Chissà perché se un fotografo ha usato la Leica diventa un "X nome con la Leica". C'è anche un romanzo "La ragazza con la Leica".
Per non parlare che è impossibile non identificare HCB con la Leica come se, qualora un giorno si fosse trovato tra le mani una Kiev, sarebbe diventato immediatamente una merda di fotografo. Una giornata inutile della sua vita. Forse nociva.
Non so se è una figura retorica: dire Borsalino per dire cappello e Leica per macchina fotografica. Ma sento che non è così. Sento che è proprio importante sottolineare l'appartenenza dell'uomo a quella macchina. Alla Filosofia della Leica. Quindi più che figura retorica, retorica e basta.
Il messaggio passa attraverso la complicità del ricevente: " ah ecco, fotografava anche lui con la Leica" che, se fotoamatore senza Leica, si accompagna a un suo sottile senso di inferiorità. Di sfiga. Di impossibilità a stare a quel livello.
Marlboro country.
Qui, più che di autorialità della macchina, si può parlare di cannibalismo della macchina sull'uomo.
Forse di una forma molto speciale di uomo alienato dalla macchina.
Parliamo di macchine a pellicola. Dunque molto più neutre rispetto al sensore.
Cmq grazie della segnalazione.