Una domanda per chi di voi usa SDQ e ha potuto provare entrambi gli obiettivi: lasciando da parte l'autofocus e la maggiore apertura, in cosa il 18 - 35 Art è migliore del 17 - 50 ex?
Mi interessano ragionamenti circa: resa del colore, senso di 3D, resa nei paesaggi urbani e naturali ecc..
Con la SD1 Merrill avevo il 17-50 EX e ne ero soddisfatto, ma quando comprai la prima sd Quattro, non mi piacque più.
Ebbi la possibilità di ricevere in prova il 17-70 C ed il 18-35 Art, scattai tantissime foto per poter scrivere gli articoli (e scegliere quale potesse fare al caso mio) e optai per il 17-70 per la comoda escursione focale, le dimensioni, il peso e la resa più che decente per il prezzo (quando lo provai contro i corrispondenti Nikon e Canon mi sembrò addirittura eccezionale).
Rivendetti il 17-50 EX senza rimpianti sia per la resa che per la messa a fuoco, molto imprecisa con la sd Quattro, ma - andando avanti con l'utilizzo sempre più "allargato" della sd Quattro - anche il 17-70 ha mostrato tutti i suoi limiti.
Mi spiego meglio: abituato alla SD1 Merrill, con l'AF inesistente e per questo impossibile da adoperare (per me che ho problemi di vista) in tutte le situazioni di ripresa, valutai il 17-70 come tuttofare (ma per un uso in poche situazioni, non come si farebbe con un Bayer) con gli stessi parametri della SD1. Invece, complici la messa a fuoco molto precisa, l'esposizione corretta, la rapidità operativa (per una Sigma) e le immagini ben bilanciate, cominciai ad usarla con le modelle (in studio e sul campo), per le gite, i viaggi e - dulcis in fundo - i reportage (come le Farchie) ed è qui che crollò il 17-70. La sd Quattro ha bisogno di luce per mettere bene a fuoco e F/2.8 (che non sono pochi) non bastano: occorrono gli F/1.4 e metti a fuoco ovunque, anche di notte, nelle feste di paese ed al teatro. In questi casi, oltre all'ottica luminosa, se vuoi farci un po' di tutto usando l'AF, serve un'ottica che vada a bene anche a tutta apertura. Non sali troppo di ISO e ti godi il Foveon.
Avevo scartato il 18-35 Art per uso personale, ma permette di fare tutto questo, anche di fotografare in trattoria con gli amici come ben ricorderai a Isernia. Non lo puoi fare con gli F/2.8 sia perché non mettono a fuoco, sia perché hai un tempo troppo lento anche se sali un po' di sensibilità, sia perché a TA sono mediocri non solo per la risolvenza, ma per tutto il resto (eh, già, la curvatura di campo è passata di moda insieme all'aberrazione sferica).
Anche se il 18-35 è solo un 2x, non lo stacco mai dalla sd Quattro H visto che copre anche il sensore H ed alla fine mi pare quasi "piccolo" rispetto agli altri Art.
Differenze tecniche tra 17-50 e 18-35:
1) Risolvenza. Al centro non ci sono grandi differenze, ma dei bordi è meglio non parlare, soprattutto ai diaframmi più aperti. Mediocre il 17-50 (come pure il 17-70) a 17mm ed io uso molto le focali corte.
2) Distorsione e altre aberrazioni (che contribuiscono a far sembrare l'immagine più bella al di là delle rilevazioni strumentali), non ne parliamo proprio.
3) Resa a TA al centro ed ai bordi, anche qui è inutile parlarne, ma a parte tutto c'è il valore aggiunto della qualità di una foto perfettamente a fuoco ed una che non lo è. Non si fanno solo i test in studio con la fotocamera sul treppiedi controllando la messa a fuoco un milione di volte: c'è il mondo reale. Certo, se si fotografa sempre da F/5.6 in su, le differenze sono meno eclatanti ed a F/8 non vedo differenza (o quasi) con il 17-70 salvo una maggiore "bellezza" delle immagini.
Bellezza delle immagini?
E' qui il punto dolente. Dopo aver provato il 18-35 in condizioni non facili (in pieno sole vanno bene anche i fondi di bottiglia), non si riesce ad accettare nessun altro obiettivo: diventa il metro di paragone e bisogna passare a qualche nuovissimo Art di nuova generazione per avere, oltre alla nitidezza che hanno i vecchi Art (spesso un po' troppo duri), la morbidezza dello sfocato ed una resa quasi da ottiche (prestigiose) di altri tempi.
Il 18-35 è tridimensionale e pulito anche a TA, i colori sono perfetti (il 17-50 al confronto del 18-35 e del 17-70 è "giallino/caldo"), il 17-50 no. Inoltre, c'è modo e modo di rendere le aree non a fuoco: quelle del 17-50 e del 17-70 sono impastate, danno fastidio, quelle del 18-35 contribuiscono alla bellezza dell'immagine.