Questa la devo raccontare...
Spesso la mattina prima del lavoro vado a fare colazione al Caffè Rosati, in Piazza del Popolo a Roma.
Un bar che ha una storia, di cui mi professo largamente indegno. Ma abitando nei pressi trovo piacevole fermarmi lì per un cornetto e un caffè.
Incidentalmente, dal momento che mi capita frequentemente di avere con me macchine fotografiche, i camerieri e il personale si sono convinti che io sia un fotografo di professione.
Questa mattina, mentre ero al bancone a terminare la mia consumazione, un cameriere mi si avvicina e mi chiede: "Scusi, ma lei è un fotografo?". Rispondo: "Beh, solo per hobby, a dire il vero". Il cameriere mi fa "Posso presentarle il maestro Ontani?" e indica un signore molto ben vestito seduto a un tavolino all'aperto, che avevo notato più volte sempre allo stesso posto la mattina.
Il signore è Luigi Ontani
https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_OntaniIniziamo a parlare e di colpo mi trovo catapultato in un mondo di Elisabetta Catalano, Dino Pedriali, Federico Fellini, Dacia Maraini etc... che non è quello che gli inglesi chiamerebbero "name calling"., ma una storia fatta di salotti artistici (volontari o involontari), frequentazioni, contaminazioni, ibridazioni, aneddoti...
Cose che capitano