotografo, ed e´ da questo punto di vista che giudico questa ma tutte le immagini che osservo. Poi se spippolo/croppo etc, noto che mi sembra che nella versione B&W e´ come se avessi deciso di sacrificare piccole porzioni di immagine che risultano sovraesposte e poco leggibili, mi domando se anche nelle alte luci talvolta sia necessario fare quello che hai spiegato per le ombre, io la chiamo "esposizione ponderata per le alte luci".
DP1 Quattro

Q-Gigantar

Grazie per questa serie di post, molto interessanti!