Ma la domanda sorge spontanea.... è realmente così??
Ci puoi scommettere che è così, ci sono migliaia d'anni di storia dell'arte a dimostrarlo.
Ma anche se non ci fossero, basterebbe un senso estetico endogeno e solido (cioè non mutuato/clonato da quello altrui) per rendersene conto senza aver dubbi.
Cosa distingue uno come me da un "bravo" fotografo a parità di capacità espressiva?
Perchè le sue foto sono comunque più belle delle mie??
Cosa decide quali in realtà sono belle e quali no???
Modigliani è vissuto e poi morto in miseria, perché tutti i critici sostenevano che i suoi lavori erano "'na chiavica", contrari ad ogni regola e buon senso estetico.
Chi ha deciso, dunque, che quei critici erano in realtà dei minchioni che non avevano capito "una mazza" di estetica, né, tantomeno, d'arte?
L'hanno deciso pressocché all'unanimità "I POSTERI", ai quali spetta di diritto la manzoniana "ARDUA SENTENZA"!
Perdonami per quanto sto per dirti, ma te lo dico lo stesso, con un abbraccio: le domande che poni non hanno alcun senso, sono una solenne sciocchezza ed altrettanto sciocco sarebbe cercare di dar loro risposta. Sono le domande tipiche della maggior parte dei fotografi, di chi "ancor non osa" pensare a se stesso come ad un artista. Per capirlo bisogna osare, non a parole e neanche nei fatti, ma come connotazione interiore verso se stessi, per cominciare. Anzi, il primissimo passo è ancora più timido: "osare" di "osare" di "pensare" se stessi in chiave di artista! Questo è il passo più difficile! In pratica, è una classica forma dannosa di modestia, che purtroppo colpisce un po' tutti, anche - anzi, forse soprattutto - le persone che valgono di più, temendo, in tal modo, di essere presuntuosi (il che è sciocco perché i presuntuosi veri neanche si pongono il problema).
Ma dopo quel primo passo, le cose, pian piano cominciano ad assumere tutto un altro aspetto.
Certo, la strada è lunga, ma basta averne percorsa giusto un poco per comprendere la frase di Fabio che dice: mi fa venire un grande prurito chi prende le foto altrui e le "migliora". Come si può anche solo pensare di migliorare un intento espressivo altrui? (si badi bene, ho detto espressivo, non di documentazione, nel qual caso la cosa sarebbe accettabilissima) Bisognerebbe essere nella testa dell'autore, o meglio, bisognerebbe essere l'autore stesso.
Al massimo, la cosa avrebbe un senso solo qualora l'autore dimostrasse di non avere ancora piena padronanza tecnica del mezzo, nel qual caso gli si farebbe certamente cosa gradita (sempre che fosse in grado di apprezzarla) nel mostrargli come migliorare TECNICAMENTE l'immagine.
Ma (e adesso come esempio tiro in ballo me stesso, per non rischiare di far apparire antipatico qualcun altro) se una mia immagine ha delle alte luci bruciate o delle ombre ben chiuse, penso sia ragionevole pensare che, dopo oltre 45 anni che fotografo, la cosa sia sicuramente consapevole e voluta; quindi, se qualcuno "me le corregge" non solo certamente non mi offendo (sono troppo sicuro di me stesso perché ciò possa accadere) ma la cosa mi fa sorridere per l'ingenuità del "correttore".
Il fatto stesso che dalla tua teoria sorgano queste domande , sono come acqua nella nave.
....Ce sta 'no buco!!

Dalla mia teoria queste domande da te citate non sorgono proprio. Anzi, permettimi di rigirartele in modo "simpaticamente violento" per renderti meglio evidente la loro inconsistenza.
Cosa distingue uno come me da un "bravo" fotografo, a parità di capacità espressiva?
Che lui considera se stesso un artista, tu ancora non osi farlo!
Perchè le sue foto sono comunque più belle delle mie?
Perché lui, vedendo nella fotografia un mezzo espressivo e basta, se ne infischia di tutto e di tutti, ed in questo modo ha certamente grandi probabilità di riuscire ad esprimersi, ovvero di produrre immagini che abbiano qualcosa da dire. Ora dimmi, Maurizio, che probabilità di competere potrà mai avere chi, non osando neanche considerarsi un artista, in realtà non ha neanche mai provato davvero ad esprimersi artisticamente?
Cosa decide quali in realtà sono belle e quali no?
Non "cosa" ma "chi".
TU! TU lo decidi! Chi altri, di grazia, dovrebbe? O meglio, di chi altri, di grazia, ti dovrebbe importare il parere più del tuo stesso?
Tu stesso dici infatti "Perché le sue foto sono comunque più belle delle mie?", quindi sei proprio tu il primo giudice. Ora, se tu un giorno deciderai di "combattere" (si fa per dire) ad armi pari, cioè comincerai a pensare a te stesso come ad un artista, allora prima o poi inizierai anche a produrre immagini per le quali dirai, in tutta onestà intellettuale: "però, questa mi è venuta altrettanto bella, forse anche di più" e, cosa più importante, non sarà un'immagine venuta per caso!!!

Altrimenti, sarà sempre un confronto impari, quello tra un artista ed un non-artista.
Per concludere, una considerazione banale che però i più hanno difficoltà a capire istintivamente.
Essere un artista o meno è una condizione interiore che PRESCINDE TOTALMENTE dal livello artistico espresso o raggiunto.
In altre parole, il più grande artista tra tutti gli artisti ed il peggiore artista tra le più chiaviche d'artista, sono comunque entrambi artisti, a tutti gli effetti e sotto ogni punto di vista.